Cultura Fisica e Fotografia

[Peter Pan]

Mi sento lusingato dalla tua domanda.

In realtà è una domanda che contiene diversi sottintesi... per quanto riguarda l'immagine ormai nemmeno nelle palestre ci sopportano più... come diceva qualcuno la mamma degli imbecilli è sempre incinta, e come in ogni gruppo sociale, anche nel nostro non ce ne siamo fatti mancare... tipo quelli arroganti e maneschi "perché sto a dieta", e quelli che urlano mentre si allenano e sbattono i pesi "perché sto sotto gara"... insomma potrei continuare per parecchie righe, ma credo che ci siamo capiti.

E poi... siamo un gruppo? No, o almeno non credo. Siamo (forse) solo un'insieme di individualità, di egoismi ed egocentrismi, che nella gara trova l'unico motivo per incontrarsi. Altrimenti ognuno a fare il pavone nel proprio cortile...

Non essendo un gruppo, non avendo un obiettivo comune, condiviso, siamo implosi.

Vabbè, oggi sono particolarmente malinconico...

Però anche io, come te, credo che, nonostante tutto, il nostro sia un patrimonio che andrebbe "rivalutato"...

P.s. Oltre al tuo 3D avevo già notato le tue foto su CF

[oberdan]

Ed io avevo letto ed apprezzato il tuo articolo su "Nonna Papera" (sempre su CF).

Oggi sarai pure malinconico ma lucido.
Diciamo che poi non si è mai "gruppo". In qualsiasi realtà si è sempre individualità distinte (e questa è una condizione che accompagna tutta la storia dell' uomo).
Anche nelle cose più semplici: i tifosi di una squadra si distinguono in frange, che al loro interno hanno gruppi, che sono composti da sezioni...
E tutti dovrebbero tifare per gli stessi colori.


Si, i patrimoni vanno rivalutati. Ed io m' impegno a farlo perchè ho imparato dalla vita che le idee che restano inespresse, sono la dannazione dell' anima.

[Gore]

In realtà è una domanda che contiene diversi sottintesi... per quanto riguarda l'immagine ormai nemmeno nelle palestre ci sopportano più... come diceva qualcuno la mamma degli imbecilli è sempre incinta, e come in ogni gruppo sociale, anche nel nostro non ce ne siamo fatti mancare... tipo quelli arroganti e maneschi "perché sto a dieta", e quelli che urlano mentre si allenano e sbattono i pesi "perché sto sotto gara"... insomma potrei continuare per parecchie righe, ma credo che ci siamo capiti.

E poi... siamo un gruppo? No, o almeno non credo. Siamo (forse) solo un'insieme di individualità, di egoismi ed egocentrismi, che nella gara trova l'unico motivo per incontrarsi. Altrimenti ognuno a fare il pavone nel proprio cortile...

Non essendo un gruppo, non avendo un obiettivo comune, condiviso, siamo implosi.

Vabbè, oggi sono particolarmente malinconico...

Però anche io, come te, credo che, nonostante tutto, il nostro sia un patrimonio che andrebbe "rivalutato"...

P.s. Oltre al tuo 3D avevo già notato le tue foto su CF

spesso sento discriminare le palestre troppo fitness...
proprio per gli esempi (purtroppo veri) che hai riportato...

la competizione deve essere un piacere, non un ulteriore motivo di super-stress, come se non ce ne fossero abbastanza nella vita di tutti i giorni....

per questo spero che l'opera di Oberdan mostri altri lati del BB.....
e quelli conosciuti in una visuale piu umana, ad esempio:
- il fissato che si allena fino a vomitare.. urlando, proviamolo a vederlo come l'atleta che spinge il suo corpo al limite
- il tizio che ingurgita pollo e riso sconditi, proviamo a vederlo come l'atleta che ha una alimentazione equilibrata
questi sono un paio di esempi che suggerisco a Oberdan, per cercare di rivalutare la visione del BB.
e poi io ho usato volutamente la parola atleta, perchè spesso il BBer non viene considerato tale.

ciao

[oberdan]

Grazie Gore.

Anche questa è una buona chiave di lettura. Quando nell' altro 3d chiedo dei contributi, mi riferisco a cose come queste.

[oberdan]

Tornando alla fotografia applicata alla Cultura Fisica, commentatemi quanto segue.

Se fotografi un paesaggio, non gli chiedi di mettersi in posa. Puoi attendere l' ora, la stagione, scegliere come inquadrarlo, ma non gli chiedi di spostare un corso d' acqua, una montagna. Lui è così come ti appare.

Eppure il paesaggio è vivo. Conosce gli inverni e le primavere, il sogere del sole e le notti senza luna. E tu puoi essere lì presente mentre si mostra, si esibisce e si lascia ammirare.
Allo stesso modo l' atleta rivela, con un movimento o una posizione, una composizione che dorme nell' artista.

Niente pose artefatte e costruite. La posa vive già nell' atleta, perchè quel che ha da mostrare è solo se stesso.

[oberdan]

Aaaaaargh!!!

Cos' è? E' poco chiaro???

[Peter Pan]

Tornando alla fotografia applicata alla Cultura Fisica, commentatemi quanto segue.

Se fotografi un paesaggio, non gli chiedi di mettersi in posa. Puoi attendere l' ora, la stagione, scegliere come inquadrarlo, ma non gli chiedi di spostare un corso d' acqua, una montagna. Lui è così come ti appare.

Eppure il paesaggio è vivo. Conosce gli inverni e le primavere, il sogere del sole e le notti senza luna. E tu puoi essere lì presente mentre si mostra, si esibisce e si lascia ammirare.
Allo stesso modo l' atleta rivela, con un movimento o una posizione, una composizione che dorme nell' artista.

Niente pose artefatte e costruite. La posa vive già nell' atleta, perchè quel che ha da mostrare è solo se stesso.

Non sono molto d'accordo con l'esempio del paesaggio... anche l'immagine di un paesaggio riflette necessariamente il punto di vista di chi lo ha ritratto... proprio come hai detto tu: scegliendo l'orario, la stagione, le condizioni climatiche si possono dare "immagini-interpretazioni" differenti di uno stesso luogo...
Provo a spiegarmi con un esempio: se fotografo, che so?, la scalinata di piazza di Spagna d'inverno, in una giornata piovosa, in bianco e nero, suggerisco, più o meno volontariamente, sentimenti-suggestioni-sensazioni di malinconia e tristezza. Al contrario se la fotografo in una bella giornata d'estate, piena di ragazzi e ragazze (e magari con una bella gnocca scollacciata in primo piano) suggerisco sentimenti diametralmente opposti.
Insomma, per me qualsiasi immagine risente inevitabilmente del punto di vista di chi l'ha fatta.
Per tornare al culturismo, anche qui ogni immagine risente della sensibilità e dell'"ottica" di chi ha fatto determinate foto: la scelta dei luoghi, delle luci, delle posture, dei colori, insomma in ogni immagine il culturista che si vede è il culturista che "il fotografo" vede. Anche se tu decidessi di fotografare un culturista a sua insaputa, mentre si allena... sarebbe sempre dal tuo punto di vista, dalla tua prospettiva.
Per me non esiste un punto di vista neutro, oggettivo. Ognuno vede le cose dalle "proprie scarpe" (la frase non è mia) e le rappresenta in quanto "soggettive". Anche il volerle rendere il più neutre possibili è una scelta compiuta dal fotografo (o artista).
my opinion

[oberdan]

Si, ed io condivido la tua opinione (il fotografo fotografa se stesso).

Intendevo semplicemente dire: posare per un servizio fotografico (quando capita), significa non ricercare in noi niente di diverso da quel che siamo (e questo coinvolge anche il fotografo). Altrimenti le foto risulteranno SEMPRE insoddisfacenti.
Proprio come è sano praticare il culturismo per piacere a se stessi, nelle foto non dobbiamo cercare cose che non sono in noi perchè non le troveremmo mai (di qui l' esempio del paesaggio che non sposta il fiume ecc...).

Ma confermo che condivido pienamente il fatto che le visioni siano soggettive. Probabilmente m' ero solo espresso in maniera poco chiara.

...Bbelle 'e gnocche de Piazza de Spagna!

[mmuscleman]

Le fotografie di culturisti, mi riferisco al grosso di esse, si limitano ad uno scopo tecnico. In breve: si lasciano guardare ma raramente invitano a pensare. Credo questo dipenda dal fatto che esse presentano poco, i caratteri interiorizzanti dei protagonisti.

Le fotografie sono superfici bidimensionali, ma è attraverso le riflessioni che suscitano in chi le osserva, che acquisiscono profondità.

Gli atleti delle immagini di culturismo ci vengono presentati unicamente come corpi e sorrisi, o al limite come esseri invincibili senza paure. Andrebbero forse mostrati con le normali fragilità dell' essere umano. Ridurremmo così le occasioni per trasmettere idee sbagliate su questa disciplina, e limiteremmo le invidie di quanti non si sacrificano per costruire (e mantenere) quei corpi.

Cosa ne pensate?

Io non penso che le foto attuali, parlao del panorama italiano e sulle riviste, non rappresentino parte dell'atleta ritratto, togliendo i servizi di allenamento e quelli da model-shot, ci sonn quei servizi fatti sull'atleta che ne fanno emergere parte della persona che ci sta dietro. E poi parlaimoci chiaro, molti considerano apriori i culturisti idioti, anche a causa di certi elementi che circolano nell'ambiente. Peccato.

[oberdan]

Io non penso che le foto attuali, parlao del panorama italiano e sulle riviste, non rappresentino parte dell'atleta ritratto, togliendo i servizi di allenamento e quelli da model-shot, ci sonn quei servizi fatti sull'atleta che ne fanno emergere parte della persona che ci sta dietro.

Tanto meglio. Ed è proprio questa la strada da continuare a seguire.


E poi parlaimoci chiaro, molti considerano apriori i culturisti idioti, anche a causa di certi elementi che circolano nell'ambiente. Peccato.

Un vero peccato.

[MARA]

caro oberdan credo sicuramente di si ma ti è mai capitato tra le mani un articolo di qualche gara dove c'erano un sacco di foto di palco ma sopratutto con foto del backstage?? amo quel genere di foto.. secondo me sono proprio quelle a rispecchiare l'animo del culturista.

non condivido molto.....si, son foto che emozionano noi...ma ritagliano 1 giorno su 365 della vita del culturista, e ritagliano zero della sua anima...son solo reportage....

[oberdan]

Oggi sei oltremodo ispirata.

Sono d'accordo con Mara. Mi riferisco ad una descrizione introspettiva dell' atleta. La cosà è faticosa, ne convengo, ma fare altrimenti significa quasi accettare tacitamente che i culturisti vengano ritenuti degli idioti a prescindere.
Cosa non vera e dunque da avversare.

[oberdan]

Ennio 78, Lorenzo CB, Carlone... ed altri appassionati di fotografia:
postiamo qui evitando gli OT altrove.

Ciao

[mmuscleman]

volevo farti i complimenti per l'articolo che hai fatto sulla Girardello, uscito sull'ultimo numero di CF, ecco, qundo dicevo di pochi articoli che descrivono l'atleta al di là di quello che è (muscoli e basta). bravo, mi è piaciuto, fresco, semplice e vitale, così mi è sembrato il vostro incontro e così mi hai trasmesso la persona della Girardello. Bravo.

[oberdan]

Grazie. I complimenti aiutano non poco, come le critiche del resto.

Mi auguro di continuare a far piacere a te e ad altri lettori della rivista con articoli all'altezza.

Grazie ancora,
Oberdan