If this is your first visit, be sure to
check out the FAQ by clicking the
link above. You may have to register
before you can post: click the register link above to proceed. To start viewing messages,
select the forum that you want to visit from the selection below.
Domanda stupidissima....invece che comprare (pure questo!??!) la caffeina in tabs già pronte all'uso,se VOLESSI assumerne 200 mg prima del wo quanto nescafè devo mettere in quanta acqua?
Oppure se è caffè da moka?
Thanks....
Last edited by divemaster; 16-05-2007, 17:06:57.
Motivo: W l'itaGLIano!!!ahhahaha!!
PER NON DIMENTICARE:
Originariamente Scritto da gabriele81
Bam non ha senso stare con una che si fa piazzare ben 4 bordate da uno con un membro equino. Dai retta a Sergio.
Domanda stupidissima....invece che comprare (pure questo!??!) la caffeina in tabs già pronte all'uso,se volessi assumerne 200 mg prima del wo quanto nescafè devo mettere in quanta acqua?
Oppure se è caffè da moka?
Thanks....
comunque sto cercando anche io in questo momento le quantità quando le trovo te le dico, sec me però meglio caffè puro, no nescafe, se non vuoi la caffeina in tabs, almeno qualcosa che ci si avvicini il più possibile e abbia più concentrazione possibile....
Originariamente Scritto da _vale_
io tromberei sempre
Originariamente Scritto da L'EQUINO
fra pompini e sigarette avrà un'alito di merda
"Abs on a skinny guy is like a fat bitch with big tits- it doesn't count."
Domanda stupidissima....invece che comprare (pure questo!??!) la caffeina in tabs già pronte all'uso,se vorrei assumerne 200 mg prima del wo quanto nescafè devo mettere in quanta acqua?
si, ma sono tanto comode le compresse..costano pure meno
si ma vuoi mettere...
io lavoro "per strada" e fermarmi la mattina in 1-2 bar a bere un caffettino, sfogliare la gazzetta e SOPRATUTTO sparare un due cazzate con la fighetta dietro il banco!!!!
comunque sto cercando anche io in questo momento le quantità quando le trovo te le dico, sec me però meglio caffè puro, no nescafe, se non vuoi la caffeina in tabs, almeno qualcosa che ci si avvicini il più possibile e abbia più concentrazione possibile....
Ok thanks!!
P.S.ho editato VORREI con VOLESSI....era colpa della digestione!!hahahahah
PER NON DIMENTICARE:
Originariamente Scritto da gabriele81
Bam non ha senso stare con una che si fa piazzare ben 4 bordate da uno con un membro equino. Dai retta a Sergio.
[quote=nIK0;2305513]si ma vuoi mettere...
io lavoro "per strada" e fermarmi la mattina in 1-2 bar a bere un caffettino, sfogliare la gazzetta e SOPRATUTTO sparare un due cazzate con la fighetta dietro il banco!!!![/quote]
si ma vuoi mettere...
io lavoro "per strada" e fermarmi la mattina in 1-2 bar a bere un caffettino, sfogliare la gazzetta e SOPRATUTTO sparare un due cazzate con la fighetta dietro il banco!!!![/quote]
LA CAFFEINA Il principale companente del caffè è la caffeina, una 1,3,7 trimetilxantina derivata dalla purina come la teofillina e la teobromina con le quali ha in comune azioni farmacologiche. La xantina è invece una diossipurina strutturalmente analoga all'acido urico (Fig.1) Il contenuto di caffeina varia tra il caffè espresso bevuto a casa e quello bevuto al bar. Con gli apparecchi domestici il volume del liquido aumenta aggirandosi sui 35-50 ml e la quantità di caffeina varia fra i 56,4-121 mg. Nel caffè espresso del bar invece, la quantità di caffeina si aggira fra i 55,1-110,6 mg. La trigonellina segue un andamento diverso spostandosi da 20-49 mg a 17-40 mg. Nei Paesi anglosassoni, Stati Uniti compresi, si usano 15-16 gr di caffè per preparare una tazza ottenendo circa 200 ml di bevanda. Bere il caffè anglosassone e bere il caffè espresso non è quindi la stessa cosa anche a parità di miscela adoperata. Consumando tre espressi all'italiana al giorno si ingeriscono mediamente attorno ai 300 mg di caffeina e circa 12 mg di acido nicotinico. Nel caso del caffè anglosassone, quando questo viene usato come bevanda durante i pasti, il consumatore ne beve due razioni di 200 ml al giorno ed ha così ingerito circa 500 mg di caffeina e circa 115 mg di acido nicotinico. Una tazza di caffè preparato con 8 gr di macinato della specie Arabica apporterà mediamente 80 mg di caffeina, 130 mg di potassio e 16 mg di sodio. Preparata con 8 gr di specie Robusta i valori salgono rispettivamente a 200 mg, 143 mg e 53 mg. (2) CONTENUTO IN CAFFEINA DI ALCUNE BEVANDE (IN MG. ) - (4) Caffè espresso al bar : 60-120 Caffè alla napoletana : 60-130 Caffè solubile : 40-110 Caffè decaffeinato : 2-5 Caffè americano : 97-125 Caffè in polvere (100 gr) : 1000-2000 Thè (una tazza) : 15-20 (fino a 90) Thè in lattina : 20-35 Bevanda tipo cola (una lattina) : 30-40 Cioccolata (una tazza) : 10 Meccanismi biochimici dell'azione della caffeina I lavori di Sutherland hanno chiarito dei meccanismi biochimici che spiegano alcune delle azioni metaboliche della caffeina. Sutherland ha osservato che l'AMP ciclico (c-AMP) funziona da secondo messaggero nell'azione di numerosi ormoni (ad es. adrenalina, glucagone,tiroxina). Il primo messaggero è l'ormone stesso che si lega a recettori specifici, presenti sulle membrane plasmatiche delle cellule bersaglio, attivando l'adenilciclasi. Quest'enzima, legato alla membrana, catalizza la sintesi di c-AMP da ATP. Il c-AMP attiva, qundi, una proteina chinasi che modula l'attività di diverse proteine intracellulari fosforilandole. (Fig.2) Studiando il metabolismo del glicogeno si è visto, per es., che la proteina chinasi atttiva la fosforilasi (tramite la fosforilasi chinasi) da una parte e, simultaneamente, blocca la glicogenosintetasi (direttamente) dall'altra. Ciò porta nello stesso tempo ad una aumentata degradazione del glicogeno e ad una sua ridotta sintesi. Questo meccanismo a cascata di reazioni ha lo scopo di amplificare lo stimolo ormonale originale. Un meccanismo analogo a quello responsabile della stimolazione ormonale della glicogenolisi è quello che presiede alla lipolisi. Anche in questo caso il c-AMP, stimolando una proteina china si trasforma la lipasi ormono sensibile inattiva in forma attiva. Ciò comporta l'idrolisi dei trigliceridi di deposito con liberazione in circolo di glicerolo ed acidi grassi liberi (free fatty acids, FFA). Di conseguenza processi che diminuiscono o creano un accumulo del c.AMP modificano la lipolisi. Il c-AMP viene degradato a 5'-AMP dall'enzima fosfodiesterasi. Questo enzima risulta inibito dalla caffeina la quale, pertanto, provoca un accumulo del c-AMP, un aumento della lipolisi e, conseguentemente, un rialzo significativo e prolungato in circolo dei FFA. Hanno un effetto lipolitico anche l'adrenalina, la noradrenalina, l'ACTH, il TSH, il glucagone, l'ormone tiroideo, tutte sostanze che attivano l'adenin ciclasi, mentre hanno un effetto antilipolitico l'insulina, la prostaglandina E1 e l'acido nicotinico che inibiscono l'adenin ciclasi. (Fig.3) (5) AZIONI FARMACOLOGICHE DELLA CAFFEINA Sistema nervoso centrale L'azione della caffeina sul sistema nervoso centrale si manifesta a vari livelli. Esercita una stimolazione diretta sulla corteccia migliorando la prestazione psicomotoria e la resistenza al sonno ed alla fatica. Al livello del midollo allungato stimola il centro respiratorio, il centro vaso motore ed il vago producendo un aumento del volume respiratorio minuto, una vaso costrizione periferica e bradicardia. Nel midollo spinale facilita la risposta motoria creando iperiflessia.Quest'ultimo effetto può portare negli animali da esperimento a convulsioni cloniche ed alla morte. Va detto, tuttavia, che la dose tossica letale di caffeina per l'uomo è assai alta, pari a più di 5 grammi corrispondente a 40-50 tazzine di caffè al giorno. Sistema cardiocircolatorio Ogni settore del sistema cardiocircolatorio risente dell'azione della caffeina. Gli stimoli sono talora antagonisti per cui l'effetto finale non è nè costante nè univoco. La caffeina provoca tachicardia sinusale, favorisce l'insorgenza di ritmi ectopici e migliora la forza di contrazione miocardica. Queste azioni, che si esrcitano direttamente sul miocardio indipendentemente dall'innervazione, portano ad un mascheramento della bradicardia indotta dalla stimolazione del vago, all'insorgenza di extrasistolia, di tachicardia sopraventicolare ed a un aumento della gettata cardiaca. Il circolo periferico viene dilatato dalla caffeina per azione diretta miorilassante. A questa azione ipotensivizzante si contrappone l'effetto pressorio dovuto alla stimolazione midollare e cardiaca. Anche le coronarie vengono dilatate dalla caffeina, per cui all'aumento del lavoro cardiaco da aumentata gettata corrisponde un aumento del flusso coronarico. Contrariamente a quanto si verifica per il circolo cerebrale per cui la caffeina, spesso in associazione con ergotamina, viene utilizzata nel trattamento della cefalea vasomotoria. Muscolatura liscia L'azione diretta miorilassante della caffeina si esplica non solo sui vasi ma anche sui bronchi, favorendone la dilatazione, sulle vie biliari e sul tratto gastroenterico modificandone, ed alte dosi il tono e la peristalsi. Tuttavia la costipazione che si può osservare nei forti bevitori di caffè è da attribuire più al tannino, presente soprattutto nel thè che alla caffeina. Gli olii essenziali e le cere contenuti nel caffè possono causare irritazioni gastro-intestinali con diarrea. Altre azioni farmacologiche La caffeina aumenta la diuresi riducendo probabilmente il riassorbimento tubulare del sodio e aumentando il filtrato glomerulare. A livello gastrico il caffè aumenta la secrezione sia dell'acido cloridrico che degli enzimi: Esso è pertanto da limitare in presenza di ulcera peptica. Sul metabolismo basale la caffeina esercita un'azione di stimolo; 500 mg di caffeina, che sono l'equivalente di 5 tazze di caffè possono aumentare il metabolismo basale del 10 e talora del 25% con un massimo dalla prima e la terza ora dall'assunzione. (6) RAPPORTI CAFFÈ - SALUTE La letteratura epidemiologica sull'argomento è vastissima e contraddittoriale. La quantità di caffeina, varia notevolmente a seconda del tipo di torrefazione dei chicchi e delle modalità di preparazione. Indagini effettuate fra donne (4) che preparavano il caffè in modo usuale, nonchè fra bar, ristoranti e clubs, hanno confermato l'estrema variabilità dei contenuti in caffeina. Solo quando il tipo di caffè rimane identico e le modalità di preparazione sono attuate dalla stessa mano, si ha una certa costanza di valori. Questo significa che per effettuare ricerche sull'influenza del caffè sulla salute si incorre in difficoltà di interpretazione dei dati statistici. Anche lo studio sull'animale non è estrapolabile in toto all'uomo in quanto non conosciamo fino a che punto il metabolismo della caffeina (ma anche degli altri componenti del caffè) sia nell'animale simile a quello umano.
We process personal data about users of our site, through the use of cookies and other technologies, to deliver our services, personalize advertising, and to analyze site activity. We may share certain information about our users with our advertising and analytics partners. For additional details, refer to our Privacy Policy.
By clicking "I AGREE" below, you agree to our Privacy Policy and our personal data processing and cookie practices as described therein. You also acknowledge that this forum may be hosted outside your country and you consent to the collection, storage, and processing of your data in the country where this forum is hosted.
Commenta