Il presidente è stato confermato alla guida del paese a larghissima maggioranza
Nel primo comizio attacchi a George W. Bush e vittoria dedicata a Fidel Castro
Elezioni in Venezuela, trionfa Chavez
"Ora costruiamo una società socialista"
Il primo comizio di Chavez dopo il trionfo
CARACAS - Il presidente Hugo Chavez ha vinto senza discussioni le elezioni svoltesi ieri in Venezuela, assicurandosi la permanenza alla guida del Paese per altri sei anni, e proclamando che "ora comincia la costruzione di una società nuova, socialista, cristiana e bolivariana".
Dopo una giornata elettorale sostanzialmente tranquilla, ed agitatasi solo verso il finale, il Consiglio nazionale elettorale (Cne) ha diffuso un primo bollettino ufficiale, relativo al 78,31% dei voti scrutinati, che attribuiva a Chavez il 61,35% dei voti e al leader del centro-destra Manuel Rosales il 38,39%.
E' la prima volta nella storia del Venezuela che un presidente viene rieletto.
Poco dopo l'annuncio del Cne, una grande folla si è raccolta sotto il balcone del Palazzo di Miraflores da cui Chavez, in camicia rossa, si è affacciato per cantare 'Gloria al bravo pueblo' e annunciare l'avvento di "una nuova era, una nuova epoca che avrà come linea strategica l'espansione della rivoluzione bolivariana e della democrazia popolare verso il socialismo venezuelano, bolivariano".
Durante il suo intervento, durato oltre un'ora, Chavez ha detto: "Abbiamo vinto in tutti gli Stati" del Venezuela. Egli ha poi dedicato la vittoria "al presidente Fidel (Castro) e al valoroso popolo cubano". Subito dopo ha sostenuto che "questa è una sconfitta per Mister Danger e per El Diablo (il riferimento è al presidente americano George W. Bush, ndr) che pretende di dominare il mondo". Il Venezuela, ha proseguito, "non sarà mai una colonia nordamericana". Ed ha aggiunto: "Abbasso l'imperialismo!".
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Tornando sul concetto di socialismo - ha detto - pensiamo ad "un sistema che sia segnato da uguaglianza, libertà e giustizia (parole che ha ripetuto più volte, ndr.)", di cui "nessuno deve avere paura". Il nostro, ha ancora detto, sarà "un socialismo originale, indigeno, cristiano e bolivariano". Infine Chavez ha detto che in questo suo nuovo mandato sguainerà "due spade: una per combattere la corruzione ed un'altra la burocrazia della pubblica amministrazione".
(4 dicembre 2006)
Nel primo comizio attacchi a George W. Bush e vittoria dedicata a Fidel Castro
Elezioni in Venezuela, trionfa Chavez
"Ora costruiamo una società socialista"
Il primo comizio di Chavez dopo il trionfo
CARACAS - Il presidente Hugo Chavez ha vinto senza discussioni le elezioni svoltesi ieri in Venezuela, assicurandosi la permanenza alla guida del Paese per altri sei anni, e proclamando che "ora comincia la costruzione di una società nuova, socialista, cristiana e bolivariana".
Dopo una giornata elettorale sostanzialmente tranquilla, ed agitatasi solo verso il finale, il Consiglio nazionale elettorale (Cne) ha diffuso un primo bollettino ufficiale, relativo al 78,31% dei voti scrutinati, che attribuiva a Chavez il 61,35% dei voti e al leader del centro-destra Manuel Rosales il 38,39%.
E' la prima volta nella storia del Venezuela che un presidente viene rieletto.
Poco dopo l'annuncio del Cne, una grande folla si è raccolta sotto il balcone del Palazzo di Miraflores da cui Chavez, in camicia rossa, si è affacciato per cantare 'Gloria al bravo pueblo' e annunciare l'avvento di "una nuova era, una nuova epoca che avrà come linea strategica l'espansione della rivoluzione bolivariana e della democrazia popolare verso il socialismo venezuelano, bolivariano".
Durante il suo intervento, durato oltre un'ora, Chavez ha detto: "Abbiamo vinto in tutti gli Stati" del Venezuela. Egli ha poi dedicato la vittoria "al presidente Fidel (Castro) e al valoroso popolo cubano". Subito dopo ha sostenuto che "questa è una sconfitta per Mister Danger e per El Diablo (il riferimento è al presidente americano George W. Bush, ndr) che pretende di dominare il mondo". Il Venezuela, ha proseguito, "non sarà mai una colonia nordamericana". Ed ha aggiunto: "Abbasso l'imperialismo!".
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Tornando sul concetto di socialismo - ha detto - pensiamo ad "un sistema che sia segnato da uguaglianza, libertà e giustizia (parole che ha ripetuto più volte, ndr.)", di cui "nessuno deve avere paura". Il nostro, ha ancora detto, sarà "un socialismo originale, indigeno, cristiano e bolivariano". Infine Chavez ha detto che in questo suo nuovo mandato sguainerà "due spade: una per combattere la corruzione ed un'altra la burocrazia della pubblica amministrazione".
(4 dicembre 2006)
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