Volevo iniziarlo a prendere...Ed allora ho fatto un po' di ricerche... leggete qui, ke ne dite???
Tribulus terrestris
Copyright by THEA 2004
Il Tribulus terrestris è un integratore interessante perché, a differenza di molti altri assolutamente inutili, ha una motivazione teorica molto interessante. Premettiamo subito che anche i risultati che si ottengono con il Tribulus sono decisamente inferiori alle attese, ma è molto importante capire i motivi di questa parziale delusione di aspettative.
È un'erba da secoli utilizzata tradizionalmente. In India per aumentare la fertilità maschile e femminile e nella medicina cinese per la protezione del fegato, dei reni e le disfunzioni del tratto urinario.
Il Tribulus nell'antichità era considerato diuretico e afrodisiaco; oggi si sa che può innalzare il tasso di LH nell'uomo e di FSH nella donna con aumento di testosterone nel primo e di ormoni femminili nella seconda.
La conseguenza dell'aumento di testosterone dovrebbe essere un aumento della massa muscolare e della libido, in cambio di controindicazioni come acidità gastrica, ipertrofia prostatica, ipertensione.
Le cose però non stanno proprio in questi termini. Purtroppo nel mondo delle palestre e dell'integrazione le informazioni sono state diffuse senza spirito critico e senza conoscere fino in fondo i meccanismi degli androgeni.
1) Il testosterone esiste per il 98% circa in forma inattiva (cioè senza la capacità di innescare processi biologicamente interessanti) legato a proteine. Solo l'1-2% è in forma attiva, cioè libera.
2) Le analisi rilevano il testosterone totale, non quello libero (la cui analisi è molto rara perché molto costosa). Sicché avere il testosterone totale basso o alto non vuol dire nulla (a meno che non siano valori talmente bassi da far pensare a una patologia): un soggetto potrebbe avere meno testosterone totale di un altro, ma più testosterone libero e quindi una miglior condizione androgenica.
3) Alcune patologie (alcolismo, ipotiroidismo ecc.) e l'età fanno diminuire la percentuale di testosterone libero.
4) Se si immette testosterone libero, l'organismo reagisce convertendolo in parte in diidrotestosterone e in gran parte in estradiolo, un ormone femminile, contrastando l'aumento della condizione androgena e ristabilendo l'equilibrio. Per questo motivo l'assunzione di un precursore del testosterone (androstenedione) provoca un picco che si esaurisce nel giro di qualche ora.
5) Diverse ricerche riportano incrementi del testosterone libero di una frazione che va dallo 0 al 50% dopo somministrazione opportuna di Tribulus. Poiché il testosterone libero è solo l'1-2% del testosterone totale, è evidente come il parlare di aumenti del 50% possa essere inficiato da errori sperimentali, visto che si lavora con quantità piccolissime.
6) La variabilità delle ricerche è spiegata dal fatto che tanto minore è il livello di testosterone libero e tanto più il Tribulus sembra funzionare. È necessario ricordare che l'aumento della produzione endogena, in modo naturale, degli ormoni è legata alla presenza di un determinato numero di cellule specifiche, che modulano la sintesi ormonale e possono di fatto costruire una protezione da effetti collaterali pericolosi. È pertanto ottimistica la speranza di alzare livelli di testosterone libero già normali.
7) Anche ammesso che il testosterone libero aumenti veramente del 50%, tale aumento è temporaneo perché parte la conversione in estradiolo per ristabilire una condizione androgenica che sembra tipica del soggetto, probabilmente su base genetica. Quest'ultimo punto distrugge le speranze anche di chi ha un testosterone totale basso, spera che anche il testosterone libero sia basso, spera che il Tribulus possa alzarlo. Può farlo temporaneamente, ma la quota in più viene convertita in ormoni androgeni antagonisti (femminili) per ristabilire l'equilibrio. Chiaro? Probabilmente prima della fase di conversione esiste un minimo effetto androgenico, ma le controindicazioni di un quadro ormonale completamente innaturale non sono poi il massimo e penso non giustifichino l'integrazione.
8) Inoltre l'azione dell'ormone (per esempio l'anabolismo con costruzione di massa muscolare) dipende dai recettori (dell'ormone) presenti nella cellula bersaglio. Se perdura una concentrazione troppo elevata dell'ormone, il numero di recettori diminuisce (downregulation), di fatto vanificando l'alta concentrazione.
Tribulus terrestris: qual è la verità?
Probabilmente l'avrete capita leggendo i punti precedenti. Il Tribulus terrestris
La morale: è abbastanza difficile fregare il nostro corpo!
Un ultimo commento. Alcune fonti legano il Tribulus ai successi dei sollevatori di pesi bulgari (soprattutto negli anni '80). Ma se fosse vero che bisogno avevano gli atleti dell'Est di ricorrere al doping con anabolizzanti proibiti?
Tribulus terrestris
Copyright by THEA 2004
Il Tribulus terrestris è un integratore interessante perché, a differenza di molti altri assolutamente inutili, ha una motivazione teorica molto interessante. Premettiamo subito che anche i risultati che si ottengono con il Tribulus sono decisamente inferiori alle attese, ma è molto importante capire i motivi di questa parziale delusione di aspettative.
È un'erba da secoli utilizzata tradizionalmente. In India per aumentare la fertilità maschile e femminile e nella medicina cinese per la protezione del fegato, dei reni e le disfunzioni del tratto urinario.
Il Tribulus nell'antichità era considerato diuretico e afrodisiaco; oggi si sa che può innalzare il tasso di LH nell'uomo e di FSH nella donna con aumento di testosterone nel primo e di ormoni femminili nella seconda.
La conseguenza dell'aumento di testosterone dovrebbe essere un aumento della massa muscolare e della libido, in cambio di controindicazioni come acidità gastrica, ipertrofia prostatica, ipertensione.
Le cose però non stanno proprio in questi termini. Purtroppo nel mondo delle palestre e dell'integrazione le informazioni sono state diffuse senza spirito critico e senza conoscere fino in fondo i meccanismi degli androgeni.
1) Il testosterone esiste per il 98% circa in forma inattiva (cioè senza la capacità di innescare processi biologicamente interessanti) legato a proteine. Solo l'1-2% è in forma attiva, cioè libera.
2) Le analisi rilevano il testosterone totale, non quello libero (la cui analisi è molto rara perché molto costosa). Sicché avere il testosterone totale basso o alto non vuol dire nulla (a meno che non siano valori talmente bassi da far pensare a una patologia): un soggetto potrebbe avere meno testosterone totale di un altro, ma più testosterone libero e quindi una miglior condizione androgenica.
3) Alcune patologie (alcolismo, ipotiroidismo ecc.) e l'età fanno diminuire la percentuale di testosterone libero.
4) Se si immette testosterone libero, l'organismo reagisce convertendolo in parte in diidrotestosterone e in gran parte in estradiolo, un ormone femminile, contrastando l'aumento della condizione androgena e ristabilendo l'equilibrio. Per questo motivo l'assunzione di un precursore del testosterone (androstenedione) provoca un picco che si esaurisce nel giro di qualche ora.
5) Diverse ricerche riportano incrementi del testosterone libero di una frazione che va dallo 0 al 50% dopo somministrazione opportuna di Tribulus. Poiché il testosterone libero è solo l'1-2% del testosterone totale, è evidente come il parlare di aumenti del 50% possa essere inficiato da errori sperimentali, visto che si lavora con quantità piccolissime.
6) La variabilità delle ricerche è spiegata dal fatto che tanto minore è il livello di testosterone libero e tanto più il Tribulus sembra funzionare. È necessario ricordare che l'aumento della produzione endogena, in modo naturale, degli ormoni è legata alla presenza di un determinato numero di cellule specifiche, che modulano la sintesi ormonale e possono di fatto costruire una protezione da effetti collaterali pericolosi. È pertanto ottimistica la speranza di alzare livelli di testosterone libero già normali.
7) Anche ammesso che il testosterone libero aumenti veramente del 50%, tale aumento è temporaneo perché parte la conversione in estradiolo per ristabilire una condizione androgenica che sembra tipica del soggetto, probabilmente su base genetica. Quest'ultimo punto distrugge le speranze anche di chi ha un testosterone totale basso, spera che anche il testosterone libero sia basso, spera che il Tribulus possa alzarlo. Può farlo temporaneamente, ma la quota in più viene convertita in ormoni androgeni antagonisti (femminili) per ristabilire l'equilibrio. Chiaro? Probabilmente prima della fase di conversione esiste un minimo effetto androgenico, ma le controindicazioni di un quadro ormonale completamente innaturale non sono poi il massimo e penso non giustifichino l'integrazione.
8) Inoltre l'azione dell'ormone (per esempio l'anabolismo con costruzione di massa muscolare) dipende dai recettori (dell'ormone) presenti nella cellula bersaglio. Se perdura una concentrazione troppo elevata dell'ormone, il numero di recettori diminuisce (downregulation), di fatto vanificando l'alta concentrazione.
Tribulus terrestris: qual è la verità?
Probabilmente l'avrete capita leggendo i punti precedenti. Il Tribulus terrestris
- o non funziona
- o se funziona, lo fa innalzando temporaneamente il livello di testosterone libero che viene poi riabbassato per la conversione in estradiolo; per il fenomeno della downregulation non è poi detto che anche l'aumento temporaneo del testosterone libero si traduca in un aumento della massa muscolare.
La morale: è abbastanza difficile fregare il nostro corpo!
Un ultimo commento. Alcune fonti legano il Tribulus ai successi dei sollevatori di pesi bulgari (soprattutto negli anni '80). Ma se fosse vero che bisogno avevano gli atleti dell'Est di ricorrere al doping con anabolizzanti proibiti?
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