Calciopoli: Bergamo `E le telefonate con l`Inter?`
03/12/2006 13.58.04
(Paolo Bergamo)
(AGM-DS) - Milano, 3 dicembre - Paolo Bergamo torna sullo scandalo di calciopoli e sottolinea:`Perche` non c`e` l`Inter? Mancano dirigenti e tecnici`. L`ex designatore arbitrale, in una intervista concessa al Quotidiano Nazionale, torna sullo scandalo dell`estate e ribadisce la sua innocenza: `E` una vicenda che non esiste, io ho fatto soltanto il mio dovere di designatore. Al telefono tenevo rapporti con i miei dirigenti federali e le societa`, con alcuni allenatori e gli arbitri perche` non era vietato dai regolamenti. E poi perche` parlando venivo a conoscenza di situazioni, si svelavano retroscena, capivo meglio l’andamento delle partite e gli umori degli addetti ai lavori fin dentro lo spogliatoio. Lo scopo? Svelenire polemiche, ottenere maggiore serenita` e arbitraggi migliori`, tuona.
L`accusa, pero`, era di far parte del presunto giro di amicizie che puntavano a favorire Moggi e gli amici di Moggi. Una `cupola` che, come sottolinea Bergamo, `ora non esiste piu` neanche per Borrelli, ma averla ipotizzata e` stato l’errore piu` grossolano e devastante`. E a proposito delle intercettazioni, che lo vorrebbero parlare quasi solo con Moggi stesso, con il vicepresidente federale Innocenzo Mazzini e con pochi altri, risponde: `Il mistero e` proprio questo. Io parlavo con tutti i dirigenti e con tutte le societa`. Ripeto e sottolineo: tutte. Come mai agli atti ci sono soltanto le telefonate con qualcuno? Perche` mancano tutte le altre? Con tutte le figure istituzionali. Con il vice presidente Abete, durante le Olimpiadi di Atene, abbiamo parlato per ore. Era assolutamente normale`.
E a telefonare piu` degli altri, piu` di Moggi, a sorpresa secondo Bergamo era `Giacinto Facchetti. Parlarne mi addolora per l’amicizia che ci legava e per la prematura scomparsa, ma l’Inter, si lamentava piu` di tutti. Facchetti era sempre scontento perche` l’Inter faticava a vincere. Sospettava di tutto, molti arbitri non gli erano graditi, le griglie non gli piacevano, Juve e Milan gli facevano paura`.
Bergamo a questo punto inserisce sempre l`Inter nella prima fascia di sorteggio, come le due rivali, spiega al dirigente gli errori che capitano, tenta di convincerlo che non c`e` prevenzione. Con Moratti pranza dopo il 5 maggio, ascolta anche la Roma che si lamenta dello strapotere economico delle squadre del nord. Parla delle griglie, le stesse che Moggi `indovina` in una chiamata. Secondo Bergamo `scherzosa, erano dei nomi obbligati. Se Luciano, che conosco da piu` di 30 anni, ha commesso errori ne rispondera`. Non decideva lui, ma il sorteggio` E Galliani chiamava? `Pochissimo, il rapporto istituzionale quale presidente di Lega e` stato assai corretto. Del Milan parlavo con Meani`. Con i Della Valle un pranzo per rassicurare la societa` gigliata, colloqui normali anche con il Cagliari, il Bologna, la Reggina, il Parma, il Palermo. Insomma, un sistema equo, a detta di Bergamo, che per gli scudetti sottolinea: `Nei nostri sei anni i primi due scudetti sono stati conquistati da Lazio e Roma e l’Inter lo ha perso nel terzo anno quando lo aveva gia` vinto. Tra le retrocesse non c’e` mai stata una lamentela`.
Carraro, in ogni caso, se la prende con il processo mediatico che e` seguito: `Le intercettazioni sono sicuramente pilotate, qualcuno ha scelto alcune registrazioni e ne ha buttate altre che non servivano a un disegno preciso. Sono certo che c`e` un Grande Vecchio. Spero che le indagini extra-calcio in corso facciano chiarezza. Forse non e` un caso isolato se De Santis ed io eravamo pedinati e intercettati. E poi mi chiedo: perche` l’inchiesta archiviata a Torino e` stata riaperta un mese dopo a Napoli?`. Ce ne` anche per l`ex commissario straordinario Guido Rossi: `Lui, Ruperto e Borrelli hanno commesso importanti errori. Sono entrati in un mondo che non conoscevano, con rapporti, amicizie, vezzi, consuetudini e parole che girano senza che mai si oltrepassi il senso di un leale rapporto fra addetti ai lavori. Non si poteva fare un processo serio in tre settimane, non si puo` condannare senza prove: l’hanno fatto. A Borrelli propongo un confronto pubblico per dimostrare se Calciopoli esiste o e` una montatura`.
Accuse specifiche, pero`, vanno all`ex presidente federale Franco Carraro: `Lui chiedeva delle cose imbarazzanti, ma io gli ho tenuto testa fino alle male parole. E anche queste telefonate dimostrano la mia indipendenza. Carraro in una recente intervista ha detto che ha assistito ad una vicenda aberrante. Ha perfettamente ragione, basti ricordare gli avvenimenti piu` salienti della sua presidenza, da come e` stato eletto, all’allargamento dei campionati di A a 20 squadre e di B a 24, al diverso trattamento ai club da parte del sistema finanziario nel quale ricopre un ruolo determinante. Non poteva essere un presidente federale super partes`.
03/12/2006 13.58.04
(Paolo Bergamo)
(AGM-DS) - Milano, 3 dicembre - Paolo Bergamo torna sullo scandalo di calciopoli e sottolinea:`Perche` non c`e` l`Inter? Mancano dirigenti e tecnici`. L`ex designatore arbitrale, in una intervista concessa al Quotidiano Nazionale, torna sullo scandalo dell`estate e ribadisce la sua innocenza: `E` una vicenda che non esiste, io ho fatto soltanto il mio dovere di designatore. Al telefono tenevo rapporti con i miei dirigenti federali e le societa`, con alcuni allenatori e gli arbitri perche` non era vietato dai regolamenti. E poi perche` parlando venivo a conoscenza di situazioni, si svelavano retroscena, capivo meglio l’andamento delle partite e gli umori degli addetti ai lavori fin dentro lo spogliatoio. Lo scopo? Svelenire polemiche, ottenere maggiore serenita` e arbitraggi migliori`, tuona.
L`accusa, pero`, era di far parte del presunto giro di amicizie che puntavano a favorire Moggi e gli amici di Moggi. Una `cupola` che, come sottolinea Bergamo, `ora non esiste piu` neanche per Borrelli, ma averla ipotizzata e` stato l’errore piu` grossolano e devastante`. E a proposito delle intercettazioni, che lo vorrebbero parlare quasi solo con Moggi stesso, con il vicepresidente federale Innocenzo Mazzini e con pochi altri, risponde: `Il mistero e` proprio questo. Io parlavo con tutti i dirigenti e con tutte le societa`. Ripeto e sottolineo: tutte. Come mai agli atti ci sono soltanto le telefonate con qualcuno? Perche` mancano tutte le altre? Con tutte le figure istituzionali. Con il vice presidente Abete, durante le Olimpiadi di Atene, abbiamo parlato per ore. Era assolutamente normale`.
E a telefonare piu` degli altri, piu` di Moggi, a sorpresa secondo Bergamo era `Giacinto Facchetti. Parlarne mi addolora per l’amicizia che ci legava e per la prematura scomparsa, ma l’Inter, si lamentava piu` di tutti. Facchetti era sempre scontento perche` l’Inter faticava a vincere. Sospettava di tutto, molti arbitri non gli erano graditi, le griglie non gli piacevano, Juve e Milan gli facevano paura`.
Bergamo a questo punto inserisce sempre l`Inter nella prima fascia di sorteggio, come le due rivali, spiega al dirigente gli errori che capitano, tenta di convincerlo che non c`e` prevenzione. Con Moratti pranza dopo il 5 maggio, ascolta anche la Roma che si lamenta dello strapotere economico delle squadre del nord. Parla delle griglie, le stesse che Moggi `indovina` in una chiamata. Secondo Bergamo `scherzosa, erano dei nomi obbligati. Se Luciano, che conosco da piu` di 30 anni, ha commesso errori ne rispondera`. Non decideva lui, ma il sorteggio` E Galliani chiamava? `Pochissimo, il rapporto istituzionale quale presidente di Lega e` stato assai corretto. Del Milan parlavo con Meani`. Con i Della Valle un pranzo per rassicurare la societa` gigliata, colloqui normali anche con il Cagliari, il Bologna, la Reggina, il Parma, il Palermo. Insomma, un sistema equo, a detta di Bergamo, che per gli scudetti sottolinea: `Nei nostri sei anni i primi due scudetti sono stati conquistati da Lazio e Roma e l’Inter lo ha perso nel terzo anno quando lo aveva gia` vinto. Tra le retrocesse non c’e` mai stata una lamentela`.
Carraro, in ogni caso, se la prende con il processo mediatico che e` seguito: `Le intercettazioni sono sicuramente pilotate, qualcuno ha scelto alcune registrazioni e ne ha buttate altre che non servivano a un disegno preciso. Sono certo che c`e` un Grande Vecchio. Spero che le indagini extra-calcio in corso facciano chiarezza. Forse non e` un caso isolato se De Santis ed io eravamo pedinati e intercettati. E poi mi chiedo: perche` l’inchiesta archiviata a Torino e` stata riaperta un mese dopo a Napoli?`. Ce ne` anche per l`ex commissario straordinario Guido Rossi: `Lui, Ruperto e Borrelli hanno commesso importanti errori. Sono entrati in un mondo che non conoscevano, con rapporti, amicizie, vezzi, consuetudini e parole che girano senza che mai si oltrepassi il senso di un leale rapporto fra addetti ai lavori. Non si poteva fare un processo serio in tre settimane, non si puo` condannare senza prove: l’hanno fatto. A Borrelli propongo un confronto pubblico per dimostrare se Calciopoli esiste o e` una montatura`.
Accuse specifiche, pero`, vanno all`ex presidente federale Franco Carraro: `Lui chiedeva delle cose imbarazzanti, ma io gli ho tenuto testa fino alle male parole. E anche queste telefonate dimostrano la mia indipendenza. Carraro in una recente intervista ha detto che ha assistito ad una vicenda aberrante. Ha perfettamente ragione, basti ricordare gli avvenimenti piu` salienti della sua presidenza, da come e` stato eletto, all’allargamento dei campionati di A a 20 squadre e di B a 24, al diverso trattamento ai club da parte del sistema finanziario nel quale ricopre un ruolo determinante. Non poteva essere un presidente federale super partes`.
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