un integratore di cui nn si parla mai abbastanza, a volte osannato e a volte deriso. Quì posto un articolo dal sito alimentazione-salute ma nel web ce ne sono a milioni, molto interessante la sua funzione nella fase di dimagrimento, ma andiamo x gradi
La glutammina è un aminoacido (ovvero un prodotto finale dell’idrolisi delle proteine) non essenziale, cioè un aminoacido che il nostro corpo non riesce a sintetizzare da solo, e per coprire quindi il suo fabbisogno dobbiamo assumere alimenti che lo contengano.
Anche se la glutammina è un aminoacido non essenziale, in alcune circostanze come lo stress, le infezioni, un allenamento intenso o una malnutrizione proteica, viene chiamato “essenziale condizionato” o “semi essenziale”, per le importanti attività che svolge in queste determinate circostanze, nelle quali il corpo aumenta il fabbisogno di glutammina, e deve quindi essere assunto tramite integratori. Lo stesso vale per sportivi ed atleti ad alto rendimento.
Dove si trova la glutammina?
La maggior parte degli alimenti ricchi di proteine hanno anche un’adeguata quantità di glutammina. Sono ottime fonti di glutammina i latticini (latte, yogurt, formaggio), le carni, la frutta secca, la soia, il tacchino e i fagioli.
Benefici della glutammina nello Sport.
La glutammina ha due principale funzioni per l’atleta professionista ad alto rendimento: la prima è quella di facilitare il recupero di glicogeno, mentre la seconda funzione è quella di favorire la sinterizzazione proteica. La glutammina aiuta inoltre a recuperare il glicogeno muscolare in seguito ad un periodo di intenso allenamento, nel quale le riserve si svuotano più rapidamente del normale.
Diverse ricerche scientifiche e studi di medicina dello sport hanno evidenziato che il consumo di glutammina e di polimeri del glucosio promuovono l’accumulo di glicogeno nel fegato e nel muscolo. In concreto si è osservato un notevole aumento del glucosio nel sangue successivamente al consumo di glutammina pura (senza polimeri del glucosio).
La glutammina risulta essere quindi tanto efficace per aumentare i livelli di glucosio nel sangue quanto i polimeri di glucosio, senza però aumentare i livelli di insulina (cosa che invece accade con il consumo di polimeri). La glutammina quindi non modifica l’insulina.
Per questo motivo vengono utilizzati integratori di glutammina per aumentare le riserve di glucosio (riserve energetiche) del muscolo dell’atleta in seguito ad un duro allenamento, per poter ricaricare le riserve di glucosio (nel muscolo e nel fegato) in modo rapido e senza aumentare i livelli di insulina.
L’ideale è somministrare agli atleta una dieta iperproteica ben pianificata e individualizzata, insieme ad un integratore di glutammina, per proteggere il tessuto muscolare specialmente durante i periodi di lunghi ed intensi allenamenti.
Si è inoltre riscontrato che durante lunghi e intensi sforzi negli allenamenti, i livelli di glutammina nel sangue sono più alti rispetto al normale, mentre durante il riposo vi è una brusca e rapida discesa. Se durante il periodo di tempo che intercorre fra l’allenamento e il riposo, o durante un allenamento e l’altro, non c’è un recupero adeguato di glutammina, l’atleta corre il rischio di soffrire della cosiddetta “sindrome da sovrallenamento”. Quindi non solo si mette a rischio il rendimento sportivo, ma anche la salute dell’atleta, visto che la mancanza di glutammina, così come la mancanza di altri aminoacidi (proteine), provoca un indebolimento del sistema immunitario sottoponendo l’atleta ad un rischio più alto di contrarre infezioni.
Le dosi adeguate di glutammina.
In genere, i supplementi di glutammina vengono venduti in polvere o pasticche da assumere per via orale (la glutammina degli integratori si trova in forma di L- glutammina). La dose consigliata è di 40 – 50 mg di glutammina per chilo di peso al giorno. L’ideale è assumere la glutammina al mattino e a digiuno, perche risulta essere più efficace, oppure un’ora prima e un’ora dopo l’ allenamento.
La glutammina è un aminoacido (ovvero un prodotto finale dell’idrolisi delle proteine) non essenziale, cioè un aminoacido che il nostro corpo non riesce a sintetizzare da solo, e per coprire quindi il suo fabbisogno dobbiamo assumere alimenti che lo contengano.
Anche se la glutammina è un aminoacido non essenziale, in alcune circostanze come lo stress, le infezioni, un allenamento intenso o una malnutrizione proteica, viene chiamato “essenziale condizionato” o “semi essenziale”, per le importanti attività che svolge in queste determinate circostanze, nelle quali il corpo aumenta il fabbisogno di glutammina, e deve quindi essere assunto tramite integratori. Lo stesso vale per sportivi ed atleti ad alto rendimento.
Dove si trova la glutammina?
La maggior parte degli alimenti ricchi di proteine hanno anche un’adeguata quantità di glutammina. Sono ottime fonti di glutammina i latticini (latte, yogurt, formaggio), le carni, la frutta secca, la soia, il tacchino e i fagioli.
Benefici della glutammina nello Sport.
La glutammina ha due principale funzioni per l’atleta professionista ad alto rendimento: la prima è quella di facilitare il recupero di glicogeno, mentre la seconda funzione è quella di favorire la sinterizzazione proteica. La glutammina aiuta inoltre a recuperare il glicogeno muscolare in seguito ad un periodo di intenso allenamento, nel quale le riserve si svuotano più rapidamente del normale.
Diverse ricerche scientifiche e studi di medicina dello sport hanno evidenziato che il consumo di glutammina e di polimeri del glucosio promuovono l’accumulo di glicogeno nel fegato e nel muscolo. In concreto si è osservato un notevole aumento del glucosio nel sangue successivamente al consumo di glutammina pura (senza polimeri del glucosio).
La glutammina risulta essere quindi tanto efficace per aumentare i livelli di glucosio nel sangue quanto i polimeri di glucosio, senza però aumentare i livelli di insulina (cosa che invece accade con il consumo di polimeri). La glutammina quindi non modifica l’insulina.
Per questo motivo vengono utilizzati integratori di glutammina per aumentare le riserve di glucosio (riserve energetiche) del muscolo dell’atleta in seguito ad un duro allenamento, per poter ricaricare le riserve di glucosio (nel muscolo e nel fegato) in modo rapido e senza aumentare i livelli di insulina.
L’ideale è somministrare agli atleta una dieta iperproteica ben pianificata e individualizzata, insieme ad un integratore di glutammina, per proteggere il tessuto muscolare specialmente durante i periodi di lunghi ed intensi allenamenti.
Si è inoltre riscontrato che durante lunghi e intensi sforzi negli allenamenti, i livelli di glutammina nel sangue sono più alti rispetto al normale, mentre durante il riposo vi è una brusca e rapida discesa. Se durante il periodo di tempo che intercorre fra l’allenamento e il riposo, o durante un allenamento e l’altro, non c’è un recupero adeguato di glutammina, l’atleta corre il rischio di soffrire della cosiddetta “sindrome da sovrallenamento”. Quindi non solo si mette a rischio il rendimento sportivo, ma anche la salute dell’atleta, visto che la mancanza di glutammina, così come la mancanza di altri aminoacidi (proteine), provoca un indebolimento del sistema immunitario sottoponendo l’atleta ad un rischio più alto di contrarre infezioni.
Le dosi adeguate di glutammina.
In genere, i supplementi di glutammina vengono venduti in polvere o pasticche da assumere per via orale (la glutammina degli integratori si trova in forma di L- glutammina). La dose consigliata è di 40 – 50 mg di glutammina per chilo di peso al giorno. L’ideale è assumere la glutammina al mattino e a digiuno, perche risulta essere più efficace, oppure un’ora prima e un’ora dopo l’ allenamento.
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