Mv Agusta Brutale 910

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    #31
    Brutale 1078RR Il top!!!

    MV Agusta Brutale 1078 RR, acuto di potenza

    Appare così cattiva, la Brutale, in questo suo aspetto esuberante, tanto da esigere ancora di più dalle prestazioni.

    Perché l’eccesso è il desiderio di ogni motociclista, alla potenza c’è assuefazione, abitudine, dipendenza. La risposta di MV Agusta è questa: 1078RR.

    Con motore e ciclistica rinnovati ed evoluti sul piano della performance, la regina delle Brutale svetta nel mercato naked, sventolando orgogliosamente la bandiera del Made in Italy. 100% MV Agusta il propulsore, si fa gestire e comandare da un pubblico selezionato, da gente capace di rispettare gli oltre 150 cv che possiede il nuovo 4 cilindri.

    Le spalle larghe, i fianchi snelli e l’impugnatura larga del manubrio, comunicano potenza e forza muscolare, infondendo quello stato di gratificazione e appagamento al pilota ancora prima di girare la chiave, mettendo così in moto l’impeto MV. Brutale fa sognare quando si guarda, rabbrividire quando si ascolta, appassionare quando si guida. La 1078RR, oltre che moto, è il prolungamento della personalità di chi ha le due ruote nel cuore: capace di far sentire esclusivo colui che desidera esserlo, coraggioso chi cerca l’eccesso nella guida al limite, fuori dai rigori chi sceglie una moto non solo per ruotare la manopola del gas. Con la 1078RR niente è normale: i fotogrammi della vita quotidiana sono più veloci, colorati, musicali. La vivacità fa parte di lei. E oggi, con la nuova cilindrata a stravolgere il carattere, chiede ancora di più a sospensioni e freni, li vuole più efficaci, funzionali, rigorosi, per ritrovare quelle proporzioni nella guida che da sempre contraddistinguono i modelli MV Agusta. Con la certezza che, 1 078RR, sarà la nuova regina delle naked.

    DESIGN, QUADRO D’AUTORE
    1078RR significa il top, la massima evoluzione della Brutale. Per questo vuole distinguersi anche a livello di look. Oltre al rinnovato cruscotto, grinta e determinazione vengono espresse con le tre nuove colorazioni, mantenute su livrea bianco perla/nero, nero antracite e rosso argento, quest’ultima sulla tradizione immortale di ciò che riguarda sport e vittorie nelle competizioni di un tempo.

    La “pelle viva” della Brutale 1078RR permette di scorgere quelle che sono le introduzioni tecniche, nel loro valore estetico più totale. I nuovi freni, le rinnovate parti della forcella, piuttosto che gli accorgimenti riguardanti finiture e dettagli, rappresentano la cornice di un quadro d’autore, capace non solo di accontentare per le sensazioni esclusive che una moto come questa può regalare nella guida, ma anche solo per rimanere a guardarla. Né più né meno di come si ammira un quadro da collezione.
    DOTAZIONE: 10% IN PIU’ DI POTENZA
    Il passaggio da 91 0R a 1 078RR ha portato l’introduzione di alcune novità, soprattutto tecniche, che hanno permesso alla Brutale RR di crescere di 15 cv e 2 chilogrammetri di coppia. Riassumendole nel complesso:
    - decal e colorazioni;
    - grafica cruscotto;
    - taratura sospensioni rivista;
    - cilindrata 1078;
    - frizione antisaltellamento;
    - dimensioni catalizzatore;
    - freni Brembo monoblocco.

    Dove il lavoro più grande ha riguardato trovare il nuovo bilanciamento tra le parti ritoccate.

    POTENZA E DOLCEZZA CRESCONO INSIEME
    Eredita il massimo della tecnologia presente sulle moto MV Agusta. Con la nuova cilindrata di 1078 cc, sulla base del modello racing F4 RR 312, Brutale spara lontano e fa centro. Perché lo scopo non è solo quello di primeggiare nella rincorsa alle prestazioni, bensì di educare il 4 cilindri guadagnando armonia ed equilibrio nella guida. Obiettivo tutt’altro che facile da raggiungere quando si parla di 154 cv, inseriti in un telaio piccolo, compatto e corto come quello realizzato per la Brutale.

    Alesaggio e corsa crescono a 79 e 55 mm dai 76 e 50,1 mm precedenti. Il rapporto di compressione si mantiene altissimo, nonostante l’importante aumento di cilindrata da 909 all’attuale 1078,37 cc. La potenza massima è cresciuta addirittura di 15 cv, stabilendo oggi il nuovo record per le naked sportive, con 154 cv a 10.700 giri. Ne ha tratto beneficio la coppia, con un valore innalzato da 96 Nm a 8000 giri a 117 Nm a 8100 giri. Il cambio estraibile resta una chicca per questo segmento, con una rapidità e precisione d’intervento che permettono di raggiungere i 267,2 km/h di velocità massima con lo spunto e la voracità che sono esponenziali a quelli di una moto da cross. Un risultato guadagnato con l’adozione del nuovo corpo farfallato ereditato dalla F4 1000 R, con diametro da 46 mm (anziché i 48 che utilizza la F4 R 3 12), che ha contribuito a determinare la scelta di allungare il rapporto finale di due denti di corona, passando quindi da 15/43 a 15/41.

    Il sistema EBS (Engine Brake System) è stato sostituito da una frizione antisaltellamento, utilizzata anche per la versione sportiva F4: è di tipo meccanica, realizzata a rampe e mozzetto con movimento su rulli. Nell’impegno tecnico di voler addolcire la risposta del gas, per contrastare l’esubero di cavalli del 4 cilindri MV, è coinvolto anche il nuovo catalizzatore, molto più grande e voluminoso rispetto al precedente, che ha permesso di allargare i margini di lavoro per rientrare nella normativa Euro 3, guadagnando quindi una carburazione più ricca e, di conseguenza, un tiro molto fluido e progressivo del gas, anche nello strappo iniziale di accelerazione.

    TELAIO A TUBI DA TRADIZIONE MV
    Conservare il telaio a traliccio realizzato al cromo molibdeno è una scelta di MV Agusta: ha un forte valore estetico, sopporta meravigliosamente la potenza del motore, riconfigurato fra cilindrata e cavalli, e, per ultimo, facilita gli interventi tecnici qualora le mani debbano raggiungere gli angoli più nascosti della moto. Già nella prima versione, con motorizzazione 750, Brutale era stata concepita per sopportare carichi di torsione e di flessione superiori rispetto allo stress in principio. Perché si pensava di arrivare, per gradi, fino a quest’ultimo traguardo.

    Nessuna variazione, quindi, ma uguali misure e geometria, a testimonianza di un progetto azzeccato e calibrato fin da allora: 101,5 mm di avancorsa, 1410 mm di interasse, soltanto 2020 mm di lunghezza massima e 185 chili di peso totale. Con il classico forcellone monobraccio a illuminare la scena, quale simbolo di tecnologia e originalità. Un quadro perfetto della moto artistica, ma anche corta, compatta, maneggevole, frutto dell’esperienza sportiva di MV Agusta.

    LA FORCELLA E’ MODIFICATA
    In virtù dell’introduzione dei nuovi freni e della potenza superiore del motore 1078, è stata adeguata anche la forcella. I piedini hanno un profilo adattato all’attacco delle pinze, mentre le tarature interne agli steli sono state definite secondo le maggiori sollecitazioni a cui le sospensioni sono sottoposte, senza per questo perdere il comfort che una moto da strada come la Brutale 1078RR richiede.

    Unico, minimo particolare ritoccato, l’escursione della sospensione, che aumenta a 1 30 mm, quindi un millimetro più di prima, mentre invece la natura della forcella resta invariata, firmata Marzocchi, con steli rovesciati e diametro imperiale da 50 mm a rendere l’avantreno ben piantato a terra quando si tratta di guidare con determinazione. Uguale configurazione per l’ammortizzatore posteriore, con taratura calibrata e proporzionata alle prestazioni della moto, in grado di sostenere il retrotreno nelle forti accelerazioni in uscita di curva, con 154 cv che spingono, che sollecitano. Il mono è un prodotto Sachs, arricchito dalle regolazioni di estensione, compressione e precario molla.

    FRENI: ORA MONTA L’IMPIANTO BREMBO
    I freni più potenti ed esclusivi presenti sul mercato sportivo sono montati sulla Brutale 1078RR. Pinze monoblocco, di tipo radiale come le versioni più racing equipaggiate dalla serie F4. L’obiettivo è guadagnare potenza, diminuendo la pressione da esercitare sulla leva per ottenere spazi di arresto ancora più contenuti con minor sforzo da parte del pilota. Brutale 1078RR vuole essere la moto capace di staccare dopo gli altri, già configurata per un’eventuale uso pistaiolo con le nuove pinze radiali monoblocco. Il nuovo impianto frenante è marcato Brembo, a dimostrazione di una moto tutta italiana dalla testa alla coda.

    Anche le ruote sono Made in Brembo, forgiate in alluminio con disegno delle razze a Y, leggere e originali da vedere, nelle misure classiche 3,50” x 17” l’anteriore e 6,00” x 17” il posteriore, con pneumatici nelle dimensioni 120/70 ZR 17 e 190/55 ZR 17.

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