poco fa stavo osservando una delle ultime foto dell'atleta scomparso Michele Bottone...e la sensazione suscitatami trabocca di una sana anche se inadatta irriverenza verso i commenti che si ripeteranno a riguardo di tale tragedia...credo come al solito carichi di ingiuriose calunnie verso uno sport altrettanto nobile come quelli che tirano le ... fila del potere mediatico e non...allo scuro delle motivazioni del decesso, credo fermamente sia necessario ammettere che ogni atleta per definizione è destinato a mettere a dura prova il limite estremo del proprio fisico...e ancor di più l'ultimo orizzonte psichico..."il corpo senza la mente si annula"...si potrebbero riempire intere testate giornalistiche di atleti e sportivi morti sul "campo di battaglia" scusate il veritiero gioco di parole...da calciatori nel vigore dell'età a impavidi piloti automobilistici, da ciclisti sulla vetta del successo a pugili imponenti come statue di Dei greci...come al solito però il mondo dei muscoli scolpiti "attrae e spaventa" simile a un deja-vu portatore di incubi terribili.... nel contempo non vi nego che persino a me appare carico di contraddizioni...ma la vita è niente senza la morte...come il giorno attrae la notte...chi sceglie una strada è consapevole delle insidie possibili lungo il tragitto...non sopporto però chi giudica senza conoscere...questo mi ha spinto a scrivere in modo così prolisso...non ricordo quale poeta scrisse " QUANT'E' BRUTTA E CRUDELE L'IGNORANZA...NON CAPISCE MAI...MA CONDANNA SEMPRE" ................... Ciao Michele........
chi è saggio sa anche piangere
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