io ve la butto li come la ho trovata, ai posteri l'ardua sentenza.
ANSA
VITAMINA C IN ALTE DOSI ARMA A DOPPIO TAGLIO
NEW YORK, 14 GIU 2001 - La vitamina C, una sostanza nutritiva essenziale presente nella frutta e nella verdura e spesso assunta in mega-dosi sotto forma di supplementi dietetici, puo' essere un'arma a doppio taglio perche' induce la produzione di composti associati con il cancro: e' questa la conclusione di una ricerca americana pubblicata sulla rivista 'Science'.
In test di laboratorio gli scienziati della University of Pennsylvania hanno scoperto che la vitamina C, combinata a soluzioni di una versione degradata di un importante acido grasso presente nel sangue, scatena la produzione di agenti che danneggiano il Dna provocando mutazioni associate a vari tipi di tumore.
Lo studio e' stato pilotato da Ian Blair del Center for Cancer Pharmacology dell'universita' che ha messo le mani avanti per evitare eccessivi allarmismi: ''Per carita', non dite che la vitamina C provoca il cancro'', ha detto, ricordando che i risultati dello studio non hanno trovato controprova in esperimenti su cellule umane e men che meno sull'uomo.
''Il punto della scoperta - ha spiegato Blair - e' che la vitamina C puo' avere effetti positivi ma anche negativi, e noi abbiamo scoperto quelli negativi. In termini di impatto, puo' servire a far capire alla gente che una pillola magica come la vitamina C non sostituisce una buona dieta bilanciata''.
Il valore della vitamina C e' da tempo al centro di dibattito tra gli scienziati: uno dei luminari della scienza del ventesimo secolo, Linus Pauling, aveva fatto una crociata del ruolo della vitamina come arma anti-cancro. Numerosi studi recenti tuttavia hanno evidenziato che gli effetti anti-tumore sono stati largamente esagerati: a fronte di nessun beneficio concreto l'acido ascorbico preso sotto forma di supplemento dietetico e' finito cosi' sul banco degli imputati.
E lo studio della University of Pennsylvania ha aggiunto peso a queste preocupazioni. Negli Usa la dose di vitamina C raccomandata dal governo e' di 60 milligrammi al giorno, ma chi fa uso di supplementi dietetici moltiplica di varie volte questa quantita' contando sul fatto che l'acido ascorbico agisca come anti-ossidante contro il danno provocato dai cosiddetti 'radicali liberi' - ioni altamente reattivi prodotti dalla scomposizione dell'ossigeno nelle cellule. I 'radicali liberi' convertono l'acido linoleico (il principale acido grasso del plasma umano) in un altro composto chiamato iperossido lipide.
In presenza di certi ioni metallici che precipitano la reazione, questo composto si degrada in agenti che danneggiano il Dna: le genotossine, a loro volta responsabili delle mutazioni constatate nei tumori umani. Sospettando che la vitamina C avesse la capacita' di cambiare gli iperossidi lipidi in genotossine, Blair ha aggiunto acido ascorbico in concetrazioni paragonabili all'assunzione da parte di una persona di 200 milligrammi al giorno a una soluzione in provetta di iperossidi lipidi. Lo studio ha dimostrato che la vitamina C rendeva due volte piu' efficace la formazione di genotossine inclusa quella di una varieta' particolarmente insidiosa.
ANSA
ANSA
VITAMINA C IN ALTE DOSI ARMA A DOPPIO TAGLIO
NEW YORK, 14 GIU 2001 - La vitamina C, una sostanza nutritiva essenziale presente nella frutta e nella verdura e spesso assunta in mega-dosi sotto forma di supplementi dietetici, puo' essere un'arma a doppio taglio perche' induce la produzione di composti associati con il cancro: e' questa la conclusione di una ricerca americana pubblicata sulla rivista 'Science'.
In test di laboratorio gli scienziati della University of Pennsylvania hanno scoperto che la vitamina C, combinata a soluzioni di una versione degradata di un importante acido grasso presente nel sangue, scatena la produzione di agenti che danneggiano il Dna provocando mutazioni associate a vari tipi di tumore.
Lo studio e' stato pilotato da Ian Blair del Center for Cancer Pharmacology dell'universita' che ha messo le mani avanti per evitare eccessivi allarmismi: ''Per carita', non dite che la vitamina C provoca il cancro'', ha detto, ricordando che i risultati dello studio non hanno trovato controprova in esperimenti su cellule umane e men che meno sull'uomo.
''Il punto della scoperta - ha spiegato Blair - e' che la vitamina C puo' avere effetti positivi ma anche negativi, e noi abbiamo scoperto quelli negativi. In termini di impatto, puo' servire a far capire alla gente che una pillola magica come la vitamina C non sostituisce una buona dieta bilanciata''.
Il valore della vitamina C e' da tempo al centro di dibattito tra gli scienziati: uno dei luminari della scienza del ventesimo secolo, Linus Pauling, aveva fatto una crociata del ruolo della vitamina come arma anti-cancro. Numerosi studi recenti tuttavia hanno evidenziato che gli effetti anti-tumore sono stati largamente esagerati: a fronte di nessun beneficio concreto l'acido ascorbico preso sotto forma di supplemento dietetico e' finito cosi' sul banco degli imputati.
E lo studio della University of Pennsylvania ha aggiunto peso a queste preocupazioni. Negli Usa la dose di vitamina C raccomandata dal governo e' di 60 milligrammi al giorno, ma chi fa uso di supplementi dietetici moltiplica di varie volte questa quantita' contando sul fatto che l'acido ascorbico agisca come anti-ossidante contro il danno provocato dai cosiddetti 'radicali liberi' - ioni altamente reattivi prodotti dalla scomposizione dell'ossigeno nelle cellule. I 'radicali liberi' convertono l'acido linoleico (il principale acido grasso del plasma umano) in un altro composto chiamato iperossido lipide.
In presenza di certi ioni metallici che precipitano la reazione, questo composto si degrada in agenti che danneggiano il Dna: le genotossine, a loro volta responsabili delle mutazioni constatate nei tumori umani. Sospettando che la vitamina C avesse la capacita' di cambiare gli iperossidi lipidi in genotossine, Blair ha aggiunto acido ascorbico in concetrazioni paragonabili all'assunzione da parte di una persona di 200 milligrammi al giorno a una soluzione in provetta di iperossidi lipidi. Lo studio ha dimostrato che la vitamina C rendeva due volte piu' efficace la formazione di genotossine inclusa quella di una varieta' particolarmente insidiosa.
ANSA
Commenta