La yohimbina e' il principale alcaloide ricavato dalla corteccia
di Pausinystalia yohimbe e risulta essere costituita dalla
condensazione di un nucleo indolico con uno chinolizidinico; molto
affine quindi alla costituzione dell'acido lisergico (LSD).
Questo medicamento, aumentando l'eccitabilita' riflessa del
midollo sacrale e quindi dei centri parasimpatici sacrali, porta
ad un notevole aumento degli impulsi efferenti che corrono nel
nervo erigente, con conseguente vasodilatazione attiva del tessuto spugnoso dei corpi cavernosi e dell'uretra, accentuazione e risveglio del desiderio sessuale e facilitazione dell'erezione.
Collabora a questa vasodilatazione anche l'azione deprimente del farmaco sulle terminazioni simpatiche che altrimenti
provocherebbero un effetto costrittivo nelle arterie del tessuto
erettile.
Nell'uomo l'azione afrodisiaca (presente anche nella donna) e'
meno costante che sugli animali da esperimento (sui quali sono
state fatte ripetute esperienze), poiche' su di essa
interferiscono - come e' ovvio - piu' o meno intensamente i
fattori psichici. Buoni risultati si ottengono comunque nel
trattamento dell'impotenza di natura nevrastenica.
La somministrazione di yoimbina e' pero' controindicata nei casi
di infiammazioni prostatiche, vescicali, uretrali e dell'apparato
urogenitale in genere; la sua azione vasodilatatrice aggraverebbe infatti lo stato infiammatorio. Sconsigliata in pazienti con patologie cardiovascolari, ipertensione arteriosa, e schizofrenia; può provocare nausea, vomito, stati ansiogeni, tachicardia, ipertensione arteriosa, allucinazioni e vertigini!
Spero di aver fornito notiziuole nuove per i noviziuoli!
Bye!
di Pausinystalia yohimbe e risulta essere costituita dalla
condensazione di un nucleo indolico con uno chinolizidinico; molto
affine quindi alla costituzione dell'acido lisergico (LSD).
Questo medicamento, aumentando l'eccitabilita' riflessa del
midollo sacrale e quindi dei centri parasimpatici sacrali, porta
ad un notevole aumento degli impulsi efferenti che corrono nel
nervo erigente, con conseguente vasodilatazione attiva del tessuto spugnoso dei corpi cavernosi e dell'uretra, accentuazione e risveglio del desiderio sessuale e facilitazione dell'erezione.
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provocherebbero un effetto costrittivo nelle arterie del tessuto
erettile.
Nell'uomo l'azione afrodisiaca (presente anche nella donna) e'
meno costante che sugli animali da esperimento (sui quali sono
state fatte ripetute esperienze), poiche' su di essa
interferiscono - come e' ovvio - piu' o meno intensamente i
fattori psichici. Buoni risultati si ottengono comunque nel
trattamento dell'impotenza di natura nevrastenica.
La somministrazione di yoimbina e' pero' controindicata nei casi
di infiammazioni prostatiche, vescicali, uretrali e dell'apparato
urogenitale in genere; la sua azione vasodilatatrice aggraverebbe infatti lo stato infiammatorio. Sconsigliata in pazienti con patologie cardiovascolari, ipertensione arteriosa, e schizofrenia; può provocare nausea, vomito, stati ansiogeni, tachicardia, ipertensione arteriosa, allucinazioni e vertigini!
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