La FDA (Federal Drug Administration) ha dichiarato che la piridossamina sarà classificata come farmaco.
La piridossamina è una delle tre principali forme di vitamina B6 che si trovano in natura, e la più ampiamente utilizzata all’interno di quei prodotti che appartengono alla categoria degli integratori alimentari.
La conseguenza principale sarà riscontrata nel divieto di libera vendita dell’elemento in esame come integratore alimentare.
Tutto questo ha avuto inizio nella Carolina del nord, dove l’azienda farmaceutica Biostratum ha dato il via alla produzione del Pyridorin, medicinale il cui principio attivo è proprio la piridossamina; tale medicinale dovrebbe prevenire la progressione della nefropatia diabetica (patologia renale).
La Biostratum dunque ha chiesto all’FDA di dichiarare medicinale la piridossamina, tale manovra fornirebbe di conseguenza alla Biostratum stessa il monopolio sulla vendita di tale elemento.
Dunque la FDA e la Biostratum hanno dichiarato di comune accordo che questa forma di vitamina B6 (la più usata) sarà classificata come farmaco, con la giustificazione che la piridossamina era già stata sotto esame per anni proprio per riconoscere le sue proprietà farmacologiche prima che venisse classificata tra gli integratori alimentari tramite un’apposita legge (DSHEA), la quale fu emanata nel 1994 proprio per proteggere i supplementi nutrizionali da un’eccessiva regolamentazione da parte dell’FDA.
C’è chi cerca di sdrammatizzare la questione sostenendo che dopo tutto ci sono altre due forme naturali di vitamina B6 che potranno essere ancora utilizzate all’interno dei vari integratori alimentari.
Sta di fatto però che un’altra azienda ha già chiesto all’FDA di classificare come farmaco anche la seconda forma più nota di vitamina B6, ovvero la piridossalfosfato, chiamata anche P5P; il motivo sembrerebbe il medesimo per il quale è stata classificata farmaco la piridossamina, studi pregressi atti a dimostrarne la sua efficacia farmacologica.
Dunque ci si potrà chiedere per quanto tempo ancora potrà essere considerata un supplemento alimentare anche l’ultima forma naturale di vitamina B6?
Si arriverà al punto in cui tutte le vitamine potranno e saranno classificate farmaci?
Se il motivo per classificare una vitamina potrà essere giustificato per via della grande mole di studi atti a determinarne le proprietà farmacologiche, allora potranno davvero essere tutte classificate come farmaci dato che si è sempre cercato di dimostrare l’efficacia farmacologica di ogni singola vitamina.
Un altro fatto interessate è che la FDA si è sempre rifiutata categoricamente di concedere ai produttori d’integratori alimentari di dichiarare l’efficacia farmacologica di qualsiasi vitamina, minerale o altro supplemento alimentare.
L’FDA ha sempre sostenuto infatti che tali sostanze non hanno affatto proprietà farmacologiche; stranamente però quando un’azienda farmaceutica si mette a produrre un nuovo farmaco il cui principio attivo viene riconosciuto in una vitamina allora la questione cambia radicalmente.
In questo caso si entrerebbe nel vortice dei monopoli, e dove prima una vitamina veniva venduta liberamente come supplemento nutrizionale a costi del tutto accessibili, ora diventerà un farmaco vendibile solo dietro prescrizione medica, ed ovviamente a costi totalmente differenti.
FONTE:
Bodybuilderlife Italia | Dio salvi la vitamina...B6 | Che, Vitamina, Per, Come, Una - Bodybuilderlife Italia
La piridossamina è una delle tre principali forme di vitamina B6 che si trovano in natura, e la più ampiamente utilizzata all’interno di quei prodotti che appartengono alla categoria degli integratori alimentari.
La conseguenza principale sarà riscontrata nel divieto di libera vendita dell’elemento in esame come integratore alimentare.
Tutto questo ha avuto inizio nella Carolina del nord, dove l’azienda farmaceutica Biostratum ha dato il via alla produzione del Pyridorin, medicinale il cui principio attivo è proprio la piridossamina; tale medicinale dovrebbe prevenire la progressione della nefropatia diabetica (patologia renale).
La Biostratum dunque ha chiesto all’FDA di dichiarare medicinale la piridossamina, tale manovra fornirebbe di conseguenza alla Biostratum stessa il monopolio sulla vendita di tale elemento.
Dunque la FDA e la Biostratum hanno dichiarato di comune accordo che questa forma di vitamina B6 (la più usata) sarà classificata come farmaco, con la giustificazione che la piridossamina era già stata sotto esame per anni proprio per riconoscere le sue proprietà farmacologiche prima che venisse classificata tra gli integratori alimentari tramite un’apposita legge (DSHEA), la quale fu emanata nel 1994 proprio per proteggere i supplementi nutrizionali da un’eccessiva regolamentazione da parte dell’FDA.
C’è chi cerca di sdrammatizzare la questione sostenendo che dopo tutto ci sono altre due forme naturali di vitamina B6 che potranno essere ancora utilizzate all’interno dei vari integratori alimentari.
Sta di fatto però che un’altra azienda ha già chiesto all’FDA di classificare come farmaco anche la seconda forma più nota di vitamina B6, ovvero la piridossalfosfato, chiamata anche P5P; il motivo sembrerebbe il medesimo per il quale è stata classificata farmaco la piridossamina, studi pregressi atti a dimostrarne la sua efficacia farmacologica.
Dunque ci si potrà chiedere per quanto tempo ancora potrà essere considerata un supplemento alimentare anche l’ultima forma naturale di vitamina B6?
Si arriverà al punto in cui tutte le vitamine potranno e saranno classificate farmaci?
Se il motivo per classificare una vitamina potrà essere giustificato per via della grande mole di studi atti a determinarne le proprietà farmacologiche, allora potranno davvero essere tutte classificate come farmaci dato che si è sempre cercato di dimostrare l’efficacia farmacologica di ogni singola vitamina.
Un altro fatto interessate è che la FDA si è sempre rifiutata categoricamente di concedere ai produttori d’integratori alimentari di dichiarare l’efficacia farmacologica di qualsiasi vitamina, minerale o altro supplemento alimentare.
L’FDA ha sempre sostenuto infatti che tali sostanze non hanno affatto proprietà farmacologiche; stranamente però quando un’azienda farmaceutica si mette a produrre un nuovo farmaco il cui principio attivo viene riconosciuto in una vitamina allora la questione cambia radicalmente.
In questo caso si entrerebbe nel vortice dei monopoli, e dove prima una vitamina veniva venduta liberamente come supplemento nutrizionale a costi del tutto accessibili, ora diventerà un farmaco vendibile solo dietro prescrizione medica, ed ovviamente a costi totalmente differenti.
FONTE:
Bodybuilderlife Italia | Dio salvi la vitamina...B6 | Che, Vitamina, Per, Come, Una - Bodybuilderlife Italia
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