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cacchio....
mi avete fatto venire più dubbi di prima...
meglio cosi! sono queste discussioni che ti danno un quadro ampio della situazione integratori.
respect
sigpic
Originariamente Scritto da piccola bestia
io quelli che stuprano li manderei in galera con dei negroni
raga io girando su t-nation ho letto di diversi articoli (supportati da studi dei quali nn conosco l' attendibilità) che fra tutte le forme di creatina il top resta sempre la mono e che il resto kre, cee, veicoolata con amino son delle bufale...
inoltre li si diceva che il dosaggio migliore fosse 3g post wo (e solo post wo) per sempre senza fare il carico che nn serve a 1 pippa
il problema è che li hanno in listino la german micronized e quindi...
ps. qualcosa di simile l'ho trovato anche su bb.com e quindi nn saprei che pensare
T-nation è autorevole come l'albo di topolino riguardo gli integratori.
Se invece gli vai a parlare di ass e testo sono delle grandi menti.
Non a caso è la nazione-testosterone
O fai dei viaggi economici, oppure spendevi un'abnormità in integratori. Io a conti fatti spendo meno di 1400 € l'anno in integratori, ora sono in definizione e ti assicuro che massa vera ne ho costruita; gli integratori non servono solo a riempirti di acqua, dipende cosa usavi... Il tuo discorso è un pò generico e denigratorio nei confronti degli integratori.
usavo creatina,glutammina,bcaa,acetilcarnitina e cromo picolinato.
Ho provato tribulus e zma.
Una estate anche un termogenico.
E vi posso assicurare che senza tutta questa roba mi trovo meglio.
Capisco benissimo che un caso non significhi nulla nel contesto generale, ma per me e' stato cosi'.
(con 1400 euri ti assicuro che ci viene un bel giretto).
Gli studi... facciamo chiarezza una volta per tutte.
Possiamo postare miliardi di articoli di internet che divulgano studi fatti. Ci troveremo scritto sopra che la tale sostanza è stata usata per tot tempo da tot persone con det5erminate caratteristiche e alla fine erano più grossi del gruppo di controllo (per dire). Già così è grasso che cola. Altrimenti troviamo l'articolo ci rivista che dice che "studi effettuati dimostrano che, somministrando x a un gruppo di atleti, guadagnavano il 12% di forza in 4 settimane..." ecc. ecc.
Questa non è scienza nè niente.
Ci fosse un articolo che descrive la strategia di campionamento. Che vuol dire "persone sane"? Si basa sull'anamnesi, su esami, quali esami? Davvero hanno speso soldoni per fare uno screening decente della salute dei soggetti sperimentali? Il campione era randomizzato e come?
Ci sono una quantità enorme di ricerche, anche serie e citate, con errori marchiani già dal campionamento, poi ci sono quelli che prendono i soggetti a caso o tra parenti e amici eccetera per evitare una lungo, difficile e dispendioso reclutamento fatto con i controcazzi. Figuriamoci 'sta roba.
Poi ci sono le analisi statistiche. Di solito non vanno più in là di un confrotno empirico tra medie aritmetiche, che non dimostra nulla. Semmai ci può indirizzare verso un'idea da verificare poi matematicamente. Con metodi statistici vari, per dire le varie regressione lineare, regressione multipla, ANOVA, ANCOVA, il test T, il chi quadro eccetera. Tutta roba indispensabile per dare una minima validità a una ricerca, altrimenti soo solo opinioni.
Poi. Come è stata messa a punto l'analisi? Abbiamo privilegiato sensibilità o precisione? Qual'è il rischio di falsi positivi e quale quello di falsi negativi? I risultati sono significativi su uno .05, .01, .005, .001?
Poi ci sono i dati alterati. Chi ha fatto la ricerca? Ci possiamo fidare di lui? Perchè dire "il dipartimento di fisiologia dell'università di Detroit" fa molto professional, ma io non so se quella è un'università seria, se è rinomata per la fisiologia, chi si è occupato di quella ricerca, se la raccolta dati la ha fatta un tesista con la media del 21 e voglia di lavorare e serietà zero.
Ora, è evidente che nessuno di noi ha il tempo di procurarsi e leggersi ogni ricerca intera, ammesso che esista e sia stata pubblicata, e d'altronde per la maggior parte di noi risulterebbero illeggibili, nel senso che non siamo in grado di capirne attendibilità, validità ecc. (campionamento per quote ad esempio è un'espressione che suona molto bene, peccato che sia una strategia priva di validità, ma chi lo sa?). Quello che è assurdo è prendere per oro colato qualsiasi cosa compaia sulla carta stampata, perchè io posso citare e scrivere ricerche inventate di sana pianta, o falsificate, o sbagliate per errori di progetto o di esecuzione, inoltre non c'è una volta che ti spieghino che anche la migliore ricerca ha un amrgine d'errore e che i risultati, prima di essere presi per quasi certi, dovrebbero essere replicati in almeno un paio di ricerche indipendenti.
E' bello informarsi, aggiornarsi, studiare, citare; ma non dimenticate mai che quello che leggete non diventà verità incontestabile perchè un giornalista gli ha appiccicato l'etichetta scienza.
Originariamente Scritto da Sean
Bob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
Alice - How long is forever? White Rabbit - Sometimes, just one second.
Gli studi... facciamo chiarezza una volta per tutte.
Possiamo postare miliardi di articoli di internet che divulgano studi fatti. Ci troveremo scritto sopra che la tale sostanza è stata usata per tot tempo da tot persone con det5erminate caratteristiche e alla fine erano più grossi del gruppo di controllo (per dire). Già così è grasso che cola. Altrimenti troviamo l'articolo ci rivista che dice che "studi effettuati dimostrano che, somministrando x a un gruppo di atleti, guadagnavano il 12% di forza in 4 settimane..." ecc. ecc.
Questa non è scienza nè niente.
Ci fosse un articolo che descrive la strategia di campionamento. Che vuol dire "persone sane"? Si basa sull'anamnesi, su esami, quali esami? Davvero hanno speso soldoni per fare uno screening decente della salute dei soggetti sperimentali? Il campione era randomizzato e come?
Ci sono una quantità enorme di ricerche, anche serie e citate, con errori marchiani già dal campionamento, poi ci sono quelli che prendono i soggetti a caso o tra parenti e amici eccetera per evitare una lungo, difficile e dispendioso reclutamento fatto con i controcazzi. Figuriamoci 'sta roba.
Poi ci sono le analisi statistiche. Di solito non vanno più in là di un confrotno empirico tra medie aritmetiche, che non dimostra nulla. Semmai ci può indirizzare verso un'idea da verificare poi matematicamente. Con metodi statistici vari, per dire le varie regressione lineare, regressione multipla, ANOVA, ANCOVA, il test T, il chi quadro eccetera. Tutta roba indispensabile per dare una minima validità a una ricerca, altrimenti soo solo opinioni.
Poi. Come è stata messa a punto l'analisi? Abbiamo privilegiato sensibilità o precisione? Qual'è il rischio di falsi positivi e quale quello di falsi negativi? I risultati sono significativi su uno .05, .01, .005, .001?
Poi ci sono i dati alterati. Chi ha fatto la ricerca? Ci possiamo fidare di lui? Perchè dire "il dipartimento di fisiologia dell'università di Detroit" fa molto professional, ma io non so se quella è un'università seria, se è rinomata per la fisiologia, chi si è occupato di quella ricerca, se la raccolta dati la ha fatta un tesista con la media del 21 e voglia di lavorare e serietà zero.
Ora, è evidente che nessuno di noi ha il tempo di procurarsi e leggersi ogni ricerca intera, ammesso che esista e sia stata pubblicata, e d'altronde per la maggior parte di noi risulterebbero illeggibili, nel senso che non siamo in grado di capirne attendibilità, validità ecc. (campionamento per quote ad esempio è un'espressione che suona molto bene, peccato che sia una strategia priva di validità, ma chi lo sa?). Quello che è assurdo è prendere per oro colato qualsiasi cosa compaia sulla carta stampata, perchè io posso citare e scrivere ricerche inventate di sana pianta, o falsificate, o sbagliate per errori di progetto o di esecuzione, inoltre non c'è una volta che ti spieghino che anche la migliore ricerca ha un amrgine d'errore e che i risultati, prima di essere presi per quasi certi, dovrebbero essere replicati in almeno un paio di ricerche indipendenti.
E' bello informarsi, aggiornarsi, studiare, citare; ma non dimenticate mai che quello che leggete non diventà verità incontestabile perchè un giornalista gli ha appiccicato l'etichetta scienza.
beh che dire....uno dei + bei post mai letti da quando sono qui...
ps. e con questo non voglio dire che gli nintegratori sono tutti inefficaci o di fargli la guerra sia ben chiaro....solo che la scienza ed il conporvato/testato/efficace è un altra cosa....
Originariamente Scritto da Sean
Questa società non è più disposta ad accettare i modi di fare di quel sistema. Il punto è solo questo. Non devono essere gli altri a dirci come condurre la nostra guerra. Noi rivogliamo tutto, e vogliamo l'allenatore assolto.
Gli studi... facciamo chiarezza una volta per tutte.
Possiamo postare miliardi di articoli di internet che divulgano studi fatti. Ci troveremo scritto sopra che la tale sostanza è stata usata per tot tempo da tot persone con det5erminate caratteristiche e alla fine erano più grossi del gruppo di controllo (per dire). Già così è grasso che cola. Altrimenti troviamo l'articolo ci rivista che dice che "studi effettuati dimostrano che, somministrando x a un gruppo di atleti, guadagnavano il 12% di forza in 4 settimane..." ecc. ecc.
Questa non è scienza nè niente.
Ci fosse un articolo che descrive la strategia di campionamento. Che vuol dire "persone sane"? Si basa sull'anamnesi, su esami, quali esami? Davvero hanno speso soldoni per fare uno screening decente della salute dei soggetti sperimentali? Il campione era randomizzato e come?
Ci sono una quantità enorme di ricerche, anche serie e citate, con errori marchiani già dal campionamento, poi ci sono quelli che prendono i soggetti a caso o tra parenti e amici eccetera per evitare una lungo, difficile e dispendioso reclutamento fatto con i controcazzi. Figuriamoci 'sta roba.
Poi ci sono le analisi statistiche. Di solito non vanno più in là di un confrotno empirico tra medie aritmetiche, che non dimostra nulla. Semmai ci può indirizzare verso un'idea da verificare poi matematicamente. Con metodi statistici vari, per dire le varie regressione lineare, regressione multipla, ANOVA, ANCOVA, il test T, il chi quadro eccetera. Tutta roba indispensabile per dare una minima validità a una ricerca, altrimenti soo solo opinioni.
Poi. Come è stata messa a punto l'analisi? Abbiamo privilegiato sensibilità o precisione? Qual'è il rischio di falsi positivi e quale quello di falsi negativi? I risultati sono significativi su uno .05, .01, .005, .001?
Poi ci sono i dati alterati. Chi ha fatto la ricerca? Ci possiamo fidare di lui? Perchè dire "il dipartimento di fisiologia dell'università di Detroit" fa molto professional, ma io non so se quella è un'università seria, se è rinomata per la fisiologia, chi si è occupato di quella ricerca, se la raccolta dati la ha fatta un tesista con la media del 21 e voglia di lavorare e serietà zero.
Ora, è evidente che nessuno di noi ha il tempo di procurarsi e leggersi ogni ricerca intera, ammesso che esista e sia stata pubblicata, e d'altronde per la maggior parte di noi risulterebbero illeggibili, nel senso che non siamo in grado di capirne attendibilità, validità ecc. (campionamento per quote ad esempio è un'espressione che suona molto bene, peccato che sia una strategia priva di validità, ma chi lo sa?). Quello che è assurdo è prendere per oro colato qualsiasi cosa compaia sulla carta stampata, perchè io posso citare e scrivere ricerche inventate di sana pianta, o falsificate, o sbagliate per errori di progetto o di esecuzione, inoltre non c'è una volta che ti spieghino che anche la migliore ricerca ha un amrgine d'errore e che i risultati, prima di essere presi per quasi certi, dovrebbero essere replicati in almeno un paio di ricerche indipendenti.
E' bello informarsi, aggiornarsi, studiare, citare; ma non dimenticate mai che quello che leggete non diventà verità incontestabile perchè un giornalista gli ha appiccicato l'etichetta scienza.
Mah ... tutto questo spandere merda sul mondo della ricerca mi sembra veramente fuori luogo ...
Ci sono ovviamente riviste e riviste, anche nel mondo scientifico, ricercatori e ricercatori ... articoli ed articoli ... a volte ci sono articoli fatti male e di dubbia utilita' ...
Tuttavia ritengo, personalmente, che la maggior parte delle critiche che tu muovi siano generiche, qualunquiste e infondate. I criteri di inclusione ed esclusione ci sono per tutti gli studi, le analisi statistiche si fanno, la significanza dei risultati viene discussa, etc etc etc ...
Quasi tutti gli studi inoltre concludono SOLO con le conclusioni relative ai parametri analizzati, non ho mai letto nessun ricercatore parlare di verita' assolute ... e c'e' quasi sempre l'auspicio che si prosegua nel campo di ricerca con altri lavori ...
E non capisco che cosa c'entrino i giornalisti in tutto questo ... casomai sono quelli che ricopiano (spesso solo parte degli) gli studi su olympians, storpiandone a volte il significato, che sono giornalisti (se va bene) ...
Per conoscere queste cose bisogna pero' leggere lo studio (per intero, non solo l'abstract che si trova in rete gratis), bisogna sapere di cosa parla, quali sono i metodi usati, i limiti e pregi degli stessi, bisogna andarsi a cercare la bibliografia e leggersi, allo stesso modo, anche quella. E alla fine ti fai un'idea di come girino le cose.
E comunque, personalmente, non ho MAI detto che bisogna prendere per oro colato quello che dice UNO studio ...
Eagle
Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.
NEUROPROLOTERAPIA - la nuova cura per problemi articolari e muscolari. Mininvasiva ma soprattutto, che funziona! kluca64@yahoo.com
Mah ... tutto questo spandere merda sul mondo della ricerca mi sembra veramente fuori luogo ...
Ci sono ovviamente riviste e riviste, anche nel mondo scientifico, ricercatori e ricercatori ... articoli ed articoli ... a volte ci sono articoli fatti male e di dubbia utilita' ...
Tuttavia ritengo, personalmente, che la maggior parte delle critiche che tu muovi siano generiche, qualunquiste e infondate. I criteri di inclusione ed esclusione ci sono per tutti gli studi, le analisi statistiche si fanno, la significanza dei risultati viene discussa, etc etc etc ...
Quasi tutti gli studi inoltre concludono SOLO con le conclusioni relative ai parametri analizzati, non ho mai letto nessun ricercatore parlare di verita' assolute ... e c'e' quasi sempre l'auspicio che si prosegua nel campo di ricerca con altri lavori ...
E non capisco che cosa c'entrino i giornalisti in tutto questo ... casomai sono quelli che ricopiano (spesso solo parte degli) gli studi su olympians, storpiandone a volte il significato, che sono giornalisti (se va bene) ...
Per conoscere queste cose bisogna pero' leggere lo studio (per intero, non solo l'abstract che si trova in rete gratis), bisogna sapere di cosa parla, quali sono i metodi usati, i limiti e pregi degli stessi, bisogna andarsi a cercare la bibliografia e leggersi, allo stesso modo, anche quella. E alla fine ti fai un'idea di come girino le cose.
E comunque, personalmente, non ho MAI detto che bisogna prendere per oro colato quello che dice UNO studio ...
Eagle
non ha sparso merda Eagle....ha messo le cose in chiaro dando spunti di riflessione....la ricerca si occupa piu' seriamente (anche se tante cose che ha detto valgono anche per quei casi) di altre cose...
stavolta non siamo d'accordo, ma credo sia perchè forse e ribadisco forse hai letto e preso la cosa in maniera non corretta....nel senso di non come l'ho intesa io e credo anche chi l'ha scritta...
Questa società non è più disposta ad accettare i modi di fare di quel sistema. Il punto è solo questo. Non devono essere gli altri a dirci come condurre la nostra guerra. Noi rivogliamo tutto, e vogliamo l'allenatore assolto.
OK, allora prendiamo uno studio ad esempio e lo critichiamo Se riesco lo posto tutto intero.
Eagle
Liquid carbohydrate/essential amino acid ingestion during a short-term bout of resistance exercise suppresses myofibrillar protein degradation
Stephen P. Bird
4, Kyle M. Tarpenning, Frank E. Marino
School of Human Movement Studies, Charles Sturt University, Bathurst, NSW 2795, Australia
Received 13 June 2005; accepted 15 November 2005
In memory of the late Dr Kyle Tarpenning.
Abstract
A number of physiological events including the level of contractile activity, nutrient status, and hormonal action influence the magnitude
of exercise-induced skeletal muscle growth. However, it is not the independent action of a single mechanism, but the complex interaction
between events that enhance the long-term adaptations to resistance training. The purpose of the present investigation was to examine the
influence of liquid carbohydrate (CHO) and essential amino acid (EAA) ingestion during resistance exercise and modification of the
immediate hormonal response on myofibrillar protein degradation as assessed by 3-methylhistidine (3-MH) excretion. After a 4-hour fast,
32 untrained young men (18-29 years) performed a single bout of resistance exercise (complete body; 3 sets
10 repetitions at 75% of
1-repetition maximum; 1-minute rest between sets), during which they consumed a 6% CHO (n = 8) solution, a 6-g EAA (n = 8) mixture, a
combined CHO + EAA (n = 8) supplement, or placebo (PLA; n = 8) beverage. Resistance exercise performed in conjunction with CHO and
CHO + EAA ingestion resulted in significantly elevated ( P b .001) glucose and insulin concentrations above baseline, whereas EAA
ingestion only increased the postexercise insulin response ( P b .05). Time matched at 60 minutes, the PLA group exhibited a peak cortisol
increase of 105% ( P b .001) with no significant change in glucose or insulin concentrations. Conversely, the CHO and CHO + EAA groups
displayed a decrease in cortisol levels of 11% and 7%, respectively. Coinciding with these hormonal response patterns were significant
differences in myofibrillar protein degradation. Ingestion of the EAA and CHO treatments attenuated 3-MH excretion 48 hours after the
exercise bout. Moreover, this response was synergistically potentiated when the 2 treatments were combined, with CHO + EAA ingestion
resulting in a 27% reduction ( P b .01) in 3-MH excretion. In contrast, the PLA group displayed a 56% increase ( P b .01) in 3-MH
excretion. These data demonstrate that not only does CHO and EAA ingestion during the exercise bout suppress exercise-induced cortisol
release; the stimulatory effect of resistance exercise on myofibrillar protein degradation can be attenuated, most dramatically when the
treatments are combined (CHO + EAA). Through an banticatabolic effect,Q this altered balance may better favor the conservation of
myofibrillar protein.
D
2006 Elsevier Inc. All rights reserved.
1. Introduction
Resistance exercise stimulates immediate changes in the
rate of muscle protein turnover, resulting in an increase in
both protein synthesis and protein degradation
[1-3]. Any
imbalance between the rate of protein synthesis and rate of
protein degradation will lead to a change in the size of the
protein tissue pool [4]. Thus, for protein accretion to occur,
the rate of synthesis must exceed the rate of degradation.
However, in the absence of nutritional intake, net muscle
protein balance (ie, the difference between protein synthesis
and protein degradation) remains negative in the early stages
of recovery [2]. A number of studies support the notion that
hormonal events play critical roles in controlling protein
turnover [5 -7], with the response of insulin and cortisol
receiving much attention, as they are intimately involved in
this cyclical process. Although the ability to alter the
anabolic hormonal milieu and the influence that such
adjustments have on modifying protein synthesis are well
documented [8 -10], the ability to alter the catabolic
hormonal environment and the impact that such a change
might have on affecting protein degradation have received
considerably less attention.
Urinary 3-methylhistidine (3-MH) excretion has been
used as an index of myofibrillar protein degradation
[11-14].
3-Methylhistidine is known to be a constituent amino acid
of actin and myosin, and upon catabolism, the only fate of
3-MH is that of excretion in urine [14]. Estimates indicate
that ~90% of total human 3-MH is located in skeletal
muscle [15], validating its use as an index of myofibrillar
protein degradation [14,16]. Yet, the clinical use of 3-MH
has been met with criticism. A substantial limitation appears
to be the effect of protein intake on 3-MH excretion [17].
Lukaski et al [18] determined that meat consumption
increases 3-MH excretion and that 3 days of a meat-free
diet are required to return urinary 3-MH to baseline levels.
However, with careful dietary and exercise controls,
qualitative inferences can be made concerning skeletal
muscle metabolism [14,16,19].
A variety of resistance exercise protocols result in an
immediate increase in cortisol [20-22]. However, Goldberg
and Goodman [23] reported that elevated cortisol levels
are the primary factor stimulating exercise-induced
increases in protein degradation. Therefore, long-term
elevations in cortisol associated with resistance training
may have a negative impact on skeletal muscle hypertrophic
adaptations [21]. Such a contention implicates the
glucoregulatory action of cortisol. Therefore, if an individual
ingested a carbohydrate (CHO) solution during the
exercise bout, the exogenous glucose load would raise
blood glucose levels. This response may modify biochemical
signals and attenuate the stimulus for the adrenal
cortex to secrete cortisol to catabolize cellular protein for
gluconeogenic purposes. Moreover, addition of essential
amino acids (EAAs) may augment this response, as recent
reports demonstrate that protein feeding [24] and leucine
ingestion [25] rapidly reduce the release of 3-MH. These
findings indicate that, at least to some extent, myofibrillar
protein degradation may be controlled by extracellular
amino acid availability.
Previous work has demonstrated that liquid CHO
ingestion during a short-term bout of resistance exercise
can decrease exercise-induced cortisol release [21]. Resistance
exercise with CHO ingestion blunted exercise-induced
cortisol release both during and after the exercise bout. This
response is in contrast to significantly elevated cortisol
levels occurring with resistance exercise alone (99%) [21].
Thus, modification of exercise-induced cortisol release
could influence protein turnover by altering the balance
between hormone-mediated anabolic and catabolic activities
[26]
. A reduction in the cortisol response and hormoneinduced
protein degradation are potential mechanisms by
which protein accretion occurs, that of enhancing skeletal
muscle growth by suppressing myofibrillar protein degradation
[21]
. Furthermore, such responses may be synergistically
potentiated by the addition of EAA (CHO + EAA).
Therefore, the purpose of the present investigation was to
examine the influence of liquid CHO and EAA ingestion
during resistance exercise and modification of the immediate
hormonal response on myofibrillar protein degradation
as assessed by 3-MH excretion.
2. Materials and methods
2.1. Subjects and study design
After a full explanation of all procedures and possible
risks of the investigation, we obtained written informed
consent from 32 untrained young men (mean [
FSD]; age,
21.0 F 2.4 years; height, 182.7 F 6.9 cm; body mass,
79.6 F 12.1 kg) who volunteered to participated in this
investigation. The subjects were physically active but
considered untrained as none had been involved in any
regular exercise or resistance training for at least 6 months
before the start of the study. After a full explanation of all
procedures and possible risks of the investigation, we
obtained written informed consent before testing began.
Subjects completed a health history questionnaire; all were
apparently healthy and had no medical contraindications or
history of any endocrine disorders that might influence their
responsiveness to a short-term bout of resistance exercise.
None of the subjects were taking any medication or
nutritional supplementation; all were nonsteroid users and
nonsmokers. All experimentation was approved by the
ethics in human research committee of the university.
A matched, randomized, double-blind, placebo-controlled
design was used, in which subjects visited the
Exercise and Sports Science Laboratory on 4 occasions
during the 10-day experimental timeline. On all occasions,
the time of day was standardized, with times held constant
for each subject. All sessions were performed between
3:00 and 5:00 pm to minimize the influence of diurnal
variations on exercise performance and hormonal response
[27]
. Subjects were required to refrain from all strenuous
activity, alcohol use, caffeine, sexual activity, and meat
consumption, and were notified to maintain normal nocturnal
sleep habits (ie, approximately 8 hours per night)
throughout the experimental timeline.
During the initial laboratory session (day 1), anthropometric
measurements including height, body mass, and body
composition were recorded. Height was measured to the
nearest 0.1 cm using a stadiometer (Len Blayden, Lugarno,
Australia), and body mass was measured to the nearest
0.01 kg using an electronic precision balance scale
(HW-100KAI, GEC, Avery Ltd, Miranda, Australia). Body
composition was determined by dual-energy x-ray absorptiometry
with a total-body scanner (DPX-IQ, Prodigy, Lunar,
Madison, WI). At the completion of the session, an
accredited practicing dietitian (Dietitians Association of
Australia) instructed subjects with procedures for reporting
detailed dietary intake and eating habits for a 3-day period.
The second session (day 2) consisted of equipment
familiarization and 1-repetition maximum (1-RM) strength
testing for all exercises in the resistance exercise protocol.
On day 3, subjects began a lacto-ovo-vegetarian diet (meat-
S.P. Bird et al. / Metabolism Clinical and Experimental 55 (2006) 570– 577
571
free) up to 2 days after the resistance exercise session and
commenced timed and complete 24-hour urine collections
each day of the study at 7:00
am [28]. During the third
session (day 7), subjects performed a short-term bout of
resistance exercise during which they consumed 1 of
4 nutritive interventions (CHO group, n = 8; EAA group,
n = 8; combined CHO + EAA group, n = 8; or placebo
[PLA] group, n = 8). Blood samples were collected every
15 minutes throughout the exercise bout and postexercise
period. On day 10, subjects concluded the meat-free diet
and final timed 24-hour urine collection
2.2. Nutritive intervention
After commencement of the exercise bout, subjects
consumed a 6% CHO (Gatorade, Quaker Oats, Chicago,
IL), a 6-g EAA (Musashi, Notting Hill, Australia), a
combined CHO + EAA, or a PLA (aspartame and citrus
flavoring, Quaker Oats). The EAA composition consisted of
histidine (0.65 g), isoleucine (0.60 g), leucine (1.12 g),
lysine (0.93 g), methionine (0.19 g), phenylalanine (0.93 g),
threonine (0.88 g), and valine (0.70 g), which has been
previously shown to enhance skeletal muscle anabolism
[29]
. All treatments were dissolved in water at a fluid
volume of 8.5 mL/kg body mass (6675 mL of solution),
with the total volume of fluid divided by 25 servings,
allowing for between 22.5 and 30.0 mL depending on body
size to be ingested between each set of resistance exercise.
2.3. Dietary control
Food intake diaries were used to control for 3 days
before, and throughout the experimental period, but on days
separate from those of the meat-free diet. This was done to
assess whether there were any differences in energy intake
and macronutrient composition between groups. Before the
beginning of the study, each subject met with an accredited
practicing dietitian (Dietitians Association of Australia),
where they were provided with detailed instructions on
recording all food items and portion sizes consumed for the
3 designated days (2 weekdays and 1 weekend day).
Subjects were instructed to consume their normal diet
during this period. Nutritional analysis was performed
using the Serve Nutrition Management System (Serve
v2.0, St Ives, Australia). Each item was entered onto a
personal computer, and the program provided the total
energy consumption and macronutrient composition on
average over the 3 days. If a nutrient value was missing,
information from other food tables
[30] or information
provided by food manufacturers was obtained.
An accredited practicing dietitian (Dietitians Association
of Australia) designed 7-day lacto-ovo-vegetarian sample
menus for each subject. Meat sources of protein were not to
be ingested, as they have been shown to increase 3-MH
excretion and falsely represent total protein breakdown values
[27]
. A non-animal protein supplement (P40 protein powder,
Musashi, Notting Hill, Australia) was provided to help ensure
adequate protein intake. Energy intake was set at the
recommended dietary intake of 9.8-13.7 MJ/d based on
height and body mass [31] with 15% of energy from protein,
55% of energy from CHO, and 30% of energy from fat in the
form of 3 daily meals and small snacks.
2.4. One-repetition maximum strength test
Maximal strength was assessed for each of the 8 selected
resistance exercises by completing a 1-RM test, (ie, the
heaviest load that could be correctly performed once).
Warm-up consisted of 1 set of 5 to 10 repetitions at 40% to
60% of perceived maximum. Subjects then rested for
1 minute, performing light stretching. This was followed
by 3 to 5 repetitions performed at 60% to 80% of perceived
maximum. Thereafter, 3 to 4 subsequent attempts were
made to determine the 1-RM, with the weight increased
progressively until the subject failed at the given load.
Three minutes of rest was allocated between lifts. By
definition, 1-RM is the maximum amount of weight that
could be lifted 1 time through a full range of motion, using
good form at a tempo of 2:0:2 (2 seconds eccentric;
2 seconds concentric).
2.5. Resistance exercise protocol
The resistance exercise protocol used for this investigation
was that previously used by Bird and Tarpenning
[22],
which has been shown to influence hormonal concentrations.
Briefly, the resistance training protocol consisted of a
complete-body workout and included the following exercises
in order: leg press, leg curl, leg extension, shoulder
press, lat pulldown, bench press, barbell bicep curl, and
supine tricep extension. Three sets of 8 to 10 repetitions per
set were performed at approximately 75% of the subject’s
1-RM. One minute of rest between each set and 2 minutes
between each exercise were allowed for recovery. The
exercise bout lasted approximately 60 minutes and was
preceded by a 10-minute warm-up and concluded with a
10-minute warm-down period. Staff trained in the principles
associated with resistance training supervised all sessions.
2.6. Blood sampling and hormone analysis
After a 4-hour fast, subjects reported to the laboratory
and sat quietly for 15 minutes. A 20-gauge 1.00-in Teflonindwelling
cannula (Saf-T-Intima, Becton Dickinson, Sandy,
UT) was inserted into an antecubital forearm vein, after
which subjects sat quietly for a further 15-minute period
before blood collection to minimize hormonal fluctuations
related to anticipatory responses
[32]. Using a vacutainer
assembly and serum separator tubes (Monovette, Sarstedt,
Numbrecht, Germany), we collected 5-mL blood samples
before exercise; after the second, fourth, sixth, and eighth
exercises (approximately every 15 minutes); and 15 and
30 minutes postexercise. One milliliter of saline solution
was injected into the cannula line between each blood draw
to assist keeping the line clear and prevent clotting. Blood
samples were gently inverted 5 times and allowed to stand at
room temperature for a minimum of 20 minutes. Samples
were then centrifuged for 10 minutes at 3000 rpm, with the
supernatant removed and placed into plastic storage containers
and frozen at 208C until analyzed.
Before analysis the serum was allowed to reach room
temperature and mixed gently via inversion. All samples for
each subject were assayed in the same assay run to avoid
interassay variation. Glucose was determined via an
enzymatic spectrophotometric method (Dimension Xpand,
Dade Behring, Newark, DE), with an intra-assay coefficient
of variation (CV) of 5.9%. Cortisol concentrations were
determined by a competitive immunoassay technique using
chemiluminescent technology (VITROS ECi, Ortho-Clinical
Diagnostics, Rochester, NY). The sensitivity of the
cortisol assay was less than 3 nmol/L and the intra-assay CV
was 2.7%. Insulin concentrations were determined by a
solid-phase, 2-site chemiluminescent immunometric assay
(Immulite 2000, Diagnostic Products Corporation, Los
Angeles, CA). The sensitivity of the insulin assay was
2 lIU/mL and the intra-assay CV was 3.1%. Serum hormone
concentrations were not corrected for plasma volume shifts;
thus, all statistical analyses were performed on hormone
values based on actual measured circulating concentrations.
2.7. Urinary collection and 3-MH analysis
For the measurement of 3-MH, an index of myofibrillar
protein degradation
[11-14], subjects provided timed and
complete 24-hour urine collections from day 4 to day 10 of
the study at 7:00 am [28]. For the designated urine
collection procedure, subjects were instructed to discard
the product of the first urination upon waking in the morning
and then collect all samples for the after 24 hours, including
the first one upon waking up the next morning. Urine
samples were returned to the laboratory where the urine
volume was recorded and aliquots of each urine sample were
drawn off from the 24-hour collection and stored at 208C
until analyzed. Before analysis, urine collections were
acidified to 1% of volume with 12 N hydrochloric acid
[28]. 3-Methylhistidine was assessed in duplicate via highperformance
liquid chromatography (HPLC 1100 B, Hewlett-
Packard, Palo Alto, CA) using a Synergi 4l Hydro-RP
80A column (Phenomenex, Torrance, CA), with the amount
in a 24-hour sample of urine expressed relative to lean body
mass per day (lmol/lean body mass per day).
2.8. Statistical analysis
Descriptive data were generated for all variables and
expressed as mean
F SEM. Analysis was performed using
the Statistical Package for Social Sciences (v11.5, SPSS,
Chicago, IL). Statistical analysis involved a 2-way analysis
of variance (group time) with repeated measures. The
source of significant differences was located using Tukey
honestly significant difference post hoc procedure. Significant
interactions were analyzed by simple main effects.
Area under the curve (AUC) analyses were calculated using
standard trapezoidal statistical methods. Regression analysis
determined associations between AUC for specific hormones
(insulin and cortisol) and myofibrillar protein
degradation (3-MH) for each condition. Significance was
accepted when P b .05.
3. Results
3.1. Physical characteristics, 1-RM performance data, and daily dietary intake
The physical characteristics, 1-RM performance data,
and daily dietary intake of the research subjects are shown
in
Table 1. The 4 groups did not significantly differ with
respect to their physical characteristics and 1-RM performance
data. Thus, the groups were matched for these
variables. Nutritional analysis of daily dietary intake
revealed that diets were consistent between groups. The
macronutrient composition of the dietary intake was also
similar between groups.
Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.
NEUROPROLOTERAPIA - la nuova cura per problemi articolari e muscolari. Mininvasiva ma soprattutto, che funziona! kluca64@yahoo.com
Both the PLA and EAA groups showed no significant
change in serum glucose concentration to the exercise bout
from baseline. Conversely, CHO and CHO + EAA ingestion
resulted in significantly elevated serum glucose levels of
31% and 40%, respectively, with all time points significantly
higher compared with preexercise levels. Carbohydrate
ingestion resulted in significantly higher glucose levels
than PLA and EAA at 60, 75 and 90 minutes, and 60 and
75 minutes, respectively. In addition, CHO + EAA ingestion
resulted in significantly higher glucose levels than PLA and
EAA at 30, 45, 60, 75, and 90 minutes (
Fig. 1).
3.3. Insulin
The PLA group showed no significant change in serum
insulin concentration to the exercise bout from baseline.
Essential amino acid ingestion resulted in significant
increases at 75 and 90 minutes. Both CHO and CHO +
EAA consumption significantly increased insulin concentration
at 60, 75, and 90 minutes. It is noteworthy that
insulin appeared to still be increasing for the CHO + EAA
group after this time point. CHO and CHO + EAA subjects
had significantly higher insulin levels than PLA at 60, 75,
and 90 minutes (
Fig. 2).
3.4. Cortisol
Ingestion of the PLA beverage resulted in a significant
increase in cortisol at 30 minutes, with values for all
remaining time points significantly higher compared with
baseline. The EAA group showed no significant change in
serum cortisol concentration to the exercise bout from
baseline. However, consequent to the CHO and CHO +
EAA treatments, the exercise-induced cortisol response was
blunted, resulting in a significant decrease pre- to postexercise.
This blunted response was associated with significantly
lower cortisol levels than PLA at 45, 60, 75, and
90 minutes (
shows 3-MH excretion in the 48-hour postexercise
period. A washout for dietary 3-MH was evident after
72 hours of dietary restriction, as indicated by 2 consecutive
24-hour urine collections (days 5 and 6). The PLA group
exhibited significantly elevated 3-MH excretion was on
day 8, with a peak increase of 56% recorded on day 9.
Alternatively, the EAA and CHO groups showed no change
in 3-MH excretion in the 48-hour postexercise period
from baseline. CHO + EAA ingestion resulted in no change
in 3-MH excretion on day 8, with a significant decrease of
27% at day 9. Furthermore, CHO and CHO + EAA
consumption resulted in significantly lower 3-MH excretion
than PLA on day 9.
Regression analysis revealed a positive linear association
for the PLA group (r = 0.75, P b .05), with 57% of the
variance of change in myofibrillar protein degradation
accounted for by cortisol AUC concentration (Fig. 5A).
Conversely, a negative linear association was observed for
the CHO + EAA group (r = 0.77, P b .05), with 59% of
the variance of change in myofibrillar protein degradation
accounted for by cortisol AUC concentration (Fig. 5B). No
significant associations were reported between the cortisol
response and myofibrillar protein degradation for either
CHO or EAA. In addition, regression analysis revealed no
significant relationships between changes in 3-MH excretion
48 hours postexercise and insulin AUC concentrations
after a short-term bout of resistance exercise.
The primary findings from this investigation were that
resistance exercise performed in conjunction with liquid
CHO ingestion significantly affected the immediate hormonal
response to exercise, resulting in significantly
elevated insulin levels and a significant decrease in cortisol
concentration during and after the exercise bout. Moreover,
the addition of EAA (CHO + EAA) potentiated these
responses. This altered hormonal response was associated
with attenuated myofibrillar protein degradation (as
assessed by 3-MH). Although the EAA and CHO groups
displayed a nonsignificant decrease in 3-MH excretion
compared with preexercise values, the CHO + EAA group
displayed a significant reduction in 3-MH excretion. These
results are in contrast to the PLA group, where insulin
concentrations showed no change, whereas cortisol levels
were significantly elevated. The hormonal milieu displayed
by PLA was accompanied by significantly elevated 3-MH
excretion. These data indicate that at least to some extent,
the stimulatory effect of resistance exercise on myofibrillar
protein degradation can be overcome by EAA, CHO, or
CHO + EAA administration.
A short-term bout of resistance exercise performed in
conjunction with liquid CHO ingestion results in significantly
elevated insulin levels
[21,33,34]. The implication of
insulin’s action in skeletal muscle growth may be inferred
from the work of Roy et al [34] who report that
supplementation with liquid CHO (1 g/kg glucose) immediately
and 1 hour after a short-term bout of single leg knee
extensor resistance exercise significantly decreased myofibrillar
protein breakdown (as assessed by 3-MH) and
urinary urea excretion, resulting in a more positive body
protein balance. The authors proposed that the reduction in
protein breakdown was the result of insulin’s ability to
inhibit myofibrillar protein degradation. However, insulin’s
ability to inhibit myofibrillar protein degradation may be
limited, with several lines of research indicating that
myofibrillar protein degradation remains unaffected by
insulin [35-38]. In healthy human subjects, insulin did not
change 3-MH fluxes across either the leg or the forearm
[37,38]
. Moller-Loswick et al [38] confirmed that although a
postabsporptive increase in plasma insulin improved the
overall protein balance entirely by decreasing protein
breakdown, release of 3-MH was totally unaffected by
hyperinsulinemia. The authors concluded that insulin
selectively attenuated the degradation rate of nonmyofibrillar
proteins [38]. Explanation for the absence of an
inhibitory effect of insulin on myofibrillar proteolysis as
discussed by Kettelhut et al [39] indicates that insulin
decreases lysosomal proteolytic activity, but does not
mediate the ubiquitin-proteasome pathway, which is responsible
for the bulk of myofibrillar proteolysis [40]. Although
insulin can reduce whole-body protein breakdown, such an
effect has not been demonstrated on myofibrillar protein.
Consequently, insulin’s mechanism(s) of action on skeletal
muscle growth remains unclear. In the present investigation, the PLA group showed no
change in insulin levels in response to resistance exercise,
whereas the treatment groups displayed significant increases
in insulin. However, no significant associations were found
for the treatment groups between the changes in 3-MH
excretion 48 hours postexercise and insulin AUC concentrations
after a short-term bout of resistance exercise. These
data further support the contention that insulin does not play
a major role in the regulation of myofibrillar protein
degradation in skeletal muscle. Although Roy et al [34]
are of the opinion that the decrease in myofibrillar protein
breakdown reported in their study was regulated by insulin,
it is possible that CHO-induced suppression of cortisol
release contributed to the reduction in 3-MH excretion.
Interestingly, cortisol values were not reported in this study.
Previous reports indicate that the myofibrillar proteolytic
rate is regulated to a large extent by glucocorticoids
[41],
with suppression of glucocorticoid activity shown to inhibit
protein degradation [42,43]. Furthermore, glucocorticoid
excess has been reported to antagonize insulin’s antiproteolytic
action [44]. Total tissue exposure to cortisol, as
determined by AUC, was significantly greater for the PLA
group, and this corresponded with a substantial increase in 3-
MH excretion 48 hours after the exercise bout. Furthermore,
a positive linear association was observed between the
change in myofibrillar protein degradation and cortisol AUC
for this group. Conversely, the treatment groups exhibited a
blunted cortisol response, which coincided with significant
differences in myofibrillar protein degradation. Although
ingestion of the EAA and CHO treatments produced
attenuation of 3-MH excretion 48 hours after the exercise
bout, this response was synergistically potentiated when the
2 treatments were combined. Not only did CHO + EAA
ingestion suppress exercise-induced cortisol, this treatment
resulted in significantly decreased 3-MH excretion 48 hours
after the exercise bout. This would suggest that CHO + EAA
ingestion during resistance exercise results in conservation
of myofibrillar protein, potentially enhancing skeletal
muscle growth by suppressing myofibrillar protein degradation.
However, this study is limited as it only examined the
immediate response. Future studies should further examine
the impact of long-term manipulation of the exerciseinduced
cortisol response on skeletal muscle growth.
In conclusion, ingestion of a liquid CHO, EAA, or CHO
+ EAA solution during the exercise bout blunted the
exercise-induced cortisol response, with CHO + EAA
consumption resulting in significantly lower 3-MH excretion
(an index of myofibrillar protein degradation). This is in
contrast to significantly elevated cortisol levels and 3-MH
excretion occurring with PLA. The importance of such a
finding, as discussed by Goldberg [26], implicates the
modification of the cortisol response on protein turnover,
thereby altering the balance between hormone-mediated
anabolic and catabolic activities. Through an banticatabolic
effect,Q this altered balance may better favor the conservation
of myofibrillar protein, thereby enhancing skeletal
muscle growth by suppressing muscle breakdown [21]. The
decrease in 3-MH excretion reported in the current
investigation supports this position. However, the importance
of myofibrillar protein degradation as a regulatory
process and whether suppression of myofibrillar protein
degradation can occur to enhance skeletal muscle growth
are yet to be elucidated.
Acknowledgment
The authors thank the dedicated group of subjects that
participated in this project. We also thank Brian Heffernan
and Matthew O’Neal at the Central West Pathology Service,
Bathurst Base Hospital NSW, Australia, and Dr Gary Ma,
Trudi Jones, and Vicki Pitsiavas at the Institute of Clinical
Pathology and Medical Research, Laboratory of Endocrinology,
Westmead Hospital NSW, Australia, for technical
assistance with the immunoassay procedures. We would like
to thank Jason Poposki for high-performance liquid
chromatography technical assistance and Catherine Offner
for nutritional support and dietary analysis. This research
was supported in part by Musashi and the Gatorade Sports
Science Institute.
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577
Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.
NEUROPROLOTERAPIA - la nuova cura per problemi articolari e muscolari. Mininvasiva ma soprattutto, che funziona! kluca64@yahoo.com
Adesso ve l'ho postato tutto.
Mi fate il sacrosanto favore di leggerlo (tutto) e poi mi dite quali particolari critiche vi vengono in mente.
Non dico mica che sia perfetto per carita'. Ma vorrei sapere in che cosa il metodo usato non e' significativo, quali errori statistici o di interpretazione sono stati fatti, e cosi via.
Grazie
Eagle
Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.
NEUROPROLOTERAPIA - la nuova cura per problemi articolari e muscolari. Mininvasiva ma soprattutto, che funziona! kluca64@yahoo.com
Adesso ve l'ho postato tutto.
Mi fate il sacrosanto favore di leggerlo (tutto) e poi mi dite quali particolari critiche vi vengono in mente.
Minchia.
Temo che non lo leggerò tutto a breve. Supponiamo che tutto l'articolo sia sincero, e che non ci siano dati ritoccati. Perchè ovviamente non possiamo replicare ogni singolo esperimento per controllarne l'attendibilità; chi ha una lunga frequentazione di un campo di ricerca conosce comunque l'autorevolezza o la scarsa credibilità delle diverse fonti.
Ho letto rapidamente una piccola parte della ricerca.
Dice come sono stati reclutati i soggetti.
Dice come sono ripartiti tra i diversi gruppi.
Dà la media di altezza, peso ed età con una misura di dispersione.
Spiega come è stato verificato lo stato di salute (anamnesi su alcuni parametri).
Specifica pure che hanno dato il consenso informato scritto, che magari è poco rilevante ai fini sperimentali, ma è indice di serietà.
Dice con che bilancia li hanno pesati.
Dice precisamente qual'è la soluzione di carboidrati somministrata.
Dice che è uno studio in doppio cieco.
Eccetera, eccetera, eccetera.
Le premesse mi sembrano ottime. Immagino che non naufraghi miseramente nella parte successiva. Comunque, non ne posso essere sicuro fino a che non finirò di leggerla.
Ora mi chiedo se hai scelto un file a caso o se hai preso una ricerca che consideri molto ben fatta. Poi mi chiedo se la sai leggere e valutare per culo o se magari hai studiato anni per poter dare un giudizio su di essa.
Poi ti chiedo se ciò che viene postato abitualmente e se il livello medio delle discussioni coincida con questo.
Aggiungo una nota personale: perchè pensi che il mio post fosse una critica a te? Se tutto ciò che scrivi (e che di solito poni come spunto di riflessione e non come verità incontestabile) ha questo livello di approfondimento, ottimo. Per me questa può essere un terreno di confronto, non di certo "Eagle (o Tizio o Caio) è un medico e quindi sa cosa dice meglio degli altri". O magari "Wallace è grosso e quindi sa cosa dice meglio degli altri".
Ho scritto di giornalisti, perchè gli articoli divulgativi sono presi acriticamente come "c'è scritto, è vero". Ripeto, non è Eagle a doversi sentire chiamato in causa, se Eagle conosce i limiti delle diverse fonti; è un post dedicato a tutti per riflettere.
Per finire: la critica del mio post è generica, come sottolinei, nè voleva essere specifica. Il qualunquismo non capisco a cosa sia riferito e non lo so commentare. L'infondatezza, beh, io di ricerche fatte con il culo ne ho viste tante. Se a te non capitano sott'occhio, è una questione di selezione tua o a monte.
Originariamente Scritto da Sean
Bob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
Alice - How long is forever? White Rabbit - Sometimes, just one second.
Adesso ve l'ho postato tutto.
Mi fate il sacrosanto favore di leggerlo (tutto) e poi mi dite quali particolari critiche vi vengono in mente.
Non dico mica che sia perfetto per carita'. Ma vorrei sapere in che cosa il metodo usato non e' significativo, quali errori statistici o di interpretazione sono stati fatti, e cosi via.
Grazie
Eagle
io ammetto senza problemi (lo so che suoi forum ci sono i tuttologi dottori, farmacisti, dietologi, scienziati.... )che non sono in grado di entrare in una analisi così di dettaglio...
mi erano piaciute le considerazioni generali di Bob Terwilliger su certi tipi di ricerche, sulla loro validità e sull'approccio nel giudicarle e valutarne le conclusioni....come spesso mi piacciono le impostazioni che dai a cio' che scrivi e le conclusioni alle quali tendi....
Originariamente Scritto da Sean
Questa società non è più disposta ad accettare i modi di fare di quel sistema. Il punto è solo questo. Non devono essere gli altri a dirci come condurre la nostra guerra. Noi rivogliamo tutto, e vogliamo l'allenatore assolto.
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