Paolo di Tarso non conobbe mai Gesu' quando questi era in vita sulla terra.....ma quando dopo la morte del maestro cominciarono a formarsi le prime comunita' cristiane grazie agli apostoli , il suo compito era di distruggerli e annientarli..fu lui a far uccidere Stefano , il primo martire cristiano......ma mentre Paolo si trovava sulla via di Damasco per andare a perseguitare la comunita' cristiana la insediatasi fu protagonista di un'esperienza unica che ne cambio' per sempre l'esistenza.
Mentre Paolo è in viaggio improvvisamente viene in contatto con una luce straordinaria. La luce, lo sappiamo, è uno dei segni con i quali Dio si manifesta. Non è una metafora, è una realtà che i mistici conoscono per esperienza. D'altronde anche la Bibbia afferma che Dio è luce.
L’elemento da sottolineare è la straordinaria potenza della luce, una luce tanto forte che scaraventa Paolo a terra e lo acceca.
La luce è accompagnata da una voce che lo interpella.
La voce dichiara apertamente di essere Gesù di Nazareth, quel Gesù che Paolo perseguita nelle persone dei suoi seguaci.
la voce dice a Paolo di continuare il viaggio...Paolo e' diventato cieco e non vede piu' , Per tre giorni perde qualsiasi contatto con il mondo materiale. Tre giorni in cui davanti a sè non ha altro che le parole di Gesù e la visione della Luce.
Dopo essersi manifestato a Paolo, il Signore appare a un discepolo di nome Anania e lo invita ad andare da Paolo per guarirlo dalla cecità. Alla preoccupazione di Anania il Signore rivela che Paolo è un uomo particolare scelto per un compito particolare, così Anania non deve temere nulla perché l’incontro è voluto e preparato da Dio stesso.
Anania esegue il comando del Signore. Va e impone le mani su Paolo. A questo gesto corrisponde la guarigione della vista fisica e il dono dello Spirito Santo. Quindi viene battezzato.
San Paolo, folgorato sulla via di Damasco, da persecutore si trasforma in evangelizzatore, in araldo della buona novella. Ha incontrato in un’altra dimensione Gesù risorto: Egli gli è apparso vivo e gli ha parlato. Per noi è difficile immaginare cosa si siano detti, cosa sia avvenuto al di là di ciò che ci dice il racconto biblico.
San Paolo parla di una sua esperienza straordinaria che nemmeno lui è in grado di definire e chiarire a se stesso nella sua dinamica concreta.
Fuori dal corpo, dentro il corpo?
C’è una dimensione, altra da quella ordinaria che sperimentiamo nella fisicità, attraverso cui San Paolo entra in contatto con il mistero stesso di Dio. È entrato in paradiso, al terzo cielo ed è diventato testimone della verità su Dio
Mentre Paolo è in viaggio improvvisamente viene in contatto con una luce straordinaria. La luce, lo sappiamo, è uno dei segni con i quali Dio si manifesta. Non è una metafora, è una realtà che i mistici conoscono per esperienza. D'altronde anche la Bibbia afferma che Dio è luce.
L’elemento da sottolineare è la straordinaria potenza della luce, una luce tanto forte che scaraventa Paolo a terra e lo acceca.
La luce è accompagnata da una voce che lo interpella.
La voce dichiara apertamente di essere Gesù di Nazareth, quel Gesù che Paolo perseguita nelle persone dei suoi seguaci.
la voce dice a Paolo di continuare il viaggio...Paolo e' diventato cieco e non vede piu' , Per tre giorni perde qualsiasi contatto con il mondo materiale. Tre giorni in cui davanti a sè non ha altro che le parole di Gesù e la visione della Luce.
Dopo essersi manifestato a Paolo, il Signore appare a un discepolo di nome Anania e lo invita ad andare da Paolo per guarirlo dalla cecità. Alla preoccupazione di Anania il Signore rivela che Paolo è un uomo particolare scelto per un compito particolare, così Anania non deve temere nulla perché l’incontro è voluto e preparato da Dio stesso.
Anania esegue il comando del Signore. Va e impone le mani su Paolo. A questo gesto corrisponde la guarigione della vista fisica e il dono dello Spirito Santo. Quindi viene battezzato.
San Paolo, folgorato sulla via di Damasco, da persecutore si trasforma in evangelizzatore, in araldo della buona novella. Ha incontrato in un’altra dimensione Gesù risorto: Egli gli è apparso vivo e gli ha parlato. Per noi è difficile immaginare cosa si siano detti, cosa sia avvenuto al di là di ciò che ci dice il racconto biblico.
San Paolo parla di una sua esperienza straordinaria che nemmeno lui è in grado di definire e chiarire a se stesso nella sua dinamica concreta.
Fuori dal corpo, dentro il corpo?
C’è una dimensione, altra da quella ordinaria che sperimentiamo nella fisicità, attraverso cui San Paolo entra in contatto con il mistero stesso di Dio. È entrato in paradiso, al terzo cielo ed è diventato testimone della verità su Dio
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