dispiaciuto e solidale
certe cose nno sono belle per nessuno . auguro a Massimo una ripresa formidabile e un ragazzo forte e presto sarà tutto ok . forza max...
certe cose nno sono belle per nessuno . auguro a Massimo una ripresa formidabile e un ragazzo forte e presto sarà tutto ok . forza max...
Originariamente Scritto da uilliam uollas
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Ponte Milvio, aggredito con spranghe e sedie
perché difendeva una ragazza
di Veronica Cursi
e Luca Lippera
ROMA (7 giugno) - «Lasciala stare...». «Fatte gli affari tua». Uno scambio di battute tra un gruppo di ragazzi e un quarantenne come se ne sentono chissà quanti è finito con un pestaggio in piena regola nell’ennesima serata di follia a Ponte Milvio. Un culturista, Massimo Monaco, titolare di una palestra ai Parioli, nella notte tra giovedì e ieri ha cercato di mettere fine alla lite tra un ragazzo e la ragazza davanti alla farmacia sulla piazza. Volavano parole grosse e spintoni. Pareva di rivedere la scena che qualche giorno fa a piazza Navona è costata un femore spezzato e un’operazione al fotografo del Messaggero Rino Barillari.
L’uomo, prendendo le difese della donna, ha detto al giovane. «Falla finita, lasciala ’sta...». Poi se n’è andato. La questione pareva finita lì. Ma il “pischello”, sentendosi offeso, ha chiamato gli amici. In cinque, magri, capelli corti, hanno seguito in silenzio Monaco da piazzale Ponte Milvio fino a via Flaminia Vecchia e lo hanno preso a bastonate facendolo finire al pronto soccorso.
Il culturista è stato ricoverato all’ospedale Villa San Pietro sulla Cassia. I medici gli hanno messo diversi punti per profonda ferita alla testa: venti giorni di prognosi. Gli aggressori, per ora, non sono stati identificati. «Era circa l’una racconta il gestore di uno dei bar della zona Massimo Monaco qui lo conoscono un po’ tutti. Stava camminando per strada poco dopo la stazione dei carabinieri, quasi di fronte al bar Mondi. Evidentemente aveva avuto un battibecco in piazza con le persone che poi lo hanno seguito e aggredito. All’improvviso sono comparsi quattro o cinque ragazzi con un bastone in mano e una sedia di plastica che lo hanno colpito sulla testa prendendolo alle spalle. Dopodiché sono scappati verso piazza di Ponte Milvio. Lui è caduto a terra e il sangue gli colava sul viso. Sono usciti di corsa i carabinieri e lo hanno soccorso. C’erano stati urla, parolacce: la lite si era sentita bene. Ma tutto è accaduto in pochi secondi».
I carabinieri della stazione Ponte Milvio e della compagnia Trionfale, guidata dal maggiore Valerio Liberatori, hanno già sentito decine di persone. L’aggressione è avvenuta davanti a decine, se non centinaia di persone. Sulla piazza si radunano ormai giovani da tutta Roma. «Stiamo cercando di identificare il gruppetto dice uno degli investigatori e siamo fiduciosi. La lite tra il ragazzo e la ragazza è andata avanti per un po’. Parecchi l’hanno notata. I protagonisti probabilmente avevano bevuto parecchio. Non è escluso che anche gli altri componenti del quintetto fossero andati molto in là con l’alcool».
L’aggressione ripropone il problema della sicurezza a Ponte Milvio. «Però questo aggiunge il titolare del bar che ha assistito al pestaggio non basta a dire che la zona non sia tranquilla. Qui si ritrovano ogni sera oltre duemila persone. La stragrande maggioranza si diverte serenamente e rispetta le regole. Purtroppo ci sono, un po’ come allo stadio, alcuni giovani che fanno violenza gratuita. Presi uno a uno, magari, non farebbero male a una mosca. Messi insieme, dopo aver bevuto, possono arrivare a fare cose di questo tipo. Sia chiaro: non è una giustificazione. Però così stanno le cose. Bisogna trovare semplicemente il modo di gestirle».
perché difendeva una ragazza
di Veronica Cursi
e Luca Lippera
ROMA (7 giugno) - «Lasciala stare...». «Fatte gli affari tua». Uno scambio di battute tra un gruppo di ragazzi e un quarantenne come se ne sentono chissà quanti è finito con un pestaggio in piena regola nell’ennesima serata di follia a Ponte Milvio. Un culturista, Massimo Monaco, titolare di una palestra ai Parioli, nella notte tra giovedì e ieri ha cercato di mettere fine alla lite tra un ragazzo e la ragazza davanti alla farmacia sulla piazza. Volavano parole grosse e spintoni. Pareva di rivedere la scena che qualche giorno fa a piazza Navona è costata un femore spezzato e un’operazione al fotografo del Messaggero Rino Barillari.
L’uomo, prendendo le difese della donna, ha detto al giovane. «Falla finita, lasciala ’sta...». Poi se n’è andato. La questione pareva finita lì. Ma il “pischello”, sentendosi offeso, ha chiamato gli amici. In cinque, magri, capelli corti, hanno seguito in silenzio Monaco da piazzale Ponte Milvio fino a via Flaminia Vecchia e lo hanno preso a bastonate facendolo finire al pronto soccorso.
Il culturista è stato ricoverato all’ospedale Villa San Pietro sulla Cassia. I medici gli hanno messo diversi punti per profonda ferita alla testa: venti giorni di prognosi. Gli aggressori, per ora, non sono stati identificati. «Era circa l’una racconta il gestore di uno dei bar della zona Massimo Monaco qui lo conoscono un po’ tutti. Stava camminando per strada poco dopo la stazione dei carabinieri, quasi di fronte al bar Mondi. Evidentemente aveva avuto un battibecco in piazza con le persone che poi lo hanno seguito e aggredito. All’improvviso sono comparsi quattro o cinque ragazzi con un bastone in mano e una sedia di plastica che lo hanno colpito sulla testa prendendolo alle spalle. Dopodiché sono scappati verso piazza di Ponte Milvio. Lui è caduto a terra e il sangue gli colava sul viso. Sono usciti di corsa i carabinieri e lo hanno soccorso. C’erano stati urla, parolacce: la lite si era sentita bene. Ma tutto è accaduto in pochi secondi».
I carabinieri della stazione Ponte Milvio e della compagnia Trionfale, guidata dal maggiore Valerio Liberatori, hanno già sentito decine di persone. L’aggressione è avvenuta davanti a decine, se non centinaia di persone. Sulla piazza si radunano ormai giovani da tutta Roma. «Stiamo cercando di identificare il gruppetto dice uno degli investigatori e siamo fiduciosi. La lite tra il ragazzo e la ragazza è andata avanti per un po’. Parecchi l’hanno notata. I protagonisti probabilmente avevano bevuto parecchio. Non è escluso che anche gli altri componenti del quintetto fossero andati molto in là con l’alcool».
L’aggressione ripropone il problema della sicurezza a Ponte Milvio. «Però questo aggiunge il titolare del bar che ha assistito al pestaggio non basta a dire che la zona non sia tranquilla. Qui si ritrovano ogni sera oltre duemila persone. La stragrande maggioranza si diverte serenamente e rispetta le regole. Purtroppo ci sono, un po’ come allo stadio, alcuni giovani che fanno violenza gratuita. Presi uno a uno, magari, non farebbero male a una mosca. Messi insieme, dopo aver bevuto, possono arrivare a fare cose di questo tipo. Sia chiaro: non è una giustificazione. Però così stanno le cose. Bisogna trovare semplicemente il modo di gestirle».
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