pugilato da agonista, strada che vorrei provare ad affrontare

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  • enzq
    Bodyweb Advanced
    • Jun 2008
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    • Foggia
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    #31
    tecnica 5 gg a settimana da fare subito dopo il riscaldamento perchè sei fresco fisicamente e puoi apprendere al meglio gli schemi motori del pugilato (pugni, schivate, spostamenti).
    dopo fai resistenza 3 gg a settimana e forza fullbody 2 gg a settimana a giorni alterni, in modo da allenare entrambe le capacità al meglio.

    comunque sei da ammirare

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    • tysonj
      Bodyweb Member
      • Sep 2011
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      #32
      Io sono un ragazzo di 17 anni e pratico kick boxing da due anni....io ti dico di continuare per la tua strada e fare ciò che credi sia meglio per te....la voglia, la grinta e determinazione di certo non ti mancano....ti posso assicurare che la via agonistica è dura, piena di sacrifici ma con la giusta forza di volontà arriverei dove ora puoi solo immaginare di arrivare....lo vedi così lontano ma non ci vuole niente e ti ritrovi ad alzare una cintura..una coppa...e la cosa più bella è quando l'arbitro ti alza il braccio e la campanella suona....vai, c'è la puoi fare...non fermarti....allenati, allenati e fai tanto fiato e resistenza...corsa corsa e corda....sacco e tutto per fiato e resistenza...

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      • Sean
        Csar
        • Sep 2007
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        • Italy [IT]
        • In piedi tra le rovine
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        #33
        Dai tempi del bianco e nero di Rocco e i suoi fratelli poco o nulla è cambiato: ci sono ancora giovani tigri affamate che cercano qualcosa di più che non (o non solo) i rassicuranti gusci borghesi, una tavola apparecchiata per noi ma non da noi. Non tutti si vogliono sedere a quella stessa tavola. Quando mi capita di entrare in questa sezione, ne ricevo sempre un intimo conforto e delle rassicurazioni interiori: l'apparenza di questi anni tremendi e vuoti, autentiche colonne che si reggono sulla sabbia, per quanto forte non vince, non in tutti almeno.

        Salire sul ring vuol dire innanzitutto essere pronti a mettere in discussione le proprie certezze. Addomesticare il proprio ego, imparare l'umiltà, lo spirito di sacrificio e di servizio, l'obbedienza: è, come sempre e prima di tutto, un confronto con se stessi. Non esiste scuola di vita migliore. Entrare in una palestra di pugilato (o di qualsiasi altro sport da combattimento) vuol dire distaccarsi dalle cose del mondo, riscrivere e rovesciare le priorità che qualcuno ci ha messo in testa, rifiutare il foglio prestampato che la società ci ha messo sotto al naso. Quando ci si cambia per prepararsi ad un allenamento o ad un incontro, il giovane non compie solo un cambio di abito ma di mentalità, di stato di essere: spogliandosi, in realtà assume una nuova veste, la sua più autentica. E' lo stesso lavoro, la stessa fatica che compiono gli anacoreti od i monaci o certe ormai rarissime figure spirituali: più mi spoglio e più guadagno, più divento povero e più sono ricco, più perdo e più mi ritrovo, più mi allontano dal luccichio del mondo e più mi avvicino alla essenza delle cose e della vita.

        Sono queste delle verità sacre, che l'uomo - prima dell'avvento della mercificazione e del materialismo assunti ad idoli e fantocci - ha sempre conosciuto. Oggi, queste verità le si possono trovare solo in certe figure, in certi luoghi fuori moda: entrare in una palestra che non ti promette di farti "bello", di usare un solarium per abbronzarti anche in pieno inverno, che non prevede un servizio di manicure o la costruzione di un corpo di plastica da usare sotto alle luci stroboscopiche di una discoteca; sopratutto, non ti permette di fare "come ti pare". Un giovane che entra in una palestra dove si pratica l'arte del pugilato o della lotta cerca qualcosa che lo riempia, con tutto quel vuoto che c'è attorno. Con tutta questa nebbia nella quale annega il mondo, cerca una direzione: e trova un maestro al quale affidarsi con totale fiducia e obbedienza. Trova la fatica, i corpi segnati dai colpi ricevuti, trova le cicatrici, trova il sudore, trova l'avversario che ha dentro la stessa spinta che hai tu, e che dovrà misurarti. Per questo, all'avversario viene riconosciuto il massimo del rispetto: perchè è il tuo metro, il tuo criterio, il tuo fratello, il tuo amico.

        A chi vuole provare dico: entra là dove non si veste alla moda, dove non si pensa più all'ultimo telefonino o all'ultima auto superaccessoriata, alla velina, al programma tv che ti farà famoso in due secondi, ai fuochi fatui, alla dispersione di sè. Rispetto al mondo, ragiona e agisci al contrario: tra tanti viali così attraenti, c'è un sentiero antichissimo nascosto da rami e rovi intrecciati. Per percorrerlo e vedere dove conduce, bisogna aprirsi la via a forza di braccia, di volontà, di sudore e sacrificio, di ferite, di pazienza e apprendimento. Tra le tante di bronzo che attraggono una folla superba e inebetita, c'è una piccola porta di pietra appena sgrezzata: per entrarvi bisogna chinarsi, piegare la schiena, come in ginocchio passare sotto al suo architrave, compiere un atto di umiltà che oggi nessuno o quasi è più disposto a compiere. E' la porta stretta che conduce ad un mistero del quale solo tu possiedi la chiave, anche se non lo sai o adesso lo intuisci in maniera confusa: quella porta, sìì uno dei pochi a volerla attraversare, e assapora il gusto di scoprire cosa di te - e solo per te - svela.
        Last edited by Sean; 13-10-2011, 10:46:10.
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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        • ilcatigamatti
          Bodyweb Senior
          • Jun 2009
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          • a me casa
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          #34
          lo ho rubato, non potevo esimermi , hai il dono della parola , io molto piu semplicemente dico ai ragazzi che sono persone speciali, ma detto cosi rende infinitamente di piu , grazie
          sigpic
          Originariamente Scritto da zajka
          sicuramente fa finta perché si saltano molti momenti e non si vede nemmeno che ingoia

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          • blackshark
            Il Belloccio
            • Mar 2008
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            #35
            Grazie Sean, bellissime parole.

            Non ho piu seguito il topic per mancanza di tempo... ma l'ora è giunta, so già il posto, domani andrò al lion club pugilistico di agrigento, e inizierò il mio percorso, è il momento di confrontarsi

            dall'ultima volta che lessi il topic sono stato impegnato in alcune faccende universitarie e familiari, dimenticandomi quasi del mio intento, non è stato un bel periodo, e attualmente è piu brutto di quando mi ritrovai ad aprire questo topic descrivendo la mia malinconia e la mia angoscia

            è peggio, adesso è peggio. L'uomo medio mi direbbe, di cosa ti lamenti? hai tutti e due i genitori, hai una ragazza, hai dei soldi, una macchina, dei vestiti, una casa e l'opportunità di studiare, e io rispondo che sono felice di questo, ma al contempo sento il vuoto dentro di me, sento il vuoto nel palmo della mano, il materiale non conta, l'immateriale è nebbia, lo percepisci a malapena

            giorni fa ero perso nei miei pensieri, ero in bagno e mi guardai allo specchio, guardavo me stesso negli occhi, e improvvisamente la confusione nella mia testa fu interrotta da una domanda: chi sono, e cosa voglio veramente

            da allora ho avuto ulteriore conferma che farò quello farò per un motivo, a prescindere dall'agonismo, entrerò in quella palestra, con la speranza di ritrovare qualcosa che mi faccia aprire gli occhi la mattina senza provare angoscia, farò tutto quello che dirà il mio maestro, dalla prima all'ultima, non mi importa piu dell'agonismo, dei soldi, di diventare quello che non sarò mai, voglio solo una cosa

            salire sul ring per capire chi sono veramente, e se qualcuno di voi vorrà insegnarmi a farlo io sono qui

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