Le fotografie di culturisti, mi riferisco al grosso di esse, si limitano ad uno scopo tecnico. In breve: si lasciano guardare ma raramente invitano a pensare. Credo questo dipenda dal fatto che esse presentano poco, i caratteri interiorizzanti dei protagonisti.
Le fotografie sono superfici bidimensionali, ma è attraverso le riflessioni che suscitano in chi le osserva, che acquisiscono profondità.
Gli atleti delle immagini di culturismo ci vengono presentati unicamente come corpi e sorrisi, o al limite come esseri invincibili senza paure. Andrebbero forse mostrati con le normali fragilità dell' essere umano. Ridurremmo così le occasioni per trasmettere idee sbagliate su questa disciplina, e limiteremmo le invidie di quanti non si sacrificano per costruire (e mantenere) quei corpi.
Cosa ne pensate?
Le fotografie sono superfici bidimensionali, ma è attraverso le riflessioni che suscitano in chi le osserva, che acquisiscono profondità.
Gli atleti delle immagini di culturismo ci vengono presentati unicamente come corpi e sorrisi, o al limite come esseri invincibili senza paure. Andrebbero forse mostrati con le normali fragilità dell' essere umano. Ridurremmo così le occasioni per trasmettere idee sbagliate su questa disciplina, e limiteremmo le invidie di quanti non si sacrificano per costruire (e mantenere) quei corpi.
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