Anche quest'anno la tradizionale Fiera del Fitness di Rimini si svolgerà seguendo la formula, inaugurata nel 2003, dei 10 giorni di esposizione compresi tra due fine settimana.
Si può essere o meno d'accordo con questa dilatazione dei tempi, ma ormai pare si vada su questa strada.
Quest'anno pare che la Panatta Sport abbia sostituito, per peso ed investimenti, la Technogym quale Golden Sponsor del settore Bodybuilding/Fitness...segno di un definitivo quanto annunciato allontanamento della Technogym stessa dal fenomeno del semplice fitness "di massa".
Lo spostamento della Fiera nella primissima metà di giugno, comporterà quest'anno la sovrapposizione con altri eventi del nostro settore: nel primo fine settimana (4-5-6 giugno) ci sarà il Campionato Europeo WPF, l'interfederale H/P ed il 1° Grand Prix Femminile a Lamezia Terme; nel fine settimana conclusivo (11-12-13 giugno) la sovrapposizione avverrà con il Campionato Italiano IFBB a La Spezia.
Due avvenimenti importanti catalizzeranno quindi l'attenzione degli appassionati e degli addetti ai lavori in località geograficamente e culturalmente ben distanti da Rimini con un ulteriore, progressivo impoverimento della nostra disciplina nell'ambito delle manifestazioni del Festival del Fitness.
Non so...qualcosa mi sussurra nell'orecchio che i risultati, di partecipazione e di indotto economico, che si avranno a Rimini saranno determinanti per il futuro del nostro sport in Italia. Il coinvolgimento diretto di Panatta al posto della Technogym potrebbe apparire come una novità positiva, ma bisognerà vedere il ruolo che la Panatta Sport (l'azienda...) assumerà nel contesto del Festival. Personalmente non credo nella volontà da parte di Panatta di restaurare il clima fieristico dei "bei tempi", le considerazioni da lui fatte sulle prospettive del nostro sport nell'ambito del Due Torri di quest'anno (da lui sponsorizzato) credo siano significative in tal senso.
Qualcosa mi fa pensare che questo sarà il primo passo della Panatta Sport per imboccare la strada tracciata 10 anni fa dalla Technogym... un progressivo ma inesorabile allontanamento filosofico (e non solo...) dal mondo del Bodybuilding per seguire la tendenza del Wellness, a favore quindi di un bacino d'utenza ben più ampio e ricco del nostro.
Quante aziende del nostro settore saranno presenti a Rimini? Quali personaggi di spicco? Quali prospettive economiche?
E' una domanda a cui non so rispondere...
So solo che per 6 giorni su 10 - i più importanti ed affollati tra l'altro - i personaggi di spicco, gli addetti ai lavori, gli irriducibili del ferro avranno altre attrattive su cui concentrarsi, per cui se Rimini era "povera" lo scorso anno, stavolta rischia di essere quasi deserta...almeno per quanto concerne il settore Bodybuilding, si intende.
Sì, è vero...pian piano anche "noi" ci stiamo costruendo i "nostri" spazi, le "nostre" fiere...il Fitness Expo di Roma ne è l'esempio lampante.
Sarà...ma a me preoccupano un po' quei troppi "nostri", non sarà questo un segnale di involuzione e di autoemarginazione piuttosto che un maturo, cosciente tentativo di crearci uno spazio autonomo ed indipendente?
Come come ho letto da molte parti, il grosso del nostro lavoro (dei Pt in particolare ma anche delle aziende del settore) non fa con le gare o comunque con le preparazioni degli atleti, ma insegnando i segreti e la filosofia della nostra disciplina a chi ne è completamente a digiuno o quasi, questa è la categoria più vasta e ricca su cui puntare...
Allora questo nostro crearci "spazi chiusi", frequentato per il 95% da adepti, dove abbiamo ben poche possibilità di farci conoscere da quello che dovrebbe essere il nostro target principale di business, rappresenta senz'altro un momento emozionante e coinvolgente, ma sarà anche una mossa vincente?
Forse manifestazioni odierne come il Festival del Fitness dovrebbero essere guardate (e disprezzate) ormai non più con gli occhi eroici degli anni 80/90, ma rivalutate in veste di vetrina dei nostri "prodotti" culturali e sportivi.
Magari il forzato smorzamento dei toni a cui, anno dopo anno, ci hanno costretto potrebbe tornarci a favore facendo venir fuori tutto quello, più vendibile, che c'è dietro i campioni...che c'è sempre stato, intendiamo...un substrato che prima finiva con l'essere coperto dalla nostra stessa fisicità.
E' un'opinione, ben inteso...
Si può essere o meno d'accordo con questa dilatazione dei tempi, ma ormai pare si vada su questa strada.
Quest'anno pare che la Panatta Sport abbia sostituito, per peso ed investimenti, la Technogym quale Golden Sponsor del settore Bodybuilding/Fitness...segno di un definitivo quanto annunciato allontanamento della Technogym stessa dal fenomeno del semplice fitness "di massa".
Lo spostamento della Fiera nella primissima metà di giugno, comporterà quest'anno la sovrapposizione con altri eventi del nostro settore: nel primo fine settimana (4-5-6 giugno) ci sarà il Campionato Europeo WPF, l'interfederale H/P ed il 1° Grand Prix Femminile a Lamezia Terme; nel fine settimana conclusivo (11-12-13 giugno) la sovrapposizione avverrà con il Campionato Italiano IFBB a La Spezia.
Due avvenimenti importanti catalizzeranno quindi l'attenzione degli appassionati e degli addetti ai lavori in località geograficamente e culturalmente ben distanti da Rimini con un ulteriore, progressivo impoverimento della nostra disciplina nell'ambito delle manifestazioni del Festival del Fitness.
Non so...qualcosa mi sussurra nell'orecchio che i risultati, di partecipazione e di indotto economico, che si avranno a Rimini saranno determinanti per il futuro del nostro sport in Italia. Il coinvolgimento diretto di Panatta al posto della Technogym potrebbe apparire come una novità positiva, ma bisognerà vedere il ruolo che la Panatta Sport (l'azienda...) assumerà nel contesto del Festival. Personalmente non credo nella volontà da parte di Panatta di restaurare il clima fieristico dei "bei tempi", le considerazioni da lui fatte sulle prospettive del nostro sport nell'ambito del Due Torri di quest'anno (da lui sponsorizzato) credo siano significative in tal senso.
Qualcosa mi fa pensare che questo sarà il primo passo della Panatta Sport per imboccare la strada tracciata 10 anni fa dalla Technogym... un progressivo ma inesorabile allontanamento filosofico (e non solo...) dal mondo del Bodybuilding per seguire la tendenza del Wellness, a favore quindi di un bacino d'utenza ben più ampio e ricco del nostro.
Quante aziende del nostro settore saranno presenti a Rimini? Quali personaggi di spicco? Quali prospettive economiche?
E' una domanda a cui non so rispondere...
So solo che per 6 giorni su 10 - i più importanti ed affollati tra l'altro - i personaggi di spicco, gli addetti ai lavori, gli irriducibili del ferro avranno altre attrattive su cui concentrarsi, per cui se Rimini era "povera" lo scorso anno, stavolta rischia di essere quasi deserta...almeno per quanto concerne il settore Bodybuilding, si intende.
Sì, è vero...pian piano anche "noi" ci stiamo costruendo i "nostri" spazi, le "nostre" fiere...il Fitness Expo di Roma ne è l'esempio lampante.
Sarà...ma a me preoccupano un po' quei troppi "nostri", non sarà questo un segnale di involuzione e di autoemarginazione piuttosto che un maturo, cosciente tentativo di crearci uno spazio autonomo ed indipendente?
Come come ho letto da molte parti, il grosso del nostro lavoro (dei Pt in particolare ma anche delle aziende del settore) non fa con le gare o comunque con le preparazioni degli atleti, ma insegnando i segreti e la filosofia della nostra disciplina a chi ne è completamente a digiuno o quasi, questa è la categoria più vasta e ricca su cui puntare...
Allora questo nostro crearci "spazi chiusi", frequentato per il 95% da adepti, dove abbiamo ben poche possibilità di farci conoscere da quello che dovrebbe essere il nostro target principale di business, rappresenta senz'altro un momento emozionante e coinvolgente, ma sarà anche una mossa vincente?
Forse manifestazioni odierne come il Festival del Fitness dovrebbero essere guardate (e disprezzate) ormai non più con gli occhi eroici degli anni 80/90, ma rivalutate in veste di vetrina dei nostri "prodotti" culturali e sportivi.
Magari il forzato smorzamento dei toni a cui, anno dopo anno, ci hanno costretto potrebbe tornarci a favore facendo venir fuori tutto quello, più vendibile, che c'è dietro i campioni...che c'è sempre stato, intendiamo...un substrato che prima finiva con l'essere coperto dalla nostra stessa fisicità.
E' un'opinione, ben inteso...