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aiuto androst-3 ,5-dien-7 ,17-dione (erase pro)

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    aiuto androst-3 ,5-dien-7 ,17-dione (erase pro)

    ciao a tutti
    premetto di aver già usato il tasto cerca, ma rimandandomi a decine di discussioni non son riuscito a trovare esattamente ciò che cerco io, che è abbastanza specifico
    mi spiego meglio: mi servirebbe sapere di più sull'androst-3 ,5-dien-7 ,17-dione, sostanza presente nell'erase pro, come ad esempio origine, meccanismo d'azione e funzione specifica di questo componente, con annesse fonti
    su internet non riesco a trovare studi precisi e quindi chiedo una mano a chi magari è molto più pratico con questo genere di studi/ricerche, sarebbe anche interessante per far partire un discorso su questa molecola e integratori affini
    vi ringrazio anticipatamente, sareste gentilissimi se poteste darmi una mano!

    È notte: ah, dover essere luce! E sete di cose notturne! E solitudine!

    #2
    L'androst-3,5-diene-7,17-dione è una molecola steroidea, quindi con struttura di base (3 anelli esatomici e 1 pentatomico condensati - il ciclopentanoperidrofenantrene) che accomuna gli steroidi, che presenta 2 doppi legami (in posizione 3 e 5) e due gruppi chetonici (in posizione 7 e 17), con attività di inibitore dell'aromatasi.
    Questa molecola è classificabile dal punto di vista chimico come inibitore dell'aromatasi di tipo 1 (o steroideo), oppure dal punto di vista funzionale-enzimatico come inibitore suicida. Un inibitore suicida è una molecola che subisce la catalisi enzimatica dell'enzima da inibire e viene trasformato da questo processo in un inibitore irreversibile, ovvero un inibitore che inattiva irreversibilmente l'enzima, distruggendone un gruppo funzionale o legandosi covalentemente ad esso.
    L'aromatasi è un'enzima appartenente alla famiglia dei citocromi P-450 (a sua volta appartenente alla famiglia delle ossidasi a funzione mista), quindi presenta come gruppo funzionale l'eme (lo stesso dell'emoglobina), è codificata dal gene CYP19A1 ed espressa in diversi tessuti, in particolare nel tessuto epatico, osteo-articolare, muscolare, nel sistema nervoso centrale, a livello delle gonadi e soprattutto nel tessuto adiposo.
    L'aromatasi catalizza la trasformazione dell'anello A di alcuni steroidi androgeni in un anello aromatico o benzenico (da qui il nome di aromatasi), tramite l'ossidazione e la rimozione del carbonio 19 ( struttura “19-nor” o “estra”, che caratterizza la molecole con azione estro-progestinica) e la conversione del gruppo chetonico in posizione 3 in gruppo ossidrilico (OH). Questa reazione è responsabile della sintesi di estrogeni a partire dagli androgeni (le più importanti: testosterone------ > estradiolo e androstenedione------- > estrone).
    L’ androst-3,5-diene-7,17-dione si lega con maggiore affinità al sito attivo dell’aromatasi rispetto agli androgeni, ne subisce la catalisi e viene trasformato in un metabolita che si lega covalentemente ed irreversibilmente al citocromo P450, disattivandone l’attività enzimatica ed inibendo quindi la conversione degli androgeni in estrogeni.
    La sua formula bruta è C19H24O2, la nomenclatura IUPAC è 10,13-Dimethyl-1,8,9,10,11,12,13,14,15,16-decahydro-2H-cyclopenta[a]phenanthrene-7,17-dione ed è conosciuto nei database di chimica con la sigla CHEMBL262723. Ha un peso molecolare di 284,3927, una Ki (costante di inibizione enzimatica, che misura la “potenza” di un inibitore) di 220 nM (nanomolare) o di 0,00022 mM (millimolare) ed un IC50 (valore che indica la quantità di inibitore necessaria ad inibire il 50% di quell’attvità enzimatica) di 1800 nM. Uno dei più potenti inibitori dell’aromatasi farmacologici ha una Ki di 0,02 nM o di 0.000002 mM (tanto più basso è il valore di Ki, tanto più è efficace l’inibitore. In questo caso, mg per mg, questo AI è circa 100 volte più potente dell’erase).









    Su questa molecola ci sono pochi dati di letteratura. C’è una review in cui si parla della sintesi di vai tipi di androst-5-en-7-one, androsta-3,5-dien-7-one e loro derivati deossigenati in posizione 7, come inibitori dell’aromatasi. Da questa review emerge che gli steroidi aventi una funzione chetonica in posizione 17 sono più efficaci nell’inibire l’aromatasi delle stesse molecole con una funzione ossidrilica nella stessa posizione, così come sono più efficaci (sempre nell’inibizione dell’aromatasi) gli steroidi con un gruppo metilico C19 piuttosto che con un gruppo carbossilico o ossidrilico. La molecola dell’erase rientra in entrambe le categorie (ha sia il metile C19 che il chetone in C17).

    Synthesis of androst-5-en-7-ones and androsta-3,5-dien-7-ones and their related 7-deoxy analogs as conformational and catalytic probes for the active site of aromatase.
    Numazawa M, Mutsumi A, Tachibana M, Hoshi K.
    Source

    Tohoku College of Pharmacy, Sendai, Japan.
    Abstract

    A series of androst-5-en-7-ones and androsta-3,5-dien-7-ones and their 7-deoxy derivatives, respectively, were synthesized and tested for their abilities to inhibit aromatase in human placental microsomes. All the steroids inhibited the enzyme in a competitive manner with Ki's ranging from 0.058 to 45 microM. The inhibitory activities of 17-oxo compounds were much more potent than those of the corresponding 17 beta-alcohols in each series. Steroids having an oxygen function (hydroxy or carbonyl) at C-19 were less potent inhibitors than the corresponding parent compounds having a 19-methyl group. 3,5-Dien-7-one 24 and its 19-hydroxy and 19-oxo derivatives (12 and 13) as well as 19-oxo-5-en-7-one 3 caused a time-dependent inactivation of aromatase only in the presence of NADPH in which the kinact values of 19-als 3 and 13 (0.143 and 0.189 min-1, respectively) were larger than those of the corresponding 19-methyl (23 and 24) and 19-hydroxy (1 and 12) steroids, respectively. 19-Nor-5-en-7-one 4 but not its 3,5-diene derivative 14 also inactivated the enzyme in a time-dependent manner. In contrast, 7-deoxy steroids 21 and 27, having a 19-methyl group, did not cause it. The inactivations were prevented by the substrate androstenedione, and no significant effects of L-cysteine on the inactivations were observed in each case. The results suggest that oxygenation at C-19 would be at least in part involved in the inactivations caused by the inhibitors 23 and 24. The conjugated enone structures should play a critical role in the inactivation sequences.
    Last edited by fenix91; 25-02-2013, 20:16:15.


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      #3
      il regolamento interno vieta di parlare di alcuni argomenti, torniamo in tema. grazie

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        #4
        Grazie mille fenix, sei stato gentilissimo!

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          #5
          Di nulla figurati... questo è quello che sono riuscito a trovare in rete riguardo alla molecola... e purtroppo è facile imbattersi in argomenti "border-line" quando si parla di molecole del genere...


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            #6
            esatto... il problema è nato dal fatto che mio padre ha trovato una bottiglietta di erase nel mio armadio e non so come spiegargli non si tratti di doping...

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