Tributo al reparto BMW Motorsport
YouTube - BMW ///M car compilation
La Storia
Una BMW 3.0 CSL "Batmobile" con strisce adesive Motorsport
Al momento della sua fondazione, nel maggio 1972, l'azienda aveva il nome di Motorsport GmbH: per questo motivo, ancora oggi, sono in molti ad identificarla con tale nome.
All'inizio, la Motorsport non era che una piccola divisione che contava solamente otto componenti, compreso il fondatore, Jochen Neerpasch, un ex-pilota BMW dalla grande esperienza in fatto di motori.
La Motorsport fu voluta dalla Casa bavarese come appoggio per la realizzazione di vetture sportive, sia stradali che da competizione, visto il grande successo dei suoi modelli su entrambi i fronti negli ultimi dieci anni.
Appena fondata, alla Motorsport fu assegnata la messa a punto e la realizzazione della BMW 3.0 CSL, utilizzata anche in gara, dove stravinse su tutti i fronti. Nacque così anche la versione "Batmobile" di tale modello, così chiamata per le vistose appendici aerodinamiche. E già la versione stradale, prodotta in serie limitata, mostrava di che pasta era fatta, poiché la sua potente meccanica si annunciava fin dai primi sguardi, grazie alla firma Motorsport visibile attraverso l'utilizzo di strisce adesive di color rosso, blu e azzurro, i colori ufficiali Motorsport.
Più o meno nello stesso periodo, la Motosport il compito di realizzare una vettura dalle alte prestazioni sulla base delle BMW 2002 in listino. Ciò che ne scaturì fu la BMW 2002 turbo, un vero mostro la cui brutale potenza di 170 CV era considerata all'epoca addirittura inaudita per un'auto stradale, benché fosse stata poi utilizzata anche in ambito agonistico. Tale vettura, sebbene fosse stata prodotta per un periodo molto limitato e ed in pochi esemplari, rimase nel ricordo di molti appassionati.
Una BMW M1
Nel 1975, la Motorsport cominciò a collaborare al progetto E26, che tre anni più tardo avrebbe dato origine alla mitica BMW M1, una berlinetta sportiva utilizzata anche nello specifico Campionato ProCar.
Ma già l'anno seguente, la BMW presentò l'ultima sua creazione ad alte prestazioni realizzata in collaborazione con la Motorsport: la M535i, una versione "vitaminizzata" della Serie 5 in listino in quegli anni, in grado di raggiungere i 220 km/h grazie ad un motore da 3.5 litri in grado di erogare 218 CV di potenza massima, un valore notevole all'epoca. Tale modello fu il capostipite di tutta una serie di modelli BMW ad alte prestazioni, decisamente costosi e realizzati sulla base di modelli già esistenti. Da quel momento in poi l'attività della Motorsport si concentrò parecchio sulla produzione di modelli di quel tipo.
Nel 1984 la M535i fu proposta sulla base della berlina E28: stesso motore della versione precedente e stesse prestazioni, ma con un look più corsaiolo. Pochissimo tempo dopo, sempre sulla base della Serie 5 E28, fu lanciato il modello di punta, la M5, capostipite di quella serie di BMW firmate Motorsport caratterizzate dalla denominazione a due caratteri: la M di Motorsport e la cifra della serie di appartenenza.
Una M3 E30
Nonostante il nuovo orientamento della Motorsport, non furono trascurate neppure le competizioni e durante la seconda metà degli anni '80 lanciò la M3, una vera belva da pista, prodotta in circa 17 mila esemplari, tra stradali e da competizione. Grazie a questa vettura, derivata dalle Serie 3 E30, la BMW si affermò in numerose competizioni a livello mondiale e continentale con oltre 1500 titoli in totale. La M3 divenne una delle icone dell'automobilismo sportivo derivato da quello stradale, ed in effetti la prima M3 non poté che essere considerabile come una vettura da pista adattata all'uso stradale.
Ma la Motorsport non si fermò: nel 1989 fu lanciata la BMW Serie 8 e nel 1990 ne fu realizzato un prototipo griffato Motorsport, denominato M8 Prototype, che montava un poderoso V12 da 6 litri.
Una McLaren F1 LM
Visto lo scarso successo della Serie 8 in se', però, tale modello non fu mai prodotto in serie. Il suo V12 fu però riciclato e dopo essere stato opportunamente riadattato, finì per essere montato su una delle supercar più prestanti ed esclusive di sempre: la McLaren F1, una vettura per pochissimi fortunati motorizzata proprio con il potente V12 portato a 6.1 litri, in grado di erogare ben 627 CV e di spingere la vettura a ben 391 km/h. Anche tale vettura fu impiegata in gara, dove si affermò in diverse competizioni, tra cui la 24 Ore di Le Mans del 1995: in questo caso le F1 schierate erano denominate F1 GTR.
Nel frattempo furono lanciate le nuove versioni della M5 e della M3: quest'ultima fu nuovamente impiegata nel DTM, dove però incontrò una concorrenza molto più ostica.
Alla fine degli anni '90 arrivò anche la nuova M5, basata sulla serie E39 e all'inizio del nuovo millennio, anche la nuova M3.
Oggi la Motorsport è ancora molto attiva ed ha realizzato anche nuovi modelli basati sulle roadster e coupé Z4, nonché le nuove M3 ed M5 e le grosse coupé M6.
YouTube - 30 Years of BMW Motorsport
YouTube - Official All New 2008 BMW e92 M3 Coupe Ad & pdf Brochure
Bmw M3 E92 GT4: debutto alla 24 Ore del Nurburgring
YouTube - BMW M3 drifting: how to drift
BMW X6M:555cv,680nm,0-100km\h in 4,7 secondi
YouTube - BMW X6 M Beauty Footage
YouTube - BMW M3 Csl E46 @ Nürburgring
YouTube - BMW M3 engine test
YouTube - BMW M3 v Mercedes C63 AMG v Lexus IS-F: super-saloon test
YouTube - BMW Z4 M
YouTube - BMW M6 Acceleration from 100 to 217 KM/H in 8 seconds
YouTube - BMW M6 POWER
IL FUTURO
M8
M1
Nuova M6
BMW Motorsport
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La Storia
Una BMW 3.0 CSL "Batmobile" con strisce adesive Motorsport
Al momento della sua fondazione, nel maggio 1972, l'azienda aveva il nome di Motorsport GmbH: per questo motivo, ancora oggi, sono in molti ad identificarla con tale nome.
All'inizio, la Motorsport non era che una piccola divisione che contava solamente otto componenti, compreso il fondatore, Jochen Neerpasch, un ex-pilota BMW dalla grande esperienza in fatto di motori.
La Motorsport fu voluta dalla Casa bavarese come appoggio per la realizzazione di vetture sportive, sia stradali che da competizione, visto il grande successo dei suoi modelli su entrambi i fronti negli ultimi dieci anni.
Appena fondata, alla Motorsport fu assegnata la messa a punto e la realizzazione della BMW 3.0 CSL, utilizzata anche in gara, dove stravinse su tutti i fronti. Nacque così anche la versione "Batmobile" di tale modello, così chiamata per le vistose appendici aerodinamiche. E già la versione stradale, prodotta in serie limitata, mostrava di che pasta era fatta, poiché la sua potente meccanica si annunciava fin dai primi sguardi, grazie alla firma Motorsport visibile attraverso l'utilizzo di strisce adesive di color rosso, blu e azzurro, i colori ufficiali Motorsport.
Più o meno nello stesso periodo, la Motosport il compito di realizzare una vettura dalle alte prestazioni sulla base delle BMW 2002 in listino. Ciò che ne scaturì fu la BMW 2002 turbo, un vero mostro la cui brutale potenza di 170 CV era considerata all'epoca addirittura inaudita per un'auto stradale, benché fosse stata poi utilizzata anche in ambito agonistico. Tale vettura, sebbene fosse stata prodotta per un periodo molto limitato e ed in pochi esemplari, rimase nel ricordo di molti appassionati.
Una BMW M1
Nel 1975, la Motorsport cominciò a collaborare al progetto E26, che tre anni più tardo avrebbe dato origine alla mitica BMW M1, una berlinetta sportiva utilizzata anche nello specifico Campionato ProCar.
Ma già l'anno seguente, la BMW presentò l'ultima sua creazione ad alte prestazioni realizzata in collaborazione con la Motorsport: la M535i, una versione "vitaminizzata" della Serie 5 in listino in quegli anni, in grado di raggiungere i 220 km/h grazie ad un motore da 3.5 litri in grado di erogare 218 CV di potenza massima, un valore notevole all'epoca. Tale modello fu il capostipite di tutta una serie di modelli BMW ad alte prestazioni, decisamente costosi e realizzati sulla base di modelli già esistenti. Da quel momento in poi l'attività della Motorsport si concentrò parecchio sulla produzione di modelli di quel tipo.
Nel 1984 la M535i fu proposta sulla base della berlina E28: stesso motore della versione precedente e stesse prestazioni, ma con un look più corsaiolo. Pochissimo tempo dopo, sempre sulla base della Serie 5 E28, fu lanciato il modello di punta, la M5, capostipite di quella serie di BMW firmate Motorsport caratterizzate dalla denominazione a due caratteri: la M di Motorsport e la cifra della serie di appartenenza.
Una M3 E30
Nonostante il nuovo orientamento della Motorsport, non furono trascurate neppure le competizioni e durante la seconda metà degli anni '80 lanciò la M3, una vera belva da pista, prodotta in circa 17 mila esemplari, tra stradali e da competizione. Grazie a questa vettura, derivata dalle Serie 3 E30, la BMW si affermò in numerose competizioni a livello mondiale e continentale con oltre 1500 titoli in totale. La M3 divenne una delle icone dell'automobilismo sportivo derivato da quello stradale, ed in effetti la prima M3 non poté che essere considerabile come una vettura da pista adattata all'uso stradale.
Ma la Motorsport non si fermò: nel 1989 fu lanciata la BMW Serie 8 e nel 1990 ne fu realizzato un prototipo griffato Motorsport, denominato M8 Prototype, che montava un poderoso V12 da 6 litri.
Una McLaren F1 LM
Visto lo scarso successo della Serie 8 in se', però, tale modello non fu mai prodotto in serie. Il suo V12 fu però riciclato e dopo essere stato opportunamente riadattato, finì per essere montato su una delle supercar più prestanti ed esclusive di sempre: la McLaren F1, una vettura per pochissimi fortunati motorizzata proprio con il potente V12 portato a 6.1 litri, in grado di erogare ben 627 CV e di spingere la vettura a ben 391 km/h. Anche tale vettura fu impiegata in gara, dove si affermò in diverse competizioni, tra cui la 24 Ore di Le Mans del 1995: in questo caso le F1 schierate erano denominate F1 GTR.
Nel frattempo furono lanciate le nuove versioni della M5 e della M3: quest'ultima fu nuovamente impiegata nel DTM, dove però incontrò una concorrenza molto più ostica.
Alla fine degli anni '90 arrivò anche la nuova M5, basata sulla serie E39 e all'inizio del nuovo millennio, anche la nuova M3.
Oggi la Motorsport è ancora molto attiva ed ha realizzato anche nuovi modelli basati sulle roadster e coupé Z4, nonché le nuove M3 ed M5 e le grosse coupé M6.
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