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io non sono umano, io sono l'ex Signore dei Bordelli e trascendo la materia fallace. In me alberga lo spirito di Lord Byron. Rassegnati, a me l'errore è negato
Trentaquattroeuro e affini, guadagni facili ma solo per i gestori (*aggiornamento*)
Impazzano i siti che promettono telefonini e altri oggetti di valore in cambio di una cifra
modesta. Poche speranze di vincita per chi gioca, garanzie di guadagno per chi organizza
I nomi dei siti cambiano (www.trentaquattroeuro.com e www.35euro.it sono solo due dei
tanti), ma il meccanismo di fondo è sempre grosso modo lo stesso: versando ua cifra molto
modesta (una trentina di euro, appunto) si può vincere un oggetto di valore molto superiore,
per esempio un telefonino, un computer, una telecamera o un iPod, se si reclutano altri
partecipanti. Come è possibile?
Già la frase "se si reclutano altri partecipanti" dovrebbe mettervi in allarme: è infatti
una variante del gioco della piramide di denaro o del marketing multilivello. In pratica,
tanti versano soldi, ma soltanto i primi partecipanti ottengono il beneficio apparentemente
promesso, e ben presto il gioco si blocca per l'impossibilità di trovare nuovi membri. Chi
incassa con certezza e abbondanza è invece l'organizzatore del gioco.
Anche se non si può parlare di vera e propria truffa dal punto di vista legale, questi siti
operano ai limiti della legalità: sono in sostanza lotterie mascherate, e il fatto che le
probabilità di vincita siano modeste è nascosto nelle pieghe del regolamento facendo leva
sulla scarsa dimestichezza matematica dei partecipanti.
Quasi sempre, questi siti sono strutturati in modo che i soldi versati per partecipare
figurano come prezzo per l'acquisto di un oggetto di scarso valore (per esempio un
ciondolino per cellulari) che viene effettivamente consegnato a tutti, mentre la possibilità
di vincere l'oggetto di valore viene data in "regalo". Con questo espediente, il
partecipante che non porta a casa il telefonino apparentemente promesso non può contestare:
ha pagato per l'oggettino, non per il cellulare.
Lasciando da parte questi escamotage e chiamando le cose col loro nome, il meccanismo di
partecipazione è una trappola per chi non fa bene i conti. Infatti versando la quota di
partecipazione si entra al livello più basso di una "tabella" associata all'oggetto di
valore desiderato. La tabella ha in genere una ventina di livelli, e ad essa è associata una
seconda tabella di pari dimensioni. Ogni volta che la seconda tabella si riempie con venti
nuovi nominativi, i partecipanti presenti nella prima salgono di un livello: chi arriva al
primo livello si porta a casa l'oggetto di valore.
Di conseguenza, se si entra al ventesimo livello, per conquistare l'oggetto di valore
bisogna che la seconda tabella si riempia di venti nuovi giocatori una ventina di volte; in
altre parole, è necessario che si iscrivano quasi 400 giocatori, di cui soltanto una ventina
porterà eventualmente a casa il premio. A trenta e rotti euro per giocatore, il guadagno per
l'organizzatore è garantito: basta che il premio in palio costi meno di venti volte la quota
d'iscrizione (a 34 euro per giocatore, basta che costi meno di 680 euro).
Il vero problema è che è estremamente difficile trovare così tanti nuovi giocatori, per cui
molto spesso la tabella non si riempie mai e non vince nessuno, mentre l'organizzatore si
tiene tutte le quote di partecipazione.
In pratica, anche ammettendo che il gioco sia condotto onestamente, coloro che arriveranno
ad ottenere l'oggetto in palio sono una frazione modesta dei partecipanti, spesso meno di
uno su venti. Il giocatore che ha le migliori probabilità di vincita è quello che entra per
primo in una tabella, ma anche lui deve trovare circa 400 altri giocatori prima di
conquistarsi l'agognato premio. Questo induce spesso a comportamenti da spammer nella
disperata ricerca di nuovi partecipanti, causando fastidio in Rete anche a chi è abbastanza
saggio da non partecipare a queste piramidi di denaro.
Una probabilità su venti può anche sembrarvi un rischio accettabile. Il problema è che la
probabilità reale è molto inferiore e rischia di essere zero, perché se la prima tabella non
si riempie e nessuno arriva in cima, ossia se non si reclutano circa 400 giocatori, non
vince nessuno e i guadagni dell'organizzatore schizzano a livelli stratosferici: una tabella
da 20 livelli, con una quota di 34 euro per giocatore, incassa 34 x 20 x 20 = 13600 euro
prima di dover distribuire il primo degli oggetti di valore.
Un organizzatore che voglia spremere fino in fondo i suoi utenti può inoltre creare un
numero molto alto di tabelle distinte, ciascuna associata a un "regalo" diverso: in questo
modo aumenta il numero di tabelle incomplete (in cui nessuno è ancora arrivato al primo
posto e quindi ci sono soltanto guadagni e nessuna spesa) e aumentano le probabilità che il
gioco si fermi, dando ulteriori soldi facili all'organizzatore.
Resta insomma valida la regola d'oro delle fregature in Rete: se un'offerta sembra troppo
bella per essere vera, è perché non è vera.
Aggiornamento (29/3/2005): Dopo la prima versione di questo articolo, il titolare di
Trentaquattroeuro.com ha fornito alcune informazioni ulteriori, chiedendo di ribadire che il
suo sito non vende nulla in cambio della quota d'iscrizione e che "garantisce a tutti, con
il tempo, di ricevere l'oggetto desiderato".
Nonostante ripetute richieste, tuttavia, il titolare non ha chiarito in termini
matematici come possa reggersi un sistema nel quale si fa dare 34 euro da ogni partecipante
e poi garantisce di dare a ogni singolo partecipante un oggetto di valore largamente
superiore.
Questa garanzia, inoltre, sembra essere contraddetta dai dati pubblicati sul sito
stesso: avrebbero ricevuto l'oggetto circa 320 persone su un totale di 4271 iscritti. In
altre parole, 3951 giocatori hanno pagato ma non hanno ancora ricevuto l'oggetto. Poiché il
titolare ha precisato che la garanzia vale "con il tempo", per ulteriore scrupolo
ritorneremo fra qualche settimana a vedere gli aggiornamenti di questi dati.
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Attenzione ai siti che promettono a prezzi stracciati i migliori cellulari delle marche più
note, ma anche lettori MP3 e console per videogiochi: si tratta di truffe in piena regola! A
lanciare l'allarme è Lega Consumatori Toscana che precisa: il meccanismo alla base della
truffa è a matrice piramidale e comporta l'acquisto online di un cd-rom contenente una
raccolta di giochi, programmi, sfondi e suonerie per i cellulari più venduti.
Una volta effettuato l'acquisto, il proprio nome viene inserito in una sorta di classifica,
all'interno della quale si sale di posizione man mano che altri utenti effettuano l'acquisto
del cd-rom. Al raggiungimento del vertice della piramide si conquista il diritto alla
vincita del telefono cellulare prescelto. In realtà numerosi utenti si sono rivolti alla
nostra associazione per denunciare la mancata consegna dei premi messi in palio dai siti
internet.
Naturalmente viene richiesto di promuovere l'iniziativa presso altri potenziali utenti, al
fine di scalare la piramide il più rapidamente possibile. Complice la scarsa tempestività di
chi dovrebbe provvedere alla loro rimozione sulla Rete, il numero degli annunci di questo
genere cresce via via a dismisura, inducendo i consumatori a ritenere l'operazione veritiera
e perfettamente legale.
In attesa che le Autorità competenti pongano rimedio al problema, non possiamo che
consigliare agli utenti di stare alla larga da siti ed annunci simili e di segnalare
tempestivamente al nostro sito Interent o alla Polizia Postale indirizzi e circostanze
C'è un'enorme varietà di messaggi che promuovono siti che consentirebbero di avere telefonini, telecamere, computer, lettori DVD portatili e altri oggetti di valore spendendo soltanto una trentina di euro per partecipare a un "gioco".
I nomi dei siti cambiano (www.trentaquattroeuro.com e www.35euro.it sono solo due dei tanti), ma il meccanismo di fondo non cambia. Si paga una cifra molto inferiore al valore dell'oggetto che si desidera, e si ottiene un'iscrizione al "gioco", oppure in cambio dei soldi si riceve un oggetto di valore molto modesto, per esempio un ciondolino per cellulari (in questo modo, siccome si riceve un oggetto, i soldi spesi sono un pagamento di un acquisto e non una quota d'iscrizione).
Con il pagamento si entra al livello più basso di una "tabella", che sarebbe più corretto chiamare "piramide" per le ragioni che diverranno chiare fra un attimo. Si riceve "in regalo" (così dicono questi siti) l'oggetto desiderato soltanto se si arriva in cima alla tabella. Per salire di un livello lungo la tabella, bisogna che altre persone (di solito dieci o venti) siano disposte ad associarsi al "gioco" pagando la cifra pattuita.
Datazione e origini
Le prime segnalazioni di questo tipo di offerta ingannevole sono giunte al Servizio Antibufala alla fine di dicembre 2004.
Perché è un'offerta ingannevole
E' un'offerta ingannevole fondamentalmente perché è difficile rendersi conto che l'ascesa di un dato partecipante verso la cima richiede un numero impraticabile di nuovi partecipanti, per cui ottenere il premio desiderato è molto improbabile, e questo fatto viene nascosto tra le pieghe del regolamento.
Inoltre, il problema di base è che non è matematicamente possibile che tutti i partecipanti ottengano l'oggetto desiderato, perché altrimenti il sito dovrebbe distribuire molto più di quello che incassa. Qualcuno ci deve rimettere restando senza l'oggetto desiderato.
In pratica, anche ammettendo che il gioco sia condotto onestamente, coloro che arriveranno ad ottenere l'oggetto promesso sono una frazione modesta dei partecipanti, spesso meno di uno su venti. Tutti gli altri pagheranno e non otterranno nulla, se non l'oggettino che hanno (almeno formalmente) acquistato, per cui non si potranno lamentare di essere stati buggerati. L'organizzatore del "gioco", invece, avrà incassato così tanti soldi dai partecipanti che potrà anche permettersi di dare effettivamente il premio pattuito al "vincitore", se mai se ne concretizza uno. Ecco perché è una piramide.
Resta insomma valida la regola d'oro delle fregature in Rete: se un'offerta sembra troppo bella per essere vera, è perché non è vera.
Un altro effetto sgradevole di quest'offerta ingannevole è che i partecipanti, alla ricerca disperata di nuovi giocatori, fanno spamming indiscriminato, infastidendo anche i non giocatori.
Esempio pratico
Prendete un sito (ipotetico) di nome www.trentatreeuro.it che usa questo meccanismo, e immaginate di parteciparvi come utente per procurarvi un telefonino di quelli citati sul sito. Il suo regolamento dirà da qualche parte che gli utenti non acquistano per 33 euro un telefonino, ma bensì un altro oggetto di valore molto modesto, chiamiamolo Citrullino, e che grazie a questo loro acquisto potranno (sottolineato potranno) ricevere "in regalo" il telefonino se (ed è questo il problema) arrivano al primo posto in una "tabella" o "lista".
Il Citrullino ha uno scopo ben preciso all'interno del meccanismo: siccome con i vostri 33 euro acquistate un oggetto che vi viene effettivamente dato (il Citrullino, appunto), i soldi non costituiscono una quota associativa, ma un pagamento per un acquisto. Questo è molto importante ai fini legali: se poi non ottenete il telefonino, non potete lamentarvi, perché voi non avete pagato 33 euro per il telefonino, ma per il Citrullino, che avete effettivamente ricevuto. Se non avete letto bene il regolamento, sono cavoli vostri.
Pagando 33 euro all'organizzatore del gioco, ricevete il vostro Citrullino e (in regalo) un posto nella tabella, che è divisa in due parti, chiamiamole A e B, con (per esempio) venti posti ciascuna. Poniamo che la tabella A non sia ancora piena e che vi venga dato il posto libero più basso nella tabella A, quindi il ventesimo.
Per farvi salire di un posto nella tabella, occorre che la tabella B venga riempita da venti partecipanti (20 x 33 = 660 euro). Salire di 19 posizioni significa riempire 19 volte i 20 posti della tabella B, vale a dire trovare 19 x 20 = 380 partecipanti. Riuscirete a trovare 380 persone disposte a scucire 33 euro per partecipare al gioco? Se non le trovate, non riceverete il telefonino tanto sospirato.
Dal punto di vista dell'organizzatore, le cose funzionano così: mediamente ogni 20 iscrizioni (20 x 33 = 660 euro), un iscritto si trova in cima e quindi ha diritto al "regalo". Se (come solitamente accade) il "regalo" costa meno di 660 euro, l'organizzatore guadagna la differenza. Il gioco, insomma, è sicuramente piuttosto conveniente per chi lo organizza.
Ma l'organizzatore ha delle ulteriori possibilità di guadagno alla fine e all'inizio di una tabella. Se a un certo punto una tabella si esaurisce e non raggiunge le 20 nuove iscrizioni necessarie per produrre un nuovo "vincitore", l'organizzatore incassa lo stesso e non deve dare alcun premio ulteriore. Per esempio, se la tabella B si ferma a 12 iscrizioni per mancanza di nuovi partecipanti, l'organizzatore porta a casa 12 x 33 = 396 euro puliti e non deve dare alcun "regalo".
C'è di meglio: quando una tabella è completamente vuota, all'inizio del gioco, il primo iscritto entra al posto numero 20 della tabella A. Per salire di un posto, devono iscriversi altri 19 giocatori (di solito il primo giocatore riceve due posti, uno nella tabella A e uno nella B). Per far arrivare in cima alla tabella il primo giocatore, e quindi dover dispensare il primo regalo, la tabella B di 20 posti deve riempirsi 20 volte, vale a dire l'organizzatore incassa 20 x 20 x 33 = 13200 euro prima ancora di elargire il primo telefonino.
Un organizzatore che voglia spremere fino in fondo i suoi utenti può creare un numero molto alto di tabelle distinte, ciascuna associata a un "regalo" diverso. In questo modo aumenta il numero di tabelle A incomplete (in cui nessuno è ancora arrivato al primo posto e quindi ci sono soltanto guadagni e nessuna spesa) e aumentano le probabilità che le tabelle B restino a un certo punto incomplete e il gioco si fermi.
I dettagli e i numeri possono variare, ma il principio non cambia: le probabilità di ottenere l'oggetto desiderato sono poche, e i guadagni degli organizzatori sono spettacolari. Se non ci credete, siete liberi di partecipare. Poi, però, non venitevi a lamentare che avete perso i vostri euro, perché tecnicamente non è vero: li avete spesi per comperare il vostro Citrullino. Contenti?
Trentaquattroeuro.com ribatte
Il 26/3/2005 ho pubblicato su Zeusnews.it un articolo su questo genere di siti. Giorgio Dorio, titolare del dominio Trentaquattroeuro.com, ha ritenuto calunniosa la mia indagine e ha usato termini piuttosto coloriti nei miei confronti, ma non ha saputo finora smentire la mia analisi portando dati obiettivi e indiscutibili. I dati pubblicati da trentaquattroeuro.com e confermati da Dorio sembrano indicare che soltanto un giocatore su 13 circa riceve effettivamente l'oggetto desiderato: gli altri pagano e restano a bocca asciutta.
Al 30/3/2005, su Trentaquattroeuro.com risultavano 323 "ricevuto" (persone che hanno ricevuto l'oggetto) contro 4308 iscrizioni. In altre parole, ben 3985 giocatori hanno pagato ma non hanno (ancora) ricevuto nulla.
Ok, abbiamo capito. Cmq un link basta, non serve copiare il link e il testo in esso contenuto.
Cmq 4308 x 34 Euro fa 146.472,00 Euro.
Compliementi al gestore del sito!
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