Originariamente Scritto da XVII
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La teoria che ti trasmette l'università in cosa consiste?
Lavorando all'interfaccia j2ee di un database postgres lo scopri rapidamente che cos'è una tabella di hash e perchè è conveniente rispetto ad altre strutture di dati. Non c'è bisogno di una dissertazione sulla complessità asintotica.
La sintassi è un aspetto secondario del linguaggio di programmazione, oggi giorno esistono IDE che a momenti scrivono il codice al posto tuo.
Ogni linguaggio porta con se una precisa metodologia di programmazione.
La dimostrazione è proprio in un esempio che fai:
Le differenze tra C e Java sono abissali (perchè un programmatore C è abituato a mangiare pane e puntatori, lo metti su Java entra in panico) , eppure la sintassi è grosso modo la medesima.
Bada bene, non dico che l'università sia inutile, ma una volta laureato non sei nemmeno l'ombra di un programmatore.
Ed anche l'infarinatura teorica che dovresti avere è molto all'acqua di rose.
Ho imparato di più in tre mesi di formazione che in 5 anni di università.
Eppure sono uscito con 108.
Quanto dovrebbe durare un corso?
La formazione non si ferma mai, è periodica.
Va bene essere autodidatti, anzi benissimo, ma ci sono cose che un manuale non ti trasmette con la stessa immediatezza.
Ti fai 6 mesi su ruby, 3 su struts, magari un periodo su phyton che è largamente sottovalutato in Italia... sei ancora zero.
All'università non ti spiegano nemmeno cosa sono phyton e ruby, e dovrebbero farlo.
Non parliamo poi del SAP, che ha salvato il sedere a tanti programmatori disoccupati.
Nella mia università lo facevano quelli di Economia!
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Originariamente Scritto da Tristan
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