Bezafibrati :x guru duch e chi altro vuol rispondere

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    • Aug 2004
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    • Napoli
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    Bezafibrati :x guru duch e chi altro vuol rispondere

    I bezafibrati. Qualcuno li ha mai provati? Qaul'e il loro effetto? Che controindicazioni possono avere?
  • lupin III
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    #2
    INDICAZIONI TERAPEUTICHE:

    Dislipidemie, caratterizzate da aumento dei trigliceridi, che non rispondono al trattamento dietetico. È anche efficace nelle ipercolesterolemie che non rispondono al trattamento dietetico.



    CONTROINDICAZIONI:

    Insufficienza epatica o renale. Ipersensibilità individuale accertata verso il medicamento


    SPECIALI AVVERTENZE E PRECAUZIONI PER L'USO:

    Il ricorso alle diete ipocolesterolemizzanti o ipolipidiche deve essere preferito e saggiato prima di ricorrere all'impiego del fenofibrato. Usare con cautela nel trattamento di soggetti con bassi livelli sierici di albumina (come ad esempio nella sindrome nefrosica), poiché potrebbero determinarsi mialgie, crampi muscolari e rabdomiolisi con aumento dei livelli di creatin-kinasi. Durante il trattamento devono essere effettuate periodiche determinazioni delle transaminasi ed altre prove di funzionalità epatica e frequenti determinazioni del tasso ematico dei lipidi. È consigliabile sospendere il trattamento se si riscontrano anormalità della funzionalità epatica o se la risposta al medicamento non è soddisfacente. Analogamente dovranno effettuarsi periodicamente esami emocromocitometrici completi. Da usare con cautela con un'anamnesi di epatopatia ed in soggetti portatori di ulcera peptica poiché quest'ultima potrebbe riattivarsi.


    INTERAZIONI:

    Nei pazienti trattati contemporaneamente con anticoagulanti la dose di questi ultimi dovrà essere inizialmente dimezzata ed aggiustata successivamente fondandosi su frequenti determinazioni del tasso di protrombina fino a che quest'ultimo risulti stabilizzato. Ad analoga cautela deve essere improntata la terapia combinata con ipoglicemizzanti orali o con insulina.
    Non usare in associazione con gli inibitori della HMG-CoA reduttasi (statine).

    Tenere fuori dalla portata dei bambini.



    GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:

    Da non usare durante l'allattamento, né in gravidanza accertata o presunta



    EFFETTI INDESIDERATI:

    Eventuali effetti indesiderabili potrebbero essere rappresentati da nausea, vomito, diarrea, dispepsia, flatulenze, dolori addominali, epatomegalia. Potrebbero altresì manifestarsi cefalea, vertigini, astenia, aumento della creatininemia, della azotemia così come delle CPK associate a crampi muscolari e, specie in soggetti con insufficienza renale anche lieve, a rabdomiolisi, sonnolenza, mialgie, artralgie, disuria, oliguria, ematuria, proteinuria, eruzioni cutanee comprese reazioni orticarioidi e prurito, leucopenia, eosinofilia, anemia, agranulocitosi, polifagia con aumento di peso, aumento dei livelli delle transaminasi. Con l'uso del prodotto potrebbero evidenziarsi, sia pure raramente, fenomeni di astenia sessuale.
    Con composti a struttura chimica simile si sono osservate formazione di calcoli biliari e varie forme di aritmia cardiaca.


    SOVRADOSAGGIO:

    Un eventuale rischio di fenomeni tossici dovuti a sovradosaggio del fenofibrato è estremamente remoto per il margine di sicurezza molto ampio che esiste tra la dose efficace e la dose tossica.
    Non si sono avute finora segnalazioni di casi con sintomi clinici tossici da sovradosaggio.


    PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE


    PROPRIETA' FARMOCODINAMICHE:

    Il principio attivo della specialità medicinale, il fenofibrato, è una molecola ad azione selettiva sui sistemi biologici che regolano il metabolismo lipidico. Il meccanismo d'azione è stato evidenziato da studi in vitro sull'inibizione dell'enzima HMG-CoA reduttasi nei linfociti dei tessuti epatici di ratto e dell'uomo. I risultati ottenuti inducono a ritenere che l'effetto inibitorio dell'acido fenofibrico sull'HMG-CoA reduttasi sia dovuto ad una inattivazione diretta della proteina enzimatica e non ad una inibizione della sua sintesi. L'effetto ipocolesterolemizzante del fenofibrato può dunque essere dovuto, almeno in parte, ad una diminuzione della sintesi endogena del colesterolo. L'attività ipolipemizzante del fenofibrato alle dosi usuali, nell'uomo, può provocare l'abbassamento della colesterolemia in percentuali del 20-25 % e della trigliceridemia in percentuali del 40-50 %.


    PROPRIETA' FARMACOCINETICHE:

    Nell'animale da esperimento e nell'uomo il fenofibrato viene rapidamente assorbito a seguito di somministrazione per os. Il picco plasmatico compare poco dopo la 4ª ora. L'emivita relativamente breve (7 ore) permette di escludere rischi connessi con l'eventuale accumulo del farmaco nel plasma a seguito di trattamenti prolungati. Il metabolita principale è l'acido metil-2(cloro-4'-benzoil)4-fenossi-2-propionico. L'eliminazione del farmaco avviene sia come il sopra riferito acido, sia come il corrispondente estere glucoronide. Oltre l'80% della dose assunta viene escreto per via urinaria nelle prime 24 ore. Nell'uomo la quota in circolo è molto bassa (circa 10 mcg/ml) per posologie di 200-300 mg di fenofibrato/die


    DATI PRECLINICI DI SICUREZZA:

    DL50 nel ratto: p.o. > 4 g/kg, i.p. = 2,23 g/kg. Il farmaco è risultato scarsamente tossico nelle prove di tossicità acuta (p.o. e i.p.) nel ratto e nel topo. Prove di tossicità per somministrazioni ripetute p.o. nel ratto e nel cane hanno dimostrato che il farmaco è ben tollerato
    Originariamente Scritto da filosofo del '900
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    • lupin III
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      #3
      Pardon,ho sbagliato ed ho postato le info sul fenofibrato
      Originariamente Scritto da filosofo del '900
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      • lupin III
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        #4
        04.0 INFORMAZIONI CLINICHE 04.1 Indicazioni terapeutiche -



        Dislipidemie caratterizzate da aumento dei trigliceridi che non rispondono al trattamento dietetico. È anche efficace nelle ipercolesterolemie che non rispondono al trattamento dietetico.



        04.2 Posologia e modo di somministrazione -

        Iniziare con 3 compresse rivestite al giorno (1 dopo ogni pasto principale), ingerite intere con un po' di liquido.



        Se si ottengono dei risultati favorevoli - specie in pazienti con ipertrigliceridemia - si può saggiare una dose giornaliera di 2 compresse rivestite, mentre in forme dislipidemiche particolarmente resistenti è consentito salire fino a 4-5 confetti.

        Si consiglia un trattamento sufficientemente protratto e continuo, con controlli regolari del lipidogramma. Durante la terapia con Bezalip vanno rispettate le necessarie misure dietetiche.

        04.3 Controindicazioni -

        Insufficienza epatica o renale. Ipersensibilità individuale accertata verso il medicamento.



        04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso -

        Il ricorso alle diete ipocolesterolemizzanti o ipolipidiche deve essere preferito e saggiato prima di ricorrere all'impiego del bezafibrato o di altri composti analoghi.



        Usare cautela nel trattamento di soggetti con bassi livelli sierici di albumina (come per es. nella sindrome nefrosica), poiché potrebbero determinarsi mialgie, crampi muscolari e rabdomiolisi con aumento dei livelli di creatinin-kinasi. Nei pazienti trattati contemporaneamente con anticoagulanti, la dose di questi ultimi dovrà essere inizialmente dimezzata ed essere aggiustata successivamente fondandosi su frequenti determinazioni del tasso di protrombina fino a che quest'ultimo non risulti stabilizzato.

        Ad analoga cautela deve essere improntata la terapia combinata con ipoglicemizzanti orali e con insulina. Durante il trattamento devono essere effettuate periodiche determinazioni delle transaminasi e altre prove di funzionalità epatica e frequenti determinazioni del tasso ematico dei lipidi. È consigliabile sospendere il trattamento se si riscontrano anormalità della funzionalità epatica e se la risposta al medicamento non è soddisfacente.

        Analogamente dovranno effettuarsi periodicamente esami emocromocitometrici completi. Da usare con cautela con un'anamnesi di epatopatie e in soggetti portatori di ulcera peptica poiché quest'ultima potrebbe riattivarsi. Poiché il prodotto può determinare aumento della litogenicità della bile e aumento della frequenza dei calcoli biliari, usare con cautela in soggetti con precedenti affezioni calcolotiche della colecisti.

        Avvertenze

        Tenere fuori dalla portata dei bambini.

        04.5 Interazioni -

        Potenziamento dell'effetto degli anticoagulanti orali. In caso di trattamento concomitante ridurre inizialmente alla metà la dose degli anticoagulanti basandosi successivamente sui risultati del test di Quick.



        Non usare in associazione con gli inibitori della HMG-CoA reduttasi (statine).

        04.6 Gravidanza ed allattamento -

        Da non usare durante l'allattamento, né in gravidanza accertata o presunta.



        04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine -

        Non pertinente.



        04.8 Effetti indesiderati -

        L'effetto indesiderato più frequente è rappresentato dalla nausea; meno frequenti vomito, diarrea, dispepsia, flatulenze, dolori addominali, epatomegalia, formazione di calcoli biliari.



        Talora possono manifestarsi cefalea, vertigini, astenia, aumento della creatinina, dell'azotemia così pure delle CPK associato a crampi muscolari e, specie in soggetti con insufficienza renale anche lieve, a rabdomiolisi; sonnolenza, mialgie, artralgie; disuria, oliguria, ematuria, proteinuria; eruzioni cutanee comprese reazioni orticarioidi, prurito, alopecia. Sono anche state riferite impotenza e alterazioni della libido; leucopenia, eosinofilia, anemia, agranulocitosi; polifagia, aumento di peso; aumento dei livelli delle transaminasi. Sono state inoltre descritte varie forme di aritmia cardiaca.

        04.9 Sovradosaggio -

        Non sono state segnalate finora intossicazioni dovute a sovradosaggio del bezafibrato.



        In caso di insorgenza di fenomenologia tossica, ricorrere al trattamento sintomatico.

        05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE

        -


        05.1 Proprietà farmacodinamiche -

        Il bezafibrato è un ipolipemizzante classificabile per il suo meccanismo d'azione come antilipogeno, dato che esso agisce inibendo la sintesi epatica del colesterolo e dei trigliceridi.



        Il farmaco si è dimostrato efficace nel trattamento di pazienti iperdislipidemici con livelli particolarmente elevati di colesterolo e trigliceridi provocandone una sensibile diminuzione, abbassando nel contempo l'indice aterogeno LDL/HDL per diminuzione della frazione LDL e aumento contemporaneo della HDL.

        Nel cane normolipemico si evidenzia già, dopo somministrazione di bezafibrato, la riduzione della lipemia totale, colesterolemia e trigliceridemia. L'effetto del bezafibrato è stato studiato nei modelli sperimentali di iperlipidemia indotta nel ratto e nel topo.

        È stata inoltre evidenziata nel ratto la sua capacità inibente l'attività dell'enzima Ac. CoA carbossilasi.

        05.2 Proprietà farmacocinetiche -

        Assorbimento quasi completo. Breve emivita (2 h). Assenza di accumulo anche nei trattamenti prolungati. Eliminazione prevalente per via urinaria (95%), la rimanenza con le feci.



        05.3 Dati preclinici di sicurezza -

        Tossicità acuta (DL <SUB>50</SUB>)



        Topo CD Cobs os 820 mg/kg; topo CD Cobs ip 416 mg/kg; ratto Wistar os 1114 mg/kg; ratto Wistar ip 398 mg/kg; coniglio NZW os 1209 mg/kg.

        Tossicità per somministrazione prolungata

        Ratto Wistar os 196 gg, cane Beagle os 192 gg: nessun effetto tossico fino a 50 mg/kg/die. Teratogenesi

        Originariamente Scritto da filosofo del '900
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        • lupin III
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          #5
          Nota questo:

          "Sono anche state riferite impotenza e alterazioni della libido"


          Questo solo per andare al fatto che qualsiasi cosa riduca il colesterolo in modo importante come il bezafibrato,può portare a riduzione del testosterone.
          Originariamente Scritto da filosofo del '900
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          • Guru
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            • Himalaya
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            #6
            In teoria potrebbe avere un ruolo sia nel favorire il dimagrimento che nell'attenuare l'ingrassamento quando si segue una dieta ipercalorica.

            Infatti, si è visto, che è in grado di inibire l'enzima acetil CoA carbossilasi, che è il principale enima regolatore della sintesi degli acidi grassi.

            Come nota aggiuntiva su questo enzima, ricordiamo che è attivato dall'insulina, mentre è inibito dal glucagone.

            Personalmente non ne consiglierei l'utilizzo, sia perchè stiamo parlando di un farmaco, sia perchè sono possibili diversi effetti collaterali.
            Oltre a questo, l'inibizione dell'AcCoA carbossilasi, è stata accertata sui ratti mentre negli umani è dubbia anche se plausibile.
            Last edited by Guru; 22-01-2005, 00:40:07.

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            • Masterpiece
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              #7
              cosa sarebbe il gemfibrozil o il rationale?

              cmq nn so se questa classe di ipolipidemizzanti ma potrebbero essere causa di rabdomiolisi che spacca i reni
              sigpic

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              • volg
                Bodyweb Advanced

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                #8
                Originariamente Scritto da Guru
                sono possibili diversi effetti collaterali.
                Cosa potrebbe conportare un suo utilizzo?

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                • Guru
                  Personal Petting Trainer
                  • Jun 2000
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                  • Himalaya
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                  #9
                  Gli effetti sono riportati nel post sopra.
                  I più comuni sono proprio a carico del sistema muscolare, come la rabdomiolisi.

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                  • the doctor
                    Bodyweb Member
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                    #10
                    potremmo usarlo in uno sgarro?..
                    anche il detastrano vedo che ha proprieta simili....

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                    • duchaine
                      Bodyweb Member
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                      #11
                      Il trattamento del diabete di tipo II e della sindrome metabolica attualmente si incentra nella somministrazione di farmaci che agiscano. sui PPAR ( peroxisome proliferator-activated receptors). Si tratta di recetteori nucleici, i quali si suddividono in tre sottoclassi: alfa, beta e gamma, a loro volta suddivisi in varei sottoclassi (gamma 1, gamma 2 etc).
                      I vari PPAR agonisti, essendo specifiche le funzioni dei vari recettori, svolgono un'attivitàmetabolica differenziata. I gamma 2 agonisti addirittura diminuscono i TGL nel sangue (e conseguentemente, interagendo sul cicolo di Randle, la glicemia) aumentando l'ossidazione dei ffa e la lipogenesi.
                      I fibrati, ed in particolare il bezafibrato, invece, esercitano un'attività metabolica più conforme alle richeiste dei bber, riducendo i TGL attraverso l'aumento dell'ossidazione perissomale.
                      Inoltre, in accordo ad uno studio particolarmente interessante che ho consultato, il bezafibrato dovrebbe aumenbtare il dimagrimento aumentando la dissociazione metabolica nell'adipocita e quindi trasformandola in una sorta di fornacella brucia grassi (secondo una modalità simile a quella del t3):
                      ""These changes were accompanied by an increase in the transcript levels of the uncoupling protein-2 (UCP-2; 1.5-fold induction; P < 0.05) and UCP-3 (3.7-fold induction; P < 0.001), mitochondrial proteins that reduce ATP yield and may facilitate the oxidation of fatty acids....
                      "Moreover, the transformation of the adipocyte phenotype from fat-storing cells to fatty acid–oxidizing cells was accompanied by loss of adipocyte markers, such as adipocyte fatty acid-binding protein-2 (aP2), tumor necrosis factor (TNF), and the ob gene, and by the appearance of the preadipocyte marker Pref-1
                      this is the only point tha can explain why beza leads to fat-loss...
                      "we showed that induced fatty acid oxidation is accompanied by an increased expression of genes (UCPs) involved in ATP depletion, which may result in a less efficient fatty acid synthesis (an ATP-dependent process) and reduced adiposity...
                      "The existence of a possible link between mitochondrial UCPs and regulation of body weight was confirmed recently by Rossmeisl et al. "

                      Per quanto attiene alla relazione tra fibrati e testosterone, se è vero che la riduzione del colesterolo può indurre una riduzione di ormoni steoridei (fu la prima osservazione che feci a chi iniziò a suggerire l'uso di questa droga nel bbing), questa è minore in soggetti asintomatici.:
                      "Statins inhibit the rate-limiting step of cholesterol synthesis (HMG-CoA reductase) and hence potentially may inhibit the synthesis of steroid hormones derived from cholesterol, including tetosterone. There is evidence that simvastatin causes minor changes in circulating androgen concentrations in asymptomatic men"

                      In ogni caso, la riduzione, che in genere si ha a causa della somministrazione di fibrati, non viene notata con la somministrazione del bezafibrato:
                      "Pravastatin and bezafibrate do not seem to have this effect".


                      E' interessante osservare che tutti i fibrazti sembra incrementare la disfunzione erettile (impotenza).
                      Per una panoramica delle opionioni e per la bibliografia degli studi che ti ho citato, cfr. http://fampra.oxfordjournals.org/cgi...t/full/19/1/95
                      Last edited by duchaine; 23-09-2006, 17:20:20.
                      underground

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                      • duchaine
                        Bodyweb Member
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                        #12
                        Originariamente Scritto da the doctor Visualizza Messaggio
                        potremmo usarlo in uno sgarro?..
                        anche il detastrano vedo che ha proprieta simili....
                        Si, in quanto sembrano migliorare l'up-take del glucosio durante la ricarica.
                        underground

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                        • fuma-slayer
                          Bodyweb Senior
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                          #13
                          Originariamente Scritto da duchaine Visualizza Messaggio
                          Il trattamento del diabete di tipo II e della sindrome metabolica attualmente si incentra nella somministrazione di farmaci che agiscano. sui PPAR ( peroxisome proliferator-activated receptors). Si tratta di recetteori nucleici, i quali si suddividono in tre sottoclassi: alfa, beta e gamma, a loro volta suddivisi in varei sottoclassi (gamma 1, gamma 2 etc).
                          I vari PPAR agonisti, essendo specifiche le funzioni dei vari recettori, svolgono un'attivitàmetabolica differenziata. I gamma 2 agonisti addirittura diminuscono i TGL nel sangue (e conseguentemente, interagendo sul cicolo di Randle, la glicemia) aumentando l'ossidazione dei ffa e la lipogenesi.
                          I fibrati, ed in particolare il bezafibrato, invece, esercitano un'attività metabolica più conforme alle richeiste dei bber, riducendo i TGL attraverso l'aumento dell'ossidazione perissomale.
                          Inoltre, in accordo ad uno studio particolarmente interessante che ho consultato, il bezafibrato dovrebbe aumenbtare il dimagrimento aumentando la dissociazione metabolica nell'adipocita e quindi trasformandola in una sorta di fornacella brucia grassi (secondo una modalità simile a quella del t3):
                          ""These changes were accompanied by an increase in the transcript levels of the uncoupling protein-2 (UCP-2; 1.5-fold induction; P < 0.05) and UCP-3 (3.7-fold induction; P < 0.001), mitochondrial proteins that reduce ATP yield and may facilitate the oxidation of fatty acids....
                          "Moreover, the transformation of the adipocyte phenotype from fat-storing cells to fatty acid–oxidizing cells was accompanied by loss of adipocyte markers, such as adipocyte fatty acid-binding protein-2 (aP2), tumor necrosis factor (TNF), and the ob gene, and by the appearance of the preadipocyte marker Pref-1
                          this is the only point tha can explain why beza leads to fat-loss...
                          "we showed that induced fatty acid oxidation is accompanied by an increased expression of genes (UCPs) involved in ATP depletion, which may result in a less efficient fatty acid synthesis (an ATP-dependent process) and reduced adiposity...
                          "The existence of a possible link between mitochondrial UCPs and regulation of body weight was confirmed recently by Rossmeisl et al. "

                          Per quanto attiene alla relazione tra fibrati e testosterone, se è vero che la riduzione del colesterolo può indurre una riduzione di ormoni steoridei (fu la prima osservazione che feci a chi iniziò a suggerire l'uso di questa droga nel bbing), questa è minore in soggetti asintomatici.:
                          "Statins inhibit the rate-limiting step of cholesterol synthesis (HMG-CoA reductase) and hence potentially may inhibit the synthesis of steroid hormones derived from cholesterol, including tetosterone. There is evidence that simvastatin causes minor changes in circulating androgen concentrations in asymptomatic men"

                          In ogni caso, la riduzione, che in genere si ha a causa della somministrazione di fibrati, non viene notata con la somministrazione del bezafibrato:
                          "Pravastatin and bezafibrate do not seem to have this effect".


                          E' interessante osservare che tutti i fibrazti sembra incrementare la disfunzione erettile (impotenza).
                          Per una panoramica delle opionioni e per la bibliografia degli studi che ti ho citato, cfr. http://fampra.oxfordjournals.org/cgi...t/full/19/1/95

                          sempre un piacere leggerti duch ..una curiosità ma studi-lavori in sto campo??

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                          • duchaine
                            Bodyweb Member
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                            #14
                            Ciao fuma...
                            no. semplice passione. sono in univ e avvocatura
                            underground

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                            • lupin III
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                              • Nov 2002
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                              #15
                              Originariamente Scritto da duchaine Visualizza Messaggio
                              Ciao fuma...
                              no. semplice passione. sono in univ e avvocatura
                              Grazie delle info, ogni tanto allora ti si becca
                              Io sono un po' meno addentro per adesso perchè la pratica mi assorbe parechio.
                              Volevo chiederti: hai qualche info sugli acidi grassi solforati? Fungono come il bezafibrato o cosa? Il Melting Point della Designer Supplements li contiene per esempio, ed ho letto buoni feedback sul prodotto.
                              Ciao Napulè
                              Originariamente Scritto da filosofo del '900
                              Tu sei un moderatore. Solo in questa veste devi parlare.

                              Nè da commerciante nè da moderatore

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