Dai dati raccolti è risultata una vita media di 869 giorni per gli animali che hanno seguito la dieta con supplementazione contro i 774 giorni del gruppo di controllo
Una miscela di aminoacidi ramificati aggiunti alla dieta di topi di laboratorio ne prolunga la vita: è quanto afferma un articolo pubblicato sulla rivista Cell Metabolism, a firma di un gruppo di ricercatori italiani guidati da Enzo Nisoli, dell’Università di Milano.
“È questa la prima dimostrazione di un’influenza di questo tipo sui topi, anche se esistevano indicazioni sul prolungamento della vita dei lieviti”, ha spiegato Nisoli.
La ricerca si è basata sull’aggiunta dei tre aminoacidi a catena ramificata (BCAA) leucina, isoleucina e valina all’acqua di un gruppo di topi di laboratorio per un periodo di alcuni mesi. Dai dati raccolti è risultata una vita media di 869 giorni per gli animali trattati contro i 774 giorni del gruppo di controllo, con un incremento del 12 per cento.
Oltre a ciò, è stato riscontrato un incremento dei mitocondri – le “centrali energetiche” delle cellule, nei tessuti muscolari cardiaci e scheletrici e un aumento nell’attività del SIRT1, un gene cruciale – come mostrato da precedenti studi – per la determinazione della longevità dell’organismo, nonché nella limitazione del danno ossidativo. In sostanza, ha sottolineato Nisoli, i benefici sono simili a quelli osservati nei regimi di restrizione calorica.
Uno sguardo prospettico non può che andare alle possibili implicazioni per la salute umana, per la quale si può ipotizzare che una supplementazione dietetica con aminoacidi simile possa risultare utile nei soggetti anziani o malati.
In particolare, la supplementazione con BCAA potrebbe essere di supporto nel trattamento dei casi di scompenso cardiaco, nella sarcopenia (cioè la perdita di massa muscolare), nella broncopneumopatia cronica ostruttiva, o in altre condizioni patologiche caratterizzate da difetti energetici.
Una miscela di aminoacidi ramificati aggiunti alla dieta di topi di laboratorio ne prolunga la vita: è quanto afferma un articolo pubblicato sulla rivista Cell Metabolism, a firma di un gruppo di ricercatori italiani guidati da Enzo Nisoli, dell’Università di Milano.
“È questa la prima dimostrazione di un’influenza di questo tipo sui topi, anche se esistevano indicazioni sul prolungamento della vita dei lieviti”, ha spiegato Nisoli.
La ricerca si è basata sull’aggiunta dei tre aminoacidi a catena ramificata (BCAA) leucina, isoleucina e valina all’acqua di un gruppo di topi di laboratorio per un periodo di alcuni mesi. Dai dati raccolti è risultata una vita media di 869 giorni per gli animali trattati contro i 774 giorni del gruppo di controllo, con un incremento del 12 per cento.
Oltre a ciò, è stato riscontrato un incremento dei mitocondri – le “centrali energetiche” delle cellule, nei tessuti muscolari cardiaci e scheletrici e un aumento nell’attività del SIRT1, un gene cruciale – come mostrato da precedenti studi – per la determinazione della longevità dell’organismo, nonché nella limitazione del danno ossidativo. In sostanza, ha sottolineato Nisoli, i benefici sono simili a quelli osservati nei regimi di restrizione calorica.
Uno sguardo prospettico non può che andare alle possibili implicazioni per la salute umana, per la quale si può ipotizzare che una supplementazione dietetica con aminoacidi simile possa risultare utile nei soggetti anziani o malati.
In particolare, la supplementazione con BCAA potrebbe essere di supporto nel trattamento dei casi di scompenso cardiaco, nella sarcopenia (cioè la perdita di massa muscolare), nella broncopneumopatia cronica ostruttiva, o in altre condizioni patologiche caratterizzate da difetti energetici.
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