I: la solita littizzetto: sul tanga
> Donne.
> Giulive oche giulive.
> Parti buone delle mele marce che sono gli uomini.
> Campionesse mondiali di miopia sentimentale.
> Mi rivolgo a voi e in nome vostro supplico.
> Chiedo e invoco l´abolizione e il divieto assoluto di
> vendita dei tanga in Italia.
> Uno stato democratico dovrebbe tutelare la salute
> mentale della femmina.
> Dovrebbe farsi carico di sciagure sociali di questa portata.
> Perché i tanga, credetemi, sono un vero flagello per inervi.
> Sono un colpo basso al sistema nervoso.
> Tu prova ad indossare un tanga.
> Due secondi e sglurb... non lo trovi più, perché lui
> va giù, giù, giù, sprofonda come il filo per tagliare
> la polenta, si inabissa nel dirupo delle chiappe e
> sparisce all´orizzonte.
> Risucchiato per sempre.
> Ma io ve lo dico col cuore.
> Un tanga inghiottito dalle carni è in grado di
> togliere la voglia di vivere tutto il giorno.
> SE, la mattina al posto della bella braga
> ascellare, quella di cotone con il fiocchettino al
> centro, quella che era rosa ma col candeggio sbagliato
> è diventata tortora, e poi rilavata ha assunto
> un´inspiegabile tinta ardesia e si è ammollato l´elastico,
> SE al posto della mutanda slandronata in cui ci
> infili dentro la canottiera, tiri in basso e ci fai
> sbucare due belle mezzelune,
> SE al posto di tutto questo, indossi spensierata il
> perizoma, tu sei una donna rovinata, figlia mia.
> Sei una femmina finita che passerà tutta la
> giornata a disincastrarsi la filura e a suonare col
> mignolo l´aria sulla quarta corda di Bach.
> Il tanga, lo dico con cognizione di causa, è un´arma
> di distruzione di massa.
> Il tanga di pizzo poi, quello crivellato di smerli,
> una vera piaga sociale. E´ proprio lo strazio supremo.
> Perché è urticante.
> Pizzica, irrita, punge.
> D´altra parte, son anche 20 centimetri di filo spinato
> in mezzo alle chiappe.
> Come indossare un gambo di rosa.
> Come infilarsi al posto dello slip un gnocco di cuki alluminio.
> E l´aggravante è che sti rosicanervi son pure cari come il fuoco.
> Minimo 20 euro. Al mercato qualcosa meno, se li
> compri di simil legno.
> Altrimenti 20 euro.
> Quaranta mila lire per un cordino.
> Per uno spaghetto alla chitarra.
> Ma a me bastano due euro.
> Ma io con due euro mi compro un chilometro di corda
> per le tapparelle e mi faccio le mutande come i lottatori di sumo.
> Ma la tristezza vera consiste nel fatto che mentre noi
> puciunin, Per far le favolose soffriamo le pene
> dell´inferno, loro, i maschi, sotto I calzoni cosa mettono?
> I boxer.
> Bastardi pidocchi.
> I boxer.
> Mezzo metro di lenzuolo con il grande cocomero che
> balla la lambada.
> I boxer. Una tavella di maglina molle con la feritoia
> per le uscite di emergenza.
> Li odio.
> Noi dobbiamo andare in giro con un filo del telefono al
> posto delle mutande e loro belli comodi coi mutandoni da Stanlio e Ollio.
> Donne. Fulgide stelle che rilucete nel firmamento delle idiote.
> Non vale la pena.
> Non volete desistere?
> Allora proverò per voi una pietà infinita.
> (ovviamente firmato Littizzetto)
> Donne.
> Giulive oche giulive.
> Parti buone delle mele marce che sono gli uomini.
> Campionesse mondiali di miopia sentimentale.
> Mi rivolgo a voi e in nome vostro supplico.
> Chiedo e invoco l´abolizione e il divieto assoluto di
> vendita dei tanga in Italia.
> Uno stato democratico dovrebbe tutelare la salute
> mentale della femmina.
> Dovrebbe farsi carico di sciagure sociali di questa portata.
> Perché i tanga, credetemi, sono un vero flagello per inervi.
> Sono un colpo basso al sistema nervoso.
> Tu prova ad indossare un tanga.
> Due secondi e sglurb... non lo trovi più, perché lui
> va giù, giù, giù, sprofonda come il filo per tagliare
> la polenta, si inabissa nel dirupo delle chiappe e
> sparisce all´orizzonte.
> Risucchiato per sempre.
> Ma io ve lo dico col cuore.
> Un tanga inghiottito dalle carni è in grado di
> togliere la voglia di vivere tutto il giorno.
> SE, la mattina al posto della bella braga
> ascellare, quella di cotone con il fiocchettino al
> centro, quella che era rosa ma col candeggio sbagliato
> è diventata tortora, e poi rilavata ha assunto
> un´inspiegabile tinta ardesia e si è ammollato l´elastico,
> SE al posto della mutanda slandronata in cui ci
> infili dentro la canottiera, tiri in basso e ci fai
> sbucare due belle mezzelune,
> SE al posto di tutto questo, indossi spensierata il
> perizoma, tu sei una donna rovinata, figlia mia.
> Sei una femmina finita che passerà tutta la
> giornata a disincastrarsi la filura e a suonare col
> mignolo l´aria sulla quarta corda di Bach.
> Il tanga, lo dico con cognizione di causa, è un´arma
> di distruzione di massa.
> Il tanga di pizzo poi, quello crivellato di smerli,
> una vera piaga sociale. E´ proprio lo strazio supremo.
> Perché è urticante.
> Pizzica, irrita, punge.
> D´altra parte, son anche 20 centimetri di filo spinato
> in mezzo alle chiappe.
> Come indossare un gambo di rosa.
> Come infilarsi al posto dello slip un gnocco di cuki alluminio.
> E l´aggravante è che sti rosicanervi son pure cari come il fuoco.
> Minimo 20 euro. Al mercato qualcosa meno, se li
> compri di simil legno.
> Altrimenti 20 euro.
> Quaranta mila lire per un cordino.
> Per uno spaghetto alla chitarra.
> Ma a me bastano due euro.
> Ma io con due euro mi compro un chilometro di corda
> per le tapparelle e mi faccio le mutande come i lottatori di sumo.
> Ma la tristezza vera consiste nel fatto che mentre noi
> puciunin, Per far le favolose soffriamo le pene
> dell´inferno, loro, i maschi, sotto I calzoni cosa mettono?
> I boxer.
> Bastardi pidocchi.
> I boxer.
> Mezzo metro di lenzuolo con il grande cocomero che
> balla la lambada.
> I boxer. Una tavella di maglina molle con la feritoia
> per le uscite di emergenza.
> Li odio.
> Noi dobbiamo andare in giro con un filo del telefono al
> posto delle mutande e loro belli comodi coi mutandoni da Stanlio e Ollio.
> Donne. Fulgide stelle che rilucete nel firmamento delle idiote.
> Non vale la pena.
> Non volete desistere?
> Allora proverò per voi una pietà infinita.
> (ovviamente firmato Littizzetto)
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