ribosio

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  • real_conan
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    ribosio

    qualcuno mi sa dire qualcosa?mi hanno detto che è favoloso come trasportatore energetico,ci si allena bene e si diventa "grossi"(ho forti dubbi ).ne vale la pena spendere tutti quei soldi?
    ciao.
    xxx
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    #2
    Re: ribosio

    Originally posted by real_conan
    qualcuno mi sa dire qualcosa?mi hanno detto che è favoloso come trasportatore energetico,ci si allena bene e si diventa "grossi"(ho forti dubbi ).ne vale la pena spendere tutti quei soldi?
    ciao.
    E' realmente un ottimo integratore. Purtroppo viene considerato costoso in quanto qualche volpe pensò bene di diffondere l'informazione che per essere efficace l'assunzione dovesse essere di 30 gr giorno.
    Io ne prendo 1-2 gr dopo l'allenamento (per il recupero è ottimo!!!), 1-2 gr a colazione e 1-2 gr prima di andare a letto.
    Volendo se ne può prendere 1-2 gr dopo il WO e basta.
    Non si diventa grossi con il ribosio... assolutamente. Se dovessi scegliere tra creatina e ribosio il secondo vincerebbe di molto.
    Ti passo la scheda tecnica:

    Da sapere:

    Il D-ribosio è uno zucchero (pentoso/aldoso) che partecipa alla sintesi dell'ATP, la forma più semplice di energia chimica presente in tutti gli organismi viventi (dai batteri all'uomo). E' dimostrato che una maggiore disponibilità di D-ribosio facilita la sintesi di ATP e quindi incrementa le riserve energetiche. Il D-ribosio rappresenta quindi una sostanza di enorme interesse sia dal punto di vista sportivo che terapeutico. Il D-ribosio può essere sintetizzato dall'organismo umano ed è anche presente negli alimenti (soprattutto carni).

    Per i motivi menzionati, l'assunzione di D-ribosio è utile nell’esercizio fisico strenuo e/o prolungato dove sia nei muscoli che nel cuore è necessario ripristinare, nei limiti della normalità, il contenuto di ATP. Verrebbe altrimenti compromesso il bilancio tra richiesta e disponibilità di energia. Questa situazione si verifica quando la defosforilazione dell’ATP in ADP e successivamente in AMP proceda oltre, producendo adenosina, inosina e ipoxantina, prodotti che, rilasciati dalla cellula, verrebbero perduti agli effetti di un possibile recupero degli adenin ncleotidi e quindi delle riserve di energia. La riutilizzazione di alcuni di questi cataboliti è possibile tramite i cosiddetti processi metabolici di recupero ("salvage pathways").

    Come accennato, il D-ribosio può essere formato dall'organismo nel ciclo dei pentoso-fosfati, soprattutto nel fegato e nel tessuto adiposo, a partire dal glucosio. Tuttavia, in condizioni fisiologiche, la velocità della sua sintesi è decisamente bassa se rapportata al contenuto cellulare degli adenin nucleotidi (soprattutto ATP) ed alla loro velocità di utilizzo energetico. E’ inoltre ancora oscuro il processo distributivo dai tessuti che lo producono a quelli che lo utilizzano. Queste cognizioni implicano che una larga disponibilità di ribosio per la biosintesi dei nucleotidi non è condizione facilmente realizzabile. Da qui l’opportunità di un’assunzione di D-ribosio per incrementare la biosintesi degli adenin nucleotidi.

    Nel muscolo cardiaco il ripristino degli adenin nucleotidi per somministrazione di ribosio, e la conseguente normalizzazione dei parametri fisiologici è stata ampiamente documentata sperimentalmente e clinicamente in soggetti cardiopatici. La possibilità del D-ribosio di sostenere in ogni condizione la sintesi di ATP rappresenta anche un'importante possibilità ed opportunità in ambito sportivo. Vari studi hanno infatti dimostrato che l’assunzione di D-ribosio determina una maggiore disponibilità di energia ed un miglioramento della performance fisica.

    La somministrazione di ribosio (1-3g al giorno), non produce inconveniente alcuno. Solo a dosi molto elevate (0.5g/kg di peso) pari ad una somministrazione di 30-35g, il ribosio produce un lieve incremento dell’insulinemia, che si riflette in una diminuzione della glicemia non superiore comunque al 15% del valore basale. Normalmente la concentrazione ematica di ribosio è di circa 20mg /litro (valore estrapolato da Claudio V.S and Lagua R.,1991, pag 312). Un'assunzione di alcuni grammi incrementa notevolmente i livelli ematici di D-ribosio già presente.

    Bibliografia

    Cardiac nucleotides in hypoxia : possible role in regulation of coronary flow. Berne R.M., Am. J. Physiol., 204 (1963), 317.

    Myocardial adenosine salvage rates and restoration of ATP content following ischemia. Reibel K. and Rovetto M.J., Am. J. Physiol., 237 (1979), 247.

    Reduction of isoproterenol-induced alterations in cardiac adenine nucleotides and morphology by ribose. Zimmer H.G. et al., Science, 207 (1980), 319

    Normalization of depressed heart function in rats by ribose; Zimmer H.G., Science 220 (1983), 81.

    Influence of ribose, adenosine and AICAR on the rate of myocardial adenosine triphosphate synthesis during reperfusion after coronary artery occlusion in the dog. Mauser M.et al., Circ. Res., 56(1985), 220.

    "Biochimica Medica" Siliprandi N., Ed. Piccin (1988).

    Enhanced high energy phosphate recovery with ribose infusion after global myocardial ischemia in a canine model. St. Cyr J.A.et al., J. Surg. Res. 46(1989), 157.

    Nutrition and diet therapy dictionary. Claudio V.S. and Lagua R.T., Chapman & Hall, New York - London, 1991.

    Effects of ribose on exercise-induced ischaemia in stable coronary artery disease. Pliml W.et al., The Lancet, 340 (1992) 507.

    The oxidative pentose phosphate pathway in the heart : regulation, physiological significance, and clinical implications. Zimmer H.G., Basic Res. Cardiol. 87 (1992), 303.

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