Iperdosaggio di vitamina C: utile o dannoso?

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  • Armando
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    #16
    Re: Re: Re: Iperdosaggio di vitamina C: utile o dannoso?

    Originally posted by Body80
    E invece no. Varie lezioni fa il prof d'alimentazione m'aveva fatto l'esempio pratico di una persona ricoverata per intossicazione da B-carotene (pensava fosse utile per abbronzarsi così ne assunse un quantitativo spropositato).
    Se serve mi faccio ripetere quanto mi disse...
    Anche l'assunzione troppo elevata di vitamina A è dannosa. Penso nei paesi nordici ci sia un usanza di mangiare per diversi giorni fegato di animale (nn mi ricordo quale) che come sappiamo contiene elevate dosi di vitamina A. Alla fine dei 2-3 gg di alimentazione troppo ricca di questa vitamina il colore della pelle cambia e siccome questa è una vitamina liposolubile si accumula nell'organismo (non è così semplice il fatto di gestire gli eccessi di vitamine, specie se liposolubili).

    Secondo me l'integrazione vitaminica (NON ESAGERATA IN OGNI CASO) è utile quando l'alimentazione è MOLTO MOLTO RIDOTTA, esempio in definizione strettissima. In massa o cmq ipocalorica tranquilla non ce n'è bisogno, se non un multivitaminico ad assorbimento graduale (se esiste).
    Con molta onestà, non sono daccordo con il tuo professore.
    Molti prodotti contengono sia la Vitamina sia il suo "precursore" in tal modo si evita al corpo di fare trasformazioni, fornendogli una quota base e poi si associa una quota che può essere libero di trasformare come vuole.
    Può essere che per questa Signora la quota base era troppo elevata.
    Può essere e vedo di documentarmi, che una dose elefantesca faccia comunque male, ma ho i miei dubbi.
    Il corpo ha diversi meccanismi regolatori ed è capace di scegliere ciò che è utile e ciò che è inutile, i problemi nascono con i prodotti "sintetici" che forzano il corpo a NON SCEGLIERE.

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      #17
      Re: Re: Re: Re: Iperdosaggio di vitamina C: utile o dannoso?

      Ecco alcune info...

      Vitamina A
      La Vitamina A è presente nei cibi di origine animale (in particolare nel fegato dei pesci) e negli alimenti di origine vegetale sotto forma di carotenoidi (suoi precursori) che l’organismo è in grado di trasformare in Vitamina A.
      La Vitamina A è liposolubile e viene immagazzinata principalmente nel fegato e nella retina oculare. Queste scorte possono soddisfare il fabbisogno nutrizionale di un uomo adulto sano per diversi mesi.

      Fonti di Vitamina A

      La vitamina A si trova in natura sotto forma di retinolo nei cibi di origine animale quali pesce, carne, uova, latte intero e burro.
      Nei vegetali i precursori della Vitamina A sono i carotenoidi: i pigmenti di colore giallo-arancio che si trovano nella frutta e nella verdura dai colori giallo-arancio come carote, zucche e pomodori e nella verdura a foglia larga come gli spinaci.
      Il principale carotenoide è il betacarotene, che prima di poter essere utilizzato dal nostro organismo, deve essere trasformato in Vitamina A: 6 microgrammi di betacarotene forniscono 1 microgrammo di Vitamina A.



      Carenze


      Uno dei primi sintomi da carenza di Vitamina A è la emeralopia o cecità crepuscolare, caratterizzata da un diminuito adattamento delle facoltà visive alla luce crepuscolare. Ecco perché si dice che le carote (grandi fonti di Vitamina A) aiutano a “vedere anche al buio”. Negli stadi più avanzati di carenza si genera un progressivo inaridimento e danno dell’occhio con opacizzazione della cornea (xeroftalmia) che può andare incontro ad ulcerazioni (cheratomalacia) . Nei paesi sottosviluppati molti bambini perdono la vista proprio a causa di gravi carenze di Vitamina A. Un persistente carente apporto di Vitamina A può inoltre causare la disidratazione della pelle e un’alterazione degli epiteli mucosi, con conseguente insorgenza di infezioni.

      Ipervitaminosi

      Se si eccede regorlarmente nell’assunzione, però, si può andare incontro ad effetti collaterali per l’organismo. Bisogna comunque considerare che con una dieta normale è estremamente difficile abusare di tale Vitamina. Quando la Vitamina A viene ottenuta per conversione dal betacarotene, il pericolo di iperdosaggio è inesistente, poiché tale meccanismo è attivato dall’organismo in funzione del reale fabbisogno.
      In particolare le donne in gravidanza , che devono incrementare la quantità giornaliera consumata, non devono in ogni caso abusarne evitando di mangiare fegato (fonte concentrata di Vitamina A) e farsi prescrivere dal medico gli integratori a base di Vitamina A.


      -----------------

      Il beta-carotene è un pigmento arancione contenuto in molte varietà di frutta e verdura a cui conferisce un colore che varia dal giallo al rosso. Ne sono particolarmente ricchi frutti come le albicocche, i cachi, i meloni, le pesche, le arance e verdure come le carote, i pomodori, la zucca gialla, i peperoni rossi ma anche verdure a foglia verde come gli spinaci, i broccoli, le rape e la cicoria.
      Il beta-carotene, giunto nell'intestino, viene convertito in parte in vitamina A, una sostanza fondamentale per la salute della pelle e degli occhi, e il resto viene assorbito e immagazzinato come tale.


      -È vero che la sua azione antiossidante protegge dai tumori,
      -dalle malattie cardiovascolari e dall'invecchiamento?
      Numerosi studi hanno confermato che una alimentazione ricca di frutta e verdura è in grado di offrire un certo grado di protezione nei confronti delle malattie cardiovascolari e di alcuni tipi di tumore. Gli effetti benefici di questo tipo di dieta sono stati attribuiti ad una elevata assunzione di vitamine e sostanze ad azione antiossidante naturalmente presenti in questi alimenti (beta-carotene, vitamina C, vitamina E, selenio). Le sostanze antiossidanti avrebbero infatti la capacità di neutralizzare almeno in parte i "radicali liberi", prodotti di scarto che si formano costantemente nel corso delle reazioni cellulari e capaci, attraverso reazioni chimiche definite ossidazioni, di danneggiare cellule e tessuti dell'organismo.
      Purtroppo, gli studi condotti non sono stati in grado di dimostrare che una simile protezione possa essere ottenuta assumendo supplementi di beta-carotene. Per spiegare l'apparente contraddizione sono stati supposte diverse cause fra cui ad esempio il fatto che negli alimenti siano contenute più sostanze che si potenziano vicendevolmente oppure il fatto che chi assume più frutta e verdura normalmente ha anche abitudini di vita nel complesso più salutari.
      Se da un lato non è emerso alcun beneficio, sembra addirittura che una supplementazione di beta-carotene possa essere dannosa nei fumatori, soggetti ad aumentato rischio di tumore al polmone. I meccanismi non sono del tutto chiari, ma in attesa di dati più rassicuranti il beta-carotene andrebbe sconsigliato alle persone che fumano.
      Nessuno studio infine ha dimostrato che combattere i radicali liberi rallenti il processo di invecchiamento. Ancora una volta una sana alimentazione è molto più importante.


      -Quali i possibili impieghi?
      Il beta-carotene assunto per bocca si deposita in parte nel tessuto adiposo e nella cute conferendo un caratteristico colore arancione dorato alla pelle. Di conseguenza, la sostanza è stata pubblicizzata anche come stimolante dell'abbronzatura. In realtà l'abbronzatura dipende dalla produzione di melanina. È importante perciò sottolineare che gli integratori a base di beta-carotene non forniscono alcuna protezione nei confronti delle radiazioni ultraviolette: il fatto che la pelle sembri abbronzata non deve esimere dall'utilizzo di appropriati filtri solari (creme, gel e latti). Una integrazione a base di beta-carotene può essere consigliata eventualmente a chi ha la pelle molto chiara, in associazione a filtri ad ampio spettro, per diminuire le reazioni di fotosensibilità nei confronti della luce solare.


      -Ha effetti indesiderati?
      L'unico effetto indesiderato di una supplementazione di beta-carotene può essere la comparsa di una colorazione giallastra, soprattutto del palmo della mano e della pianta del piede (carotenodermia): questo inestetismo che si manifesta nell'arco di 2-6 settimane è solitamente dovuto all'assunzione di una quantità eccessiva beta-carotene; si attenua e scompare riducendo o sospendendo l'assunzione. Effetti indesiderati di altro tipo sono estremamente rari.

      ---------------

      Il Beta-carotene è la forma "vegetale" della vitamina A. Spesso definito
      provitamina A, viene trasformato dall'organismo in vitamina A (retinolo) e assicura così il necessario apporto di nutrienti utili al meccanismo della visione e ai vari tessuti epiteliali.


      La trasformazione si verifica quando il Beta-carotene passa attraverso
      l'organismo, a seconda del fabbisogno di retinolo.
      Se in quel momento la quantità di retinolo nel fisico è sufficiente, il
      Beta-carotene non viene trasformato in vitamina A e verrà utilizzato come antiossidante.

      La vitamina A vera e propria si trova naturalmente negli alimenti di origine animale come fegato, burro e uova. Tuttavia, quando è assunta in dosi superiori a 5000 UI il giorno, la vitamina A può avere effetti tossici su alcuni soggetti sensibili.

      I sintomi da intossicazione da vitamina A sono: annebbiamento della vista, caduta dei capelli, ingrossamento del fegato e della milza e difetti genetici nel feto. Ecco perchè è da preferirsi l'utilizzo del Beta-carotene.

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        #18
        Betacarotene-studio

        Bioavailability of beta-carotene in humans
        NV Dimitrov, C Meyer, DE Ullrey, W Chenoweth, A Michelakis, W Malone, C Boone and G Fink
        Department of Medicine, Michigan State University, East Lansing.

        Normal healthy volunteers were studied after they ingested various beta- carotene doses. Daily administration of 15 or 45 mg beta-carotene resulted in significant increase in plasma beta-carotene levels. The extent of increase and the pattern of plasma beta-carotene levels showed substantial interindividual variation. Absorption of beta- carotene was affected by dietary fat concentration. Individuals placed on a high-fat diet showed significant increases in plasma beta-carotene as compared with those placed on a low-fat diet. Pharmacological doses of beta-carotene (45 and 90 mg) were used in intermittent schedules (5- 6 d intervals) without altering the steady state of beta-carotene plasma levels. Yellowing of the skin occasionally occurred during daily dosing with 45 mg beta-carotene without evidence of toxicity. The observed individual variation in bioavailability of beta-carotene raises questions regarding clinical use of this micronutrient. It appears that determination of target plasma beta-carotene concentrations is essential for effective use of this compound in prevention or treatment.

        Biodisponibilità del beta-carotene in esseri umani
        NV Dimitrov, C Meyer, DE Ullrey, W Chenoweth, un reparto di Michelakis, di W Malone, di C Boone e di G Fink di medicina, università di Stato del Michigan, Lansing orientale.

        I volontari in buona salute sono stati studiati dopo che ingerissero varie dosi di betacarotene.
        Una assunzione quotidiana del beta-carotene di mg 15 o 45 ha provocato l'aumento significativo nei livelli del beta-carotene del plasma. Il limite di aumento e del modello dei livelli del beta-carotene del plasma ha mostrato la variazione individuale notevole. L'assorbimento di beta carotene è stato influenzato da concentrazione del grasso dietetico. Gli individui disposti su una dieta ad alta percentuale di grassi hanno mostrato gli aumenti significativi in beta-carotene del plasma rispetto a quelli disposti su una dieta a bassa percentuale di grassi. Le dosi farmacologiche del beta-carotene (mg 45 e 90) sono state usate nei programmi intermittenti (5 6 intervalli di d) senza alterare lo stato di stabilità dei livelli del plasma del beta-carotene. L'ingiallimento della pelle si è presentato occasionalmente durante il dosaggio quotidiano con il beta-carotene di mg 45 senza prova della tossicità. La variazione specifica osservata nella biodisponibilità del beta-carotene solleva le questioni per quanto riguarda uso clinico di questo micronutriente. Sembra che la determinazione delle concentrazioni nel beta-carotene del plasma sia essenziale per uso efficace di questo residuo nella prevenzione o nel trattamento.

        Tradotto con Google.

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        Armando

        P.S. il betacarotene, ad alte dosi è usato nella cure e prevenzione del cancro.
        Last edited by Armando; 04-04-2003, 14:49:46.
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