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Siero del latte e glutatione

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    Siero del latte e glutatione

    Riporto i risultati di uno recente studio condotto dalla Ohio State University apparso su di una rivista scientifica.
    I ricercatori hanno trattato delle cellule prostatiche umane con proteine del siero del latte e hanno successivamente misurato i livelli cellulari di un naturale composto antiossidante: il glutatione.
    I risultati dimostrano che le concentrazioni di questo antiossidante aumentavano considerevolmente c.a. 64%.
    La ricerca diretta dal Dr. Rosemary L. Walzem, RD, Ph.D. direttore del Center for Nutrition, Healt and Food Genomics alla Texas A&M University ha dichiarato: "La proteina del siero è un'ottima fonte di cisteina e la cisteina può trasformarsi in glutatione nell'organismo".
    Per chi volesse approfondire le proprietà benefiche del glutatione può leggere qualcosa su questi siti (fra i tanti che si trovano sul web)

    http://www.my-personaltrainer.it/nutrizione/glutatione.html
    http://www.mednat.org/cancro/glutatione.htm
    http://it.wikipedia.org/wiki/Glutatione

    #2
    Sono cose che si conoscono da moltissimo tempo!

    ---------- Post added at 14:43:25 ---------- Previous post was at 14:40:32 ----------

    Tuttavia il siero del latte se utilizzato ad alte temperature viene danaturato e perde le capacità di stimolare il glutatione e rafforzare il SIstema immunitario... Anche le proteine a scambio ionico perdono gran parte delle proprietà "antiossidanti", poichè sono prive di lattoferrina e lattoglObuline...

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      #3
      Lo studio originale è iniziato se non erro a febbraio 2003, ma alla solo fine dell'anno scorso l'ho potuto vedere tradotto in italiano, e la pubblicazione mi pare risalga alla metà di ottobre del 2010... può darsi che si sapesse da moltissimo tempo, ma quello che conta sono le prove scientifiche... e poi magari a qualcuno che non legge tutti i giorni il National Library of Medicine potrebbe interessare...

      Visto che mi piace citare sempre le fonti da dove attingo ti riporto il risultato della pubblicazione scientifica (in inglese) con il relativo numero di pubblicazione sull US National Library of Medicine:

      Effect of whey protein isolate on intracellular glutathione and oxidant-induced cell death in human prostate epithelial cells.

      Kent KD, Harper WJ, Bomser JA.
      Department of Food Science and Technology, The Ohio State University, 2015 Fyffe Road, Columbus, OH 43210, USA.
      Abstract

      Cysteine is the rate-limiting amino acid for synthesis of the ubiquitous antioxidant glutathione (GSH). Bovine whey proteins are rich in cystine, the disulfide form of the amino acid cysteine. The objective of this study was to determine whether enzymatically hydrolyzed whey protein isolate (WPI) could increase intracellular GSH concentrations and protect against oxidant-induced cell death in a human prostate epithelial cell line (designated RWPE-1). Treatment of RWPE-1 cells with hydrolyzed WPI (500 microg/ml) significantly increased intracellular GSH by 64%, compared with control cells receiving no hydrolyzed WPI (P<0.05). A similar increase in GSH was observed with N-acetylcysteine (500 microM), a cysteine-donating compound known to elevate intracellular GSH. In contrast, treatment with hydrolyzed sodium caseinate (500 microg/ml), a cystine-poor protein source, did not significantly elevate intracellular GSH. Hydrolyzed WPI (500 microg/ml) significantly protected RWPE-1 cells from oxidant-induced cell death, compared with controls receiving no WPI (P<0.05). The results of this study indicate that WPI can increase GSH synthesis and protect against oxidant-induced cell death in human prostate cells.

      PMID: 12537959 [PubMed - indexed for MEDLINE]


      Come noterai lo studio parla di proteine del siero del latte... ora quello che dici tu sul latte denaturato mi dici cosa centra? Lo studio parla di proteine del siero del latte "punto" e questi sono i risultati. Mi dici dove trovo quello che dici tu?
      Volevo solo riportare i risultati di uno studio indubbiamente interessante.

      La seconda parte del post la potevi evitare...
      Last edited by marco168; 03-03-2011, 15:50:46.

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        #4
        Si ma nell'abs, non si capisce come sono state ottenute le proteine prima dell'idrolisi, ma soprattutto non sono riportati tempi e metodiche di somministrazione, ancora, è decisivo a mio parere è uno studio in vitro.....quindi in vivo potrebbe essere tutt'altra cosa.

        Apprezzabilissimo il postare degli studi.
        Ingegnere biochimico
        Tecnologo alimentare
        Nutrizionista sportivo
        Zone Consultant
        Personal trainer
        Membro ACSM, SiNSEB, ISSN, SINU
        Consulente sviluppo e caratterizzazione integratori
        Docente di nutrizione ed integrazione nello sport presso SaNIS, ACS, 4MOVE ed EdiErmes
        Consulente FIT, FIGC e WKF
        Nutrizionista Benetton Treviso Rugby
        CONSULENZE ONLINE PERSONALIZZATE
        RICEVO IN STUDIO A IVREA, TRENTO, MONZA, MILANO, PADOVA, FIRENZE, ROMA, COSENZA E REGGIO CALABRIA

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          #5
          Originariamente Scritto da brosgym Visualizza Messaggio
          Si ma nell'abs, non si capisce come sono state ottenute le proteine prima dell'idrolisi, ma soprattutto non sono riportati tempi e metodiche di somministrazione, ancora, è decisivo a mio parere è uno studio in vitro.....quindi in vivo potrebbe essere tutt'altra cosa.

          Apprezzabilissimo il postare degli studi.
          Sì, ok su questo se ne può discutere... comunque nota che questo è solo il risultato dello studio: quello riportato sulle pubblicazioni ufficiali.
          Bisognerebbe poi leggerselo per intero e spulciare tutti i dati... temo diventerebbe molto complicato. Prendo per buono quello che dicono, in attesa magari di studi ancora più approfonditi.

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            #6
            Originariamente Scritto da marco168 Visualizza Messaggio
            Lo studio originale è iniziato se non erro a febbraio 2003, ma alla solo fine dell'anno scorso l'ho potuto vedere tradotto in italiano, e la pubblicazione mi pare risalga alla metà di ottobre del 2010... può darsi che si sapesse da moltissimo tempo, ma quello che conta sono le prove scientifiche... e poi magari a qualcuno che non legge tutti i giorni il National Library of Medicine potrebbe interessare...

            Visto che mi piace citare sempre le fonti da dove attingo ti riporto il risultato della pubblicazione scientifica (in inglese) con il relativo numero di pubblicazione sull US National Library of Medicine:

            Effect of whey protein isolate on intracellular glutathione and oxidant-induced cell death in human prostate epithelial cells.

            Kent KD, Harper WJ, Bomser JA.
            Department of Food Science and Technology, The Ohio State University, 2015 Fyffe Road, Columbus, OH 43210, USA.
            Abstract

            Cysteine is the rate-limiting amino acid for synthesis of the ubiquitous antioxidant glutathione (GSH). Bovine whey proteins are rich in cystine, the disulfide form of the amino acid cysteine. The objective of this study was to determine whether enzymatically hydrolyzed whey protein isolate (WPI) could increase intracellular GSH concentrations and protect against oxidant-induced cell death in a human prostate epithelial cell line (designated RWPE-1). Treatment of RWPE-1 cells with hydrolyzed WPI (500 microg/ml) significantly increased intracellular GSH by 64%, compared with control cells receiving no hydrolyzed WPI (P<0.05). A similar increase in GSH was observed with N-acetylcysteine (500 microM), a cysteine-donating compound known to elevate intracellular GSH. In contrast, treatment with hydrolyzed sodium caseinate (500 microg/ml), a cystine-poor protein source, did not significantly elevate intracellular GSH. Hydrolyzed WPI (500 microg/ml) significantly protected RWPE-1 cells from oxidant-induced cell death, compared with controls receiving no WPI (P<0.05). The results of this study indicate that WPI can increase GSH synthesis and protect against oxidant-induced cell death in human prostate cells.

            PMID: 12537959 [PubMed - indexed for MEDLINE]


            Come noterai lo studio parla di proteine del siero del latte... ora quello che dici tu sul latte denaturato mi dici cosa centra? Lo studio parla di proteine del siero del latte "punto" e questi sono i risultati. Mi dici dove trovo quello che dici tu?
            Volevo solo riportare i risultati di uno studio indubbiamente interessante.

            La seconda parte del post la potevi evitare...
            chi ha nominato il latte?! In ogni caso, da cosa deriva il siero del LATTE?!

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              #7
              Originariamente Scritto da marco168 Visualizza Messaggio
              Sì, ok su questo se ne può discutere... comunque nota che questo è solo il risultato dello studio: quello riportato sulle pubblicazioni ufficiali.
              Bisognerebbe poi leggerselo per intero e spulciare tutti i dati... temo diventerebbe molto complicato. Prendo per buono quello che dicono, in attesa magari di studi ancora più approfonditi.
              Ma tu l'hai letto?
              Ingegnere biochimico
              Tecnologo alimentare
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                #8
                Originariamente Scritto da all_S_stYle Visualizza Messaggio
                chi ha nominato il latte?! In ogni caso, da cosa deriva il siero del LATTE?!
                1)Come ti ho già detto e ti ripeto, nello studio si parla di proteine del siero del latte e stop. La parte delle alte temperature del siero, lattoferrina e lattoglobuline (che hai detto tu) non centrano nulla con lo studio che ho citato IO e che ti ho anche riportato in copia a scanso di equivoci... e ti ripeto quello che ti ho già detto poco fa cioè la seconda parte del post la potevi evitare, perchè non centra niente con lo studio in questione.
                2)Pensi che uno studio del genere sia stato fatto versando del latte pastorizzato su cellule prostatiche umane??
                3)Se tu sei in possesso o conosci studi da cui si evince quello che dici postali.

                ---------- Post added at 17:47:36 ---------- Previous post was at 17:43:31 ----------

                Originariamente Scritto da brosgym Visualizza Messaggio
                Ma tu l'hai letto?
                No, non l'ho letto... purtoppo.
                Ho solo letto i risultati e li ho postati... ripeto pensavo potesse interessare.

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                  #9
                  Le proteine del siero vengono così chiamate perché si separano dalla caseina quando si coagula.
                  Le sieroproteine rappresentano la frazione che non sedimenta per centrifugazione, precipitazione acida o presamica.
                  Le proteine del siero, rappresentano nel latte vaccino circa il 20% dell’azoto proteico. Le sieroproteine si originano per sintesi mammaria, come la beta-lattoglobulina, l’alfa-lattoalbumina e la lattoferrina, o per filtrazione come le immonoglobuline, la sieroalbumina e l’albumina di siero di sangue (BSA). I proteosi peptoni si formano dall’idrolisi della beta-caseina. La beta-caseina per idrolisi da origine infatti a proteoso peptoni e gamma-caseina.
                  La beta-lattoglobulina e l’alfa-lattoalbumina hanno una composizione aminoacidica molto diversa dalla caseina e coagulano al calore ed hanno un valore biologico superiore a quello della caseina (per questo motivo sono utilizzate come integratori nelle formulazioni per dell’infanzia o per gli atleti).
                  La beta-lattoglobulina rappresenta quasi la metà delle proteine del siero del latte vaccino, mentre l’alfa-lattoalbumina, rappresenta il 3,4% delle proteine.
                  L’a-lattoalbumina è una proteina globulare dotata di un certo potere batteriostatico, poichè strutturalmente è molto simile al lisozima.
                  Le siero proteine svolgono attività biologiche quali la sintesi del lattosio (alfa-lattoalbumina), il trasporto del retinolo nell’intestino del vitello (beta-lattoglobulina), il trasporto del ferro (lattoferrina), immunizzazione passiva durante i primi giorni di allattamento.
                  Inoltre nelle proteine del siero, sono presenti piccole quantità di una grande varietà di ENZIMI, quali ossidasi, catalasi, perossidasi, transaminasi, lipasi, fosfatasi, lisozima, ecc ….).
                  Nelle proteine del latte sono anche presenti peptidi endogeni. Questi peptidi, in forma inattiva, si liberano durante i processi digestivi ed anche tecnologici.
                  I peptidi oppioidi sono peptidi con attività oppioide-simile, sono stati i primi e i più studiati composti bioattivi derivanti dalla caseina.
                  Fosfopeptidi: le frazioni caseiniche sono caratterizzate dalla presenza di residui fosfoserinici nella loro struttura primaria. Da queste proteine, per azione delle proteasi gastrointestinali ed in particolare della tripsina, si liberano in vitro ed in vivo numerosi pepticli fosforilati: frammenti dall’alfa-caseina e della beta-caseina. Questi caseinofosfopeptidi (CPP), per la loro resistenza all’idrolisi enzimatica, sono ritrovabili nell’intestino e, per la presenza di più residui adiacenti di fosfoserina, sono caratterizzati da un elevato potere chelante verso il calcio. I complessi CPP-Ca sono molto solubili e possono inibire la precipitazione dei fosfato di calcio, favorendo il trasporto e l’assorbimento di calcio nell’intestino.Questi peptidi si sono dimostrati efficaci nell’aumentare la calcificazione ossea nella cura dei rachitismo, indipendentemente dall’apporto di vitamina D.


                  Peptidi ipotensivi: Lo studio di idrolizzati triptici di caseina vaccina ha portato alla identificazione di 3 peptidi aventi attività ipotensiva (casochinine). Questi peptidi, localizzati nell’alfa-caseina e nella beta-caseina,sono ACE inibitori.
                  Peptidi immunomodulanti: Sono pPeptidi derivati dalla idrolisi triptica e chimotriptica dell’alfa S1-caseina e della beta-caseina hanno mostrato in vitro la stimolazione dell’attività macrofagica nei confronti di eritrociti senescenti. Un’analoga attività in vivo non è stata ancora rilevata,
                  Un’azione antibatterica diretta sui batteri Gram negativi e su alcuni lieviti (es. Candida albicans) è svolta dalla lattoferricina, un peptide di 25 amminoacidi derivato dall’idrolisi peptica della ferritina. Come la ferritina questo peptide inibisce lo sviluppo dei microrganismi sequestrando il ferro necessario all’attività metabolica, ma a tale meccanismo di azione unisce una vera e propria attività idrolitica nei confronti dei lipopolisaccaridi della membrana batterica esterna.
                  Peptidi antitrombotici: Alcuni peptidi derivati dall’idrolisi della K-caseina hanno attività antitrombica.
                  Molte delle attività fisiologiche dei peptidi bioattivi sono state valutate mediante studi in vitro; la loro efficacia in vivo, soprattutto dopo somministrazione orale, è una questione a tutt’oggi ancora controversa. Infatti, per poter esplicare la loro attività i peptidi devono:
                  essere liberati dalle proteine precuri mediante una moderata e specifica proteolisi;
                  essere resistenti alle proteasi del tratto gastrointestinale;
                  essere assorbiti a livello intestinale qualora non esplichino la loro attività in loco;
                  raggiungere gli organi specifici senza degradazione da parte di proteasi e peptidasi plasmatiche.

                  ---------- Post added at 17:53:33 ---------- Previous post was at 17:52:06 ----------

                  Proteine del siero di latte isolate mediante scambio ionico: hanno un contenuto proteico all'origine superiore al 90% e un contenuto di grassi e lattosio inferiore all'1%.

                  Sono di elevata qualità e di prezzo altrettanto elevato.

                  Pochissimi prodotti sul mercato contengono in quantità rilevante queste proteine, per problemi di costo.

                  Le proteine a scambio ionico sono particolarmente ricche in sieroalbumina bovina (praticamente uguale nella sua struttura a quella umana) e in immunoglobuline.

                  Contenuto tipico delle frazioni proteiche delle proteine del siero di latte a scambio ionico: 50% di beta-lattoglobulina (contenente il 50% di ramificati), 22% di alfa-lattoalbumina, 5% di sieroalbumina bovina (BSA), 10% di immunoglobuline (IgG), 12% di proteose peptoni e altri peptidi minori: lattoferrina, lattoperossidasi, lattolina, lisozima, relassina, gamma-globuline, beta-microglobulina ed altri micro peptidi.

                  Proteine del siero di latte isolate mediante microfiltrazione.

                  Ne esistono di due tipi:

                  1) con un contenuto proteico all'origine superiore al 90%, grassi inferiori all'1% e lattosio 1% circa.

                  2) con un contenuto proteico di circa 80% e grassi inferiori all'1%.

                  Sono entrambe proteine di elevata qualità, il tipo 1 (90%) è paragonabile, come qualità e prezzo, alle proteine a scambio ionico.

                  Il tipo 2 (80%) ha un prezzo molto più conveniente e mantiene comunque un'elevata qualità.

                  Le proteine del siero di latte microfiltrate si differenziano leggermente in composizione da quelle a scambio ionico, dato il diverso processo di estrazione: sono particolarmente ricche in beta-lattoglobulina, glicomacropeptidi e lattoferrina.

                  Contenuto tipico delle frazioni proteiche delle proteine del siero di latte microfiltrate: 55,9% di beta-lattoglobulina (contenente il 50% di ramificati), 14,9% di alfa-lattoalbumina, 1,55% di sieroalbumina bovina (BSA), 3% di immunoglobuline (IgG), 20% di glicomacropeptidi, 0,125% di lattoferrina e altri peptidi minori: lattoperossidasi, lattolina, lisozima, relassina, gamma-globuline, beta-microglobulina ed altri micro peptidi.

                  I migliori integratori di proteine del siero di latte contengono proteine a scambio ionico o microfiltrate o miscele dei due tipi.

                  La qualità delle proteine del siero di latte a scambio ionico e microfiltrate hanno la medesima qualità.

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                    #10
                    Ti ripeto, lo spunto è interessante ma bisognerebbe leggerlo l'articolo altrimenti non si può giudicare, in più come ti ho detto è su una popolazione particolare di cellule, certo non si versa del latte sulle cellule ma non è molto diverso....ho esperienze varie di laboratorio....

                    Non solo, le cellule in quel caso ricevono direttamente le whey, mangiandole dovremmo assimilarle quindi potrebbero non avere lo stesso effetto, cerca studi operati direttamente sugli esseri umani...
                    Ingegnere biochimico
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                      #11


                      ---------- Post added at 17:58:04 ---------- Previous post was at 17:57:18 ----------

                      sono sufficenti marco?!

                      ---------- Post added at 17:59:11 ---------- Previous post was at 17:58:04 ----------

                      ne ho altri...

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                        #12
                        Originariamente Scritto da all_S_stYle Visualizza Messaggio


                        ---------- Post added at 17:58:04 ---------- Previous post was at 17:57:18 ----------

                        sono sufficenti marco?!

                        ---------- Post added at 17:59:11 ---------- Previous post was at 17:58:04 ----------

                        ne ho altri...
                        Assolutamente no! Hai appiccicato cose senza alcun riferimento scientifico prese a casaccio dal web o da post vari che, senza offesa, trovano il tempo che trovano... Puoi postarmi anche le tavole anatomia del corpo umano di Juan Valverde de Amusco se pensi di impressionarmi ma con me non attacca... andrà bene con in ragazzini appassionati di palestra ma non con me
                        Ora, poi basta perchè mi sa che mi sto ficcando in una spirale senza fondo, ti faccio un ultimo sunto.
                        Una equipe di medici-scienziati (Kent KD, Harper WJ, Bomser JA.) dell'università dell' Ohio State University (lo trovi sul post con lo studio in inglese), ha trattato delle cellule prostatiche umane "RWPE-1 cells" con e cito testualmente "hydrolyzed whey protein isolate (WPI)" e più precisamente Bovine whey proteins. Dallo studio si è rilevato che suddette cellule trattate con suddette proteine ha subito un incremento di GSH (detto glutatione) di c.a. il 64% "significantly increased intracellular GSH by 64%"

                        Le proteine sono quella della ON o della EAS al cioccolato? Ne dubito. Le cellule prostatiche sono di un adulto o di un bambino? Bisognerebbe leggere lo studio. Di razza caucasica? Non so bisognerebbe leggere lo studio. Il metodo di estrazione del siero dal latte? Non so bisognerebbe leggere lo studio.
                        Io ho semplicemente riportato uno studio citando chiaramente fonti e risultati, e mi ritrovo una discussione piena di "descrizioni" di proteine scopiazzate dalla rete...senza parole
                        Lo scopo della scienza non è la credenza, ma l’investigazione. (Camille Flammarion)

                        @Bros: hai ragione... cercherò e se trovo posto... sperando di non creare ancora tutta questa polemica. Buona serata

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