Un hacker di diciassette anni si è fatto beffa di Steve Jobs, guru di Apple e inventore dell'iPod. George Hotz, studente del New Jersey, è riuscito a intervenire sulla scheda Sim dell'iPhone, cellulare in fase di lancio che integra funzioni multimediali e una schermo sensibile al tatto, che negli Stati Uniti ha come fornitore esclusivo di servizi di telefonia At&t. Il metodo messo a punto da Hotz, fresco di maturità e in attesa di cominciare il suo primo anno di college, consente di utilizzare il telefono anche con la rete di T-Mobile, principale concorrente di At&t, o al di fuori degli Stati Uniti, come un qualsiasi telefono su rete Gsm. T-Mobile è l'unica compagnia negli Usa i cui standard sono compatibili con il gadget della Apple.
Il teenager ha impiegato tutte le sue vacanze per capire come sostituire la scheda Sim in dotazione al telefono con una scheda di T-Mobile, l'unico altro operatore in grado di supportare le funzionalità dell'iPhone. In una intervista all'emittente Msnbc ha ammesso di avere passato molte notti in bianco nel tentativo di risolvere l'enigma dell'iPhone. È riuscito nel suo intento con l'aiuto di altri quattro hacker conosciuti online, due abitano in Russia. Potenza del Web 2.0, l'internet del social networking. Hotz ha descritto il procedimento sul suo blog (http://iphonejtag.blogspot.com/). «Non c'è nulla di illegale - ha poi spiegato a Msnb - le leggi americane consentono di fare la modifica in maniera legittima, se si è in grado di farlo».
L'operazione non è alla portata di chiunque: richiede un paio d'ore di lavoro e abilità informatiche e di saldatura. Hotz ha già messo in vendita online uno dei due telefoni che è riuscito a "crackare": il suo iPhone è stato già valutato circa 2.000 dollari, quattro volte il prezzo della versione base in commercio a 499 dollari. Hotz si vanta di essere il primo ad aver utilizzato sull'iPhone una scheda diversa da quella in dotazione.
Ma attenzione: esistono altri stratagemmi per ottenere lo stesso risultato e non richiederebbero neppure la necessità di aprire il telefono e intervenire sui chip. Basta solo un software, iPhoneSimFree (si può ottenere contattando il sito www.iphonesimfree.com). Il programma è recensito dal sito internet specializzato Engadget e consente, secondo quanto spiegato, di cambiare semplicemente i parametri della Sim-card per utilizzare il telefono con provider Gsm diversi da At&t, negli Stati Uniti e all'estero.
Il teenager ha impiegato tutte le sue vacanze per capire come sostituire la scheda Sim in dotazione al telefono con una scheda di T-Mobile, l'unico altro operatore in grado di supportare le funzionalità dell'iPhone. In una intervista all'emittente Msnbc ha ammesso di avere passato molte notti in bianco nel tentativo di risolvere l'enigma dell'iPhone. È riuscito nel suo intento con l'aiuto di altri quattro hacker conosciuti online, due abitano in Russia. Potenza del Web 2.0, l'internet del social networking. Hotz ha descritto il procedimento sul suo blog (http://iphonejtag.blogspot.com/). «Non c'è nulla di illegale - ha poi spiegato a Msnb - le leggi americane consentono di fare la modifica in maniera legittima, se si è in grado di farlo».
L'operazione non è alla portata di chiunque: richiede un paio d'ore di lavoro e abilità informatiche e di saldatura. Hotz ha già messo in vendita online uno dei due telefoni che è riuscito a "crackare": il suo iPhone è stato già valutato circa 2.000 dollari, quattro volte il prezzo della versione base in commercio a 499 dollari. Hotz si vanta di essere il primo ad aver utilizzato sull'iPhone una scheda diversa da quella in dotazione.
Ma attenzione: esistono altri stratagemmi per ottenere lo stesso risultato e non richiederebbero neppure la necessità di aprire il telefono e intervenire sui chip. Basta solo un software, iPhoneSimFree (si può ottenere contattando il sito www.iphonesimfree.com). Il programma è recensito dal sito internet specializzato Engadget e consente, secondo quanto spiegato, di cambiare semplicemente i parametri della Sim-card per utilizzare il telefono con provider Gsm diversi da At&t, negli Stati Uniti e all'estero.
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