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ho comprato la nuova raccolta postuma di bukowski... c'è questa poesia su lui che guarda il culo a una bella ragazza e il ragazzo di lei si volta e lo guarda male... dice:
lo guardo che la accompagna
su
per la scala mobile, protettivo le tiene
un braccio attorno alla
vita, pensando che è
fortunato,
pensando di essere un tipo davvero
super, pensando che
nessuno al mondo ha
quello che ha lui.
e ha ragione, assolutamente
assolutamente ragione, il braccio attorno
a quel caldo contenitore di
intestino,
vescica,
reni,
polmoni,
sale,
zolfo,
biossido di carbonio
e
muco.
che sfortuna sfacciata.
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bè, questo ridurre l' essere umano a un assemblamento di cose schifose va oltre il suo nichilismo. Naturalmente buk sa che l' uomo è (o magari potrebbe essere) molto di più, ma usa quest' espediente per enfatizzare quella che per lui è la vera natura dell' amore: vedo una sconosciuta **** e mi sento attratto da lei, e la trasfiguro in senso romantico, ma di fatto: metti un cesso (la genoveffa, per dire) nel corpo di quella ragazza e io mi sentirò attratto dalla genoveffa; metti la bella ragazza nel corpo del cesso e non penserò più che lei è "una creatura meravigliosa, una persona eccezionale, tvb, etc etc". Mi giustificherò dicendo che il cesso in questione è una qualsiasi, la relegherò lontano da me e dividerò la mia vita con un'altra che (solo incidentalmente) sarà molto meglio di lei...
ma questa è la logica della casualità, non della necessità...
insomma: buk parla di organi e pezzi di corpo perchè l' amore a questo guarda, non, come tutti dicono, alle affinità elettive...
2 sono le cose che mi disturbano: che si vada a vivere tutta la vita, TUTTA, da soli, senza amici nè altri interessi, soli, isolati, con una SCONOSCIUTA: una che si è vista a una festa, o per strada, o a scuola, e ha destato il ns interesse, e può essere che sia davvero una bella persona, ma di fatto l' incontro non avrebbe avuto luogo se io non fossi stato maschio e lei femmina e (per me) attraente. E chi è sconosciuto all' inizio resta sconosciuto, perchè le premesse si evolvono inalterate nelle conseguenze
e poi che se lothar, per dire, o fustacchio (par condicio) nascevano nel corpo di una bella ragazza e io mi ci mettevo insieme, andava a finire che vivevo tutta la vita con lothar (o fustacchio)... non è come dire "se mia nonna aveva le ruote era una carriola", no no... E' discernere il caso dalla necessità, perchè se tu metti lothar nel corpo di marina io me ne innamoro, ma se lo metti nel corpo di lisa germano, non è che mi tira fuori le canzoni stupende che lei sola sa scrivere... allora: caso è ciò che potrebbe essere se... necessità è ciò su cui non pui barare, ciò che affonda le sue radici nella vera essenza dell' uomo.
d' altra parte, la soddisfazione dell' istinto determina la ns felicità, mentre la necessità riguarda la realizzazione di qualcosa che va oltre noi: un ideale.... ciò che va oltre noi però è a noi estraneo, e quindi non ci dà felicità, e ciò che non dà felicità dà il suo opposto.
quindi il caso (stare con lothar incarnato nel corpo di marina) è felicità.
la necessità, la scelta di seguire il nostro scopo (non lo scopo dell' istinto) è negazione di sè. dolore. bellezzaLast edited by Arturo Bandini; 26-11-2006, 14:39:35.
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Originariamente Scritto da l'osservatore Visualizza Messaggioe si ecco perchè era meglio quando giocavamo coi lego
coe mi diveritvo con la base della polizia e dei vigili del fuoco
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