Originariamente Scritto da body77
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GLI SPIRITI DI PRODI (2)
La serietà al governo con le sedute spiritiche.
da http://daw.ilcannocchiale.it
1978, Aldo Moro è nelle mani delle Brigate Rosse. L'Italia è sotto shock, siamo in piena emergenza nazionale.
L'attuale candidato premier dell'Unione, Romano Prodi, il volto nuovo della sinistra italiana, il 3 aprile del 1978 venne a conoscenza del luogo dove con tutta probabilità Aldo Moro veniva tenuto priogioniero. Come venne a saperlo? E' lo stesso Prodi a rivelarlo: tramite una seduta spiritica. Sì, una seduta spiritica.
Per la precisione, furono gli spiriti di Don Sturzo e La Pira a suggerire a Prodi il luogo in cui era tenuto prigioniero Moro (tutto questo risulta dai verbali dell'audizione di Prodi presso la Commissione Moro, nel giugno 1981, che è possibile leggere qui su Macchianera, mica su Forza Italia).
Bene, immaginatevi la scena: Prodi seduto ad un tavolino, con il dito sul piattino, in collegamento con lo spirito di Don Sturzo pronto a rivelare al mondo dove si trova Moro. Ad un certo punto il piattino si muove, è Don Sturzo: la scritta che esce è Gradoli. Prodi e i suoi compagni di seduta vanno in panico: dov'è Gradoli? Nessun problema, Prodi è preparato e sa come affrontare ogni emergenza. Si alza e va a prendere una mappa italiana del Touring Club. Cerca Gradoli. Trovato! E' un paesino in provincia di Viterbo. Aldo Moro è prigioniero lì, lo ha detto lo spirito di Don Sturzo a Romano Prodi.
E ora, che fare? E' Prodi a farsi avanti: io ho amici a Roma - dice il professore - ci penso io. E così fa: va nella capitale e avvisa tutti, dai vertici della Democrazia Cristiana al Ministro dell'Interno. Prodi è preso sul serio da tutti: infatti viene subito organizzata una perlustrazione a Gradoli, il paesino. La moglie di Moro, Eleonara, chiede se non potrebbe essere una via di Roma. La risposta di tutti è unanime: no. A Gradoli, il paesino, non trovano nulla.
Aldo Moro non verrà mai trovato vivo. Il covo era, incredibile, in via Gradoli, a Roma.
Nel 1981 Prodi viene ascoltato dalla Commissione Moro (qui i verbali). Nel 1998 viene richiamato ma non si presenta. Il verbale di Prodi del 1981 è sconvogente: impavido perchè non riesce nemmeno a nominare "seduta spiritica", patetico perchè dichiara "dopo questa esperienza, ho trovato tanta gente che mi ha confessato di aver fatto la medesima cosa", spiritato quando afferma che "vi furono anche interlocutori vari tra i quali, per quel che mi ricordo, Don Sturzo", imbarazzante quando sostiene che la coincidenza tra il nome uscito dalla seduta e il covo di Moro è soltanto una semplice casualità, commovente quando afferma che "in questa situazione mi sento estremamente imbarazzato ed estremamente ridicolo".
Ma cosa successe veramente? La verità ancora non la conosciamo.
Abbiamo tre ipotesi, tutte di una gravità estrema:
1) Romano Prodi crede alle sedute spiritiche. Romano Prodi è stato veramente in contatto con lo spirito di Don Sturzo, il quale ha fornito il nome del luogo dove era tenuto prigioniero Moro.
2) La seduta spiritica non c'è mai stata. E' tutta una grande messa in scena. Con la scusa della seduta spiritica, Prodi voleva coprire il vero informatore. Quindi Romano Prodi ha mentito al Paese, alla magistratura e al Parlamento. A parte questo, chi era il vero informatore? Un articolo del settimane di estrema sinistra, Avvenimenti, sostiene che l'informativa arrivata a Prodi non arrivò dallo spirito di Don Sturzo, ma dal Kgb.
3) Come sopra, ma con un pericoloso aggravante: la rivelazione sarebbe servita per mandare un messaggio alle Brigate Rosse. Per il momento, noi, camuffiamo il messaggio "Gradoli" con "città di Gradoli", ma a chi si trovava in Via Gradoli il messaggio arrivò forte e chiaro.
La serietà al governo con le sedute spiritiche.
da http://daw.ilcannocchiale.it
1978, Aldo Moro è nelle mani delle Brigate Rosse. L'Italia è sotto shock, siamo in piena emergenza nazionale.
L'attuale candidato premier dell'Unione, Romano Prodi, il volto nuovo della sinistra italiana, il 3 aprile del 1978 venne a conoscenza del luogo dove con tutta probabilità Aldo Moro veniva tenuto priogioniero. Come venne a saperlo? E' lo stesso Prodi a rivelarlo: tramite una seduta spiritica. Sì, una seduta spiritica.
Per la precisione, furono gli spiriti di Don Sturzo e La Pira a suggerire a Prodi il luogo in cui era tenuto prigioniero Moro (tutto questo risulta dai verbali dell'audizione di Prodi presso la Commissione Moro, nel giugno 1981, che è possibile leggere qui su Macchianera, mica su Forza Italia).
Bene, immaginatevi la scena: Prodi seduto ad un tavolino, con il dito sul piattino, in collegamento con lo spirito di Don Sturzo pronto a rivelare al mondo dove si trova Moro. Ad un certo punto il piattino si muove, è Don Sturzo: la scritta che esce è Gradoli. Prodi e i suoi compagni di seduta vanno in panico: dov'è Gradoli? Nessun problema, Prodi è preparato e sa come affrontare ogni emergenza. Si alza e va a prendere una mappa italiana del Touring Club. Cerca Gradoli. Trovato! E' un paesino in provincia di Viterbo. Aldo Moro è prigioniero lì, lo ha detto lo spirito di Don Sturzo a Romano Prodi.
E ora, che fare? E' Prodi a farsi avanti: io ho amici a Roma - dice il professore - ci penso io. E così fa: va nella capitale e avvisa tutti, dai vertici della Democrazia Cristiana al Ministro dell'Interno. Prodi è preso sul serio da tutti: infatti viene subito organizzata una perlustrazione a Gradoli, il paesino. La moglie di Moro, Eleonara, chiede se non potrebbe essere una via di Roma. La risposta di tutti è unanime: no. A Gradoli, il paesino, non trovano nulla.
Aldo Moro non verrà mai trovato vivo. Il covo era, incredibile, in via Gradoli, a Roma.
Nel 1981 Prodi viene ascoltato dalla Commissione Moro (qui i verbali). Nel 1998 viene richiamato ma non si presenta. Il verbale di Prodi del 1981 è sconvogente: impavido perchè non riesce nemmeno a nominare "seduta spiritica", patetico perchè dichiara "dopo questa esperienza, ho trovato tanta gente che mi ha confessato di aver fatto la medesima cosa", spiritato quando afferma che "vi furono anche interlocutori vari tra i quali, per quel che mi ricordo, Don Sturzo", imbarazzante quando sostiene che la coincidenza tra il nome uscito dalla seduta e il covo di Moro è soltanto una semplice casualità, commovente quando afferma che "in questa situazione mi sento estremamente imbarazzato ed estremamente ridicolo".
Ma cosa successe veramente? La verità ancora non la conosciamo.
Abbiamo tre ipotesi, tutte di una gravità estrema:
1) Romano Prodi crede alle sedute spiritiche. Romano Prodi è stato veramente in contatto con lo spirito di Don Sturzo, il quale ha fornito il nome del luogo dove era tenuto prigioniero Moro.
2) La seduta spiritica non c'è mai stata. E' tutta una grande messa in scena. Con la scusa della seduta spiritica, Prodi voleva coprire il vero informatore. Quindi Romano Prodi ha mentito al Paese, alla magistratura e al Parlamento. A parte questo, chi era il vero informatore? Un articolo del settimane di estrema sinistra, Avvenimenti, sostiene che l'informativa arrivata a Prodi non arrivò dallo spirito di Don Sturzo, ma dal Kgb.
3) Come sopra, ma con un pericoloso aggravante: la rivelazione sarebbe servita per mandare un messaggio alle Brigate Rosse. Per il momento, noi, camuffiamo il messaggio "Gradoli" con "città di Gradoli", ma a chi si trovava in Via Gradoli il messaggio arrivò forte e chiaro.
La seduta spiritica è avvenuta e c'è da vergognarsi di questa cosa... Rimane il dubbio da dove sia arrivata la soffiata, non vorrei neanche scoprirlo.
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