Originariamente Scritto da ^_ZEUS_^
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Gli integratori sono un primo passo verso il doping
</TD></TR><TR><TD>I nutrizionisti: "Un buon programma di allenamento, nel rispetto dei tempi naturali di recupero dell'organismo degli atleti e l'adozione di corrette abitudini alimentari sono in definitiva gli unici insostituibili fattori in grado di migliorare realmente e lealmente le capacità atletiche".</TD></TR><TR><TD>
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<WC1>«Se non è giustificato da reali necessità nutrizionali o mediche, il ricorso alla creatina o a qualunque altro tipo di integratore rischia di rappresentare un primo passo verso le lusinghe del doping o l'abuso di farmaci in genere». Lo ha affermato Michelangelo Giampietro, docente della scuola di specializzazione in medicina dello Sport dell' università Cattolica Sacro Cuor<WC>e<WC1> di Roma, intervenendo ai lavori del 16/mo congresso dell'Associazione italiana di Dietetica e Nutrizione clinica (Adi), in corso di svolgimento a Giardini Naxos.
Giampietro, che è anche coordinatore del gruppo tematico 'Nutrizione, attività fisica e sport' della Società italiana di Nutrizione umana, ha «messo in guardia gli atleti che si sottopongono a rilevanti carichi di allenamento e di gara».
«Il consiglio di assumere la creatina o gli aminoacidi - ha spiegato - è ingiustificato dal punto di vista nutrizionale e medico, salvo rarissimi e ben selezionati casi. Ma è addirittura riprovevole se riferito ai giovani sportivi delle prime fasce di età, come purtroppo spesso avviene».
«Nell' ambiente sportivo - ha sottolineato lo studioso - l' uso di integratori si è diffuso soprattutto negli ultimi due decenni, favorito da una vasta produzione scientifica che avrebbe dimostrato una specifica efficacia di queste sostanze nel migliorare la prestazione sportiva. Tuttavia - ha osservato Giampietro - rimangono forti perplessità sulla reale efficacia di questi prodotti anche in considerazione del fatto che i vari autori favorevoli all' integrazione indicano quantitativi e tempi di somministrazione assai diversi».
Secondo alcuni studi un dosaggio di 20-25 grammi al giorno di creatina (equivalente a oltre 12 chilogrammi di carne) è addirittura in grado di inibirne la produzione endogena. «Non è certo infine - ha ricordato lo specialista - che la creatina sia 'innocuà, soprattutto a lungo termine: e ciò basterebbe già ad evitarne l' uso, a prescindere dal dosaggio e dalla durata».
Secondo il ricercatore «un buon programma di allenamento, nel rispetto dei tempi naturali di recupero dell'organismo degli atleti e l'adozione di corrette abitudini alimentari sono in definitiva gli unici insostituibili fattori in grado di migliorare realmente e lealmente le capacità atletiche».
«Medici, nutrizionisti e operatori sanitari in genere - ha concludo Giampietro - siamo convinti che la lealtà sportiva e la salute degli atleti valgano molto di più di qualunque vittoria, record o medaglia».
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Gli integratori sono un primo passo verso il doping
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<WC1>«Se non è giustificato da reali necessità nutrizionali o mediche, il ricorso alla creatina o a qualunque altro tipo di integratore rischia di rappresentare un primo passo verso le lusinghe del doping o l'abuso di farmaci in genere». Lo ha affermato Michelangelo Giampietro, docente della scuola di specializzazione in medicina dello Sport dell' università Cattolica Sacro Cuor<WC>e<WC1> di Roma, intervenendo ai lavori del 16/mo congresso dell'Associazione italiana di Dietetica e Nutrizione clinica (Adi), in corso di svolgimento a Giardini Naxos.
Giampietro, che è anche coordinatore del gruppo tematico 'Nutrizione, attività fisica e sport' della Società italiana di Nutrizione umana, ha «messo in guardia gli atleti che si sottopongono a rilevanti carichi di allenamento e di gara».
«Il consiglio di assumere la creatina o gli aminoacidi - ha spiegato - è ingiustificato dal punto di vista nutrizionale e medico, salvo rarissimi e ben selezionati casi. Ma è addirittura riprovevole se riferito ai giovani sportivi delle prime fasce di età, come purtroppo spesso avviene».
«Nell' ambiente sportivo - ha sottolineato lo studioso - l' uso di integratori si è diffuso soprattutto negli ultimi due decenni, favorito da una vasta produzione scientifica che avrebbe dimostrato una specifica efficacia di queste sostanze nel migliorare la prestazione sportiva. Tuttavia - ha osservato Giampietro - rimangono forti perplessità sulla reale efficacia di questi prodotti anche in considerazione del fatto che i vari autori favorevoli all' integrazione indicano quantitativi e tempi di somministrazione assai diversi».
Secondo alcuni studi un dosaggio di 20-25 grammi al giorno di creatina (equivalente a oltre 12 chilogrammi di carne) è addirittura in grado di inibirne la produzione endogena. «Non è certo infine - ha ricordato lo specialista - che la creatina sia 'innocuà, soprattutto a lungo termine: e ciò basterebbe già ad evitarne l' uso, a prescindere dal dosaggio e dalla durata».
Secondo il ricercatore «un buon programma di allenamento, nel rispetto dei tempi naturali di recupero dell'organismo degli atleti e l'adozione di corrette abitudini alimentari sono in definitiva gli unici insostituibili fattori in grado di migliorare realmente e lealmente le capacità atletiche».
«Medici, nutrizionisti e operatori sanitari in genere - ha concludo Giampietro - siamo convinti che la lealtà sportiva e la salute degli atleti valgano molto di più di qualunque vittoria, record o medaglia».
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