Oratorio di una frazioncina di un piccolo paese del milanese...al cinema proiettano Ercole...con Reg Park..., Steve Reeves bellissimo, ma Reginald Park....era moooolto piu' grosso , un vero bodybuilder, rimanevo seduto a guardare Ercole, estasiato....volevo essere come lui...e quando la maestra mi chiedeva, cosa vuoi fare da grande...non l'astronauta, non il medico....io dicevo voglio essere come Ercole....
Ero un bambino, siamo negli anni 70....crescevo e studiavo, diligentemente, praticavo calcio, nuoto e judo, ma non ero come il mio eroe....fino a che.... un giorno vidi una persona grossa, ma grossa...che aveva una borsa in mano ed entrava in una porticina...lessi....PALESTRA DI CULTURA FISICA... entrai...e non credevo ai miei occhi....li dentro c'erano i miei sogni di bambino...chiesi informazioni e dopo un paio di giorni con la mia borsa varcavo anch'io la soglia...avevo solo 14 anni...studiavo e mi allenavo...collezionavo riviste e libri dal manuale di jhon vigna a quello di Arnold....era una vera passione...avevo un ottima vita sociale...amici, famiglia e ragazzina...non ero il classico fissato ma per me andare in palestra era come andare a scuola...un piacere e un dovere....
Crescevo e mi rendevo conto che socializzare era molto piu' facile per uno sportivo...non dovevo essere solo considerato un amico perche' eccellevo negli studi...ma volevo anche essere apprezzato come atleta...e cosi' giorno dopo giorno ...anno dopo anno... nel 85 feci la mia prima gara....in un locale di milano....ero in categoria con un ragazzo che poi sarebbe diventato un autentico fuoriclasse...Luigi Sarni...e pesavamo all'incirca 70 kg...mi classificai quinto...e per me quel giorno segno' l'inizio e una svolta decisiva nella mia vita...
Da allora ho gareggiato fino al 98 quando decisi di fare il corso per giudici....mi resi conto che avevo dato tanto e chiesto troppo al mio fisico..e il giorno che in moto mi strappai un bicipite...capii che era giunto il momento di appendere al chiodo il costume...anche perche' consapevole di non essere stato baciato da dea genetica...cosi' decisi di fare il giudice....
Ho visto....giudicato...diretto.....tante ma tante gare...ne ho organizzata una nel 94, un successone....ho giudicato anche in altre federazioni...ma dal 98 in poi solo in ifbb... amici ne ho incontrati moltissimi, ci si spostava dalla provincia in auto per andare a Rimini al teatro novelli, alla noc di Parma, a Bologna al due torri....e anche nei paesini sperduti pur di vedere ed assistere a gare...magari meno conosciute ma dove l'odore del mallo e i sorrisi e i sacrifici erano la stessa cosa...
Ho fatto il due torri, l'accademia, ho gareggiato dappertutto...per me era passione pura...grazie anche all'aiuto della mia compagna....ora moglie...anche lei atleta fitness...a causa mia...ahhahah, con parecchi primi posti... e a mia sorella Miriam, da me contagiata
prima anche sul palco parecchie volte ed in gare importanti...
Nella mia palestra sono passati tutti...e tanti ne ho incontrati....italiani e stranieri.... io per hobby vado in moto e vedo gare...di qualsiasi federazione...anche quella dell'oratorio.....da dove e' iniziato il mio logorroico racconto....direte voi senza senso....no...un senso ce l'ha....
Io amo questo sport...sono uno dei pochi giudici che non ha mai chiesto un rimborso spese...non ho atleti che gareggiano, e quando li ho avuti li ho anche messi terzi o quarti... piu' di una volta mia moglie stessa seconda...
Faccio il giudice per passione....e mi considero un professionista...rispetto gli atleti, gli organizzatori, la federazione,il pubblico...ed esigo rispetto.
Per anni, ogni santa domenica, in palestra avevo un atleta che ha fatto dell'umilta' una delle sue caratteristiche migliori a parte le doti fisiche....Giovanni Monti..... di un rispetto esemplare verso amici, conoscenti e giudici.
Le vacanze con Albi, le uscite con Ramazzina, con i due fratelli Sarni, l'amicizia con la famiglia Filizola, di cui raramente ho perso qualche edizione del mr italia...ora evolutosi...e ancora, Piccoli, Mazzoli, Fassi,Devetak, Spattini,Nocerino,Savi,Andreose,Tola,Zuccaro,Maggiore, e tantissimi altri....non c'e' nessuno che non abbia conosciuto in quasi 30 di bb....stranieri compresi...Coleman, Flex, Levrone, Arnold, Columbu, Stridom, Gasparri, Rhul, Benaziza, Haney, tanti ma tanti... e tutti campioni o quasi di umilta' simpatia e passione.....
Ma mai mi e' capitato nella mia lunga carriera sul palco e seduto in giuria e nel pubblico....che qualcuno mi abbia telefonato dicendomi di non dire o fare critiche sulla propria condizione...o classifica...o sull'organizzazione di una gara.....mai successo in vita mia...anzi nella gestione Panzeri, quando io Gianni e Betto eravamo in giuria...sempre il massimo rispetto...dagli organizzatori...vedi Crepaldi, lo stesso Zuccaro, Tola, Besana, facendo il capogiuria a quei tempi...mai nessuno si era mai rivolto in maniera aggressiva verso i giudici...anche se a volte qualche pecca o errore purtroppo scappava....ma si parlava chiariva...e dalla parte di atleti e organizzatori vi era verso i giudici il MASSIMO RISPETTO.....
non faro' nomi ne' cognomi....perche' cosi' mi e' stato chiesto....ma una cosa dico...QUANDO UN ATLETA SALE SUL PALCO IN COSTUME....DEVE POI ACCETTARE ANCHE LE CRITICHE POSITIVE E NEGATIVE, ALTRIMENTI SE NN SI VUOLE CHE SI PARLI DI LUI....NON SALGA SUL PALCO E NON SI METTA IN DISCUSSIONE....un conto e' parlare del privato...che' e' sbagliato... UN ALTRO E' PARLARE E CRITICARE L'ATLETA.... quindi la sportivita' sta anche nell'accettare di buon grado anche eventuali critiche...magari non condividerle...ma MAI UN ATLETA DEVE PERMETTERSI DI DIRE AD UN GIUDICE .....TU NON DEVI PIU' PARLARE DI ME....TU PER ME NON SEI NESSUNO E DA OGGI IN POI IO E TE NON CI CONOSCIAMO PIU'.....perche' un conto e' sparlare di cose private...un altro e' giudicare una gara e un atleta qualsiasi nome o passato abbia avuto...perche' NON AMMETTO CHE UN ATLETA SI RIVOLGA COSI' AD UN GIUDICE CHE LAVORA CORRETTAMENTE E SOPRATTUTTO SOLO PER PASSIONE.
NOI GIUDICI RISPETTIAMO GLI ATLETI....MA GLI ATLETI PER PRIMI DEVONO RISPETTARE I GIUDICI.
IO MI REPUTO UNA PERSONA CORRETTA, PROFESSIONALE E SERIA...PER ME SUL PALCO ESISTONO SOLO CORPI DA GIUDICARE, E CLASSIFICARE, E SU QUELLO POI SI DISCUTE....SE NON SI PUO' FARE CRITICHE ALLORA SI EVITI DI SALIRE SUL PALCO...E METTERSI IN GIOCO RIPETO IL CONCETTO.....LA VITA PRIVATA E' UNA COSA...QUELLA DA ATLETA E' UN ALTRA....E NESSUNO HA MAI MOSSO CRITICHE SUL PRIVATO MA SOLO SU QUELLO CHE SI VEDE SUL PALCO......IL RESTO A ME COME AGLI ALTRI GIUDICI NON INTERESSA.
SUL PALCO NON ESISTONO NOMI, FRATELLI, SORELLE, AMICI, NEMICI, MARITI O MOGLI, MA IO GIUDICO IL MATERIALE UMANO CHE VEDO....E SEMPRE CON LA MASSIMA SERIETA' E RISPETTO... ESISTONO I NUMERI, NON I NOMI.....MA PRETENDO DA PARTE DELL'ATLETA LO STESSO RISPETTO....E ACCETTO CRITICHE PURCHE' NON INVADANO LA MIA SFERA PERSONALE E PRIVATA....
Ragazzi forse sono stato troppo prolisso...ma questo era doveroso... per l'amore che nutro verso questo sport e perche' simili cose non si verifichino mai piu'....e quindi il diretto interessato con calma quando vorra' forse con il tempo, potra' chiarire con me il perche' di questo atteggiamento....
Noi giudici lavoriamo ed operiamo negli interessi degli atleti e di questo bellissimo sport....che dovrebbe unirci sempre piu' e non allontanarci... un abbraccio a tutti.
Walter Ghezzi
Ero un bambino, siamo negli anni 70....crescevo e studiavo, diligentemente, praticavo calcio, nuoto e judo, ma non ero come il mio eroe....fino a che.... un giorno vidi una persona grossa, ma grossa...che aveva una borsa in mano ed entrava in una porticina...lessi....PALESTRA DI CULTURA FISICA... entrai...e non credevo ai miei occhi....li dentro c'erano i miei sogni di bambino...chiesi informazioni e dopo un paio di giorni con la mia borsa varcavo anch'io la soglia...avevo solo 14 anni...studiavo e mi allenavo...collezionavo riviste e libri dal manuale di jhon vigna a quello di Arnold....era una vera passione...avevo un ottima vita sociale...amici, famiglia e ragazzina...non ero il classico fissato ma per me andare in palestra era come andare a scuola...un piacere e un dovere....
Crescevo e mi rendevo conto che socializzare era molto piu' facile per uno sportivo...non dovevo essere solo considerato un amico perche' eccellevo negli studi...ma volevo anche essere apprezzato come atleta...e cosi' giorno dopo giorno ...anno dopo anno... nel 85 feci la mia prima gara....in un locale di milano....ero in categoria con un ragazzo che poi sarebbe diventato un autentico fuoriclasse...Luigi Sarni...e pesavamo all'incirca 70 kg...mi classificai quinto...e per me quel giorno segno' l'inizio e una svolta decisiva nella mia vita...
Da allora ho gareggiato fino al 98 quando decisi di fare il corso per giudici....mi resi conto che avevo dato tanto e chiesto troppo al mio fisico..e il giorno che in moto mi strappai un bicipite...capii che era giunto il momento di appendere al chiodo il costume...anche perche' consapevole di non essere stato baciato da dea genetica...cosi' decisi di fare il giudice....
Ho visto....giudicato...diretto.....tante ma tante gare...ne ho organizzata una nel 94, un successone....ho giudicato anche in altre federazioni...ma dal 98 in poi solo in ifbb... amici ne ho incontrati moltissimi, ci si spostava dalla provincia in auto per andare a Rimini al teatro novelli, alla noc di Parma, a Bologna al due torri....e anche nei paesini sperduti pur di vedere ed assistere a gare...magari meno conosciute ma dove l'odore del mallo e i sorrisi e i sacrifici erano la stessa cosa...
Ho fatto il due torri, l'accademia, ho gareggiato dappertutto...per me era passione pura...grazie anche all'aiuto della mia compagna....ora moglie...anche lei atleta fitness...a causa mia...ahhahah, con parecchi primi posti... e a mia sorella Miriam, da me contagiata
prima anche sul palco parecchie volte ed in gare importanti...
Nella mia palestra sono passati tutti...e tanti ne ho incontrati....italiani e stranieri.... io per hobby vado in moto e vedo gare...di qualsiasi federazione...anche quella dell'oratorio.....da dove e' iniziato il mio logorroico racconto....direte voi senza senso....no...un senso ce l'ha....
Io amo questo sport...sono uno dei pochi giudici che non ha mai chiesto un rimborso spese...non ho atleti che gareggiano, e quando li ho avuti li ho anche messi terzi o quarti... piu' di una volta mia moglie stessa seconda...
Faccio il giudice per passione....e mi considero un professionista...rispetto gli atleti, gli organizzatori, la federazione,il pubblico...ed esigo rispetto.
Per anni, ogni santa domenica, in palestra avevo un atleta che ha fatto dell'umilta' una delle sue caratteristiche migliori a parte le doti fisiche....Giovanni Monti..... di un rispetto esemplare verso amici, conoscenti e giudici.
Le vacanze con Albi, le uscite con Ramazzina, con i due fratelli Sarni, l'amicizia con la famiglia Filizola, di cui raramente ho perso qualche edizione del mr italia...ora evolutosi...e ancora, Piccoli, Mazzoli, Fassi,Devetak, Spattini,Nocerino,Savi,Andreose,Tola,Zuccaro,Maggiore, e tantissimi altri....non c'e' nessuno che non abbia conosciuto in quasi 30 di bb....stranieri compresi...Coleman, Flex, Levrone, Arnold, Columbu, Stridom, Gasparri, Rhul, Benaziza, Haney, tanti ma tanti... e tutti campioni o quasi di umilta' simpatia e passione.....
Ma mai mi e' capitato nella mia lunga carriera sul palco e seduto in giuria e nel pubblico....che qualcuno mi abbia telefonato dicendomi di non dire o fare critiche sulla propria condizione...o classifica...o sull'organizzazione di una gara.....mai successo in vita mia...anzi nella gestione Panzeri, quando io Gianni e Betto eravamo in giuria...sempre il massimo rispetto...dagli organizzatori...vedi Crepaldi, lo stesso Zuccaro, Tola, Besana, facendo il capogiuria a quei tempi...mai nessuno si era mai rivolto in maniera aggressiva verso i giudici...anche se a volte qualche pecca o errore purtroppo scappava....ma si parlava chiariva...e dalla parte di atleti e organizzatori vi era verso i giudici il MASSIMO RISPETTO.....
non faro' nomi ne' cognomi....perche' cosi' mi e' stato chiesto....ma una cosa dico...QUANDO UN ATLETA SALE SUL PALCO IN COSTUME....DEVE POI ACCETTARE ANCHE LE CRITICHE POSITIVE E NEGATIVE, ALTRIMENTI SE NN SI VUOLE CHE SI PARLI DI LUI....NON SALGA SUL PALCO E NON SI METTA IN DISCUSSIONE....un conto e' parlare del privato...che' e' sbagliato... UN ALTRO E' PARLARE E CRITICARE L'ATLETA.... quindi la sportivita' sta anche nell'accettare di buon grado anche eventuali critiche...magari non condividerle...ma MAI UN ATLETA DEVE PERMETTERSI DI DIRE AD UN GIUDICE .....TU NON DEVI PIU' PARLARE DI ME....TU PER ME NON SEI NESSUNO E DA OGGI IN POI IO E TE NON CI CONOSCIAMO PIU'.....perche' un conto e' sparlare di cose private...un altro e' giudicare una gara e un atleta qualsiasi nome o passato abbia avuto...perche' NON AMMETTO CHE UN ATLETA SI RIVOLGA COSI' AD UN GIUDICE CHE LAVORA CORRETTAMENTE E SOPRATTUTTO SOLO PER PASSIONE.
NOI GIUDICI RISPETTIAMO GLI ATLETI....MA GLI ATLETI PER PRIMI DEVONO RISPETTARE I GIUDICI.
IO MI REPUTO UNA PERSONA CORRETTA, PROFESSIONALE E SERIA...PER ME SUL PALCO ESISTONO SOLO CORPI DA GIUDICARE, E CLASSIFICARE, E SU QUELLO POI SI DISCUTE....SE NON SI PUO' FARE CRITICHE ALLORA SI EVITI DI SALIRE SUL PALCO...E METTERSI IN GIOCO RIPETO IL CONCETTO.....LA VITA PRIVATA E' UNA COSA...QUELLA DA ATLETA E' UN ALTRA....E NESSUNO HA MAI MOSSO CRITICHE SUL PRIVATO MA SOLO SU QUELLO CHE SI VEDE SUL PALCO......IL RESTO A ME COME AGLI ALTRI GIUDICI NON INTERESSA.
SUL PALCO NON ESISTONO NOMI, FRATELLI, SORELLE, AMICI, NEMICI, MARITI O MOGLI, MA IO GIUDICO IL MATERIALE UMANO CHE VEDO....E SEMPRE CON LA MASSIMA SERIETA' E RISPETTO... ESISTONO I NUMERI, NON I NOMI.....MA PRETENDO DA PARTE DELL'ATLETA LO STESSO RISPETTO....E ACCETTO CRITICHE PURCHE' NON INVADANO LA MIA SFERA PERSONALE E PRIVATA....
Ragazzi forse sono stato troppo prolisso...ma questo era doveroso... per l'amore che nutro verso questo sport e perche' simili cose non si verifichino mai piu'....e quindi il diretto interessato con calma quando vorra' forse con il tempo, potra' chiarire con me il perche' di questo atteggiamento....
Noi giudici lavoriamo ed operiamo negli interessi degli atleti e di questo bellissimo sport....che dovrebbe unirci sempre piu' e non allontanarci... un abbraccio a tutti.
Walter Ghezzi
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