Una suora rimasta disgraziatamente a piedi, si vede
costretta,
suo malgrado, a chiedere un passaggio per tornare al
convento.
Dopo alcuni minuti di attesa sulla strada passa un auto e, ad
un
cenno della suora, il conducente si ferma, facendola salire.
"Prego sorella", dice il personaggio aprendo la portiera
dell'auto. La suora, un poco intimidita, sale sul sedile
posteriore e
ringraziando l'automobilista domanda se può accompagnarla al
convento,
poco distante.
Il conducente risponde: "certo sorella......, a proposito
qual'è
il suo nome?"
"Suor Maria" risponde la suora e, per non apparire sgarbata
gli chiede: "E lei buon uomo, come si chiama?"
"Mi chiamo come quella cosa che vorreste sempre avere in
mano"
risponde l'uomo, lasciando stupefatta la suora che, a quel
punto non
rivolge più nessuna domanda all'uomo.
Una volta giunti di fronte al convento, l'automobilista si
ferma e
girandosi verso la suora le dice: "siamo arrivati sorella".
"Grazie signor *****" risponde la suora.
"Ma quale *****, mi chiamo ROSARIO!!"
costretta,
suo malgrado, a chiedere un passaggio per tornare al
convento.
Dopo alcuni minuti di attesa sulla strada passa un auto e, ad
un
cenno della suora, il conducente si ferma, facendola salire.
"Prego sorella", dice il personaggio aprendo la portiera
dell'auto. La suora, un poco intimidita, sale sul sedile
posteriore e
ringraziando l'automobilista domanda se può accompagnarla al
convento,
poco distante.
Il conducente risponde: "certo sorella......, a proposito
qual'è
il suo nome?"
"Suor Maria" risponde la suora e, per non apparire sgarbata
gli chiede: "E lei buon uomo, come si chiama?"
"Mi chiamo come quella cosa che vorreste sempre avere in
mano"
risponde l'uomo, lasciando stupefatta la suora che, a quel
punto non
rivolge più nessuna domanda all'uomo.
Una volta giunti di fronte al convento, l'automobilista si
ferma e
girandosi verso la suora le dice: "siamo arrivati sorella".
"Grazie signor *****" risponde la suora.
"Ma quale *****, mi chiamo ROSARIO!!"
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