adiposina...

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  • CaptainCharisma
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    adiposina...

    un mio amico se n'è uscito con questo prodotto. non mi ha detto nulla di preciso e non ho potuto visionarne la confezione ma lui sostiene che la sua perdita di grasso nella zona addominale sia merito di questo prodotto in vendita in farmacia ed erboristeria.
    voi ne sapete qualcosa?
    a me sembra strano che possa intervenire solo sul grasso addominale senza magari intaccare un pò di ritenzione idrica nel resto del corpo..voi che ne dite...
    sigpic- If You Don't Live For Something, You're Gonna Die For Nothing -
  • PrinceRiky
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    #2
    sembra si tratti di una proteina secreta dagli adipociti. da quello che ho trovato agisce sul controllo dell'appetito, sul bilancio energetico, su pressione e sensiblità insulinica.

    Francamente non saprei, dovrebbe essere impiegata nella cura di gravi obesità con diabete.

    Non credo sia una buona soluzione da sperimentare.
    Last edited by PrinceRiky; 15-10-2008, 20:29:04.

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    • CaptainCharisma
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      #3
      adipesina non adiposina...rettifica...
      cmq il soggetto in questione beveva e mangiava disordinatamente anzi anche peggio quindi credo che la nuova dieta abbia agito quasi totalmente piuttosto che questo prodotto. se riesco stasera vi posto i contenuti che lo vedo e gli ho detto di portarmi la confezione
      sigpic- If You Don't Live For Something, You're Gonna Die For Nothing -

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      • Simona... e basta!
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        #4
        Fucoxantina: estratto di Undaria pinnitifida
        L'obesità ormai colpisce ad ogni età, in qualunque classe sociale, in tutte le regioni e senza fare distinzione tra i sessi o l’età, e, come se non bastasse, è in aumento. Anche se dieta e sport sono le prime regole da seguire, alcuni integratori per dimagrire possono essere utili. Da molti decenni gli organismi marini sono oggetto di intense ricerche volte ad individuare nuove molecole farmacologicamente attive e potenziali fonti alimentari a basso impatto ambientale; le alghe rappresentano in questo senso una risorsa straordinaria. Le alghe, poco considerate dagli occidentali, sono per molti popoli asiatici, alimenti insostituibili e materie prime da cui ricavare droghe consolidate nelle loro tradizioni etnobotaniche. Tra le specie eduli di alghe brune spiccano per importanza l’Undaria pinnatifida (wakame), la Laminaria japonica (kombu) ed il Sargassum fulvellum molto apprezzate in Giappone, Corea ed altre aree del sud-est asiatico. Le alghe rappresentano un’importante fonte nutrizionale di minerali, amminoacidi, vitamine, carotenoidi e fibre; insieme ad altri fattori dietetici sono entrate nel mirino di numerosi studi epidemiologici che hanno trovato un collegamento tra consumo alimentare di alghe marine e minor incidenza di patologie come obesità e diabete. La fucoxantina è un carotenoide delle alghe brune; in laboratorio ha mostrato una buona efficacia nel ridurre la deposizione di grasso addominale inibendo la differenziazione dei pre-adipociti e stimolando l’attività termogenetica in questo tessuto. Esiste in commercio un estratto di Undaria pinnitifada titolato in fucoxantina al 10%, un ingrediente innovativo per formulare prodotti salutistici mirati al trattamento complementare del sovrappeso e dell'obesità in associazione alla restrizione dietetica ed all'esercizio fisico, nel quadro di un attento monitoraggio clinico. E’ stato un gruppo di ricercatori dell’Università di Hokkaido ad ipotizzare l'azione antiobesità della fucoxantina ed a formulare ipotesi interessanti sui meccanismi di tali effetti biologici.
        Il composto agirebbe aumentando l’utilizzo dei grassi di deposito a scopo termogenetico ed inibendo la differenziazione dei pre-adipociti. Vediamo di approfondire il meccanismo. A livello cellulare sono state isolate un gruppo di proteine con un ruolo chiave nei processi di termogenesi e ritenute molto importanti come target per combattere l'obesità, il diabete e le iperlipidemie. Queste proteine sono presenti nel tessuto adiposo bruno (UCP1, UCP2 ed UCP3), nel grasso bianco di deposito (UCP2) nei muscoli striati (UCP2 e 3) e nel cervello (UCP4 e 5). E' ampliamente dimostrato che negli animali è la proteina UCP1 a regolare la spesa energetica del grasso bruno, contrariamente a quanto accade negli uomini neo quali tale proteina scarseggia. Nel controllo del peso, dunque, è sicuramente implicata la proteina UCP1 che quando viene opportunamente stimolata riduce il grasso di deposito specie a livello addominale.
        L’effetto della fucoxantina è stato testato su gruppi di ratti trattati per 4 settimane con una dieta iperlipidica aggiungendo ad alcuni di essi il 2 % o lo 0,5 % di lipidi estratti da Undaria pinnatifida. Il peso del tessuto adiposo bianco (perirenale ed addominale) è stato significativamente più basso nel gruppo sperimentale trattato con il 2 % di estratto di Undaria rispetto ai controlli; le differenze non sono state statisticamente significative nel gruppo alimentato con lo 0,5 % di prodotto.
        L’esperimento è stato ripetuto anche su topi geneticamente obesi, in questo caso si è verificato che con il 2 % di estratto di Undaria non solo è meno abbondante la deposizione di grasso bianco, ma anche il peso corporeo dell’animale è più basso rispetto ai controlli, nonostante non ci siano differenze nell’assunzione di cibo tra i due gruppi. Per confermare la fucoxantina quale principio attivo, i test sono stati eseguiti somministrando anche un estratto d’alga purificato, ad alta concentrazione di questo composto. Anche in questo caso i topi dei gruppi sperimentali hanno quantità di grasso bianco significativamente più bassa dei controlli. Negli animali trattati col 2 % di estratto lipidico di Undaria il peso del grasso bruno è leggermente maggiore rispetto agli altri gruppi, ma senza differenze rilevanti nell’espressione tissutale della proteina UCP1. L’effetto finale sul pannicolo adiposo addominale, quindi, non dipende dalla spinta termogenetica sul grasso bruno.
        Quel che si è visto, ed è molto promettente, è che la fucoxantina induce l’espressione genica della UCP1 direttamente nel grasso bianco di deposito. Se questi risultati fossero confermati nell’uomo la molecola potrebbe essere utilizzata per ridurre la massa addominale grazie ad una maggiore dissipazione energetica dei lipidi. Gli stessi autori hanno dimostrato anche un altro intervento della fucoxantina nello stadio di differenziazione dei preadipociti in adipociti che si traduce in una ridzione dell'accumulo di grassi corporei.
        Risultati di questo genere, da confermare comunque sull’uomo, suggeriscono che un’opportuna integrazione dietetica con fucoxantina può influenzare positivamente l’assetto lipidico in quei soggetti come i diabetici e gli obesi in cui questo risulta compromesso.
        Uno studio molto recente ha messo in evidenza come la fucoxantina e il suo metabolita attivo fucoxantinolo svolgano un'azione positiva anche sulle patologie cardiovascolari, in quanto sono in grado di stimolare la produzione da parte del fegato di acido docosaesaenoico (DHA), un acido grasso polinsaturo appartenente alla famiglia degli omega 3 alla cui presenza si associa una riduzione di colesterolo nel sangue.
        La fucoxantina può costituire un ausilio per contrastare l'obesità e ridurre i rischi di patologie ad essa correlate, quali diabete mellito, ipertensione, dislipidemia e malattie cardiovascolari in associazione ad una dieta ipocalorica e all'esercizio fisico regolare.
        Data di pubblicazione: 09/05/2008

        Bibliografia:
        • Nutracetica news 01/08 N.1 "Fucoxantina: dall'oceano una promettente molecola antiobesità"
        • Nishino H et al.; Carotenoids in cancer chemoprevention; Cancer Metastasis Rev.; 2002; 21(3-4):257-64
        • Sugawara T, Matsubara K, Akagi R, Mori M, Hirata T; Antiangiogenic activity of brown algae fucoxanthin and its deacetylated product, fucoxanthinol; J. Agric. Food. Chem.; 2006 Dec; 54(26):9805-10
        • Sachindra NM, Sato E, Maeda H, Hosokawa M, Niwano Y, Kohno M, Miyashita K; Radical scavenging and singlet oxygen quenching activity of marine carotenoid fucoxanthin and its metabolites; J. Agric. Food. Chem.; 2007 Oct; 55(21):8516-22
        • Maeda H, Hosokawa M, Sashima T, Miyashita K; Dietary combination of fucoxanthin and fish oil attenuates the weight gain of white adipose tissue and decreases blood glucose in obese/diabetic KK-Ay mice; J. Agric. Food. Chem.; 2007 Sep; 55(19):7701-6
        • Maeda H, Hosokawa M, Sashima T, Funayama K, Miyashita K; Fucoxanthin from edible seaweed, Undaria pinnatifida, shows antiobesity effect through UCP1 expression in white adipose tissues; Biochem. Biophys. Res. Commun.; 2005 Jul; 332(2):392-7
        • Maeda H, Hosokawa M, Sashima T, Takahashi N, Kawada T, Miyashita K.; Fucoxanthin and its metabolite, fucoxanthinol, suppress adipocyte differentiation in 3T3-L1 cells; Int. J. Mol. Med.; 2006 Jul; 8(1):147-52
        • Tsukui T, Konno K, Hosokawa M, Maeda H, Sashima T, Miyashita K.; Fucoxanthin and fucoxanthinol enhance the amount of docosahexaenoic acid in the liver of KKAy obese/diabetic mice; J. Agric. Food. Chem.; 2007 Jun; 55(13):5025-9

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        • PrinceRiky
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          #5
          l'adiposina comunque esiste

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          • Simona... e basta!
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            #6
            Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggio
            l'adiposina comunque esiste
            La fucoxantina è il principio attivo della Adipesina

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            • PrinceRiky
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              #7
              Originariamente Scritto da Simona... e basta! Visualizza Messaggio
              La fucoxantina è il principio attivo della Adipesina
              si ma l'adipesina è una pianta, l'adiposina è una proteina

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