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Io tra l'altro l'ho visto interamente in italiano tranne le ultime tre puntate, in inglese
E sinceramente , essendo bravissimi i doppiatori italiani, non colgo la bellezza di guardarlo in versione originale.
Dipende da serie e serie, a volte capita che scelgano un doppiatore con una voce molto lontana da quella dell'attore originale. Finché lo senti solo in italiano ok, ma se ti capita di sentire l'originale e cogliere la differenza poi è brutto tornare alla versione doppiata. A volte cambiano le frasi con leggerezza facendo perdere delle belle sfumature (vedi Breaking Bad: "I'm the one who knocks" diventato "A me non possono sparare"). Inevitabilmente si perdono particolare accenti nel doppiaggio inoltre. In generale io seguo le serie in italiano per pigrizia, non ho voglia di tenere gli occhi incollati sui sottotitoli per un'ora. Nel caso di serie in cui temo molto gli spoiler e che ci sono tanti giorni tra la trasmissione in originale e quella italiana (casi ultimi Twin Peaks e Got, il primo 5 giorni dopo, il secondo 8) vado di lingua originale.
Visto, carino come sempre quello di star wars 8 fu geniale
Originariamente Scritto da Alberto84
Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debe
Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
Originariamente Scritto da Zbigniew
Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
Comunque, ribadendo il succo della mia critica: re Brian è archetipicamente sbagliato
Bran re è assolutamente sensato e pregno di significato considerando il suo intero arco narrativo. Tra l'altro c'è ragione di pensare che sia uno dei punti dell'originale trama libresca rivelati da Martin agli sceneggiatori.
Bran è un figlio cadetto e il suo sogno di gloria è diventare un eroico cavaliere. Gli altri personaggi hanno come sogno di gloria il sedersi sul trono come re onnipotenti. Alla conclusione della sua parabola Bran ha dovuto rinunciare dolorosamente al suo obiettivo; ottiene invece l'obiettivo degli altri personaggi ma gli è negato anche il godimento di questo. Il suo deficit, la ferita che lo rende un re broken, gli toglie gli aspetti glamour della regalità; e i poteri che ha acquisito gli rendono tanto più duri il peso e le responsabilità di essere re.
E' in linea con la narrazione dei libri: un monumento al cinismo. Coloro che concorrono per il premio perdono tutto; il premio alla fine perde il suo valore perché va a quello che meno di tutti lo voleva, e che nel frattempo ha perso ciò che voleva veramente.
Originariamente Scritto da Sean
Bob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
Alice - How long is forever? White Rabbit - Sometimes, just one second.
Non so se sia corretto dire che alla fine della sua parabola lui abbia dovuto rinunciare dolorosamente al suo obiettivo, dato che più volte lui ribadisce di non essere più Bran ma il corvo a tre occhi. Credo che ciò non implichi semplicemente che sia un Bran con poteri in più, ma che del Bran che abbiamo conosciuto e visto crescere non esista che un ricordo. C'è anche poi la considerazione che a capo dei sei regni ora abbiamo un essere che non sembra molto in grado di empatizzare con la razza umana e che afferma di vivere nel passato. La morale dell'imparare dal passato per non commettere gli errori del futuro è ok, ma qui è come se avessimo messo a capo di tutto un'intelligenza artificiale che probabilmente prenderà decisione per freddi calcoli. Per le cosiddette questioni morali sarà in grado di prenderà la decisione giusta?
Bran re è assolutamente sensato e pregno di significato considerando il suo intero arco narrativo. Tra l'altro c'è ragione di pensare che sia uno dei punti dell'originale trama libresca rivelati da Martin agli sceneggiatori.
Bran è un figlio cadetto e il suo sogno di gloria è diventare un eroico cavaliere. Gli altri personaggi hanno come sogno di gloria il sedersi sul trono come re onnipotenti. Alla conclusione della sua parabola Bran ha dovuto rinunciare dolorosamente al suo obiettivo; ottiene invece l'obiettivo degli altri personaggi ma gli è negato anche il godimento di questo. Il suo deficit, la ferita che lo rende un re broken, gli toglie gli aspetti glamour della regalità; e i poteri che ha acquisito gli rendono tanto più duri il peso e le responsabilità di essere re.
E' in linea con la narrazione dei libri: un monumento al cinismo. Coloro che concorrono per il premio perdono tutto; il premio alla fine perde il suo valore perché va a quello che meno di tutti lo voleva, e che nel frattempo ha perso ciò che voleva veramente.
Sì Bob ma Bran ora è un automa...totalmente apatico, razionale fino al parossismo...
Capisco che possa sembrare una scelta corretta nella misura in cui, privo di passioni e di egotismo, egli potrebbe regnare come nessuno prima di lui, ma il rovescio della medaglia è che a Bran non frega nulla di nessuno, nemmeno del suo stesso popolo, che ha lasciato bruciare pur - evidentemente - sapendo cosa stava per accadere.
Anche Jon non voleva il trono, ed anche Jon avrebbe costituito un ottimo esempio del fatto che il potere dovrebbe andare a chi non lo ricerca: ed ha una storia infinitamente più significativa.
Ha vissuto nell'ombra degli Stark, Robb su tutti, circondato da una famiglia che lo scherniva, una matrigna che lo disprezza apertamente, un patrigno che lo spedisce in cu.lo al mondo dovrà vivrà un vita infernale, tra il militare ed il religioso quasi, e lui non dice niente. Accetta pedissequamente.
Da ultima merdina dei guardiani della notte, però, ne diventa il leader, spezza il tabù della lotta ai bruti per accoglierli quali uomini eguali, e fronteggiare il vero nemico - la morte.
Da bastardo, è proclamato per acclamazione re del nord, dopodiché va da Daenerys e la convince a sostenere la sua battaglia, con gravissime conseguenze per lei.
Nel frattempo scopre i suoi nobili natali. Si rivela capace, amato, seguito: come un capo.
Insomma, se quest'uomo non è nato per regnare, allora stracciamo ogni opera di fantasia mai scritta, girata, pensata. Eppure, finisce col diventare, o meglio restare, una foglia in balia del vento. Una evoluzione anticlimatica come poche.
Bran poteva essere il suo primo cavaliere, quale essere onnisciente, saggio, ammantato di misticismo, e ricreare quel legame Artù-Merlino.
Quindi no, trovo sia una scelta inquietante, più inquietante di ogni altra cosa abbia visto in got.
Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debe
Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
Originariamente Scritto da Zbigniew
Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
Non so se sia corretto dire che alla fine della sua parabola lui abbia dovuto rinunciare dolorosamente al suo obiettivo, dato che più volte lui ribadisce di non essere più Bran ma il corvo a tre occhi. Credo che ciò non implichi semplicemente che sia un Bran con poteri in più, ma che del Bran che abbiamo conosciuto e visto crescere non esista che un ricordo. C'è anche poi la considerazione che a capo dei sei regni ora abbiamo un essere che non sembra molto in grado di empatizzare con la razza umana e che afferma di vivere nel passato. La morale dell'imparare dal passato per non commettere gli errori del futuro è ok, ma qui è come se avessimo messo a capo di tutto un'intelligenza artificiale che probabilmente prenderà decisione per freddi calcoli. Per le cosiddette questioni morali sarà in grado di prenderà la decisione giusta?
Esattamente. È il tipo di persona che massacrerebbe un milione di persone per salvarne un milione ed una.
Non un re, certo; semmai un amministratore.
Originariamente Scritto da Alberto84
Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debe
Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
Originariamente Scritto da Zbigniew
Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
Sì Bob ma Bran ora è un automa...totalmente apatico, razionale fino al parossismo...
Capisco che possa sembrare una scelta corretta nella misura in cui, privo di passioni e di egotismo, egli potrebbe regnare come nessuno prima di lui, ma il rovescio della medaglia è che a Bran non frega nulla di nessuno, nemmeno del suo stesso popolo, che ha lasciato bruciare pur - evidentemente - sapendo cosa stava per accadere.
Anche Jon non voleva il trono, ed anche Jon avrebbe costituito un ottimo esempio del fatto che il potere dovrebbe andare a chi non lo ricerca: ed ha una storia infinitamente più significativa.
Ha vissuto nell'ombra degli Stark, Robb su tutti, circondato da una famiglia che lo scherniva, una matrigna che lo disprezza apertamente, un patrigno che lo spedisce in cu.lo al mondo dovrà vivrà un vita infernale, tra il militare ed il religioso quasi, e lui non dice niente. Accetta pedissequamente.
Da ultima merdina dei guardiani della notte, però, ne diventa il leader, spezza il tabù della lotta ai bruti per accoglierli quali uomini eguali, e fronteggiare il vero nemico - la morte.
Da bastardo, è proclamato per acclamazione re del nord, dopodiché va da Daenerys e la convince a sostenere la sua battaglia, con gravissime conseguenze per lei.
Nel frattempo scopre i suoi nobili natali. Si rivela capace, amato, seguito: come un capo.
Insomma, se quest'uomo non è nato per regnare, allora stracciamo ogni opera di fantasia mai scritta, girata, pensata. Eppure, finisce col diventare, o meglio restare, una foglia in balia del vento. Una evoluzione anticlimatica come poche.
Bran poteva essere il suo primo cavaliere, quale essere onnisciente, saggio, ammantato di misticismo, e ricreare quel legame Artù-Merlino.
Quindi no, trovo sia una scelta inquietante, più inquietante di ogni altra cosa abbia visto in got.
Tu hai parlato di archetipi e io ho risposto a quello.
Questo post invece fa riferimento ad altri aspetti della questione e ha un deciso taglio da fanboy è un peana su quanto Jon ne abbia passate di cotte e di crude da prima di subito, su quanto se lo meritasse quel trono, su quanto fosse più adatto degli altri.
Originariamente Scritto da Sean
Bob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
Alice - How long is forever? White Rabbit - Sometimes, just one second.
Tu hai parlato di archetipi e io ho risposto a quello.
Questo post invece fa riferimento ad altri aspetti della questione e ha un deciso taglio da fanboy è un peana su quanto Jon ne abbia passate di cotte e di crude da prima di subito, su quanto se lo meritasse quel trono, su quanto fosse più adatto degli altri.
Io ho parlato di archetipi perché, ripeto, in ogni storia ci sono degli elementi che portano in una direzione; direzione che si può anche non seguire, per carità, ma non virando all'ultimo secondo. Non c'entra un bel niente quante Jon ne abbia passate, perché c'è chi se l'è vista peggio: ho solo sottolineato come abbia percorso un sentiero ben determinato.
Tra l'altro, Jon non è mai stato nemmeno tra i miei tre personaggi preferiti...non capisco perché il mio sia il parere di un fanboy ed il tuo un trattato critico.
Originariamente Scritto da Alberto84
Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debe
Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
Originariamente Scritto da Zbigniew
Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
Bran re ci sta nell'epica di Got, dove non succede come nel mondo di Tolkien che Aragorn vince e campa 140 anni.
È tutto cinico, dove i meno peggio governeranno un regno distrutto, con un re assente
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