Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Octopamina recettori beta 3

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

    Octopamina recettori beta 3

    Ne vogliamo parlare escludendo OT ?

    Funziona? SI/NO/FORSE...




    #2
    Sergio, la mia volontà è quella fin dall'inizio

    Commenta


      #3
      Ok, allora parliamo di questo senza fare i nomi di nessuno.

      Stavo leggendo lo studio, ancora un attimo poi ti dico....



      Commenta


        #4


        Io ogni studio lo prendo sempre con le molle, per ognuno che ne fanno poi ce ne sono altri cento che si contraddicono alternando SI-NO-SI-NO.
        Le persone in analisi erano 10 per gruppo, non so in medicina se sono molte, ma in statistica un gruppo rappresentativo è composto da 30 elementi almeno.

        Qui dicono :
        "No changes in glucose tolerance were observed, but triacylglycerol concentrations decreased significantly. Conclusions: Treatment with L-796568 for 28 d had no major lipolytic or thermogenic effect but it lowered triacylglycerol concentrations."
        Effetto parziale quindi...

        Poi :
        "There was also no evidence of stimulation of fat oxidation by L-796568, although changes in fat mass correlated negatively with drug concentrations, suggesting some potential activity at the 3 receptor. In addition, triacylglycerol concentrations decreased substantially in addiction the L-796568 group. In contrast with most studies of nonspecific beta 3 agonists, there was no evidence of 1 or 2 stimulation to confound these results."
        Questo quindi è il loro parere anche in contrasto con altri studi.




        Commenta


          #5
          Come .... allora non discutete più di sto studio ?
          Ma allora vi interessava solo litigare ?



          Commenta


            #6
            Originariamente Scritto da Sergio
            Io ogni studio lo prendo sempre con le molle, per ognuno che ne fanno poi ce ne sono altri cento che si contraddicono alternando SI-NO-SI-NO.




            Le persone in analisi erano 10 per gruppo, non so in medicina se sono molte, ma in statistica un gruppo rappresentativo è composto da 30 elementi almeno.

            Qui dicono :
            "No changes in glucose tolerance were observed, but triacylglycerol concentrations decreased significantly. Conclusions: Treatment with L-796568 for 28 d had no major lipolytic or thermogenic effect but it lowered triacylglycerol concentrations."
            Effetto parziale quindi...

            Poi :
            "There was also no evidence of stimulation of fat oxidation by L-796568, although changes in fat mass correlated negatively with drug concentrations, suggesting some potential activity at the 3 receptor. In addition, triacylglycerol concentrations decreased substantially in addiction the L-796568 group. In contrast with most studies of nonspecific beta 3 agonists, there was no evidence of 1 or 2 stimulation to confound these results."
            Questo quindi è il loro parere anche in contrasto con altri studi.

            Poi cercando su google ho trovato anche molti studi a favore, non di più questo ha scritto anche un libro sull'argomento :

            <TABLE width=550 border=2><TBODY><TR align=middle bgColor=#eeeeee><TD>Ephedrine vs. Synephrine
            By Alan E. Shugarman, MS, RD
            </TD></TR></TBODY></TABLE>


            <TABLE width=530 border=0><TBODY><TR><TD>

            Since very little published research compares supplementation of ephedrine to synephrine in lean individuals, I set up a study at the University of Utah that compared these two compounds to one another as well as to a placebo. The test formulations contained either 24 milligrams (mg) of ephedrine or 10 mg of synephrine. These are the common supplement industry dosages of ephedrine and synephrine.

            Both formulas also included 300 mg of caffeine, 12 mg of yohimbe and 200 mg of quercetin.The synephrine mixture also contained 50 mg of Scizonopeta tenuifolla and Ledebouriella divaricata, two Chinese herbs known to produce a warming effect. The study was a double blind, placebo controlled crossover design, and used 20 young healthy subjects, 10 men and 10 women. Resting metabolic rate, respiratory exchange ration, body care temperature, heart rate and blood pressure were measured.

            Resting metabolic rate increased significantly with the ephedrine mix versus placebo. The synephrine formula did not significantly elevate resting metabolic rate for any one 15 minute period during the 195 minutes of measurement.

            However, by crudely extrapolating the 195 minutes of collected data over a 24 hour period, both the ephedrine and synephrine formulations showed a significant increase in total resting metabolic rate when compared to the placebo. Respiratory exchange ration decreased significantly toward fat burning with only the ephedrine formulation versus placebo. Body core temperature increased greatly with both the ephedrine and the synephrine formulas compared to the placebo. Heart rate was elevated considerably with the ephedrine versus placebo, but not with the synephrine. Blood pressure was elevated significantly following both formulations versus the placebo.

            The bottom line here is that although the synephrine formulation seemed to have a mild effect, the ephedrine formulation outperformed synephrine across the board for elevating metabolic rate and shifting respiratory exchange ration toward fat burning. When you compare a synephrine based mixture to an ephedrine based one for fat burning potential, the ephedrine formulations appear to have the edge, based on available research. Synephrine and ephedrine act differently upon alpha and beta adrenergic receptor sites. Ephedrine is an indirect and direct acting beta agonist with relatively slight activation of the alpha receptors; synephrine is a direct acting alpha agonist with relatively slight activation of beta receptors, via release of norepinephrine and epinephrine. This is important when attempting to determine the potential for fat burning, because the bottom line is that beta receptors, especially beta-3 receptors, are the key to burning fat. Admittedly, in this study, the dosage of ephedrine and synephrine in each formulation was not equivalent, so these data cannot be considered conclusive; however, those who tout synephrine as superior to ephedrine for the purpose of getting lean are reaching for data that are not in evidence. Direct comparison studies using the same dosage of both ephedrine and synephrine are still needed. At this point, ephedrine has the edge, both in the scientific literature and in the gym, when it comes to fat burning ability.

            </TD></TR></TBODY></TABLE>


            Fontana E., et al., "Effects of octopamine on lipolysis, glucose transport and amine oxidation in mammalian fat cells," Comp Biochem Physiol C Pharmacol Toxicol Endocrinol 125.1 (2000) : 33-44.

            Però io ora non cerco più, se non interessa a voi....



            Commenta


              #7
              Gli stdui ch ecomprovano l'effetto di stimolazione non sono in discussione.
              Nello stesso studio che ho posta si evince che la stimolazione beta3adrenergica è in certo modo efficace nell'indurre la lipolisi ma, per la natura stessa degli stessi recettori nell'uomo, questi si saturano dopo pochissimi giorni e l'effetto va completamente perso.
              Questo accade addirittura con molecole beta3agoniste appositamente studiate, quindi prodotti di sintesi dalla potenza centinaia di volte superiore all'isomero naturale octopamina.
              E' chiaro che si troveranno molti studi che affermano il ruolo di stimolo alla lipolisi di questi composti, ma il problema e limite insito è nella resistenza dei recettori.
              Purtroppo ciò è quello che accade negli esseri umani, solo sugli animali l'effetto lipolitico continua anche dopo molti giorni.

              Al momento ci sono studi sui recettori beta4, si spera che almeno in quel senso sia possibile trovare qualche valido contributo nel combattere l'obesità.



              Bye.

              Commenta


                #8
                senza andare su motori di ricerca prettamenti medico-universitari già su google ci sono numerosi studi che ne postulano l'efficacia.............
                a mio avviso i recettori selettivi beta 3 sono presenti nella cellula adiposa l'octopamina tra le cinque amine presenti in sinefrina advatra Z mostra elevata affinità recettoriale con questa macromolecola funzionale posta a livello cellulare.Quale può essere il problema, sicuramente quello legato ad un messaggio sui siti accettori che non viene traslato in toto nell'ambiete cellulare ed una diversa modulazione di mediatori chimici, ma a mio avviso ciò dipende dalla purezza del principio attivo e dalla qualità della sinefrina , in tal caso il titolo advantra z è dato solo a sostanze particolarmente attive con alto tenore di octopamina. Quello che poi viene valutato è l'azione sinergica con attivatori metabolici tipo xantine metilate gugglusteroli ecc per una completa attività metabolica cellulare che si esplica maggiormente sull'asse lipidico.

                Commenta


                  #9
                  La purezza non è la questione rilevante, difatti l' L-796568 è nato come beta3 stimolante specifico ed ha massima affinità con i recettori.
                  Il problema è proprio il limite insito nel tempo di sensibilità di tali recettori.
                  Teoricamente si potrebbero ciclizzare varie amine betaagoniste e alfaantagoniste per poter continuare a mantenere stabile l'effetto lipolitico.



                  Bye.
                  Last edited by Guru; 25-03-2004, 11:48:24.

                  Commenta


                    #10
                    Se non ricordo male vi erano almeno 2 case farmaceutiche che avevano in cantiere farmaci stimolanti selettivamente i beta3.Peccato però che tali progetti siano stati abbandonati ormai da tempo,e questa non è una mia asserzione personale ma è facilmente verificabile.Se le case farmaceutiche avessero ritenuta valida la stimolazione dei Beta3 da parte di farmaci specifici non avrebbero abbandonato i progetti,tanto più che se avessero ritenuto valida l'Octopamina avrebbero cercato di farne una versione di sintesi e di brevettarla.Si è però capito che i recettori Beta3 esplicavano egregiamente la loro funzione negli animali e specialmente nei ratti,con scarsa o poca funzionalità negli uomini.
                    Originariamente Scritto da filosofo del '900
                    Tu sei un moderatore. Solo in questa veste devi parlare.

                    Nè da commerciante nè da moderatore

                    Commenta


                      #11
                      quello che dite allora acclara lo studio pro action, la diversificazione di amine e sostanze termogene - somma di differenti principi attivi - può portare positivamente l'attivazione del metabolismo cellulare, sfruttando una serie di fattori che ruotano intorno all'asse recettoriale, al ruolo dell'innalzamento termico al miglioramento degli scambi idrici alla secrezione di neuromodulatori che partecipano all'attività lipolitica

                      Commenta


                        #12
                        Possiamo parlare esclusivamente dei principi beta3 agonisti?
                        Prima per riportare il discorso su questo son dovuto uscire OT.
                        Io non parlo solo di diversificazione, non di sinergie, ma di vera e propria rotazione che con un unico prodotto contenete diversi principi attivi betaagonisti ed alfa2antagonisti non si può fare fino in fondo.
                        L'affiancamento di un principio alfa2antagonista ad un beta3agonista avrebbe come unico effetto quello di aumentare la potenza in unità di tempo di quest'ultimo, non riuscirebbe a prevenire l'ottundimento dei recettori.
                        Questo è il limite di cui ho parlato fin'ora.

                        Commenta


                          #13
                          io credo che se il discorso ruoti in relazione alla velocità di occupazione recettoriale da parte di una molecola affina. In tal caso la trasposizione all'interno dell'ambiente cellulare del messaggio sarà tanto più completa e continua quanto più veloce, fino a totale saturazione. Ordunque se noi agiamo con diverse molecole che lavorano sullo stesso asse metabolico ma con affinità recettoriale diversa avremo sicuramente una diversa velocità di traslazione all'interno dell'ambiente ma un'occupazione sulla mappa sicuramente diversa e ampia. Di conseguenza lo stimolo che arriva su più recettori affini portano in trasduzione una notevolissima amplificaizone del segnale

                          Commenta


                            #14
                            Ma alla fine si avrebbe comunque una diminuzione e rapida saturazione dei recettori, anche stimolandoli simultaneamente con diversi composti dotati di affinità diverse.
                            Il problema è proprio quello, riuscire a mantenere inalterata la sensibilità di questi testardi beta3.
                            Al momento ci sono ricerche sui recettori beta4 ed i relativi stimolatori, per ora non ci sono ancora studi validi ma in futuro si spera che funzioni altrettanto bene come i beta3 sugli animali.


                            Bye.

                            Commenta


                              #15
                              Ricapitoliamo
                              La molecola segnale si lega alla faccia esterna di una proteina transmembrana.
                              Il legame attiva una "proteina G" localizzata all'interno della cellula.
                              La proteina G a sua volta modifica l'attività di un effettore, un enzima oppure un canale ionico.
                              Quest'ultimo provoca il rilascio all'interno della cellula del "secondo messaggero" .
                              Il "secondo messaggero" porta il proprio segnale al destinatario finale e produce l'effetto biologico voluto
                              Ogni recettore risponde ripetitivamente allo stimolo perchè è sempre presente una parte sprovvista di accomodazione. Tuttavia lo stimolo si riduce progressivamente di frequenza per il fenomeno dell'adattamento nel giro di alcuni secondi - fenomeno più lento dell'accomodazione
                              Alla codifica dell'informazione sull'intensità dello stimolo partecipano vari meccanismi:
                              il numero dei recettori attivati, al crescere dell'intensità dello stimolo aumenta il nr di essi che viene investito e quindi invia potenziali d'azioni nelle fibre afferenti. Raggiugeranno la soglia di scarico i primi recettori più vicini al luogo di stimolazione e/o quelli con soglia più bassa, poi quelli più lontani con soglia via via più elevata. Altro fattore è la frequenza di scarica dei recettori che cresce con l'aumento dell'intensità dello stimolo con un esponenzialità logaritmica. La non linearità nella conversione intensità dello stimolo e frequenza di scarica è primariamente intrinseca al processo di trsduzione, codificazione, ma altri due fattori contribuiscono a renderla più pronunciata: l'inibizione laterale e il controllo efferente dei recettori che quasi sempre interviene con funzione inibitoria quando la scarica efferrente diviene molto intensa Se per stimoli deboli la risposta viene ad essere aumentata, per stimoli intensi la risposta viene ad essere frenata..........e questa la strada da seguire affinchè i principi attivi leganti esplichino i propri effetti
                              <?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-comfficeffice" /><o></o>

                              <o></o>

                              Commenta

                              Working...
                              X
                              😀
                              🥰
                              🤢
                              😎
                              😡
                              👍
                              👎