ho trovato un articolo, non so se l'avevate già visto, ma volevo sapere cosa ne pensavate a riguardo (soprattutto su quello cancerogeno)
Possibili effetti collaterali
L’assunzione per brevi o medi periodi di dosaggi non elevati di creatina sembra essere ben tollerata e priva, oltre al già ampiamente descritto aumento del peso corporeo, di effetti indesiderati.
Per quello che riguarda la somministrazione cronica e/o a considerevoli dosaggi sono stati suggeriti, sia da lavori scientifici che da origine aneddotica (es. mailing list su Internet) diversi possibili e potenzialmente pericolosi effetti collaterali.
La Food and Drug Administration, nel suo bollettino SN/AEMS (special nutritional adverse monitoring system) WEB report, riporta notizie aneddotiche da varie fonti (uffici periferici FDA, agenzie sanitarie pubbliche, lettere e telefonate dei consumatori o degli operatori sanitari) su vari effetti collaterali indesiderati quali dispnea ed astenia, attacchi di grande male, vomito, gastralgie e diarrea, polimiositi, trombosi venose profonde, fibrillazione atriale, rash cutanei ed anche morte improvvisa in concomitanza con l’assunzione di sola Cr o di mix con altri integratori
Nonostante che alcuni studi (anche se condotti su un numero molto limitato di soggetti) non abbiano evidenziato sintomatologia gastrointestinale, ci sono numerose notizie di episodi di diarrea e dolore addominale da creatina. E’ comunque ragionevole supporre che, visto che la quantità media di creatina presente nella dieta è di 1-2 grammi, dosaggi di 20-30 grammi al giorno per 5-7 giorni possano risultare eccessivi per l’apparato digestivo di diversi soggetti.
Effetti sulla funzionalità epato-renale
Notizie aneddotiche ed anche due recenti casi riportati in letteratura, hanno segnalato patologie renali a causa o in concomitanza della fase di carico con creatina. Integrazione di creatina, per brevi o medi periodi a dosaggi non elevati, ha comunque dimostrato di non avere influenza sui parametri di funzionalità renale. Non sono numerosi gli studi su integrazione per lunghi periodi, ma sembra che, sempre a dosi di mantenimento, non ci siano effetti su un apparato renale sano. Rimane comunque controindicata in presenza di patologie renali accertate o, ad esempio, nel diabete.
Crampi muscolari e infortuni muscolo-tendinei
E’ abbastanza comune avere notizie che atleti che utilizzano la creatina siano maggiormente soggetti a crampi ed a traumi muscolo-tendinei
E’ stato notato, non in tutti gli studi, un aumento della CreatinKinasi, come indice aspecifico di stress muscolare, e una segnalazione di crampi nel 50% dei soggetti sottoposti ad integrazione rispetto al 30% nei gruppi di controllo.
Comunque i dati non sono univoci e non esiste alcuna prova certa e scientificamente provata che l’integrazione con creatina provochi una maggiore incidenza di crampi o incidenti muscolo-tendinei.
Disidratazione e influenza sull’omeostasi elettrolitica
L’ipotesi, che l’aumentata idratazione intra-cellulare possa condurre a marcata disidratazione extra-cellulare con turbe dell’equilibrio elettrolitico e minore resistenza alle condizioni di stress termico, è stata proposta come possibile concausa nelle morti improvvise di alcuni giovani lottatori statunitensi.
Nessuno dei diversi studi condotti ha però confermato variazioni significative dello stato elettrolitico e degli altri parametri emato-chimici. Comunque la maggior parte delle indicazioni che accompagnano le preparazioni di creatina consigliano una adeguata idratazione per ridurre questa possibilità.
Effetti su altri organi contenenti creatina
La creatina è presente anche in altri organi come cuore, cervello e testicoli e le indagini sui possibili effetti collaterali su questi tessuti hanno avuto una minore rilevanza. Un recente studio ha dimostrato un sensibile (dal 5% al 15%) aumento reversibile della concentrazione della creatina nelle varie aree cerebrali.
Soppressione della sintesi endogena di creatina
E’ dimostrato che l’integrazione attenua o sopprime la produzione endogena di creatina: attualmente non siamo in grado di determinare quanto questo fenomeno possa, in caso di somministrazioni prolungate con alti dosaggi, essere irreversibile.
Impurità presenti in alcune preparazioni commerciali
Sia in Italia che negli USA la creatina è considerata integratore alimentare ed è ottenibile senza prescrizione medica. Inoltre non è sottoposta alla farmaco-vigilanza (per qualità e sorveglianza sulla comparsa di eventuali effetti collaterali) propria dei prodotti farmaceutici.
Industrialmente viene estratta da due molecole di derivazione animale (SARCOSINA e CIANAMIDE) e questo può comportare contaminazioni con prodotti potenzialmente dannosi. Quindi è bene rivolgersi a produttori con certificazione di qualità che garantisca la sicura affidabiltà del prodotto.
Effetto cancerogeno Il recente rapporto dellaAgence française de sécurité sanitaire des alimentsestremamente critico sulla opportunità e innocuità della integrazione con Cr, segnalandone soprattutto un possibile rischio cancerogeno, ha suscitato feroci polemiche ed addirittura attacchi alla credibilità e correttezza professionale degli estensori del rapporto da parte di un numeroso gruppo di nutrizionisti nordamericani.
Al di là delle polemiche è comunque opportuno ricordare che in passato per escludere o definire il rischio cancerogeno di varie sostanze sono occorsi anni di lunghe, estese ed accurate ricerche epidemiologiche, eventuali meccanismi di una possibile azione favorente lo sviluppo di patologie neoplastiche sono:
Nonostante ciò, anche il sospetto che vi possa essere comunque un qualche effetto mutageno e cancerogeno rafforza ulteriormente la convinzione che sia sconsigliabile l’integrazione con Cr ad alti dosaggi e per lunghi periodi.
fonte: http://digilander.libero.it/RiminiSp...a/Creatina.htm
Possibili effetti collaterali
L’assunzione per brevi o medi periodi di dosaggi non elevati di creatina sembra essere ben tollerata e priva, oltre al già ampiamente descritto aumento del peso corporeo, di effetti indesiderati.
Per quello che riguarda la somministrazione cronica e/o a considerevoli dosaggi sono stati suggeriti, sia da lavori scientifici che da origine aneddotica (es. mailing list su Internet) diversi possibili e potenzialmente pericolosi effetti collaterali.
La Food and Drug Administration, nel suo bollettino SN/AEMS (special nutritional adverse monitoring system) WEB report, riporta notizie aneddotiche da varie fonti (uffici periferici FDA, agenzie sanitarie pubbliche, lettere e telefonate dei consumatori o degli operatori sanitari) su vari effetti collaterali indesiderati quali dispnea ed astenia, attacchi di grande male, vomito, gastralgie e diarrea, polimiositi, trombosi venose profonde, fibrillazione atriale, rash cutanei ed anche morte improvvisa in concomitanza con l’assunzione di sola Cr o di mix con altri integratori
- Effetti gastrointestinali
- Effetti sulla funzionalità epato-renale
- Crampi muscolari e infortuni muscolo-tendinei
- Disidratazione e influenza sull’omeostasi elettrolitica
- Effetti su altri organi contenenti creatina
- Soppressione della sintesi endogena di creatina
- Impurità presenti in alcune preparazioni commerciali
- Effetto cancerogeno
Nonostante che alcuni studi (anche se condotti su un numero molto limitato di soggetti) non abbiano evidenziato sintomatologia gastrointestinale, ci sono numerose notizie di episodi di diarrea e dolore addominale da creatina. E’ comunque ragionevole supporre che, visto che la quantità media di creatina presente nella dieta è di 1-2 grammi, dosaggi di 20-30 grammi al giorno per 5-7 giorni possano risultare eccessivi per l’apparato digestivo di diversi soggetti.
Effetti sulla funzionalità epato-renale
Notizie aneddotiche ed anche due recenti casi riportati in letteratura, hanno segnalato patologie renali a causa o in concomitanza della fase di carico con creatina. Integrazione di creatina, per brevi o medi periodi a dosaggi non elevati, ha comunque dimostrato di non avere influenza sui parametri di funzionalità renale. Non sono numerosi gli studi su integrazione per lunghi periodi, ma sembra che, sempre a dosi di mantenimento, non ci siano effetti su un apparato renale sano. Rimane comunque controindicata in presenza di patologie renali accertate o, ad esempio, nel diabete.
Crampi muscolari e infortuni muscolo-tendinei
E’ abbastanza comune avere notizie che atleti che utilizzano la creatina siano maggiormente soggetti a crampi ed a traumi muscolo-tendinei
E’ stato notato, non in tutti gli studi, un aumento della CreatinKinasi, come indice aspecifico di stress muscolare, e una segnalazione di crampi nel 50% dei soggetti sottoposti ad integrazione rispetto al 30% nei gruppi di controllo.
Comunque i dati non sono univoci e non esiste alcuna prova certa e scientificamente provata che l’integrazione con creatina provochi una maggiore incidenza di crampi o incidenti muscolo-tendinei.
Disidratazione e influenza sull’omeostasi elettrolitica
L’ipotesi, che l’aumentata idratazione intra-cellulare possa condurre a marcata disidratazione extra-cellulare con turbe dell’equilibrio elettrolitico e minore resistenza alle condizioni di stress termico, è stata proposta come possibile concausa nelle morti improvvise di alcuni giovani lottatori statunitensi.
Nessuno dei diversi studi condotti ha però confermato variazioni significative dello stato elettrolitico e degli altri parametri emato-chimici. Comunque la maggior parte delle indicazioni che accompagnano le preparazioni di creatina consigliano una adeguata idratazione per ridurre questa possibilità.
Effetti su altri organi contenenti creatina
La creatina è presente anche in altri organi come cuore, cervello e testicoli e le indagini sui possibili effetti collaterali su questi tessuti hanno avuto una minore rilevanza. Un recente studio ha dimostrato un sensibile (dal 5% al 15%) aumento reversibile della concentrazione della creatina nelle varie aree cerebrali.
Soppressione della sintesi endogena di creatina
E’ dimostrato che l’integrazione attenua o sopprime la produzione endogena di creatina: attualmente non siamo in grado di determinare quanto questo fenomeno possa, in caso di somministrazioni prolungate con alti dosaggi, essere irreversibile.
Impurità presenti in alcune preparazioni commerciali
Sia in Italia che negli USA la creatina è considerata integratore alimentare ed è ottenibile senza prescrizione medica. Inoltre non è sottoposta alla farmaco-vigilanza (per qualità e sorveglianza sulla comparsa di eventuali effetti collaterali) propria dei prodotti farmaceutici.
Industrialmente viene estratta da due molecole di derivazione animale (SARCOSINA e CIANAMIDE) e questo può comportare contaminazioni con prodotti potenzialmente dannosi. Quindi è bene rivolgersi a produttori con certificazione di qualità che garantisca la sicura affidabiltà del prodotto.
Effetto cancerogeno Il recente rapporto dellaAgence française de sécurité sanitaire des alimentsestremamente critico sulla opportunità e innocuità della integrazione con Cr, segnalandone soprattutto un possibile rischio cancerogeno, ha suscitato feroci polemiche ed addirittura attacchi alla credibilità e correttezza professionale degli estensori del rapporto da parte di un numeroso gruppo di nutrizionisti nordamericani.
Al di là delle polemiche è comunque opportuno ricordare che in passato per escludere o definire il rischio cancerogeno di varie sostanze sono occorsi anni di lunghe, estese ed accurate ricerche epidemiologiche, eventuali meccanismi di una possibile azione favorente lo sviluppo di patologie neoplastiche sono:
- La Cr viene metabolizzata a sarcosina, a metilamina ed ulteriormente dalla SSAO ( amino-ossidasi semicarbazide sensibile) a formaldeidee perossido d’idrogeno (uno dei radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare). La cronica somministrazione di alti dosi di Cr può quindi incrementare la produzione di formaldeide che si è dimostrata avere effetti mutageni, citotossici e di danno vascolare in senso aterogenetico.
- La Cr, nei topi con cellule ascitiche tumorali di Ehrlich, ha evidenziato la tendenza a favorire la crescita di tali cellule se iniettata direttamente nel volume tumorale.
- Le reazioni chimiche alla base di alcuni processi di cottura e caramellizzazione dei cibi che avvengono tramite condensazione di aminoacidi (lisina e prolina) e zuccheri (glucosio e lattosio) sono definite reazioni di Maillard. Le molecole che così si formano non hanno abitualmente effetto oncogeno, ma le reazioni di Maillard che coinvolgono aminoacidi liberi (glicina), zuccheri (glucosio) e Cr (o creatinina) possono comportare la produzione di amine eterocicliche -in particolar modo di aminoimidoazoazaarene (AIA)- che possono avere elevato potere mutageno. Tali reazioni avvengono abitualmente durante la cottura prolungata a temperature elevate (150-200 °C) di carne e pesce, e quindi poco avrebbero a che fare con l’integrazione nutrizionale con Cr, anche se è stata dimostrata la formazione di una amina mutagena (PhIP) tramite reazioni di Maillard anche a temperatura corporea (37°C). D’altra parte una classe di composti definita come Advanced Glycation Endproducts (AGE) sintetizzata, all’interno dell’organismo, in una fase avanzata delle reazioni di Maillard, è stata proposta come importante agente del danno tissutale nell’invecchiamento e nel diabete.
Nonostante ciò, anche il sospetto che vi possa essere comunque un qualche effetto mutageno e cancerogeno rafforza ulteriormente la convinzione che sia sconsigliabile l’integrazione con Cr ad alti dosaggi e per lunghi periodi.
fonte: http://digilander.libero.it/RiminiSp...a/Creatina.htm
Commenta