COMMENTO A COROLLARIO DI QUELLO UFFICIALE
Sabato 6 novembre…le 6.30 del mattino!
Un stagione che non ha ancora deciso quale strada prendere ed io, con gli occhi ancora assonnati, che imbocco l’Aurelia direzione nord, direzione Massa per la precisione…
Mi ritrovo a guidare quasi ipnotizzato dalla rara luce che filtra tra i banchi di nebbia sparsi qua e là…
Sì…forse i banchi di nebbia sono quello che meglio sintetizza l’atmosfera, non solo dal punto di vista meteorologico, ma anche da quello culturistico in questa edizione 2004 del Trofeo Open Freeway…
Quello che è accaduto sinora è ormai storia…sintetizzo per chi non fosse a conoscenza dell’antefatto: lo scorso mese di ottobre, a Genova, si sono incontrati i presidenti delle 5 maggiori federazioni del Bodybuilding italiano (IFBB, NABBA, WABBA, WPF, CSEN in delega) ed hanno firmato un protocollo di intesa che prevede, tra l’altro, una sorta di regolamentazione dello svolgimento delle gare cosiddette “Open”, ossia quelle che un privato organizza e a cui potevano partecipare atleti di qualunque federazione.
Tale regolamentazione prevede una serie di procedure standardizzate al fine di porre dei parametri valutativi fissi ed univoci, non influenzabili da terzi, garantiti di volta in volta dalla presenza di una giuria formata dai migliori giudici delle 5 federazioni.
Chiunque segua il mondo del BB da qualche anno ed abbia assistito alle maggiori competizioni Open, potrà ricordare le polemiche sui verdetti, le voci di corridoio, le discussioni sulla prevalenza in giuria di questa o quella federazione, le critiche su presunte o comprovate incapacità di alcuni membri della giuria, la sensazione diffusa che l’organizzatore potesse in qualche modo influenzare la giuria da lui formata al fine di favorire un atleta o l’altro…situazioni, pettegolezzi e opinioni che tutti abbiamo vissuto sulla nostra pelle anno dopo anno.
Una autoregolamentazione nella formazione delle giurie, una sensibilizzazione verso una maggiore serietà ed un maggior rispetto di tutti gli atleti partecipanti (dal Mr Universo all’esordiente), una standardizzazione dei parametri su cui giudicare le varie categorie a vantaggio del pubblico e degli atleti, che avrebbero dei punti di riferimento immutabili su cui tarare le loro preparazioni, un elevato standard e una comprovata professionalità di tutti i membri della giuria, verdetti chiari, pubblici ed immediatamente disponibili nelle principali fonti di informazione …tutti fattori che, ad avviso mio e di tutti i dirigenti delle federazioni coinvolte, avrebbero portato maggiore credibilità al nostro sport, maggior rispetto nei confronti degli atleti e, di conseguenza, una forte possibilità di crescita.
Altro fattore critico, deciso anch’esso nella riunione interfederale di ottobre, è stato il contributo economico che gli organizzatori delle gare Open avrebbero dovuto riconoscere al consiglio interfederale delle 5 federazioni.
Sinora a questo aspetto, per la verità, non è stato dato tanto spazio nelle discussioni sui vari forum…cerchiamo di abbattere questo tabù e di farlo da una prospettiva generale.
Sarebbe semplicistico dire che le federazioni, sempre e comunque in difficoltà economiche, hanno deciso per così dire di speculare sulle competizioni Open.
Gli organizzatori ed i principali sponsor delle gare Open non sono altro che delle aziende private del nostro settore che, in occasione di una fiera o di qualche manifestazione ormai storica, decidono di organizzare una competizione e di mettere in palio un montepremi in denaro…e sin qui non ci sarebbe nulla di male, anzi…magari ce ne fossero tante di queste iniziative.
Altro fattore essenziale è che tali aziende organizzano questi eventi per averne un riscontro economico, pubblicitario, di prestigio oltre che, occorre riconoscerlo, per una radicata passione per il nostro sport…e sin qui non ci sarebbe ancora nulla da ridire, anzi…è giusto e naturale che le aziende abbiano un riscontro economico positivo dagli eventi che organizzano.
Veniamo al pomo della discordia: il contributo economico alle federazioni…la proposta era questa: quota di iscrizione alla competizione Open di 60 euro per ogni atleta, di cui 30 sarebbero andate all'organizzatore ed altri 30 alle federazioni…ovviamente l’organizzatore avrebbe potuto decidere, a sua discrezione, se far ricadere l’intera quota sull’atleta oppure di fornire egli stesso parte del contributo.
Perché? Questa è la domanda che alcuni si sono fatti, anche giustamente devo dire, se tale domanda fosse stata posta da persone che non conoscono le attività cui le federazioni devono far fronte tutti gli anni e non solo per quel paio di giorni di durata di una competizione Open…
Le federazioni non possono e non devono solo curare gli interessi dei propri atleti top, quelli cioè che fanno la fortuna delle maggiori competizioni Open, ma devono anche fare un’opera di divulgazione della disciplina, organizzano campionati per esordienti dove la remissione economica è sicura visto lo scarso interesse dei grandi sponsor nei confronti dei “vivai” delle federazioni, organizzano gare regionali, interegionali, hanno spese logistiche ed organizzative, organizzano selezioni per formare le squadre nazionali che devono tenere alti i nostri colori nelle competizioni europee e mondiali…tutti compiti che le varie aziende private che organizzano annualmente gare Open non supportano affatto o lo fanno in maniera decisamente ridotta visto lo scarso rientro economico che deriva da tali attività.
Allora è troppo semplice attingere ai migliori atleti, che si sono fatti le ossa e sono arrivati ai massimi livelli con anni di competizioni federali a tutti i livelli, per organizzare la propria gara e per ottenere il proprio (giusto) tornaconto economico e pubblicitario, è troppo semplice farlo pretendendo di scegliere a proprio piacimento i giudici e dettando tutte le regole del gioco…quale tutela hanno gli atleti che decidessero, spinti da un allettante montepremi, di partecipare alla gara? Quali i criteri di giudizio adottati di volta in volta ?
Dopo anni di anarchia, le federazioni hanno deciso di mettere un po’ di ordine nel nostro settore ed hanno cominciato proprio tentando di regolamentare le gare Open, ossia quelle che ogni anno sono la fonte di tanti strascichi polemici…
La proposta fatta, personalmente, non mi sembra insensata: le federazioni si sarebbero fatte completamente carico di giudicare le competizioni, con apparente notevole sgravio da parte degli organizzatori e contemporanea tutela nei confronti di tutti gli atleti…e gli organizzatori avrebbero dovuto riconoscere una piccola partecipazione economica alle attività federative che, a conti fatti, permettono agli atleti di formarsi ed emergere sino ai livelli più alti.
Tutti abbiamo sperato che alla fine il buon senso avesse la meglio e che un accordo si sarebbe trovato…così non è stato, o meglio lo è stato solo parzialmente visto che Franco Fabbri, l’organizzatore del 2Torri, ha accettato le condizioni ed ha dato il proprio benestare all’operazione.
Ma lo stesso non è accaduto con gli organizzatori del Trofeo Freeway e dell’Athenas…
Torniamo a noi e alla nebbia che, non solo metaforicamente, avvolge la strada che mi porta ad assistere al Trofeo Freeway…ho deciso di andare per una sorta di dovere morale nei confronti degli atleti che si erano preparati per questa competizione e che, per il mancato accordo dell’ultimissimo momento, hanno all’improvviso visto in pericolo la possibilità di prendervi parte, pena una squalifica da parte di tutte e 5 le federazioni.
L’ho già detto in altra sede, i tempi della discussione troppo ristretti e la mancanza di una capillare informazione agli atleti (se si esclude quelli che, per propria iniziativa, frequentano i maggiori forum della rete), rischiava di avere atleti che partecipassero al Freeway senza sapere nulla dell’accaduto.
E così infatti è stato…
Chi aveva saputo per tempo ed ha avuto il tempo di riflettere e capire lo spirito di questa presa di posizione da parte delle federazioni, non ha partecipato, chi non sapeva o chi lo ha saputo solo sul luogo della gara, dopo aver speso soldi per la preparazione e per la trasferta e senza avere la lucidità (vista anche la dieta e la tensione che precede una gara) per comprendere a pieno tutti i risvolti della situazione, ha deciso comunque di prendervi parte.
E’ chiaro che la situazione è ancora confusa e molti atleti stentano a comprendere cosa stia accadendo, sarà compito delle 5 federazioni portare avanti con coerenza, serietà e collaborazione il progetto intrapreso, con quel minimo di flessibilità che i tempi ed i modi con cui si è evoluta la situazione impongono.
Ma torniamo alla gara…
Il pregara inizia puntualissimo alle 11 in punto e le varie categorie di peso si susseguono in ordine senza nessun problema.
La sera ho avuto modo di parlare con moltissimi addetti ai lavori…finalmente ho avuto modo di conoscere Muscledoc & Angelbb, simpaticissimi e sempre superinformati…sono bastati pochi commenti sui punti salienti della competizione per capire che parliamo la stessa lingua…. J)
C’erano naturalmente Nicola Camera ed Isabella Rosselli, dal loro stand ho visto buona parte della gara con grande sforzo di concentrazione da parte mia, vista la presenza di molte star del fitness italiano e mondiale, Valeria Pilone e Timea Majorova su tutte, ma anche Valeria Gallingani, campionessa fitness assoluta all’interfederale di giugno; c’era Gianni Coselli, c’era Filippo Massaroni…ho incontrato Marco Teatini, con cui ho avuto modo di parlare della situazione che si era creata, c’era con lui tutto lo “staff romano”: Giuliano Babini, Alessandro Grassi, Alessandra Tantari, Alessandro Padoan…e Stefano Biondi.
Seduti ad assistere alla competizione, sin dal pregara, anche Costantino Galeazzo e Federico Focherini che hanno deciso di non gareggiare ma che si presenteranno al meglio della loro condizione al Due Torri e al Ludus…ne vedremo delle belle!
E poi ancora tanti e tanti atleti: Cinzia Sensi, Lorena Cozza, un immenso Daniele Seccarecci, Gianluca Daniele, Thomas Benagli, Gianluca Catapano, Sandra Caputo e tanti, tanti altri che non riporto per brevità…
La giuria era composta nell’ordine da Enrico Levantino, Massimo Alparone, Mauro Sarni, Ricky Ramazzina, Biagio Filizola coordinati dal capogiuria Leo Caminotto.
BODY EVOLUTION SINO A 170cm
Cinque atleti in questa prima categoria, tutti di discreto livello ma non all’altezza delle altre 2 categorie del Body Evolution.
La spunta abbastanza nettamente l’atlete milanese Carlo ROSSINI, dotato di un fisico molto proporzionato e di una buona preparazione.
1) Carlo ROSSINI n.115
2) Enrico LANI n.54
3) Andrea BONCORE n.23
4) Paolo DE LUCCHI n.74
5) Antonio CARPINO n.73
BODY EVOLUTION SINO A 178cm
Sette atleti in questa categoria intermedia del BE, con un livello decisamente più alto di quella precedente anche se la battaglia per la vittoria appare sin dall’inizio ristretta tra il romano Marco ACQUISTUCCI, un veterano di questa categoria, vincitore tra l’altro di un trofeo Due Torri, e l’ottimo atleta mantovano Alessandro GALLI che si è distinto lo scorso anno a Bologna ed ha vinto la sua categoria al Ludus Maximus 2003.
Acquistucci si è presentato sul palco di Carrara in una condizione eccellente, armonico e ben proporzionato anche se, durante il pregara, appariva privo di quella grinta necessaria per imporsi a questi livelli; Galli appariva invece più a suo agio, dotato di un’ottima linea e, fatta salva la mia eterosessualità, di glutei veramente eccellenti seppur con una preparazione ancora non al top…sono certo che al Due Torri sarà un’atleta da tenere sott’occhio.
Ma in questa occasione la spunta giustamente Marco ACQUISTUCCI.
1) Marco ACQUISTUCCI n.199
2) Alessandro GALLI n.121
3) Ivano CRISPOGLIO n.17
4) Salvatore SCHIPANI n.59
5) Gianstefano FARA n.110
6) Antonio MESSINA n.97
BODY EVOLUTION OLTRE 178cm
Ed eccoci all’ultima categoria BE, quella oltre i 178 cm, in cui sono presenti 9 atleti di buon livello tra cui spunta, dopo un anno di assenza dalle competizioni, il nome di Luigi COLBAX.
Luigi si è presentato all’80% della condizione e questo era molto evidente soprattutto nelle pose di schiena, in cui appariva carente di dettagli e con femorali non così incisivi come ci aveva abituato.
Sicuramente il suo obiettivo è fissato più avanti nella stagione, ma stavolta ha Luigi ha dovuto accontentarsi di un giustissimo terzo posto.
Vince infatti la categoria con pieno merito l’atleta partenopeo Giancarlo BAIANO, al top della forma e dotato di un fisico equilibratissimo e curato anche nei dettagli.
Al secondo posto Vincenzo BADULLO, un altro ottimo atleta, anch’esso ben preparato ma un pelo meno incisivo del vincitore.
1) Giancarlo BAIANO n.75
2) Vincenzo BADULLO n.158
3) Luigi COLBAX n.88
4) Stefano CHINELLI n.109
5) Patrick MOREIEL n.68
6) Raffaele NOSCHESI n.64
CATEGORIA 75Kg
Otto atleti in questa prima categoria BB, di discreto livello ma non eccelso…probabilmente ancora molti atleti devono raggiungere il top della forma. Vince l’atleta più completo Alex ZUCCARO, con un fisico molto completo e proporzionato anche se, come detto, non ancora al top della condizione.
1) Alex ZUCCARO n.191
2) Giorgio FORMISANO n.49
3) Enzo MASCARO n.67
4) Matteo BELLA n.65
5) Gino LAURO n.72
6) Marco MANDILE n.65
CATEGORIA 85Kg
La più combattuta…14 atleti tra cui sono presenti molti nomi prestigiosi del BB italiano, un rientrante Gianni GASPERINI in forma eccellente, Diego MARTINEZ che non ha bisogno di presentazioni, Roberto CASAVECCHIA plurivincitore del Due Torri, Alessandro SAVI e tanti altri…
E qui sono cominciati i problemi con la giuria…nonostante il mio carattere mi porti spesso a smorzare i toni, non mi sono mai autocensurato nel commento tecnico delle competizioni e tanto meno lo farò in questa occasione.
Nonostante le premesse burrascose devo dire che sino a questo punto avevo condiviso in gran parte l’operato della giuria…anche nelle scelte in genere un po’ più difficili (vedi 3° posto di Colbax…), purtroppo qui le cose sono andate diversamente ed il pubblico, composto al 90% da addetti ai lavori e che sinora aveva seguito con un certo distacco la competizione, ha cominciato a fischiare rumorosamente all’indirizzo della giuria.
Era chiaro a tutti che a contendersi il titolo avrebbero dovuto essere Gianni GASPERINI e Roberto CASAVECCHIA con un Martinez che doveva essere più attento a contrastare la prestazione di un Ettore SPARMA in grandissima forma piuttosto che ad impensierire i due di testa.
Gasperini era in una forma davvero eccellente, muscoli tondi, ventri muscolari pieni e braccia incredibili; Casavecchia giudagnava punti in linea e proporzioni e in, in generale nei dettagli (femorali, glutei e spessore di pettorali)…il mio giudizio sarebbe andato a favore di Casavecchia per il maggiore equilibrio muscolare e la simmetria, ma una vittoria di Gasperini non sarebbe certo stata uno scandalo, anzi…due atleti eccellenti ed entrambi avevano le carte in regola per vincere.
E invece la giuria? E invece la giuria ha visto Martinez vincitore nell’ordine su Gasperini e Casavecchia.
Il problema sta che all’annuncio del 3° posto di Casavecchia i fischi e gli insulti da parte di tutto il pubblico si sono sprecati…i fischi si sono poi trasformati in ilarità all’annuncio del secondo posto di Gasperini…
Intendiamoci, Martinez è un’ottimo atleta, con volumi e proporzioni di prim’ordine ma, come obiettivamente spesso gli accade, non era certo al top della forma, ma solo al 70-75% tutto qua…e sul palco la differenza era molto più che evidente per tutti, tranne che per la giuria naturalmente.
Diego nella gara serale era un po’ migliorato rispetto al pregara ma questo non lo avvicinava di certo a Casavecchia e a Gasperini…
Al quarto posto un ottimo Ettore SPARMA, molto migliorato nei volumi rispetto allo scorso anno e in una condizione di forma molto, molto buona tanto da tenersi alle spalle un nome importante come Alessandro SAVI che, al contrario, nonostante i soliti ottimi volumi, soffre ancora per quanto riguarda l’armonia e, in questo caso, di una condizione di forma ancora distante da quella ottimale.
1) Diego MARTINEZ n.20
2) Gianni GASPERINI n.19
3) Roberto CASAVECCHIA n.44
4) Ettore SPARMA n.89
5) Alessandro SAVI n.122
6) Emanuele ZANETTI n.25
CATEGORIA 95Kg
Nove atleti in questa categoria in cui vince senza troppi problemi un ottimo Riccardo BIANCHINI, completo, denso e preparato che non ha molti problemi a mettersi alle spalle l’unico atleta che avrebbe potuto impensierirlo, ossia il pugliese Aniello DI TERLIZZI che, pur in buona forma, pecca ancora negli arti inferiori (femorali soprattutto) e nei volumi generali per poter impensierire un veterano del palco come Bianchini.
1) Riccardo BIANCHINI
2) Aniello DI TERLIZZI
3) Dario MORBINI
4) Luigi TUOSCO
5) ……………….. PERDONO non l’ho appuntato
6) Bruno DE RISO
CATEGORIA OLTRE 95Kg
Ed eccoci arrivati alla categoria dei Big…anche se l’assenza di Galeazzo, Focherini e Ceselli ha abbassato il livello della competizione.
Nonostante questo erano presenti parecchi “grossi” atleti, a cominciare dal Mr. Universo NABBA Giuseppe COZZI, un vero carro armato di muscoli, denso e preparato all’inverosimile, pur con qualche carenza non da poco per questo tipo di categoria (polpacci in primo luogo e femorali).
Poi c’era Nico Ceschina, miglioratissimo rispetto allo scorso anno, presentava volumi di prim’ordine, associati a buone proporzioni e ad una preparazione, seppur non ancora al 100%, non certo indifferente.
E che dire del rientro di Luigi Sarni? Chi lo ha visto qualche giorno prima della competizione mi ha assicurato che era in una condizione spaventosa…però quello che conta è quello che un atleta riesce a mostrare ai giudici ed al pubblico il giorno della gara…e quello che ho visto non era certo l’atleta stellare che ci aspettavamo: ottima linea come al solito, ma volumi ben lontani dall’essere competitivi e più di un velo d’acqua a ricoprire il tutto.
Fortuna per lui che Massimiliano PETRARCA era ben lontano dalla condizione che gli permise qualche anno fa di arrivare al secondo posto ai mondiali dietro Costantino Galeazzo, altrimenti non ci sarebbe stata storia…
Ma la giuria, seppur priva nella circostanza di Mauro Sarni per ragioni di opportunità, ci ha regalato la seconda chicca della serata, relegando un incredulo Ceschina al 3° posto e mettendo SARNI secondo alle spalle di COZZI tra i fischi del pubblico e all’incredibile reazione di Luigi Sarni che, non contento del regalo ricevuto, apostrofava in maniera eloquente la giuria ed abbandonava il palco in segno di dissenso…il fondo non si tocca mai!
1) Giuseppe COZZI
2) Luigi SARNI
3) Nico CESCHINA
4) Massimiliano PETRARCA
5) Enrico VERRUSIO
6) Amedeo PETRARCA
ASSOLUTO BODYBUILDING
Anche i questo caso i primi tre classificati di ogni categoria salgono sul palco per contendersi il titolo assoluto ed il relativo montepremi: non si presenta Nico CESCHINA, probabilmente deluso dal terzo posto a cui la giuria lo aveva relegato, ma incredibilmente partecipa Luigi SARNI, nonostante qualche istante prima avesse palesemente polemizzato con i giudici.
Sul vincitore non ci sono dubbi: Giuseppe COZZI spiccava nettamente per volumi, densità e preparazione…lo aspettiamo alle prossime competizioni dove avrà ben altri avversari ad attenderlo e ripetersi sarà molto, molto dura.
Al secondo posto viene chiamato un ottimo, anche se poco appariscente, Riccardo BIANCHINI ed al terzo il solito Diego MARTINEZ.
All’annuncio del suo 4° posto Luigi SARNI rincara la dose di insulti ai giudici ed abbandona il palco in segno di completo dissenso…qualcosa però mi dice che se Luigi non avesse manifestato (in maniera poco cortese tra l’altro…cosa avrebbe dovuto fare allora Roberto Casavecchia?) il proprio malcontento durante la premiazione della categoria oltre i 95Kg, il secondo posto all’assoluto non gli sarebbe sfuggito…
1) Giuseppe COZZI
2) Riccardo BIANCHINI
3) Diego MARTINEZ
4) Luigi SARNI
5) Gianni GASPERINI
6) Roberto CASAVECCHIA
Per ultime analizziamo le donne; tre le categorie: le Firness (round in bikini, routine libera e sfilata in abito da sera), le Hard e il neonato trofeo Natural Project (bikini e sfilata)…una categoria con partecipanti troppo eterogenee per tipologia di fisico e di preparazione, si andava dalla ragazza stile cubista con un bellissimo viso ma senza neanche l’accenno di un muscolo (e con tanto di cellulite) all’unica bella ragazza, alta e con una preparazione più che discreta che ha, a mio avviso meritatamente, vinto la categoria ma di cui, purtroppo e chiedo venia, non ricordo il nome.
La categoria Hard era hard per modo di dire…le due atlete che si sono iscritte non presentavano certo gli standard muscolari che, generalmente, si accostano a questa categoria: vince Pamela GARBIN ed al secondo posto si piazza Luigia GRAZIADEI.
Le Fitness presentano invece due atlete con una preparazione avvero accurata che si sono contese sino all’ultimo la vittoria. Alla fine l’ha spuntata Cristina BETTEGAZZI ed al secondo posto si è piazzata Francesca STELLABENE…abbastanza deludente il quarto posto di Samantha DANESI, non sufficiantemente preparata per questa competizione.
La serata volge al termine, saluti di rito tra pubblico ed atleti e una sensazione di disorientamento psicofisico che mi ha pervaso non appena mi sono accorto di aver appuntato sul mio taccuino il bel culo di Alessandro Galli e a dimenticare il nome della ragazza vincitrice del Trofeo Natural Project, andiamo proprio male… J
Restiamo seri…ancora accesi i commenti sulle “sviste” della giuria che si accompagnano agli epitaffi stampati su alcuni opuscoli generosamente distribuiti al pubblico presente…volantini che simboleggiano le federazioni che sollevano la bara del defunto bodybuilding…
Una macabra scenetta, magari un po’ ridicola alla luce di quanto si era appena visto…tanto che qualche funereo areoplanino è planato tra i tavoli della giuria alla lettura di alcuni verdetti…un minuto di raccoglimento per un’altra occasione perduta e la speranza di una pronta e vigorosa resurrezione che, speriamo tutti, non sarà tra tre giorni ma giusto tra tre settimane.
A presto dunque.
Sabato 6 novembre…le 6.30 del mattino!
Un stagione che non ha ancora deciso quale strada prendere ed io, con gli occhi ancora assonnati, che imbocco l’Aurelia direzione nord, direzione Massa per la precisione…
Mi ritrovo a guidare quasi ipnotizzato dalla rara luce che filtra tra i banchi di nebbia sparsi qua e là…
Sì…forse i banchi di nebbia sono quello che meglio sintetizza l’atmosfera, non solo dal punto di vista meteorologico, ma anche da quello culturistico in questa edizione 2004 del Trofeo Open Freeway…
Quello che è accaduto sinora è ormai storia…sintetizzo per chi non fosse a conoscenza dell’antefatto: lo scorso mese di ottobre, a Genova, si sono incontrati i presidenti delle 5 maggiori federazioni del Bodybuilding italiano (IFBB, NABBA, WABBA, WPF, CSEN in delega) ed hanno firmato un protocollo di intesa che prevede, tra l’altro, una sorta di regolamentazione dello svolgimento delle gare cosiddette “Open”, ossia quelle che un privato organizza e a cui potevano partecipare atleti di qualunque federazione.
Tale regolamentazione prevede una serie di procedure standardizzate al fine di porre dei parametri valutativi fissi ed univoci, non influenzabili da terzi, garantiti di volta in volta dalla presenza di una giuria formata dai migliori giudici delle 5 federazioni.
Chiunque segua il mondo del BB da qualche anno ed abbia assistito alle maggiori competizioni Open, potrà ricordare le polemiche sui verdetti, le voci di corridoio, le discussioni sulla prevalenza in giuria di questa o quella federazione, le critiche su presunte o comprovate incapacità di alcuni membri della giuria, la sensazione diffusa che l’organizzatore potesse in qualche modo influenzare la giuria da lui formata al fine di favorire un atleta o l’altro…situazioni, pettegolezzi e opinioni che tutti abbiamo vissuto sulla nostra pelle anno dopo anno.
Una autoregolamentazione nella formazione delle giurie, una sensibilizzazione verso una maggiore serietà ed un maggior rispetto di tutti gli atleti partecipanti (dal Mr Universo all’esordiente), una standardizzazione dei parametri su cui giudicare le varie categorie a vantaggio del pubblico e degli atleti, che avrebbero dei punti di riferimento immutabili su cui tarare le loro preparazioni, un elevato standard e una comprovata professionalità di tutti i membri della giuria, verdetti chiari, pubblici ed immediatamente disponibili nelle principali fonti di informazione …tutti fattori che, ad avviso mio e di tutti i dirigenti delle federazioni coinvolte, avrebbero portato maggiore credibilità al nostro sport, maggior rispetto nei confronti degli atleti e, di conseguenza, una forte possibilità di crescita.
Altro fattore critico, deciso anch’esso nella riunione interfederale di ottobre, è stato il contributo economico che gli organizzatori delle gare Open avrebbero dovuto riconoscere al consiglio interfederale delle 5 federazioni.
Sinora a questo aspetto, per la verità, non è stato dato tanto spazio nelle discussioni sui vari forum…cerchiamo di abbattere questo tabù e di farlo da una prospettiva generale.
Sarebbe semplicistico dire che le federazioni, sempre e comunque in difficoltà economiche, hanno deciso per così dire di speculare sulle competizioni Open.
Gli organizzatori ed i principali sponsor delle gare Open non sono altro che delle aziende private del nostro settore che, in occasione di una fiera o di qualche manifestazione ormai storica, decidono di organizzare una competizione e di mettere in palio un montepremi in denaro…e sin qui non ci sarebbe nulla di male, anzi…magari ce ne fossero tante di queste iniziative.
Altro fattore essenziale è che tali aziende organizzano questi eventi per averne un riscontro economico, pubblicitario, di prestigio oltre che, occorre riconoscerlo, per una radicata passione per il nostro sport…e sin qui non ci sarebbe ancora nulla da ridire, anzi…è giusto e naturale che le aziende abbiano un riscontro economico positivo dagli eventi che organizzano.
Veniamo al pomo della discordia: il contributo economico alle federazioni…la proposta era questa: quota di iscrizione alla competizione Open di 60 euro per ogni atleta, di cui 30 sarebbero andate all'organizzatore ed altri 30 alle federazioni…ovviamente l’organizzatore avrebbe potuto decidere, a sua discrezione, se far ricadere l’intera quota sull’atleta oppure di fornire egli stesso parte del contributo.
Perché? Questa è la domanda che alcuni si sono fatti, anche giustamente devo dire, se tale domanda fosse stata posta da persone che non conoscono le attività cui le federazioni devono far fronte tutti gli anni e non solo per quel paio di giorni di durata di una competizione Open…
Le federazioni non possono e non devono solo curare gli interessi dei propri atleti top, quelli cioè che fanno la fortuna delle maggiori competizioni Open, ma devono anche fare un’opera di divulgazione della disciplina, organizzano campionati per esordienti dove la remissione economica è sicura visto lo scarso interesse dei grandi sponsor nei confronti dei “vivai” delle federazioni, organizzano gare regionali, interegionali, hanno spese logistiche ed organizzative, organizzano selezioni per formare le squadre nazionali che devono tenere alti i nostri colori nelle competizioni europee e mondiali…tutti compiti che le varie aziende private che organizzano annualmente gare Open non supportano affatto o lo fanno in maniera decisamente ridotta visto lo scarso rientro economico che deriva da tali attività.
Allora è troppo semplice attingere ai migliori atleti, che si sono fatti le ossa e sono arrivati ai massimi livelli con anni di competizioni federali a tutti i livelli, per organizzare la propria gara e per ottenere il proprio (giusto) tornaconto economico e pubblicitario, è troppo semplice farlo pretendendo di scegliere a proprio piacimento i giudici e dettando tutte le regole del gioco…quale tutela hanno gli atleti che decidessero, spinti da un allettante montepremi, di partecipare alla gara? Quali i criteri di giudizio adottati di volta in volta ?
Dopo anni di anarchia, le federazioni hanno deciso di mettere un po’ di ordine nel nostro settore ed hanno cominciato proprio tentando di regolamentare le gare Open, ossia quelle che ogni anno sono la fonte di tanti strascichi polemici…
La proposta fatta, personalmente, non mi sembra insensata: le federazioni si sarebbero fatte completamente carico di giudicare le competizioni, con apparente notevole sgravio da parte degli organizzatori e contemporanea tutela nei confronti di tutti gli atleti…e gli organizzatori avrebbero dovuto riconoscere una piccola partecipazione economica alle attività federative che, a conti fatti, permettono agli atleti di formarsi ed emergere sino ai livelli più alti.
Tutti abbiamo sperato che alla fine il buon senso avesse la meglio e che un accordo si sarebbe trovato…così non è stato, o meglio lo è stato solo parzialmente visto che Franco Fabbri, l’organizzatore del 2Torri, ha accettato le condizioni ed ha dato il proprio benestare all’operazione.
Ma lo stesso non è accaduto con gli organizzatori del Trofeo Freeway e dell’Athenas…
Torniamo a noi e alla nebbia che, non solo metaforicamente, avvolge la strada che mi porta ad assistere al Trofeo Freeway…ho deciso di andare per una sorta di dovere morale nei confronti degli atleti che si erano preparati per questa competizione e che, per il mancato accordo dell’ultimissimo momento, hanno all’improvviso visto in pericolo la possibilità di prendervi parte, pena una squalifica da parte di tutte e 5 le federazioni.
L’ho già detto in altra sede, i tempi della discussione troppo ristretti e la mancanza di una capillare informazione agli atleti (se si esclude quelli che, per propria iniziativa, frequentano i maggiori forum della rete), rischiava di avere atleti che partecipassero al Freeway senza sapere nulla dell’accaduto.
E così infatti è stato…
Chi aveva saputo per tempo ed ha avuto il tempo di riflettere e capire lo spirito di questa presa di posizione da parte delle federazioni, non ha partecipato, chi non sapeva o chi lo ha saputo solo sul luogo della gara, dopo aver speso soldi per la preparazione e per la trasferta e senza avere la lucidità (vista anche la dieta e la tensione che precede una gara) per comprendere a pieno tutti i risvolti della situazione, ha deciso comunque di prendervi parte.
E’ chiaro che la situazione è ancora confusa e molti atleti stentano a comprendere cosa stia accadendo, sarà compito delle 5 federazioni portare avanti con coerenza, serietà e collaborazione il progetto intrapreso, con quel minimo di flessibilità che i tempi ed i modi con cui si è evoluta la situazione impongono.
Ma torniamo alla gara…
Il pregara inizia puntualissimo alle 11 in punto e le varie categorie di peso si susseguono in ordine senza nessun problema.
La sera ho avuto modo di parlare con moltissimi addetti ai lavori…finalmente ho avuto modo di conoscere Muscledoc & Angelbb, simpaticissimi e sempre superinformati…sono bastati pochi commenti sui punti salienti della competizione per capire che parliamo la stessa lingua…. J)
C’erano naturalmente Nicola Camera ed Isabella Rosselli, dal loro stand ho visto buona parte della gara con grande sforzo di concentrazione da parte mia, vista la presenza di molte star del fitness italiano e mondiale, Valeria Pilone e Timea Majorova su tutte, ma anche Valeria Gallingani, campionessa fitness assoluta all’interfederale di giugno; c’era Gianni Coselli, c’era Filippo Massaroni…ho incontrato Marco Teatini, con cui ho avuto modo di parlare della situazione che si era creata, c’era con lui tutto lo “staff romano”: Giuliano Babini, Alessandro Grassi, Alessandra Tantari, Alessandro Padoan…e Stefano Biondi.
Seduti ad assistere alla competizione, sin dal pregara, anche Costantino Galeazzo e Federico Focherini che hanno deciso di non gareggiare ma che si presenteranno al meglio della loro condizione al Due Torri e al Ludus…ne vedremo delle belle!
E poi ancora tanti e tanti atleti: Cinzia Sensi, Lorena Cozza, un immenso Daniele Seccarecci, Gianluca Daniele, Thomas Benagli, Gianluca Catapano, Sandra Caputo e tanti, tanti altri che non riporto per brevità…
La giuria era composta nell’ordine da Enrico Levantino, Massimo Alparone, Mauro Sarni, Ricky Ramazzina, Biagio Filizola coordinati dal capogiuria Leo Caminotto.
BODY EVOLUTION SINO A 170cm
Cinque atleti in questa prima categoria, tutti di discreto livello ma non all’altezza delle altre 2 categorie del Body Evolution.
La spunta abbastanza nettamente l’atlete milanese Carlo ROSSINI, dotato di un fisico molto proporzionato e di una buona preparazione.
1) Carlo ROSSINI n.115
2) Enrico LANI n.54
3) Andrea BONCORE n.23
4) Paolo DE LUCCHI n.74
5) Antonio CARPINO n.73
BODY EVOLUTION SINO A 178cm
Sette atleti in questa categoria intermedia del BE, con un livello decisamente più alto di quella precedente anche se la battaglia per la vittoria appare sin dall’inizio ristretta tra il romano Marco ACQUISTUCCI, un veterano di questa categoria, vincitore tra l’altro di un trofeo Due Torri, e l’ottimo atleta mantovano Alessandro GALLI che si è distinto lo scorso anno a Bologna ed ha vinto la sua categoria al Ludus Maximus 2003.
Acquistucci si è presentato sul palco di Carrara in una condizione eccellente, armonico e ben proporzionato anche se, durante il pregara, appariva privo di quella grinta necessaria per imporsi a questi livelli; Galli appariva invece più a suo agio, dotato di un’ottima linea e, fatta salva la mia eterosessualità, di glutei veramente eccellenti seppur con una preparazione ancora non al top…sono certo che al Due Torri sarà un’atleta da tenere sott’occhio.
Ma in questa occasione la spunta giustamente Marco ACQUISTUCCI.
1) Marco ACQUISTUCCI n.199
2) Alessandro GALLI n.121
3) Ivano CRISPOGLIO n.17
4) Salvatore SCHIPANI n.59
5) Gianstefano FARA n.110
6) Antonio MESSINA n.97
BODY EVOLUTION OLTRE 178cm
Ed eccoci all’ultima categoria BE, quella oltre i 178 cm, in cui sono presenti 9 atleti di buon livello tra cui spunta, dopo un anno di assenza dalle competizioni, il nome di Luigi COLBAX.
Luigi si è presentato all’80% della condizione e questo era molto evidente soprattutto nelle pose di schiena, in cui appariva carente di dettagli e con femorali non così incisivi come ci aveva abituato.
Sicuramente il suo obiettivo è fissato più avanti nella stagione, ma stavolta ha Luigi ha dovuto accontentarsi di un giustissimo terzo posto.
Vince infatti la categoria con pieno merito l’atleta partenopeo Giancarlo BAIANO, al top della forma e dotato di un fisico equilibratissimo e curato anche nei dettagli.
Al secondo posto Vincenzo BADULLO, un altro ottimo atleta, anch’esso ben preparato ma un pelo meno incisivo del vincitore.
1) Giancarlo BAIANO n.75
2) Vincenzo BADULLO n.158
3) Luigi COLBAX n.88
4) Stefano CHINELLI n.109
5) Patrick MOREIEL n.68
6) Raffaele NOSCHESI n.64
CATEGORIA 75Kg
Otto atleti in questa prima categoria BB, di discreto livello ma non eccelso…probabilmente ancora molti atleti devono raggiungere il top della forma. Vince l’atleta più completo Alex ZUCCARO, con un fisico molto completo e proporzionato anche se, come detto, non ancora al top della condizione.
1) Alex ZUCCARO n.191
2) Giorgio FORMISANO n.49
3) Enzo MASCARO n.67
4) Matteo BELLA n.65
5) Gino LAURO n.72
6) Marco MANDILE n.65
CATEGORIA 85Kg
La più combattuta…14 atleti tra cui sono presenti molti nomi prestigiosi del BB italiano, un rientrante Gianni GASPERINI in forma eccellente, Diego MARTINEZ che non ha bisogno di presentazioni, Roberto CASAVECCHIA plurivincitore del Due Torri, Alessandro SAVI e tanti altri…
E qui sono cominciati i problemi con la giuria…nonostante il mio carattere mi porti spesso a smorzare i toni, non mi sono mai autocensurato nel commento tecnico delle competizioni e tanto meno lo farò in questa occasione.
Nonostante le premesse burrascose devo dire che sino a questo punto avevo condiviso in gran parte l’operato della giuria…anche nelle scelte in genere un po’ più difficili (vedi 3° posto di Colbax…), purtroppo qui le cose sono andate diversamente ed il pubblico, composto al 90% da addetti ai lavori e che sinora aveva seguito con un certo distacco la competizione, ha cominciato a fischiare rumorosamente all’indirizzo della giuria.
Era chiaro a tutti che a contendersi il titolo avrebbero dovuto essere Gianni GASPERINI e Roberto CASAVECCHIA con un Martinez che doveva essere più attento a contrastare la prestazione di un Ettore SPARMA in grandissima forma piuttosto che ad impensierire i due di testa.
Gasperini era in una forma davvero eccellente, muscoli tondi, ventri muscolari pieni e braccia incredibili; Casavecchia giudagnava punti in linea e proporzioni e in, in generale nei dettagli (femorali, glutei e spessore di pettorali)…il mio giudizio sarebbe andato a favore di Casavecchia per il maggiore equilibrio muscolare e la simmetria, ma una vittoria di Gasperini non sarebbe certo stata uno scandalo, anzi…due atleti eccellenti ed entrambi avevano le carte in regola per vincere.
E invece la giuria? E invece la giuria ha visto Martinez vincitore nell’ordine su Gasperini e Casavecchia.
Il problema sta che all’annuncio del 3° posto di Casavecchia i fischi e gli insulti da parte di tutto il pubblico si sono sprecati…i fischi si sono poi trasformati in ilarità all’annuncio del secondo posto di Gasperini…
Intendiamoci, Martinez è un’ottimo atleta, con volumi e proporzioni di prim’ordine ma, come obiettivamente spesso gli accade, non era certo al top della forma, ma solo al 70-75% tutto qua…e sul palco la differenza era molto più che evidente per tutti, tranne che per la giuria naturalmente.
Diego nella gara serale era un po’ migliorato rispetto al pregara ma questo non lo avvicinava di certo a Casavecchia e a Gasperini…
Al quarto posto un ottimo Ettore SPARMA, molto migliorato nei volumi rispetto allo scorso anno e in una condizione di forma molto, molto buona tanto da tenersi alle spalle un nome importante come Alessandro SAVI che, al contrario, nonostante i soliti ottimi volumi, soffre ancora per quanto riguarda l’armonia e, in questo caso, di una condizione di forma ancora distante da quella ottimale.
1) Diego MARTINEZ n.20
2) Gianni GASPERINI n.19
3) Roberto CASAVECCHIA n.44
4) Ettore SPARMA n.89
5) Alessandro SAVI n.122
6) Emanuele ZANETTI n.25
CATEGORIA 95Kg
Nove atleti in questa categoria in cui vince senza troppi problemi un ottimo Riccardo BIANCHINI, completo, denso e preparato che non ha molti problemi a mettersi alle spalle l’unico atleta che avrebbe potuto impensierirlo, ossia il pugliese Aniello DI TERLIZZI che, pur in buona forma, pecca ancora negli arti inferiori (femorali soprattutto) e nei volumi generali per poter impensierire un veterano del palco come Bianchini.
1) Riccardo BIANCHINI
2) Aniello DI TERLIZZI
3) Dario MORBINI
4) Luigi TUOSCO
5) ……………….. PERDONO non l’ho appuntato
6) Bruno DE RISO
CATEGORIA OLTRE 95Kg
Ed eccoci arrivati alla categoria dei Big…anche se l’assenza di Galeazzo, Focherini e Ceselli ha abbassato il livello della competizione.
Nonostante questo erano presenti parecchi “grossi” atleti, a cominciare dal Mr. Universo NABBA Giuseppe COZZI, un vero carro armato di muscoli, denso e preparato all’inverosimile, pur con qualche carenza non da poco per questo tipo di categoria (polpacci in primo luogo e femorali).
Poi c’era Nico Ceschina, miglioratissimo rispetto allo scorso anno, presentava volumi di prim’ordine, associati a buone proporzioni e ad una preparazione, seppur non ancora al 100%, non certo indifferente.
E che dire del rientro di Luigi Sarni? Chi lo ha visto qualche giorno prima della competizione mi ha assicurato che era in una condizione spaventosa…però quello che conta è quello che un atleta riesce a mostrare ai giudici ed al pubblico il giorno della gara…e quello che ho visto non era certo l’atleta stellare che ci aspettavamo: ottima linea come al solito, ma volumi ben lontani dall’essere competitivi e più di un velo d’acqua a ricoprire il tutto.
Fortuna per lui che Massimiliano PETRARCA era ben lontano dalla condizione che gli permise qualche anno fa di arrivare al secondo posto ai mondiali dietro Costantino Galeazzo, altrimenti non ci sarebbe stata storia…
Ma la giuria, seppur priva nella circostanza di Mauro Sarni per ragioni di opportunità, ci ha regalato la seconda chicca della serata, relegando un incredulo Ceschina al 3° posto e mettendo SARNI secondo alle spalle di COZZI tra i fischi del pubblico e all’incredibile reazione di Luigi Sarni che, non contento del regalo ricevuto, apostrofava in maniera eloquente la giuria ed abbandonava il palco in segno di dissenso…il fondo non si tocca mai!
1) Giuseppe COZZI
2) Luigi SARNI
3) Nico CESCHINA
4) Massimiliano PETRARCA
5) Enrico VERRUSIO
6) Amedeo PETRARCA
ASSOLUTO BODYBUILDING
Anche i questo caso i primi tre classificati di ogni categoria salgono sul palco per contendersi il titolo assoluto ed il relativo montepremi: non si presenta Nico CESCHINA, probabilmente deluso dal terzo posto a cui la giuria lo aveva relegato, ma incredibilmente partecipa Luigi SARNI, nonostante qualche istante prima avesse palesemente polemizzato con i giudici.
Sul vincitore non ci sono dubbi: Giuseppe COZZI spiccava nettamente per volumi, densità e preparazione…lo aspettiamo alle prossime competizioni dove avrà ben altri avversari ad attenderlo e ripetersi sarà molto, molto dura.
Al secondo posto viene chiamato un ottimo, anche se poco appariscente, Riccardo BIANCHINI ed al terzo il solito Diego MARTINEZ.
All’annuncio del suo 4° posto Luigi SARNI rincara la dose di insulti ai giudici ed abbandona il palco in segno di completo dissenso…qualcosa però mi dice che se Luigi non avesse manifestato (in maniera poco cortese tra l’altro…cosa avrebbe dovuto fare allora Roberto Casavecchia?) il proprio malcontento durante la premiazione della categoria oltre i 95Kg, il secondo posto all’assoluto non gli sarebbe sfuggito…
1) Giuseppe COZZI
2) Riccardo BIANCHINI
3) Diego MARTINEZ
4) Luigi SARNI
5) Gianni GASPERINI
6) Roberto CASAVECCHIA
Per ultime analizziamo le donne; tre le categorie: le Firness (round in bikini, routine libera e sfilata in abito da sera), le Hard e il neonato trofeo Natural Project (bikini e sfilata)…una categoria con partecipanti troppo eterogenee per tipologia di fisico e di preparazione, si andava dalla ragazza stile cubista con un bellissimo viso ma senza neanche l’accenno di un muscolo (e con tanto di cellulite) all’unica bella ragazza, alta e con una preparazione più che discreta che ha, a mio avviso meritatamente, vinto la categoria ma di cui, purtroppo e chiedo venia, non ricordo il nome.
La categoria Hard era hard per modo di dire…le due atlete che si sono iscritte non presentavano certo gli standard muscolari che, generalmente, si accostano a questa categoria: vince Pamela GARBIN ed al secondo posto si piazza Luigia GRAZIADEI.
Le Fitness presentano invece due atlete con una preparazione avvero accurata che si sono contese sino all’ultimo la vittoria. Alla fine l’ha spuntata Cristina BETTEGAZZI ed al secondo posto si è piazzata Francesca STELLABENE…abbastanza deludente il quarto posto di Samantha DANESI, non sufficiantemente preparata per questa competizione.
La serata volge al termine, saluti di rito tra pubblico ed atleti e una sensazione di disorientamento psicofisico che mi ha pervaso non appena mi sono accorto di aver appuntato sul mio taccuino il bel culo di Alessandro Galli e a dimenticare il nome della ragazza vincitrice del Trofeo Natural Project, andiamo proprio male… J
Restiamo seri…ancora accesi i commenti sulle “sviste” della giuria che si accompagnano agli epitaffi stampati su alcuni opuscoli generosamente distribuiti al pubblico presente…volantini che simboleggiano le federazioni che sollevano la bara del defunto bodybuilding…
Una macabra scenetta, magari un po’ ridicola alla luce di quanto si era appena visto…tanto che qualche funereo areoplanino è planato tra i tavoli della giuria alla lettura di alcuni verdetti…un minuto di raccoglimento per un’altra occasione perduta e la speranza di una pronta e vigorosa resurrezione che, speriamo tutti, non sarà tra tre giorni ma giusto tra tre settimane.
A presto dunque.
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