Premesso che non voglio insegnare nulla a nessuno e considerato che non ne sono nemmeno in grado.
Visto che leggo tante richieste e consigli sul quesito "prima moto" vi riassumo le qualità che per me spingono verso una scelta razionale. Ragazzi, in moto ci si fa male, le moto vanno, tanto, ed è facile farsi prendere la mano. tempo al tempo.
Ovviamente non faccio nessun tipo di considerazione su estetica e prezzo di acquisto.
Motore:
per me l'ideale sarebbe un plurifrazionato di media cubatura. un 4 in linea lo vedo perfetto. perchè? cavalli disponibili in alto nel contagiri e soprattutto poco freno a motore.
I 4 cilindri in linea solitamente hanno un fondoscala ben al di sopra dei 10000rpm, ma dispongono della potenza solo ad alti regimi, permettendo di abituarsi, rimanendo sotto la soglia di certi giri. Un bicilindrico invece, spinge quasi da subito, pagando in allungo, e cio può spiazzare l'inesperto. per assurdo io vedo più gestibili i mostruosi 1000 da 180cv con 4 cilidri che un bicilindrico con 80cv in meno.
E i seicento accentuano ancora di più questa tendenza ad essere vuote in basso. ti permettono di abituarti. e se vuoi, alzi il ritmo e i cv sono li.
Vi assicuro che con la mia fz6 (600 4 cilindri in linea 98cv) quando decido di tenermi sopra la soglia della coppia, do filo da torcere a molti nel misto.
Di cavalli ne posso avere pure 200, ma alla fine il motore non spinge se non è il mio polso che glielo chiede.
Questione più importante è a mio avviso il freno a motore. E' facile che capiti di scalare da seconda a prima, anche se un po allegri coi giri. in un 4 cilindri la cosa è gestibile con faciltà, in un bicilindrico è molto più che facile intraversarsi, bloccando la ruota posteriore. E se sei un pivello, ti ritrovi a terra. Questo proprio perche i bicilindrici hanno molto più freno a motore.
Ciclistica:
Io non valuterei molto finezze tecniche come dischi flottanti, pinze radiali, pompe radiali, forcelle upside down e steli rovesciati. certo, una forca rovesciata è meglio di una classica. Dove? nelle staccate violente soprattutto. E se sono alle prime armi, freno di solito in due colpi prima della curva, figuriamoci se stacco con la ruota dietro che saltella. Eviterei le pompe radiali, troppo poco modulabli per un uso stradale e non adatte ad un novizio, e le forcelle upside down, a meno che non giro in pista.
Che poi con le pinze radiali, in una frenata di emergenza con manto stradale non perfetto, si rischia molto il bloccaggio dell'anteriore. Quindi, asfalto.
Sospensioni regolabili? meglio, ma di solito le case settano gia a buon punto le moto, anche quelle con le sospensioni "fisse".
Sceglierei tutta la vita di avere il 180 al posteriore, agile quanto basta e sicuro. Doppio freno a disco se la moto supera i 150kg. Sempre meglio avere potenza in più nei freni, quando occorre.
Telai troppo duri e racing, rendono la guida nervosa e scomoda, per strada.
Sceglierei di avere il manubrio in luogo ai semimanubri. Il manubrio ti da un controllo più sincero, essendo largo ed alto, oltre ad essere estremamente più comodo nel traffico e nel misto stretto.
I semimanubri implicano una posizione caricata in avanti, diminuiscono il raggio di sterzo e compromettono la maneggevolezza nel quotidiano. A me piacevano molto le supersportive, ma dopo averci girato in pista, casa loro, ho cambiato idea per un utilizzo stradale. Fuori dai cordoli, secondo me diventano dei cancelli.
manutenzione:
Tutte le moto hanno della manutenzione ordinaria da fare. Che devo fare a casa. Oliaggio catena e tensione della stessa, pressione pneumatici. Fate conto di dare una controllatina ogni 800/1000 km.
In quanto alla manutenzione straordinaria ed ai tagliandi, le moto sono una passione costosa. Difficilemente si esce da un tagliando senza aver passato i 150euro (seee, magari). Le jap mediamente costano meno, le italiane un po di più. Ducati per esempio, nei tagliandi, ha il controllo cinghie e nel caso di usura la sostituzone.
Chiedete sempre un preventivo e la tabella oraria delle manutenzioni ordinarie che ogni concessionario ufficiale DEVE avere da cui non può allontanarsi.
Abbigliamento:
non fate economia!!!!!
E ve lo dice uno che va al lavoro con paraschiena, giubbino di pelle, stivali, guanti e casco integrale. E se faccio la scampagnata della domenica, mai uscito senza tuta.
In conclusione, non valuto il background di ognuno, c'è chi nasce pilota e chi si avvicina alla moto per la primissima volta. Mi rivolgo a questi ultimi.
Una cosa dovete dare alla moto: rispetto. Non portatela più in la di quanto voi siate in grado di controllarla.
Se vi ho annoiato, scusate.
Un lampeggio a tutti.
Visto che leggo tante richieste e consigli sul quesito "prima moto" vi riassumo le qualità che per me spingono verso una scelta razionale. Ragazzi, in moto ci si fa male, le moto vanno, tanto, ed è facile farsi prendere la mano. tempo al tempo.
Ovviamente non faccio nessun tipo di considerazione su estetica e prezzo di acquisto.
Motore:
per me l'ideale sarebbe un plurifrazionato di media cubatura. un 4 in linea lo vedo perfetto. perchè? cavalli disponibili in alto nel contagiri e soprattutto poco freno a motore.
I 4 cilindri in linea solitamente hanno un fondoscala ben al di sopra dei 10000rpm, ma dispongono della potenza solo ad alti regimi, permettendo di abituarsi, rimanendo sotto la soglia di certi giri. Un bicilindrico invece, spinge quasi da subito, pagando in allungo, e cio può spiazzare l'inesperto. per assurdo io vedo più gestibili i mostruosi 1000 da 180cv con 4 cilidri che un bicilindrico con 80cv in meno.
E i seicento accentuano ancora di più questa tendenza ad essere vuote in basso. ti permettono di abituarti. e se vuoi, alzi il ritmo e i cv sono li.
Vi assicuro che con la mia fz6 (600 4 cilindri in linea 98cv) quando decido di tenermi sopra la soglia della coppia, do filo da torcere a molti nel misto.
Di cavalli ne posso avere pure 200, ma alla fine il motore non spinge se non è il mio polso che glielo chiede.
Questione più importante è a mio avviso il freno a motore. E' facile che capiti di scalare da seconda a prima, anche se un po allegri coi giri. in un 4 cilindri la cosa è gestibile con faciltà, in un bicilindrico è molto più che facile intraversarsi, bloccando la ruota posteriore. E se sei un pivello, ti ritrovi a terra. Questo proprio perche i bicilindrici hanno molto più freno a motore.
Ciclistica:
Io non valuterei molto finezze tecniche come dischi flottanti, pinze radiali, pompe radiali, forcelle upside down e steli rovesciati. certo, una forca rovesciata è meglio di una classica. Dove? nelle staccate violente soprattutto. E se sono alle prime armi, freno di solito in due colpi prima della curva, figuriamoci se stacco con la ruota dietro che saltella. Eviterei le pompe radiali, troppo poco modulabli per un uso stradale e non adatte ad un novizio, e le forcelle upside down, a meno che non giro in pista.
Che poi con le pinze radiali, in una frenata di emergenza con manto stradale non perfetto, si rischia molto il bloccaggio dell'anteriore. Quindi, asfalto.
Sospensioni regolabili? meglio, ma di solito le case settano gia a buon punto le moto, anche quelle con le sospensioni "fisse".
Sceglierei tutta la vita di avere il 180 al posteriore, agile quanto basta e sicuro. Doppio freno a disco se la moto supera i 150kg. Sempre meglio avere potenza in più nei freni, quando occorre.
Telai troppo duri e racing, rendono la guida nervosa e scomoda, per strada.
Sceglierei di avere il manubrio in luogo ai semimanubri. Il manubrio ti da un controllo più sincero, essendo largo ed alto, oltre ad essere estremamente più comodo nel traffico e nel misto stretto.
I semimanubri implicano una posizione caricata in avanti, diminuiscono il raggio di sterzo e compromettono la maneggevolezza nel quotidiano. A me piacevano molto le supersportive, ma dopo averci girato in pista, casa loro, ho cambiato idea per un utilizzo stradale. Fuori dai cordoli, secondo me diventano dei cancelli.
manutenzione:
Tutte le moto hanno della manutenzione ordinaria da fare. Che devo fare a casa. Oliaggio catena e tensione della stessa, pressione pneumatici. Fate conto di dare una controllatina ogni 800/1000 km.
In quanto alla manutenzione straordinaria ed ai tagliandi, le moto sono una passione costosa. Difficilemente si esce da un tagliando senza aver passato i 150euro (seee, magari). Le jap mediamente costano meno, le italiane un po di più. Ducati per esempio, nei tagliandi, ha il controllo cinghie e nel caso di usura la sostituzone.
Chiedete sempre un preventivo e la tabella oraria delle manutenzioni ordinarie che ogni concessionario ufficiale DEVE avere da cui non può allontanarsi.
Abbigliamento:
non fate economia!!!!!
E ve lo dice uno che va al lavoro con paraschiena, giubbino di pelle, stivali, guanti e casco integrale. E se faccio la scampagnata della domenica, mai uscito senza tuta.
In conclusione, non valuto il background di ognuno, c'è chi nasce pilota e chi si avvicina alla moto per la primissima volta. Mi rivolgo a questi ultimi.
Una cosa dovete dare alla moto: rispetto. Non portatela più in la di quanto voi siate in grado di controllarla.
Se vi ho annoiato, scusate.
Un lampeggio a tutti.
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