Originariamente Scritto da spidermorfeo
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V racconto, ieri sera esco con una tipa che avevo conosciuto all'università e poi un giorno rincontrandola per strada ci siamo scambiati i numeri fatto 4 chiacchere. Premettiamo che non è bella e poi ho avuto le conferme vedendola meglio ieri sera 
Cmq sia è calabrese quindi mentalità diverse, e sta in affitto a Roma vicino casa mia. Andiamo in giro un pò a trastevere ci fermiamo a parlare del più e del meno, ma cosa succede? Fa caso alla mia giacca militare (con la bandiera tedesca) e si inizia un discorso di politica... Io non ci vedo più inizio a riversare le mie ideologie e teorie fasciste, patria, lavoro, immigrazione ecc ecc lei è di sinistra immaginatevi... E poi il Duce non me lo doveva toccare non ci ho visto più... Cmq alla fine la riporto a casa e quando sta per scendere come dire provo l'approccio, lei non ci sta (non mi piace più di tanto cmq!).. Inoltre non aveva capito l'approccio.. io scoppio a ridere e per fare ironia sbatto pure la capoccia sul clacson mauahahah Dopo di che non riuscendo a spuntare la serata in quel senso, faccio uscire dal mio profondo tutta quella filosofia e l'alta sapienza caratterizzata dal mio interventismo e volontà di potenza superomistiche di estrema destra 
Inizio a parlare anche con tono ironico e sbruffone della fuggevolezza dell'attimo, delle legge chimiche e fisiche che collegano la certa probabilità di trovarsi di agire e di comportarsi ed in quali momenti, e preciso che solo io essendo quasi perfetto so cogliere quei momenti. 
Paragono la paradossale situazione ad un'equazione, facendo rimarcare che lei aveva sbagliato i passaggi e per questo aveva rovinato il conto.. Gli dico che ha dimostrato di essere del sud e che comunque si può ritenere fortunata di poter ascoltare le mie perle di saggezza volendo io aiutarla a crescere interiormente 
Insomma starei a parlarne fino a domani di quello che ho detto ma in sostanza è finita così, mi voleva salutare col bacio sulla guancia e io:" Non mi piego a questo (visto che nn ci era stata perchè avrei dovuto fare come diceva lei)" e lei: "Ok ciao" e io: "Ciao almeno chiudi la portiera bene". Ho letto nel suo sguardo uno stato di indignazione e non so che cosa, ragazzi mi prenderete per un pazzo ma io sono tornato a casa cantando ieri sera e ridevo pure, ero tronfio, pieno di me, quasi da scoppiare, sono un grosso no? 
Cmq sia è calabrese quindi mentalità diverse, e sta in affitto a Roma vicino casa mia. Andiamo in giro un pò a trastevere ci fermiamo a parlare del più e del meno, ma cosa succede? Fa caso alla mia giacca militare (con la bandiera tedesca) e si inizia un discorso di politica... Io non ci vedo più inizio a riversare le mie ideologie e teorie fasciste, patria, lavoro, immigrazione ecc ecc lei è di sinistra immaginatevi... E poi il Duce non me lo doveva toccare non ci ho visto più... Cmq alla fine la riporto a casa e quando sta per scendere come dire provo l'approccio, lei non ci sta (non mi piace più di tanto cmq!).. Inoltre non aveva capito l'approccio.. io scoppio a ridere e per fare ironia sbatto pure la capoccia sul clacson mauahahah Dopo di che non riuscendo a spuntare la serata in quel senso, faccio uscire dal mio profondo tutta quella filosofia e l'alta sapienza caratterizzata dal mio interventismo e volontà di potenza superomistiche di estrema destra Inizio a parlare anche con tono ironico e sbruffone della fuggevolezza dell'attimo, delle legge chimiche e fisiche che collegano la certa probabilità di trovarsi di agire e di comportarsi ed in quali momenti, e preciso che solo io essendo quasi perfetto so cogliere quei momenti. Paragono la paradossale situazione ad un'equazione, facendo rimarcare che lei aveva sbagliato i passaggi e per questo aveva rovinato il conto.. Gli dico che ha dimostrato di essere del sud e che comunque si può ritenere fortunata di poter ascoltare le mie perle di saggezza volendo io aiutarla a crescere interiormente Insomma starei a parlarne fino a domani di quello che ho detto ma in sostanza è finita così, mi voleva salutare col bacio sulla guancia e io:" Non mi piego a questo (visto che nn ci era stata perchè avrei dovuto fare come diceva lei)" e lei: "Ok ciao" e io: "Ciao almeno chiudi la portiera bene". Ho letto nel suo sguardo uno stato di indignazione e non so che cosa, ragazzi mi prenderete per un pazzo ma io sono tornato a casa cantando ieri sera e ridevo pure, ero tronfio, pieno di me, quasi da scoppiare, sono un grosso no? 
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