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Olio di semi di lino..pericolo di tumore alla prostata
Ottimo..tutto molto chiaro...dunque si a un po di tutti i grassi...no alle arachidi...e ad uno "stile di vita" sbagliato..( cosa che noi B.Ber per fortuna non facciamo..)
Grazie ancora PRO X- TRA
Ciao
El Ciava
...W la FIGHA...sempre & ovunque..ma solo se e bella.
sono completamente in sintonia con quanto esponi........desidero solo dire che tanti processi degenerativi di mutagenesi sono conosciuti e si possono evitare..... ho la fortuna di avere nella mia equipe un internista medico sportivo e radiodiagnostico di fama il Dr Franco DI Matteo........lui oltre ad essere un luminare della materia studia l'eziologia delle cose , la genesi la causa ed i motivi scatenanti...ho assorbito molto da lui..........idrocarburi policiclici da cotture che vanno oltre il punto di fumo.......nitrati e nitriti che ingolfano salumi ed acque........legami che si trasformano da trans a cis e portano distonie all'ambiente cellulare.........fumo che a livello cerebrale aumenta la sostanza bianca e chide le arteriole di comunicaizone QUESTE COSE SI POSSONO EVITARE facedno un pò di attenzione durante la vita quotidiana..............a livello integrativo inoltre possiamo fare tanto.....dagli antiossidanti al glutatione ridotto, dal singoletto agli antiradicale.............è bello che ci pensiamo un pò.........coccolando noi stessi e la ns salute alle prossime. pt
Lo studio riguardava l'acido alfa-linoleico, un Omega 3.
Un solo studio dava corrispondenza tra questo acido grasso e tumore alla prostata. Corrispondenza, per giunta, neanche diretta visto che è stato semplicemente fatto notare che bassi livelli di alfa-linoleico corrispondevano a bassa incidenza di tumore. Questo è diverso che dire alta assunzione-alto livello tumori. Gli altri due studi suggeriscono ulteriori ricerche per esprimere parere definitivo sulle fonti vegetali (mentre sono perentori sulle fonti animali e sugli acidi saturi)
In ogni caso ho anche detto che è comunque una scelta più saggia limitarne l'assunzione.
Ripeto, io trovo sufficienti 1-2 cucchiaini il dì di olio di lino. Gli altri grassi possono essere benissimo assunti da altre fonti
Originally posted by PRO X-TRA Lo studio riguardava l'acido alfa-linoleico, un Omega 3.
Un solo studio dava corrispondenza tra questo acido grasso e tumore alla prostata. Corrispondenza, per giunta, neanche diretta visto che è stato semplicemente fatto notare che bassi livelli di alfa-linoleico corrispondevano a bassa incidenza di tumore. Questo è diverso che dire alta assunzione-alto livello tumori. Gli altri due studi suggeriscono ulteriori ricerche per esprimere parere definitivo sulle fonti vegetali (mentre sono perentori sulle fonti animali e sugli acidi saturi)
In ogni caso ho anche detto che è comunque una scelta più saggia limitarne l'assunzione.
Ripeto, io trovo sufficienti 1-2 cucchiaini il dì di olio di lino. Gli altri grassi possono essere benissimo assunti da altre fonti
Pensavo di aver letto male....
Riporto estratti dei 3 abstract citati:
Cancer Causes Control. 2000 Sep; 11(8): 679-85.
Dietary fat intake and prostate cancer risk: a case-control study in Spain.
.....CONCLUSIONS: ......The prostate cancer risk increased in proportion to alpha-linolenic acid intake. In the analysis adjusting for energy and major covariables the estimated OR for upper quartile of alpha-linolenic acid was 3.1 (95% CI 1.1-3.8). In conclusion, the association between fat intake and prostate cancer may be correlated with alpha-linolenic acid, although the specific mechanism has to be determined.......
Quindi qui' dice che piu' linolenico si assumevano piu' cancri si sviluppavano...correlazione positiva, non negativa, mi sembra....
J Natl Cancer Inst. 1993 Oct 6; 85(19): 1571-9.
A prospective study of dietary fat and risk of prostate cancer.
....CONCLUSIONS: These results suggest that low plasma levels of alpha-linolenic acid might be associated with reduced risk of prostate cancer, independently of high meat intake. High linoleic acid and low marine fatty oils were not associated with increased risk, as previously hypothesized.
Qui' vedono una associazione tra ridotti livelli plasmetici di acido linolenico e ca prostatico....e nessuna associazione tra elevati livelli di acido linoleico e ca prostata....
J Natl Cancer Inst. 1993 Oct 6; 85(19): 1571-9.
A prospective study of dietary fat and risk of prostate cancer.
......The potential roles of carcinogens formed in cooking animal fat and of alpha-linolenic acid in the progression of prostate cancer need to be explored.....
Environmental variables influence the incidence and expression of disease. Dietary fat is one environmental variable that has been associated experimentally and epidemiologically with alterations in certain types of tumorigenesis. Recently, detailed biochemical analyses have shown that not all fatty …
Dietary intake of essential fatty acids (EFA) may play a role in prostate cancer cell proliferation. Epidemiological studies have demonstrated that men whose dietary intake is high in omega-3 fatty acid (FA) composition have a lower incidence of clinical prostate cancer, suggesting that external fac …
Results from epidemiologic studies are controversial with respect to the relation between total dietary fat consumption and breast cancer risk; there is more general agreement that a high-fat diet is associated with aggressive prostate cancer. Recent epidemiologic investigations and laboratory exper …
Cross-cultural comparisons show that total fat intake is related to breast and colon cancer mortality. Total fat consists of different fatty acid families. Therefore different fatty acids should be studied in relation to breast and colon carcinogenesis. Animal experiments suggest that N-6 polyunsatu …
In the time period of 1994-1998, a case-control study on diet and prostate cancer was carried out in Uruguay to examine the risk associated with fat intake. Two hundred and seventeen (217) incident cases afflicted with advanced prostate cancer were frequency-matched with 431 controls on age, residen …
Ecological and case-control studies have demonstrated a positive correlation between consumption of fat and the risk of prostate cancer. Two recent human studies have focused on alpha-linolenic acid as a risk factor for prostate cancer. Animal experiments have shown that dietary omega-6 polyunsatura …
Data derived from experimental studies suggest that alpha-linolenic acid may have a protective effect in breast cancer. Observations obtained from epidemiological studies have not allowed conclusions to be drawn about a potential protective effect of dietary alpha-linolenic acid on breast cancer, po …
It will be apparent from this review that dietary fat can exert both specific and non-specific effects on carcinogenesis, at least in experimental animals. The non-specific effects appear to be related primarily to effects of dietary fat on energy balance. Although a positive energy balance can be a …
Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.
NEUROPROLOTERAPIA - la nuova cura per problemi articolari e muscolari. Mininvasiva ma soprattutto, che funziona! kluca64@yahoo.com
Originally posted by PRO X-TRA L'osservazione di pt è giusta, se ci sono grassi da demonizzare questi sono proprio i saturi. Essi, a causa della propria catena carboniosa satura, sono ricchi di idrogeno e questo può portare ad un numero molto elevato di ponti a H col sito di legame del recettore e creare un legame stabile ligando-sito di legame (anche se in questo caso la molecola liganda è il grasso saturo e non la molecola che effettivamente dovrebbe essere riconosciuta dal recettore)
Ma questa è solo una ipotesi, sulla nascita dei tumori devono essere compiuti ancora molti studi per avere delle certezze (se si può parlare di certezze, in biologia)
E' sicuramente vero che i fattori scatenanti sono molteplici, non escludiamo l'inquinamento, ma neanche lo stile di vita moderno (che porta alla formazione di una quantità inaccettabile ri radicali liberi)
Tornando all'inizio, non vedo comunque perchè una persona dovrebbe eccedere nell'utilizzo di un solo acido grasso. Ricordatevi che gli effetti migliori, questo può essere applicato a tutti i campi della vita, si ottengono dalle sinergie di piccole quantità di molte variabili.
Allora... vogliamo raggiungere il nostro fabbisogno giornaliero di grassi? Assumiamo olio di oliva, noci, nocciole, mandorle, olio di lino, olio di canapa, EPA&DHA tutti insieme in una dieta. (limitate le arachidi, contengono acido arachidonico). Ciò ci permetterà di utilizzare il minimo di ogni singola molecola, ma ci darà il massimo della famiglia di molecole.
Potrebbe succedere di ammalarsi di cancro alla prostata assumendo anche solo mezzo cucchiaino di olio di lino al giorno? Questa è la vita, potrebbe anche succedere che uscendo dalla doccia si scivoli e ci si spacchi il cranio contro lo spigolo del Water...
Ciao
perchè sconsigli di assumere acido arachidonico? la mia prof di biochimica dice che è un acido grasso importante e salutare...
mi sembra sia insaturo(20:4)...
Sì, l'acido arachidonico è insaturo (è un'omega 6), ma può essere metabolizzato dall'enzima 5-LO formando 5-HETE, che è l'unico "cibo" delle cellule cancerose della prostata.
Il mio consiglio di non esagerarne il consumo ha semplicemente carattere preventivo, così come per l'olio di lino.
Originally posted by PRO X-TRA Sì, l'acido arachidonico è insaturo (è un'omega 6), ma può essere metabolizzato dall'enzima 5-LO formando 5-HETE, che è l'unico "cibo" delle cellule cancerose della prostata.
Il mio consiglio di non esagerarne il consumo ha semplicemente carattere preventivo, così come per l'olio di lino.
grazie mille...
cercherò altre info a riguardo perchè è un argomento molto interessante...
.....(limitate le arachidi, contengono acido arachidonico)....
(Scusate se riporto in auge questo 3d, ma ritengo molto importante il discorso cancro prostata e possibili influenze alimentari-integratori. )
Curioso il tuo discorso sulle arachidi. ..come sempre c'e' il rovescio della medaglia...arachidi che contengono sostanze protettive nei confronti del ca prostata....
Eagle
J Nutr. 2003 Jul;133(7 Suppl):2440S-2443S
Resveratrol: a candidate nutritional substance for prostate cancer prevention.
Stewart JR, Artime MC, O'Brian CA.
Department of Cancer Biology, University of Texas M. D. Anderson Cancer Center, Houston, TX 77030, USA.
The dietary stilbene resveratrol is a major constituent of a variety of edible plant products, including grapes and peanuts (ARACHIDI).
Resveratrol has been identified as an excellent candidate cancer chemopreventive , based on its safety and efficacy in animal models of carcinogenesis. Resveratrol is a prototype of a plethora of bioactive polyphenols in the food supply that has just begun to be mined for cancer preventive agents. For example, polyphenolic grapeseed fractions were shown recently to potently antagonize chemical carcinogenesis. Taking into consideration that the identification of resveratrol as a cancer preventive agent is largely owed to its high abundance in nature (e.g., it accounts for 5-10% of the grapeskin biomass), it is logical to expect that naturally occurring stilbenes that are superior to resveratrol in their cancer preventive properties await identification. Thus, resveratrol may represent the tip of the iceberg of a broad class of stilbene and related polyphenolic natural products that include safe and highly effective agents for cancer prevention.
We hypothesize that resveratrol may be especially suitable as a lead agent for prostate cancer prevention given its ability to: 1) inhibit each stage of multistage carcinogenesis, 2) scavenge incipient populations of androgen-dependent prostate cancer cells through androgen receptor antagonism, and 3) scavenge incipient populations of androgen-independent prostate cancer cells by short-circuiting the epidermal growth factor-receptor (EGFR)-dependent autocrine loops in the cancer cells.
<TABLE cellSpacing=0 cellPadding=0 width="100%"><TBODY><TR><TD>Nutr Cancer. 2000;36(2):238-41. </TD><TD align=right>Related Articles,<SCRIPT language=JavaScript1.2><!--var Menu10890036 = [["Books","window.top.location='http://www.ncbi.nlm.nih.gov:80/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=10890036&dopt=Books'","",""],["LinkOut","window.top.location='http://www.ncbi.nlm.nih.gov:80/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=10890036&dopt=ExternalLink'","",""],["Help","window.open('/entrez/query/static/popup.html','Links_Help','resizable=no,scrollbars=yes,toolbar=no,location=no,directories=no,status=n o,menubar=no,copyhistory=no,width=400,height=500');","",""]]//--></SCRIPT> Links </TD></TR></TBODY></TABLE>
<DD> Peanuts as a source of beta-sitosterol, a sterol with anticancer properties.
Awad AB, Chan KC, Downie AC, Fink CS.
Department of Physical Therapy, Exercise, and Nutrition Sciences, State University of New York, Buffalo 14214, USA. awad@acsu.buffalo.edu
Work from our laboratory, as well as others, suggests a protective role of phytosterols (PS), especially beta-sitosterol, from colon, prostate, and breast cancer.</DD><DD>Asians and vegetarians consume higher amounts of PS than Western societies. The latter societies have a higher incidence of these cancers than Asians and vegetarians. The aim of this study was to evaluate peanuts and its products as sources of PS in the American diet. Roasted peanuts contain 61-114 mg PS/100 g depending on the peanut variety, 78-83% of which is in the form of beta-sitosterol. Unrefined peanut oil contains 207 mg PS/100 g, which is similar to that of the US Department of Agriculture Nutrient Database. This value is higher than that of unrefined olive oil. Refining these oils results in reduction in PS concentration in the oil. This loss is greater in the case of olive oil than peanut oil. Further refining, such as deodorization, results in significant loss in PS, but hydrogenation after refining has a minimal effect on PS loss. Peanut butter, which represents 50% of the peanuts consumed in the United States, contains 144-157 mg PS/100 g. Peanut flour, which results from partial removal of oil from peanuts, contains 55-60 mg PS/100 g. </DD><DD>The data suggest that peanuts and its products, such as peanut oil, peanut butter, and peanut flour, are good sources of PS.
</DD>
Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.
NEUROPROLOTERAPIA - la nuova cura per problemi articolari e muscolari. Mininvasiva ma soprattutto, che funziona! kluca64@yahoo.com
Bene ragazzi, mi sa che avete fatto un po' di casino...
I suffissi sono fondamentali, e tra linoLEICO e linoLENICO è bene fare un po' di chiarezza.
Ho cercato di informarmi tramite i miei ex preparatori ed i medici di un gruppo sportivo illustre come LE FIAMME ORO e sono giunto a questa conclusione :
Acidi grassi "TRANS" ( oli idrogenati, margarina )
Acido alfa-linolenico (omega 3 vegetale, contenuto nei semi di lino, nell'olio di lino)
ACIDI GRASSI "BUONI" :
Grassi monoinsaturi (olio d'oliva, avocado)
gli EFA (omega 6 e omega 3)
Acido linoleico ( omega 6)
Gamma linoleico ( omega 6 molto raro negli alimenti)
Acido eicosapetaenoico - EPA ( Omega 3 contenuto in alcuni pesci (salmome, sgombri e sardine)
Risulta evidente, quindi, che c'è una marcata differenza tra acido alfa-linolenico ed EPA. Infatti, pur essendo entrambi Omega 3, la forma vegetale ( l'alfa-linolenico) risulta essere quella maggiormente incriminata e vivamente sconsigliata.
Avanti quindi con integrazioni di EPA, linoleico e gamma linoleico (olio di pesce, olio extravergine, etc), considerando che, comunque, qualsiasi abuso porta inevitabilmente ad effetti collaterali...
quindi quello che sarcev chiamava "udo's oil" non era altro che l'olio di lino?
è probabile, ho letto che secondo erasmus chi ha carenza di acido alfa linolenico manifesta secchezza alla pelle delle gambe e una pelle grassa in fronte e naso, io ora sto manifestando questi sintomi, vorrei incominciare ad utilizzare olio di lino ma alla luce dei dati venuti fuori in questo post mi vengono dubbi...
magari apporti minimi per prevenire o contrastare le carenze non fanno nulla di male?
sarebbe bello fare un po di chiarezza...
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