amore e cultura

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  • Piero Nocerino
    Vip User
    • Jan 2003
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    #31
    Originariamente Scritto da roccia73 Visualizza Messaggio
    Molto spesso chi ha prodotto cultura era nato povero, vissuto povero e morto povero.
    Oggi due fughette stonate vengono pagate miliardi per calcare le scene. Bach invece è morto povero e indebitatissimo (ed aveva qualcosa come 12 figli da mantenere). Inolre, molti artisti cono prima tali e poi diventano "ricchi" e poi manco tanto se vai a studiarti la loro biografia. Pendiamo ad esempio Modigliani, che si pagava la minestra con i bozzetti sui tovaglioli... E come lui tantissimi altri.

    E poi ricordiamoci che non è che tutti quelli che ora sono famosi sono stati veri artisti né quelli che erano veri artisti ora sono famosi. Anche nel passato c'erano giochi di potere e interessi economici, e la storia dell'arte (quella sì) la fanno coloro che stanno nelle stanze dei bottoni.

    Detto questo, la domanda che ti fai tu, Maurox, secondo me è molto molto intelligente (non per niente sei il mio preferito qui nel forum ) posta in modo sbagliato.
    Vanno fatte alcune distinzioni:
    1. essere intelligenti ed avere cultura sono due cose che alcune volte coincidono, ma non sempre. Ci sono persone con 3 lauree e che vantano letture di centinaia di libri che però non capiscono un ***** né di quello che hanno studiato né della vita propria ed altrui. La ram di un pc contiene molte più informazioni di quelle che può richiamare alla memoria un essere umano, però non è intelligente né colta. Viceversa, ci sono persone che non hanno terminato il percorso di studi, non hanno potuto leggere e documentarsi, eppure capiscono l'esistenza in modo lucido e non superficiale. Intelligenti, infatti, si nasce. Anche qui, come nel bb, è questione di genetica, in massima parte. Ma, come nel bb, si può migliorare. Lo studio serve ad amplificare e sfruttare al meglio le capacità cognitive che abbiamo. E ad utilizzare strategie compensative per ciò in cui siamo deficitari. C'è quello che viene chiamato un "area di sviluppo prossimale " (Vigotsky).
    2. La cultura è la capacità di modificare l'ambiente e di trasmettere in un linguaggio simbolico quanto appreso. Se tua nonna viveva nei campi e sapeva quando vanno coltivati i pomodori, come preservarli dalle gelate, come distinguere questa pianta da quella, come allevare questo animale etc. Se sapeva cucinare, sapeva come rimettere a nuovo un lenzuolo bruciato... Ebbene, questa è cultura. C'è poi il piano della saggezza, che è l'ultilizzo delle nozioni che abbiamo in modo intelligente e orientato ai valori. Molto spesso le nonne possono insegnare molto su questo piano.
    3. Un'ultima precisazione: l'amore non è un sentimento. L'amore è anche un sentimento, ma è molto di più. Innanzitutto è una decisione, un'orientamento della propria esistenza verso qualcosa/qualcuno. Coinvolge tutto l'essere umano: il fisico, le capacità cognitive, quelle emotive, l'eredità culturale (simbolizzazione dell'esperienza delle generazioni checi hanno preceduto) etc.


    Detto ciò, riformuliamo la domanda:
    la cultura modifica la percezione e l'espressione dei sentimenti?
    Sì. Perché noi siamo la nostra intelligenza, la nostra cultura, la nostra saggezza. Se ci modifichiamo modifichiamo anche il nostro approccio alla realtà. In ultima analisi, però, se sei sensibile come Leopardi, lo sei indipendentemente dall'erudizione. Perché il deficit di processi metacognitivi e di empatia non dipendono dall'erudizione.
    la cultura modifica la percezione e l'espressione dell'amore?
    Sì, e molto di più, perché il modo di interpretare il legame tra due persone dipende in larga parte dalla propria decisione e da come valutiamo int ermini culturali questa decisione.

    Sarebbe meglio chiedersi: questa cultura, indipendentemente dalla propria erudizione e dalla propria intelligenza, favorisce un legame affettivo stabile o no?
    Adesso voglio vedere...
    Il mio Blog : http://piero.bodyweb.com
    http://www.cromosoma6.com

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    • maurox
      Bodyweb Senior
      • Mar 2005
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      #32
      Ehm sorry... prima di tentare la risposta posso fare una considerazione ?


      Ci avete mai fatto caso che esistono persone predisposte a porre domande e gente che non fa mai una domanda nemmeno se si cagasse addosso e cercasse il cesso invano ?
      sigpic

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      • roccia73
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        #33
        Originariamente Scritto da Albe Visualizza Messaggio
        il camionista avverte un istinto incondizionato,il poeta analizza qualsiasi tipo di emozione e di istinto e il suo "amore" è il risultato delle sue elocubrazioni...
        Non esiste una suddivisione tra emozione e cognizione.
        La percezione delle modificazioni psicofisiologiche (=sentimenti) è sempre mediata in modo più o meno consistente dagli schemi cognitivi ("elucubrazioni") che abbiamo. E viceversa, ovviamente.
        "io sono calmo ma nella mente ho un virus latente incline ad azioni violente"

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        • roccia73
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          #34
          Originariamente Scritto da maurox Visualizza Messaggio
          Ehm sorry... prima di tentare la risposta posso fare una considerazione ?


          Ci avete mai fatto caso che esistono persone predisposte a porre domande e gente che non fa mai una domanda nemmeno se si cagasse addosso e cercasse il cesso invano ?
          "io sono calmo ma nella mente ho un virus latente incline ad azioni violente"

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          • Arturo Bandini
            Bodyweb Senior
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            #35
            Originariamente Scritto da roccia73 Visualizza Messaggio
            Molto spesso chi ha prodotto cultura era nato povero, vissuto povero e morto povero.
            Oggi due fughette stonate vengono pagate miliardi per calcare le scene. Bach invece è morto povero e indebitatissimo (ed aveva qualcosa come 12 figli da mantenere). Inolre, molti artisti cono prima tali e poi diventano "ricchi" e poi manco tanto se vai a studiarti la loro biografia. Pendiamo ad esempio Modigliani, che si pagava la minestra con i bozzetti sui tovaglioli... E come lui tantissimi altri.

            E poi ricordiamoci che non è che tutti quelli che ora sono famosi sono stati veri artisti né quelli che erano veri artisti ora sono famosi. Anche nel passato c'erano giochi di potere e interessi economici, e la storia dell'arte (quella sì) la fanno coloro che stanno nelle stanze dei bottoni.

            Detto questo, la domanda che ti fai tu, Maurox, secondo me è molto molto intelligente (non per niente sei il mio preferito qui nel forum ) posta in modo sbagliato.
            Vanno fatte alcune distinzioni:
            1. essere intelligenti ed avere cultura sono due cose che alcune volte coincidono, ma non sempre. Ci sono persone con 3 lauree e che vantano letture di centinaia di libri che però non capiscono un ***** né di quello che hanno studiato né della vita propria ed altrui. La ram di un pc contiene molte più informazioni di quelle che può richiamare alla memoria un essere umano, però non è intelligente né colta. Viceversa, ci sono persone che non hanno terminato il percorso di studi, non hanno potuto leggere e documentarsi, eppure capiscono l'esistenza in modo lucido e non superficiale. Intelligenti, infatti, si nasce. Anche qui, come nel bb, è questione di genetica, in massima parte. Ma, come nel bb, si può migliorare. Lo studio serve ad amplificare e sfruttare al meglio le capacità cognitive che abbiamo. E ad utilizzare strategie compensative per ciò in cui siamo deficitari. C'è quello che viene chiamato un "area di sviluppo prossimale " (Vigotsky).
            2. La cultura è la capacità di modificare l'ambiente e di trasmettere in un linguaggio simbolico quanto appreso. Se tua nonna viveva nei campi e sapeva quando vanno coltivati i pomodori, come preservarli dalle gelate, come distinguere questa pianta da quella, come allevare questo animale etc. Se sapeva cucinare, sapeva come rimettere a nuovo un lenzuolo bruciato... Ebbene, questa è cultura. C'è poi il piano della saggezza, che è l'ultilizzo delle nozioni che abbiamo in modo intelligente e orientato ai valori. Molto spesso le nonne possono insegnare molto su questo piano.
            3. Un'ultima precisazione: l'amore non è un sentimento. L'amore è anche un sentimento, ma è molto di più. Innanzitutto è una decisione, un'orientamento della propria esistenza verso qualcosa/qualcuno. Coinvolge tutto l'essere umano: il fisico, le capacità cognitive, quelle emotive, l'eredità culturale (simbolizzazione dell'esperienza delle generazioni checi hanno preceduto) etc.


            Detto ciò, riformuliamo la domanda:
            la cultura modifica la percezione e l'espressione dei sentimenti?
            Sì. Perché noi siamo la nostra intelligenza, la nostra cultura, la nostra saggezza. Se ci modifichiamo modifichiamo anche il nostro approccio alla realtà. In ultima analisi, però, se sei sensibile come Leopardi, lo sei indipendentemente dall'erudizione. Perché il deficit di processi metacognitivi e di empatia non dipendono dall'erudizione.
            la cultura modifica la percezione e l'espressione dell'amore?
            Sì, e molto di più, perché il modo di interpretare il legame tra due persone dipende in larga parte dalla propria decisione e da come valutiamo int ermini culturali questa decisione.

            Sarebbe meglio chiedersi: questa cultura, indipendentemente dalla propria erudizione e dalla propria intelligenza, favorisce un legame affettivo stabile o no?
            no, non sono daccordo. L' amore può essere tutto ciò che vuoi, ma non è una decisione. Le decisioni, le scelte vere e libere, riguardano la ragione e la volontà. L' amore rientra nel campo delle passioni, non è volontà, non è autonomia, ma eteronomia, secondo la definizione di kant, e in ciò sta il suo limite: qualsiasi idiota è capace di amare

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            • Arturo Bandini
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              #36
              la vera domanda è: perchè dovrei considerare lirico e importante ciò che pure la casalinga obesa, il ragazzino brufoloso, il minorato, l' idiota da bar, lo stupratore, romano prodi, il teledipendente, il pedofilo riescono a fare?

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              • Luna Caprese
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                #37
                Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                no, non sono daccordo. L' amore può essere tutto ciò che vuoi, ma non è una decisione. Le decisioni, le scelte vere e libere, riguardano la ragione e la volontà. L' amore rientra nel campo delle passioni, non è volontà, non è autonomia, ma eteronomia, secondo la definizione di kant, e in ciò sta il suo limite: qualsiasi idiota è capace di amare
                se poi aggiungamo con Nietzsche che la volontà non è una facoltà....
                "Ho preso il fucile e gli ho tirato due colpi di pistola" ( Aspirante velina )
                sigpic

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                • Arturo Bandini
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                  #38
                  Originariamente Scritto da Luna Caprese Visualizza Messaggio
                  se poi aggiungamo con Nietzsche che la volontà non è una facoltà....
                  in che senso?

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                  • Luna Caprese
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                    #39
                    ne abbiamo parlato molto a suo tempo
                    "Ho preso il fucile e gli ho tirato due colpi di pistola" ( Aspirante velina )
                    sigpic

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                    • Arturo Bandini
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                      #40
                      Originariamente Scritto da Luna Caprese Visualizza Messaggio
                      ne abbiamo parlato molto a suo tempo
                      sono criptiche ste faccine

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                      • Steel77
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                        #41
                        Originariamente Scritto da Piero Nocerino Visualizza Messaggio
                        Maurox, mi e' arrivato " Braccobaldo", il vibratore che abbaia, hai gatti in casa?

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                        • roccia73
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                          #42
                          Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                          no, non sono daccordo. L' amore può essere tutto ciò che vuoi, ma non è una decisione. Le decisioni, le scelte vere e libere, riguardano la ragione e la volontà. L' amore rientra nel campo delle passioni, non è volontà, non è autonomia, ma eteronomia, secondo la definizione di kant, e in ciò sta il suo limite: qualsiasi idiota è capace di amare

                          Tu confondi tra innamoramento e amore.

                          Anche questo e' un discorso che abbiamo gia' fatto...
                          "io sono calmo ma nella mente ho un virus latente incline ad azioni violente"

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                          • Arturo Bandini
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                            Originariamente Scritto da roccia73 Visualizza Messaggio

                            Tu confondi tra innamoramento e amore.

                            Anche questo e' un discorso che abbiamo gia' fatto...
                            che cavolo, è la stessa cosa, a meno che tu non parli di amore per la musica, il resto, che sia innamoramento o amore, non avrebbe modo di essere se non fosse determinato dall' istinto di vita, e l' istinto per sua stessa definizione non è frutto del libero arbitrio.
                            non c'è necessità: i veri desideri sono frutto di scelte... che desiderio è se sono costretto a desiderarlo? Come posso volere davvero qualcosa che non potrei fare a meno di volere?

                            mi spiace. ho ragione io e basta

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                            • roccia73
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                              #44
                              Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                              mi spiace. ho ragione io e basta

                              "io sono calmo ma nella mente ho un virus latente incline ad azioni violente"

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