CI LASCIA UN PERSONAGGIO DI SPICCO DEL NOSTRO BODYBUILDING,APPREZZATO E CRITICATO ALLO STESSO TEMPO,IO LO CONOSCEVO APPENA,C'HO SCAMBIATO SOLO QUALCHE BATTUTA MA LO RICORDO SEMPRE COL SORRISO SULLE LABBRA E QUESTO E' QUELLO CHE PIU' MI RAMMARICA...UN ABBRACCIO A LUI E A CHI GLI HA VOLUTO BENE.
SEGUE L'ARTICOLO DEL CARLINO:
Non si apre il paracadute
Precipita al suolo e muore
La vittima è un preparatore atletico di 45 anni di Parma: è morto dopo un salto da 4200 metri. Aveva appena effettuato un lancio con la stessa attrezzatura
Reggio Emilia, 10 gennaio 2009 - Si chiama Marino Virzi Scafazzello,45 anni di Parma, l'uomo deceduto questo pomeriggio intorno alle 14 all'aeroporto di Reggio Emilia. E' morto a causa della mancata apertura del paracadute. Si tratta di un preparatore atletico titolare di una palestra, con all'attivo una settantina di lanci, titolare di una licenza ministeriale da paracadutista.
Secondo una prima ricostruzione l'uomo, sposato da poco, si sarebbe lanciato da 4200 metri di altezza e, dopo il fallito tentativo di azionare il paracadute, ha cercato di aprire quello di emergenza, scattato in ritardo. Con lo stesso paracadute il 45enne avrebbe precedentemente fatto un altro lancio insieme a un amico, istruttore di paracadutismo. L'uomo è morto nell'impatto con il suolo.
Sull'incidente è stata aperta un'inchiesta dal pm della procura reggiana Maria Rita Pantani, mentre l'attrezzatura è stata sequestrata dai carabinieri per accertamenti
SEGUE L'ARTICOLO DEL CARLINO:
Non si apre il paracadute
Precipita al suolo e muore
La vittima è un preparatore atletico di 45 anni di Parma: è morto dopo un salto da 4200 metri. Aveva appena effettuato un lancio con la stessa attrezzatura
Reggio Emilia, 10 gennaio 2009 - Si chiama Marino Virzi Scafazzello,45 anni di Parma, l'uomo deceduto questo pomeriggio intorno alle 14 all'aeroporto di Reggio Emilia. E' morto a causa della mancata apertura del paracadute. Si tratta di un preparatore atletico titolare di una palestra, con all'attivo una settantina di lanci, titolare di una licenza ministeriale da paracadutista.
Secondo una prima ricostruzione l'uomo, sposato da poco, si sarebbe lanciato da 4200 metri di altezza e, dopo il fallito tentativo di azionare il paracadute, ha cercato di aprire quello di emergenza, scattato in ritardo. Con lo stesso paracadute il 45enne avrebbe precedentemente fatto un altro lancio insieme a un amico, istruttore di paracadutismo. L'uomo è morto nell'impatto con il suolo.
Sull'incidente è stata aperta un'inchiesta dal pm della procura reggiana Maria Rita Pantani, mentre l'attrezzatura è stata sequestrata dai carabinieri per accertamenti
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