Sul perchè si inizia una am o sdc! Riflessione sulle personali motivazioni

[kaiyushi]

Sappiamo tutti quanto le motivazioni cambiano nel tempo trasformando il senso della nostra pratica quotidiana.
Ognuno dei tantissimi praticanti di arti o sport marziali o di combattimento, ha una motivazione iniziale.
Vorrei soffermarmi sul quest'ultima, ben consapevole, come ho su detto, che essa cambia nel tempo.

Personalmente iniziai grazie al suggerimento di un medico sportivo appena specializzato che sostituiva il mio medico di famiglia. All'epoca si stava scoprendo l'interesse verso le arti marziali e soprattutto c'era l'invasione di films made in Hong Kong.
Il santo medico disse ai miei genitori che avevo scoliosi, e che la mia eccessiva magrezza poteva essere ovviata con una pratica regolare e seria di una disciplina marziale.

[Ecatombe]

da ragazzino ho sempre stimato i pugili, anche se per pigrizia ed ignoranza non guardavo mai gli incontri fino alla fine.
Sono cresciuto con Iron Mike, un pugile forte ma sfortunato, ma pur sempre un campione.
Mi informai sulle palestre di pugilato, e decisi di provare perchè vedevo nei fighter un esempio di UOMO.
Da quel momento nacque un amore, un pò tormentato agli inizi, perchè quel mondo non mi apparteneva ancora.
Sono diventato uomo grazie a questo sport!

[ilcatigamatti]

avevo i piedi storti e , al momento di fare le squadre per giocare a pallone mi scartavano sempre

[Gonzo-Biker]

Sono tante le ragioni.
In primis per, forse come molti, per "diventare forti", cioè saper lottare da uomo, sapersi difendere, essere sicuri di se.
Poi vengono altre motivazionoi che spingono a continuare e migliorare giorno dopo giorno:
La bellezza del gesto atletico, la capacità di forza e resistenza, l'ambiente familiare della palestra (dalla quale non vorrei mai andarmene), ma uno dei lati più belli, secondo me, è l'esplorazione di un aspetto del nostro essere che la vita nella società civile reprime e annulla in modo pericoloso; la conoscienza della nostra capacità di lottare, del nostro controllo e la percezione delle nostra possibilità e dei nostri limiti fisici.
Solo così possiamo ammettere di essere forti, ma di poter essere battuti da chi è più forte e bravo di noi, da chi si è dedicato maggiormente (e lì non ci sono scuse).
Credo che per essere completi occorra anche conoscere quanto siamo capaci di difenderci e di offendere, di evitare di far male e anche di fare male ma sapendo come e quanto.
E' un aspetto del nostro essere e come gli altri va coltivato. (scusate l'OT).

[Halforc]

Pratica nata dall'interesse. Dopo aver visto centinai di incontri di SDC ed essermi appassionato mi è nata in maniera naturale la voglia di provarlo in prima persona. Ero anche abbastanza stufo della pesistica fine a se stessa. E vi ho trovato uno sfogo immenso visto che passo il 90% delle mie giornate sui libri.

[Ronin]

Ho cominciato più che altro per curiosità,dato che non avevo la minima idea di cosa mi accingevo a fare.La passione è nata pian piano con il tempo e con l'esperienza. Devo ammettere che la pratica delle arti marziali mi ha aiutato a crescere e ad acquisire maggiore sicurezza in me stesso.Quando ho abbandonato per problemi fisici mi è dispiaciuto un sacco

[Halforc]

Sono tante le ragioni.
In primis per, forse come molti, per "diventare forti", cioè saper lottare da uomo, sapersi difendere, essere sicuri di se.
Poi vengono altre motivazionoi che spingono a continuare e migliorare giorno dopo giorno:
La bellezza del gesto atletico, la capacità di forza e resistenza, l'ambiente familiare della palestra (dalla quale non vorrei mai andarmene), ma uno dei lati più belli, secondo me, è l'esplorazione di un aspetto del nostro essere che la vita nella società civile reprime e annulla in modo pericoloso; la conoscienza della nostra capacità di lottare, del nostro controllo e la percezione delle nostra possibilità e dei nostri limiti fisici.
Solo così possiamo ammettere di essere forti, ma di poter essere battuti da chi è più forte e bravo di noi, da chi si è dedicato maggiormente (e lì non ci sono scuse).
Credo che per essere completi occorra anche conoscere quanto siamo capaci di difenderci e di offendere, di evitare di far male e anche di fare male ma sapendo come e quanto.
E' un aspetto del nostro essere e come gli altri va coltivato. (scusate l'OT).

Non ci vedo nessun OT. Anche io credo sincermente che viviamo in un secolo in cui solo due valori vengono considerati: intelligenza e apparenza. L'essere umano esiste da 75 milioni di anni e la storia come tale ha poco più di 12000 anni. Attraverso la dimensione del combattimento si attua una scoperta della propria persona molto più valida di quella che possono offrirti sedicenti corsi di meditazione filosofica. Cosa fai nelle difficoltà, cerchi di fuggire o reagisci? Quanto dolore sei disposto a sopportare? Ti piace la competizione? Come ti senti quanto perdi? Quanto conta per te vincere?
Quando il mercoledì mattina mi presento a lezione pieni di lividi vengo sempre fatto oggetto di battute: "se vuoi ti picchio io a gratis" "ma te ti diverti proprio a causarti un trauma cranico".... Ma come dicevano in Fight Club: "quanto sai di te stesso se non hai mai combattuto?"
Le palestra di combattimento sono ambienti senza compromessi: contano solo le tue risorse interiori. Chi non vuole capire continua a vederci solo la violenza; chi pratica, spesso, ci trova una dimensione quasi poetica.

[Ecatombe]

Non ci vedo nessun OT. Anche io credo sincermente che viviamo in un secolo in cui solo due valori vengono considerati: intelligenza e apparenza. L'essere umano esiste da 75 milioni di anni e la storia come tale ha poco più di 12000 anni. Attraverso la dimensione del combattimento si attua una scoperta della propria persona molto più valida di quella che possono offrirti sedicenti corsi di meditazione filosofica. Cosa fai nelle difficoltà, cerchi di fuggire o reagisci? Quanto dolore sei disposto a sopportare? Ti piace la competizione? Come ti senti quanto perdi? Quanto conta per te vincere?
Quando il mercoledì mattina mi presento a lezione pieni di lividi vengo sempre fatto oggetto di battute: "se vuoi ti picchio io a gratis" "ma te ti diverti proprio a causarti un trauma cranico".... Ma come dicevano in Fight Club: "quanto sai di te stesso se non hai mai combattuto?"
Le palestra di combattimento sono ambienti senza compromessi: contano solo le tue risorse interiori. Chi non vuole capire continua a vederci solo la violenza; chi pratica, spesso, ci trova una dimensione quasi poetica.

parlo per il pugilato... non è proprio un ambiente pulitissimo!
Purtroppo fra tutte le AM e gli SDC il pugilato è quello più soggetto a compromessi, e questo perchè in Italia la boxe è uno dei pochi sport da combattimento che porta profitto... (non per i pugili di certo )
ma qui siamo davvero OT

[kaiyushi]

Non dimentichiamo che le discipline ataviche dell'uomo sono tutte legate alla sopravvivenza: correre, lottare e arrampicarsi!
Sono nel dna del sesso maschile.

Le motivazioni cambiano continuamente.

Gradirei che alla motivazione "curiosità" si desse un senso più profondo!
Non è un affatto casuale che ci si avvicina ad una disciplina di contatto se non si ha una motivazione profonda. Non è mai solo curiosità.

Spesso insicurezza, solitudine, disagio personale, con la propria famiglia, con i propri pari (soprattutto se in adolescenza), difficoltà personali...

Ho notato che spesso ci sono motivazione molto legate alla insicurezza e a episodi (subiti) relativi ad angherie o soprusi da parte di pari.

Pensate che mi sbaglio? Se indaghiamo meglio, potremmo dire tanto a riguardo!

[Ecatombe]

Non dimentichiamo che le discipline ataviche dell'uomo sono tutte legate alla sopravvivenza: correre, lottare e arrampicarsi!
Sono nel dna del sesso maschile.

Le motivazioni cambiano continuamente.

Gradirei che alla motivazione "curiosità" si desse un senso più profondo!
Non è un affatto casuale che ci si avvicina ad una disciplina di contatto se non si ha una motivazione profonda. Non è mai solo curiosità.

Spesso insicurezza, solitudine, disagio personale, con la propria famiglia, con i propri pari (soprattutto se in adolescenza), difficoltà personali...

Ho notato che spesso ci sono motivazione molto legate alla insicurezza e a episodi (subiti) relativi ad angherie o soprusi da parte di pari.

Pensate che mi sbaglio? Se indaghiamo meglio, potremmo dire tanto a riguardo!

ogni volta che mettevo i guantoni combattevo contro me stesso questo è il punto! non ho mai avuto un carattere facile e la boxe mi ha aiutato a smaltire tanta rabbia e tanto dolore che mi portavo dentro per questioni familiari.

[HELLVIS]

forse era scritto nel mio dna visto che il primo sport che ho praticato fu il judo.....poi tanti anni di calcio (aihmè potere della massa se potessi tornare indietro argh!!!!) e dopo due anni di inattività la mia ragazza mi propose full contact....(che lei ha lasciato dopo poco) e io che continuo dopo anni... ancora innamorato di questo sport

[kaiyushi]

ogni volta che mettevo i guantoni combattevo contro me stesso questo è il punto! non ho mai avuto un carattere facile e la boxe mi ha aiutato a smaltire tanta rabbia e tanto dolore che mi portavo dentro per questioni familiari.

Questioni quindi private, profonde, personali che coinvolgono la nostra esistenza.

Personalmente, oltre le motivazioni sostenute dal medico da me citato, abitando in periferia e subendo spesso soprusi da parte dei pari, la pratica mi aiutò considerevolmente per acquisire sicurezza e gestire le mie emozioni davanti alle arroganze e prepotenze dei bulletti di quartiere.

Iniziai a 9 anni, e vivevo in una delle tante periferie popolari di una grande città del centro!

[ilcatigamatti]

Non dimentichiamo che le discipline ataviche dell'uomo sono tutte legate alla sopravvivenza: correre, lottare e arrampicarsi!
Sono nel dna del sesso maschile.

Le motivazioni cambiano continuamente.

Gradirei che alla motivazione "curiosità" si desse un senso più profondo!
Non è un affatto casuale che ci si avvicina ad una disciplina di contatto se non si ha una motivazione profonda. Non è mai solo curiosità.

Spesso insicurezza, solitudine, disagio personale, con la propria famiglia, con i propri pari (soprattutto se in adolescenza), difficoltà personali...

Ho notato che spesso ci sono motivazione molto legate alla insicurezza e a episodi (subiti) relativi ad angherie o soprusi da parte di pari.

Pensate che mi sbaglio? Se indaghiamo meglio, potremmo dire tanto a riguardo!

si ma in molte cose si andrebbe su fattori personali che possono come non possono interessare a tutti

[Halforc]

parlo per il pugilato... non è proprio un ambiente pulitissimo!
Purtroppo fra tutte le AM e gli SDC il pugilato è quello più soggetto a compromessi, e questo perchè in Italia la boxe è uno dei pochi sport da combattimento che porta profitto... (non per i pugili di certo )
ma qui siamo davvero OT

parlo dell'allenamento eh...come arrivano i soldi va tutto in merda senza dubbio. Ma nessuno perde una sessione di sparring col compagno di corso perchè lo pagano

[kaiyushi]

si ma in molte cose si andrebbe su fattori personali che possono come non possono interessare a tutti

Hai ragione, però un po' di libertà non può che fare bene!

Sarà una mia deformazione professionale? Sono un consulente psicologico...