Yamaha r1 2008

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts
  • cobra-z99
    Bodyweb Member
    • Aug 2008
    • 21
    • 1
    • 0
    • Send PM

    Yamaha r1 2008

    SORRY YAMAHA R6 2008

    COME VA Tre aerei, interminabili ore di pullman (in Giappone le strade sono più intasate della A4 nell’ora di punta), una serie di levatacce da turno di guardia in garritta per arrivare al circuito di Sugo e scoprire che… è tutto bagnato. L’ombra della sfiga si allunga sulla spedizione dei giornalisti italiani presenti al press test della nuova R6. L’idea di arrivare su questa pista senza poter provare la moto non è che ci piaccia molto. Ma per fortuna il meteo giapponese non sbaglia un colpo. Nonostante lo scetticismo generale, il sole previsto dalle infallibili previsioni meteo giapponesi per mezzogiorno arriva puntuale come uno Shinkansen, che i jap abbiano da qualche parte un telecomando?

    LA VOGLIA MATTA Va be poco importa, le R6 sono lì tutte schierate nella corsia box con cavalletti e le termocoperte a nascondere la nuove Bridgestone BT 016 montate per la prima volta su questa moto. Devo ammettere che la voglia di provare la moto era tanta, più che altro ero curioso di capire se tutte quelle belle cose sciorinate in cartella stampa erano effettivamente avvertibili o erano più figlie del marketing. Scampato pericolo, la nuova R6 è effettivamente diversa, molto più cambiata dinamicamente che esteticamente. Ci sali ed è sempre lei, manubri aperti (più bassi ma di pochissimo) sella alta pedane piazzate, per me, in modo perfetto ad offrire una posizione da racer vera.



    BRIOSO ANCHE DA FERMO Il motore frulla con un minimo regolare, un paio di sgasate in folle e la salita di regime pare subito più rapida del precedente modello. Ci saremo fatti suggestionare? Dentro la prima e verifichiamo. Il primo turno è di quelli di studio, la pista non è ancora asciutta del tutto e sono più impegnato a capire da che parte gira il circuito dietro al solito velocissimo Jeffrey de Vries (Sugo non è proprio banale piena di saliscendi e curve in contropendenza, guardate il video e capirete) che a capire le novità della moto. Novità che però saltano all’occhio già da questa sessione di "warm up". Quello che mi colpisce da subito è la maggiore facilità con cui la 600 di Iwata si lascia condurre. Mi ritrovo un po’ nella stessa situazione in cui mi ero trovato l’anno scorso con la Honda CBR 600. Un circuito nuovo e certo non facile, ma una moto che sembra leggerti nel pensiero e conoscere già la strada da seguire.

    USER FRIENDLY Una facilità che assolutamente non ricordo nella precedente R6, che come ho sempre scritto era una gran moto ma richiedeva un pilota smaliziato per poter dare il meglio. Qui la prima impressione è invece quella di una moto ugualmente racing ma più "user friendly" in grado di portare il pilota più vicino al suo limite e in meno tempo. In parte è sicuramente merito del motore.



    A PROVA DI COPPIA A differenza di Losail (circuito poco significativo nei confronti dell’erogazione ai medi regimi), dove provammo la prima R6, Sugo è un circuito dove la coppia è fondamentale: l’uscita dalla difficilissima variante prima del rettilineo dei box si affronta con motore molto giù di giri e il successivo salitone non aiuta certo il motore a prendere i giri. In quel frangente la vecchia R6 avrebbe mostrato il suo punto debole, perché o accompagnavi la salita di regime con il gas, o se spalancavi compariva il segnale "attendere prego" in attesa che il motore prendesse i giri fino al regime giusto. La nuova configurazione del quattro cilindri di Iwata, invece, migliora proprio li, in quei regimi dove la R6 era carente.

    PIÙ VIGORE Più pronto, più corposo, più svelto a scalare il contagiri, il nuovo 600 assicura evidenti benefici in accelerazione. Dai 4 agli 8.000 procede spedito, poi c’è ancora una lieve flessione fino a circa 10.000 indicati, regime a cui inizia il bello con l’accompagnamento della solita, esaltante, colonna sonora di scarico e aspirazione. In più adesso arriva anche la seconda botta di potenza (con un secondo cambio di sound guardate il video del giro di pista per rendervene conto), nettamente avvertibile quando il sistema YCC-I accorcia i condotti. L’intervento avviene a 13.700 giri effettivi (indicati circa 14.400 il contagiri Yamaha si conferma un po’ ottimista) ed è stato studiato in modo che tirando le marce al limite della zona rossa (a 16.500, ma la cambiata ideale è attorno ai 16.000 indicati) si viaggi sempre a cornetti aperti.



    TANTI GIRI TUTTI BUONI Insomma è un motore diverso dal precedente, riveduto e corretto proprio per migliorare la dove non eccelleva. Come prima impressione non siamo ancora a livelli del tiro del 600 Honda (verificheremo nelle comparative di rito), ma va anche detto che qui l’allungo, l’esplosività agli alti regimi e il range di erogazione disponibile (da 10.000 a 16.000 indicati) sono proprio un'altra cosa.

    PIÙ SCORREVOLE La nuova gestione elettronica ha poi ulteriormente perfezionato la risposta del ride by wire e (cosa che mi piace molto) pare anche aver ridotto l’effetto del freno motore. La Yamaha adesso sembra scorrere molto meglio in curva, consentendo ingressi a velocità esagerate, il limite è la nostra fiducia nel pneumatico anteriore.



    MORBIDA Difficile ovviamente quantificare la maggiore flessibilità del telaio, ma quello che è certo è che nella maggiore facilità di guida di cui vi ho parlato protagonista indiscussa è anche la ciclistica. Come la R1 di ultima generazione, anche la R6 appare più rotonda da guidare meno aggressiva nel prendere la corda, ma più gestibile una volta in piega quando devi definire la linea ideale da percorrere. La moto mette davvero a proprio agio da subito e anche quando abbiamo montato gomme più performanti (le Bridgestone 002 che ben conosco) con profili molto aggressivi questa caratteristica non è venuta meno. Bastano pochi giri per sentirsi in mano la moto ed esibirsi in pieghe esagerate (la luce a terra è ottima) con un avantreno che pare offrire grip infinito.

    AVANTRENO PIÙ SOLIDO Anche l’allungamento del negativo della forcella ha portato dei benefici, perché in accelerazione o nei bruschi cambi di direzione il manubrio dà sensazione di maggiore solidità.



    PESO AVANTI, FORSE TROPPO Quello che avrei lasciato invariato è invece la distribuzione dei pesi, la nuova R6 è effettivamente molto puntata sull’avantreno (fa lavorare molto la gomma anteriore) il che significa avere un retrotreno piuttosto scarico sia in frenata (dove s’innesca qualche movimento oscillatorio e basta pochissimo per entrare in curva in spazzolata) sia in percorrenza di curva, sia in accelerazione dove la ruota posteriore sembra "muovere" un po’, e in uscita dalle curve lente se si violenta il gas può capitare di incappare in qualche perdita di trazione sempre comunque controllabile e mai violenta. Situazione rimediabilissima giocando un po’ con le altezze e con le infinite possibilità di regolazione, ma senza esagerare perché l’assetto standard è già eccellente per girare su tempi impressionanti (siamo arrivati a poco più di 4 secondi dal miglior tempo della Supersport giapponese guidando una moto con targa e fanali!) e che mi è bastato aumentare leggermente il precarico della forcella per migliorare ulteriormente il feeling con una moto che adesso nella categoria (aspettando la nuova Suzuki) pare davvero avere poche rivali.
  • Rampage
    F¡GHtinG √íp M∑mB∑R
    • Oct 2006
    • 13453
    • 350
    • 449
    • Send PM

    #2
    buono cosi il modello 07 cala e me la compro
    (¯`·.*_.Usque ad Finem._*.·´¯)

    Commenta

    • cobra-z99
      Bodyweb Member
      • Aug 2008
      • 21
      • 1
      • 0
      • Send PM

      #3
      Ciao

      Bravo ottima osservazione,peccato pero' che il modello 2007 ha poco accelerazione ai bassi....

      Commenta

      • Rampage
        F¡GHtinG √íp M∑mB∑R
        • Oct 2006
        • 13453
        • 350
        • 449
        • Send PM

        #4
        come tutte le 4 cilindri del resto


        io piuttosto direi, peccato che sta ancora a 8500-9000 euri

        tacci loro
        (¯`·.*_.Usque ad Finem._*.·´¯)

        Commenta

        Working...
        X