Fast TCP

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    Fast TCP

    Sicuramente vi sarà arrivato all'orecchio del nuovo protocollo di comunicazione (Fast TCP) su cui gli scienziati del California Institute of Technology stanno lavorando. Trascrivo l'articolo apparso sul Corriere della Sera il 5 giugno 2003:

    Super-Internet: un film scaricato in 5 secondi
    Sperimentato in California un nuovo «protocollo» per inviare dati in rete: 8,6 Gigabits al secondo, 153 mila volte un modem.

    LOS ANGELES - Il tempo di lanciare il download e, 5 secondi dopo, un intero dvd finisce sul pc. Fantascienza? Non più, almeno nei laboratori del California Institute of Technology (Caltech) di Pasadena, guidato da Steven Low. Al Caltech è stata testata con successo una connessione Internet che permette di raggiungere velocità elevatissime, realizzabili grazie al Fast Tcp, un «protocollo» per trasferire dati in grado di operare attraverso l'infrastruttura esistente ma dotato di una capacità di molte volte superiore a quella della cosiddetta banda larga. Se dovesse prendere piede, la visione casalinga di un film scaricato online diventerebbe alla portata di tutti. Per non parlare della musica: un intero cd si materializzerebbe sul pc di casa in un battito di ciglia.

    IL TCP - Per comprendere la rivoluzione che promette il Fast Tcp, bisogna partire dal protocollo (ovvero l'insieme di regole e convenzioni tecniche che devono seguire le comunicazioni ed i trasferimenti di dati) Tcp, Transmission control protocol, attualmente utilizzato dal traffico Internet. Ideato negli anni Settanta da Vinton Cerf, uno dei padri di Internet, e da Bob Kahn (che lavorava su Arpanet, progenitore della moderna rete globale), consiste nel dividere i file di grossi dimensioni in pacchetti di circa 1.500 bytes, ognuno dei quali porta con sé «l'indirizzo» di mittente e destinatario. Il computer che invia i pacchetti attende dal destinatario un segnale che l'invio è andato a buon fine, e poi fa un altro invio. Se la spedizione del pacchetto non riesce, viene ripetuta alla metà della velocità precedente, e così via, rallentando man mano, fino a che non si raggiunge il successo. Questo significa che ogni problema sulla linea fa precipitare le prestazioni velocistiche della trasmissione.

    FAST TCP - Il Fast Tcp utilizza pacchetti delle stesse dimensioni del sistema attuale e quindi può sfruttare la stessa infrastruttura di trasmissione. La differenza sta nel software e nell'hardware del computer del mittente, che costantemente misurano il tempo impiegato da ciascun pacchetto per arrivare a destinazione e il tempo di ciascun messaggio di conferma. Questo sistema rivela i ritardi sulla rete e avvisa il mittente di possibili perdite di dati. Il software del Fast Tcp utilizza poi queste informazioni per spingere la connessione alla massima velocità possibile sulla linea, promettendo al contempo di non perdere alcun dato.

    NUMERI - Le prime applicazioni pratiche del Fast Tcp sono state testate nel novembre 2002: ricercatori del Caltech hanno inviato dati al Cern di Ginevra a una velocità media di 925 Megabits al secondo. Sulle stesse linee a larga banda, con il «vecchio» Tcp si viaggia «solo» a 266 Megabits. Associando però 10 sistemi Fast Tcp, i ricercatori hanno raggiunto velocità di 8,6 Gigabits al secondo. Per dare un termine di paragone, si tratta di qualcosa circa 6.000 volte più rapido di una linea Dsl e 153 mila volte un modem analogico.

    LE APPLICAZIONI - Ma perché si lavora su queste tecnologie? A chi può servire una linea da 10 Gigabits al secondo? Al momento, non certo agli utenti finali. La velocità e l'affidabilità del trasferimento dati sono invece questioni essenziali per i progetti scientifici ai quali collaborano laboratori sparsi per il globo. «L'abilità di estrarre, trasportare, analizzare e condivedere quantità di dati misurabili in Terabyte (un milione di Megabyte, ndr) - dice Harvey Newmann, professore di fisica al Caltech - è il cuore del processo di ricerca e sviluppo delle nuove conoscenze scientifiche». I progressi potrebbero così essere evidenti in campi quali la fisica nucleare, l'astronomia, la meteorologia su scala globale, la biologia, la sismologia, le industrie aerospaziali e mediche. Ma anche, e qui tornano i ballo i consumatori, nella distribuzione di film «on demand». Non a caso, hanno già manifestato il loro interesse società come Disney e Microsoft. Il sogno di pensionare videocassette e Dvd è in marcia.


    STICA!!!
  • chomog
    Bodyweb Senior
    • Nov 2002
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    • Napoli
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    #2
    Ora la domanda è: quanto ci mettera' il mio Hard Disk che gira a 7200-10.ooo rpm a copiare 4.7 e passa {non considero neanche i Dvd9 :P } in entrata?


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