Accipicchia,ma non ti avevo gia' risposto?
Mi sembrava che questo tuo intervento fosse vecchio,invece pare proprio che abbia fatto confusione...provvediamo:-)
Ecco gia' qui ci sono delle precisazioni da fare. non tutte le persone che hanno fatto delle scoperte fondamentali,siano esse state puramente teoriche o prettamente tecnologiche, erano animate dal desiderio di guadagnare.
per molte di lore l'obiettivo piu' importante era la fama,la voglia di conquistarsi un posto nell'eternita' del ricordo della razza umana.
Oppure si e' trattato di veri e propri benefattori dell'umanita',quelli che mi sono piu' simpatici, capaci di continuare i loro studi per il solo amore del prossimo e del proprio campo di interesse.
Ridurre l'intero progresso dell'uomo ad una ricerca di ricchezza mia pare un po' umiliante per noi stessi.
Altro dato che contesto.
Non devono essere necessariamente le aziende capitaliste che hanno degli ovvi obiettivi di accumulazione del denaro ad investire nella ricerca.
Gli stati dovrebbero cooperare tra di loro per rendere la conosenza fruibile a tutti e gratis.
Un esempio lampante e di importanza capitale e' quello della ricerca sul genoma umano che vede contendersi la leadership del settore due realta',l'una privata e l'altra pubblica costituita dal consorzio internazionale.
Ti rendi conto di cosa vorrebbe dire avere il genoma umano brevettato da un privato?
Ovviamente questo e' un esempio limite,ma non credere che anche le teorie piu' astratte non abbiano delle ripercussioni pratiche notevoli,magari proprio quando non ce lo saremmo piu' aspettati.
Un matematico inglese,Hamilton, dedico' la sua vita ad un particolare tipo di numeri,i quaternioni, ai quali richiedeva certe proprieta' caratteristiche e che si rivelarono all'epoca poco piu' che un interessante studio di algebra.
Alcuni secoli dopo li usarono i fisici nei calcoli della dinamica quantistica,ovvero in un campo che hamilto non poteva nemmeno sognarsi.
Lo stesso dicasi per le geometrie non riemanniane e dell'uso che ne e' stato fatto in relativita'.
La ricerca scientifica deve essere un imperativo dei governi,che devono finanziarla con lo scopo di far progredire l'intero genere umano,negando la possibilita' di ingerenze private nel pensiero degli studiosi,affinche' le nuove scoperte possano portare vantaggi a tutti e non solo a chi ne ha gia' molti.
Che si potrebbe,come gia' detto,usarla proprio con l'obiettivo di lavorare di meno tutti quanti e redistribuire le ricchezze tra i meno fortunati ed i piu' sfruttati.
Si puo' vivere calati nel modo piu' pratico possibile nella realta' che ci circonda eppure adoperarsi affinche' le cose cambino secondo le proprie linee guida,morali,sociali ed ovviamente politiche.
in quest'ottica non voto per le destre,non inseguo il profitto ad ogni costo, non faccio pazzie per telefonini e macchinoni,ovvero cerco di essere nel mio piccolo il piu' antagonista possibile al sistema.
Ovviamente non sono perfetto ed ho molte cadute di stile,per cosi' dire, non riesco ad essere coerente sino in fondo con i miei pensieri,ma devo ammettere che la lotta quotidiana contro tutta una serie di msgs pubblicitari e' piuttosto dura.
Non sono ancora laureato,quindi prendo la tua affermazione come un augurio:-))))
Cmq si,credo sia un lavoro nobile,ma non piu' nobile del fare l'operaio e forse meno di quel che fa un bravo falegname...dico sul serio.
Sono stato un commerciante per quattro anni,avevo una tabaccheria e le cose andavano anche benino,ma mi sono acorto che non era il lavore per me ed ho cambiato strada,anzi sono ritornato a fare quel che mi piaceva,ovvero studiare matematica.
In questa scelta hanno inciso moltissimo proprio i motivi che hai riportato e che mi facevano sentire ogni giorno piu' distante da quello in cui credevo veramente.
ovviamente non ce l'ho con chi lavorando crea occasione di benessere anche per gli altri,il fatto e' che mi pare un dato piuttosto raro nel panorama economico mondiale e proprio perche' le regole del capitalismo ormai sono saltate ed ogni mezzo e' concesso per arrivare a determinati obiettivi,senonche',ammesso che li si sia raggiunti, questi obiettivi sono gia' superati e c'e' chi ti spinge a raggiungerne di nuovi,piu' grandi ed impegnativi...una rincorsa senza fine,che in realta' non ci appartiene e che conduciamo per far stare in piedi questo mondo occidentale ormai marcio sino al midollo.
Lo so ,lo so...so benissimo che imprendere non significa automaticamente diventare ricchi,del resto non me la prendo certo con i piccoli imprenditori onesti.
E' ovvio che ce l'abbia con i grandi gruppi,con i personaggi alla berlusconi capaci di qualsiasi accordo con qualsiasi tipo di potere forte,legale o meno che sia.
E poi non credo che la parola padroni sia cosi' brutta,innanzitutto serve a ricordare alla classe "operaia" che esistono delle distinzioni ed e' importante che vengano ricordate e non annacquate dall'operato stinto dei sindcati moderni. In secondo luogo questa parola e' intesa in senso dispregiativo solamente nel caso degli sfruttatori che,mi perdonerai la presunzione, credo proprio che costutiscano la maggioranza.
Questa non l'ho capita:-)
Sui posti di lavoro della sinistra sonostato critico in molte ocasioni,tuttavia le mie precisazioni riguardavano le critiche del berlusca che pur ammirando il modello americano,che fa i conti nel medesimo modo, non ha mai smesso di offenedere l'operato del centrosinistra nella questione dell'occupazione.
In ogni caso io non sono cosi; d'accordo con la flessibilita' soprattutto quando si tratta di poter licenziare il dipendente senza una giusta causa,come voleva fare a suo tempo il polo.
Mi sembrava che questo tuo intervento fosse vecchio,invece pare proprio che abbia fatto confusione...provvediamo:-)
Postato originalmente da : marco eurosup:
<STRONG>Caro Sinirvasa,
Tu però affermi che " non debba essere il denaro il primo pensiero dell' uomo e che, soprattutto alla luce dei progressi tecnologici che siamo riusciti a raggiungere, non ci sarebbe bisogno di rompersi tutti quqnti la schiena per far arricchire i padrono". Guarda che questi progressi tecnologici, sono il frutto di coloro che hanno investito capitali per arricchirsi ulteriormente in futuro.
</STRONG>
<STRONG>Caro Sinirvasa,
Tu però affermi che " non debba essere il denaro il primo pensiero dell' uomo e che, soprattutto alla luce dei progressi tecnologici che siamo riusciti a raggiungere, non ci sarebbe bisogno di rompersi tutti quqnti la schiena per far arricchire i padrono". Guarda che questi progressi tecnologici, sono il frutto di coloro che hanno investito capitali per arricchirsi ulteriormente in futuro.
</STRONG>
per molte di lore l'obiettivo piu' importante era la fama,la voglia di conquistarsi un posto nell'eternita' del ricordo della razza umana.
Oppure si e' trattato di veri e propri benefattori dell'umanita',quelli che mi sono piu' simpatici, capaci di continuare i loro studi per il solo amore del prossimo e del proprio campo di interesse.
Ridurre l'intero progresso dell'uomo ad una ricerca di ricchezza mia pare un po' umiliante per noi stessi.
Postato originalmente da : marco eurosup:
<STRONG>
E' proprio la mentalità arrivista che Tu contesti, che da come risultato questi frutti tecnologici, altrimenti che glielo fa fare alle aziende di investire in ricerca.
</STRONG>
<STRONG>
E' proprio la mentalità arrivista che Tu contesti, che da come risultato questi frutti tecnologici, altrimenti che glielo fa fare alle aziende di investire in ricerca.
</STRONG>
Non devono essere necessariamente le aziende capitaliste che hanno degli ovvi obiettivi di accumulazione del denaro ad investire nella ricerca.
Gli stati dovrebbero cooperare tra di loro per rendere la conosenza fruibile a tutti e gratis.
Un esempio lampante e di importanza capitale e' quello della ricerca sul genoma umano che vede contendersi la leadership del settore due realta',l'una privata e l'altra pubblica costituita dal consorzio internazionale.
Ti rendi conto di cosa vorrebbe dire avere il genoma umano brevettato da un privato?
Ovviamente questo e' un esempio limite,ma non credere che anche le teorie piu' astratte non abbiano delle ripercussioni pratiche notevoli,magari proprio quando non ce lo saremmo piu' aspettati.
Un matematico inglese,Hamilton, dedico' la sua vita ad un particolare tipo di numeri,i quaternioni, ai quali richiedeva certe proprieta' caratteristiche e che si rivelarono all'epoca poco piu' che un interessante studio di algebra.
Alcuni secoli dopo li usarono i fisici nei calcoli della dinamica quantistica,ovvero in un campo che hamilto non poteva nemmeno sognarsi.
Lo stesso dicasi per le geometrie non riemanniane e dell'uso che ne e' stato fatto in relativita'.
La ricerca scientifica deve essere un imperativo dei governi,che devono finanziarla con lo scopo di far progredire l'intero genere umano,negando la possibilita' di ingerenze private nel pensiero degli studiosi,affinche' le nuove scoperte possano portare vantaggi a tutti e non solo a chi ne ha gia' molti.
Postato originalmente da : marco eurosup:
<STRONG>
E poi, ci sono persone che pensano che la tecnologia sia un male perchè ruba lavoro alle persone. Tu cosa ne pensi ?
</STRONG>
<STRONG>
E poi, ci sono persone che pensano che la tecnologia sia un male perchè ruba lavoro alle persone. Tu cosa ne pensi ?
</STRONG>
Postato originalmente da : marco eurosup:
<STRONG>
Sul fatto che il denaro non dovrebbe essere il primo pensiero dell' uomo, dici bene, NON DOVREBBE in teoria, ma in realtà interessa a molti. Devi interpretare la vita in base alla realtà concreta non in base a quello che ti piacerebbe che fosse.
</STRONG>
<STRONG>
Sul fatto che il denaro non dovrebbe essere il primo pensiero dell' uomo, dici bene, NON DOVREBBE in teoria, ma in realtà interessa a molti. Devi interpretare la vita in base alla realtà concreta non in base a quello che ti piacerebbe che fosse.
</STRONG>
in quest'ottica non voto per le destre,non inseguo il profitto ad ogni costo, non faccio pazzie per telefonini e macchinoni,ovvero cerco di essere nel mio piccolo il piu' antagonista possibile al sistema.
Ovviamente non sono perfetto ed ho molte cadute di stile,per cosi' dire, non riesco ad essere coerente sino in fondo con i miei pensieri,ma devo ammettere che la lotta quotidiana contro tutta una serie di msgs pubblicitari e' piuttosto dura.
Postato originalmente da : marco eurosup:
<STRONG>
Tu di lavoro fai il matematico. Un lavoro nobile, come tutti i lavori di insegnamento.
</STRONG>
<STRONG>
Tu di lavoro fai il matematico. Un lavoro nobile, come tutti i lavori di insegnamento.
</STRONG>
Cmq si,credo sia un lavoro nobile,ma non piu' nobile del fare l'operaio e forse meno di quel che fa un bravo falegname...dico sul serio.
Postato originalmente da : marco eurosup:
<STRONG>
Prova a pensare per un attimo di essere un imprenditore, un commerciante : hai a che fare con la concorrenza, con i costi, con chi arriva prima di te da un cliente, con chi arriva prima di te ad immettere sul mercato un prodotto nuovo frutto di una nuova tecnologia, magari ad un prezzo migliore del tuo prodotto attuale. Con questo clima l' unica arma che hai per stare a galla è l' ambizione di fare sempre di più, poichè rimanere fermi significa arretrare.
</STRONG>
<STRONG>
Prova a pensare per un attimo di essere un imprenditore, un commerciante : hai a che fare con la concorrenza, con i costi, con chi arriva prima di te da un cliente, con chi arriva prima di te ad immettere sul mercato un prodotto nuovo frutto di una nuova tecnologia, magari ad un prezzo migliore del tuo prodotto attuale. Con questo clima l' unica arma che hai per stare a galla è l' ambizione di fare sempre di più, poichè rimanere fermi significa arretrare.
</STRONG>
In questa scelta hanno inciso moltissimo proprio i motivi che hai riportato e che mi facevano sentire ogni giorno piu' distante da quello in cui credevo veramente.
Postato originalmente da : marco eurosup:
<STRONG>
Per questo ti dico : non avercela con chi vuole arricchirsi, se arricchendo se stesso crea lavoro ( regolare, non sfruttamento ) anche per gli altri.
</STRONG>
<STRONG>
Per questo ti dico : non avercela con chi vuole arricchirsi, se arricchendo se stesso crea lavoro ( regolare, non sfruttamento ) anche per gli altri.
</STRONG>
Postato originalmente da : marco eurosup:
<STRONG>
Prova ad immaginare un Italia senza " PADRONI" come si farebbe ?
Ripeto che i " PADRONI " ( termine bruttissimo), sono persone in carne e ossa e spesso essere titolari di un azienda non vuol dire affatto essere ricchi.
</STRONG>
<STRONG>
Prova ad immaginare un Italia senza " PADRONI" come si farebbe ?
Ripeto che i " PADRONI " ( termine bruttissimo), sono persone in carne e ossa e spesso essere titolari di un azienda non vuol dire affatto essere ricchi.
</STRONG>
E' ovvio che ce l'abbia con i grandi gruppi,con i personaggi alla berlusconi capaci di qualsiasi accordo con qualsiasi tipo di potere forte,legale o meno che sia.
E poi non credo che la parola padroni sia cosi' brutta,innanzitutto serve a ricordare alla classe "operaia" che esistono delle distinzioni ed e' importante che vengano ricordate e non annacquate dall'operato stinto dei sindcati moderni. In secondo luogo questa parola e' intesa in senso dispregiativo solamente nel caso degli sfruttatori che,mi perdonerai la presunzione, credo proprio che costutiscano la maggioranza.
Postato originalmente da : marco eurosup:
<STRONG>
E poi prova a pensarci : se fosse così facile stare dalla parte dei datori di lavoro, lo farebbero tutti o no.
</STRONG>
<STRONG>
E poi prova a pensarci : se fosse così facile stare dalla parte dei datori di lavoro, lo farebbero tutti o no.
</STRONG>
Sui posti di lavoro della sinistra sonostato critico in molte ocasioni,tuttavia le mie precisazioni riguardavano le critiche del berlusca che pur ammirando il modello americano,che fa i conti nel medesimo modo, non ha mai smesso di offenedere l'operato del centrosinistra nella questione dell'occupazione.
In ogni caso io non sono cosi; d'accordo con la flessibilita' soprattutto quando si tratta di poter licenziare il dipendente senza una giusta causa,come voleva fare a suo tempo il polo.
Commenta