"La presenza di donne-soldato e di corrispondenti di guerra in gonnella non è una conquista, ma uno dei segni del profondo pervertimento del sesso femminile appiattitosi sul maschile. In particolare io trovo semplicemente oscene le corrispondenti di guerra, con i loro orecchini, le collane di perle, i foularini, le giacche militari indossate come per una sfilata, mentre si sta giocando una partita per la vita e per la morte. Del resto le donne appaiono incongrue anche negli stadi del calcio che della guerra è una metafora".
(Massimo Fini)
(Massimo Fini)
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