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Se li prendo da loro costicchiano di più e devo aggiungerci i manubri senza l'altro bilanciere da 175cm, però sarebbero da 25 mm, ma la misura standard è 25?
Uhm mi sa che li prendo dal deca da 28 mm visto quello che costano e i 2 bilancieri da lucertola...
Il "bilanciere", questo incredibile strumento che accomuna un pò tutte le discipline sportive a base di pesi (quantomeno negli allenamenti) e che ha forgiato nei decenni migliaia e migliaia di guerrieri enormi e spropositatamente forti!
Ma come è composto questo incredibile strumento?
Come tutte le grandi invenzioni (tipo il coltello per tagliare il burro) il bilanciere è...un palo di ferro! Niente più!
Ok, ci sono le dovute premesse...Non è "ferro" dato che in natura l'elemento Fe puro è una polvere rossastra, ma è un acciaio. Di acciai ce ne sono diverse qualità, che vedremo poi. Ma come è fatto un bilanciere?
A dire il vero ce ne sono una infinità in giro, di tutte le forme e dimensioni; quello di riferimento è il bilanciere olimpico. Cos'ha di olimpico? Ha che si usa alle Olimpiadi, da qui il nome.
I parametri sono standardizzati, ovviamente:
materiale di elasticità ben precisa (in base al tipo di disciplina)
peso 20Kg
lunghezza totale 2200 mm
lunghezza impugnabile 1340 mm
diametro parte impugnabile 28-29 mm
diametro perni di carico 49,5mm
perni di carico liberamente rotanti rispetto alla parte impugnabile
zigrinature come da schema
N.B. le zigrinature possono variare da modelli a modelli e da sport a sport; per il powerlifting la distanza trai segni di zigrinatura è 810mm per avere una presa valida nel bench press, mentre nel weightlifting è 910mm, inoltre alcuni modelli riportano anche una parte centrale zigrinata. Tuttavia per essere regolamentare dimensioni e peso devono essere come descritti.
materiale
Gli acciai in commercio sono molti ed hanno diverse caratteristiche.
Ferro dolce (sigle comuni Fe360/Fe.37/S235JR) è l'acciaio standard di carpenteria. Buona lavorabilità, duttile e malleabile ma poco resistente; sotto carico può subire deformazioni plastiche, in pratica un bilanciere fatto con questo acciaio sopra i 150Kg rischia di rimanervi "a banana" ma non si spezza. I più scadenti in commercio fanno questa fine. Della stessa categoria anche se ad uno scalino superiore si trovano gli acciai strutturali come l' Fe510/S355, a maggior tenore di carbonio e dalle caratteristiche meccaniche superiori.
Acciai legati da bonifica (ad es C40) è una categoria di acciai a maggior tenore di carbonio. MOlto più resistente, ha una ottima lavorabilità a macchina ed è piuttosto elastico e resistente. Difficilmente deformabile a freddo, sotto stress estremi tende a spezzarsi (non preoccupatevi, nulla che un umano possa sollevare!).
Acciai speciali (come le leghe al Nichel-cromo-molibdeno) sono ancora più resistenti e ridigi, quasi indeformabili dalle sollecitazioni meccaniche. Viene usato anche per la creazione di ingranaggi di macchine sottoposte a stress estremi. Più costoso e meno diffuso.
Gli acciai inossidabili (es. AISI 304/316) sono acciai molto resistenti (e costosi) che hanno la caratteristica di essere inattaccabili dai processi ossidativi, in sostanza non arrugginiscono. Usati solo per i bilancieri più costosi e prestigiosi.
elasticità
L'elasticità è un parametro che deve essere definito, perché a livello di competizione può fare una differenza ENORME. Provate a pensarci, mai viste le alzate olimpiche alla TV? Come flette il bilanciere quando lo slanciano in aria o lo poggiano al petto? Non è che sia perché non hanno trovato un bilanciere migliore che non si pieghi eh E' fatto apposta, perché quella oscillazione permette di assorbire l'impatto del carico sull'atleta. Fosse un bilanciere rigido arriverebbero di quelle mazzate paurose... E ancora, nel powerlifting un bilanciere da WL sarebbe fuori luogo! Nei massimali di squat visti i carichi ben maggiori si piegherebbe rendendo l'alzata instabile, mentre nello stacco falserebbe la prova perché ad inizio prova l'alteta tirerebbe piegando la sbarra. Questo si tradurrebbe in una alzata più facile, perché la sbarra salirebbe ma parte del peso sarebbe ancora a terra e si solleverebbe del tutto a sbarra diversi centrimetri più alto, in pratica uno stacco sui rialzi. Da qui la necessità di codificare anche il coefficiente di elasticità dei bilancieri da parte non solo di ogni sport, ma anche di ogni federazione internazionale della stessa disciplina.
Il diametro impugnatura
Il diametro standard è di 28 o 29mm, che è una misura abbordabile dalla totalità degli atleti: né troppo fine da tagliare le mani, né troppo grosso da non riuscire ad afferrarlo bene. Tuttavia in commercio ci sono molti "ibridi" come quelli da 25mm. Va da sè che essendo più sottile è meno resistente ed ha il grosso handicap di tagliare le mani. Non fatevi ingannare dal pensiero "più piccolo=lo stringo meglio" perché a meno che non abbiate mani molto piccole un bilanciere fino finirà per attorcigliarvi la pelle delle dita creando vesciche e strappando calli...non divertente!
zigrinatura
Cos'è 'sta zigrinatura? Sono tutti quei segni, quelle tacchette, quei granellini incisi sul bilanciere che servono per aumentare il grip, l'aderenza delle nostre mani allo stesso. Dovrebbero essere di ottima qualità, ossia grosse e molto molto ruvide...dico dovrebbero perché alcuni prodotti commerciali più che zigrinature riportano dei disegni a pennarello, lavorazioni totalmente piane e lisce che servono meno che a nulla. Per ovviare al problema ci sono molti rimedi artigianali! E qui un link sul grip per il bilanciere
Perni di carico
I perni di carico sono quelli dove si infilano i dischi. Nei bilancieri comuni essi possono essere un tutt'uno con la parte impugnabile (quindi 28-29mm) pertanto ci andranno utilizzati dischi con relativo foro, oppure con un diametro maggiore (circa 50mm) su cui montare dischi dal foro superiore. Solo i bilancieri olimpici hanno queste estremità girevoli: ciò significa che se prendete il perno di carico e provate a ruotarlo esso girerà sul suo asse senza muovere né la parte impugnabile né tantomento il perno dal lato opposto e questo anche con numerosi dischi caricati su. Il vantaggio di questo sistema è che la parte impugnabile è totalmente svincolata dal peso caricato per quanto riguarda la rotazione. Risulta più maneggevole perché lo svolgimento di certi esercizi imprime una rotazione sulla parte impugnabile e grazie a questo meccanismo questo momento di forza non viene traferito ai dischi che altrimenti a loro volta per inerzia continuerebbero a far ruotare l'impugnatura anche quando non ne avremmo più bisogno. Il funzionamento di questo sistema è piuttosto banale: all'interno del perno da 50mm c'è un altro perno, la continuazione della parte afferrabile: le due parti si mettono in contatto tramite una bronzina, una boccola cilindrica incastrata nel pezzo da 50 e che rimane larga sul pezzo da 28-29mm. Il bronzo si usa perché riduce molto l'attrito rispetto al contatto diretto acciaio-acciaio.
finiture
Perché i bilancieri non arrugginiscono? O perché sì? Perché il mio ha le estremità rosso rame?
I metalli a contatto con l'ossigeno dell'aria sono soggetti ad ossidazione, ancor più se la reazione è catalizzata da un ambiente umido e magari acido. Oh oh, indovinate come sono le nostre mani? Umide e acide! L'ambiente ideale per divorare il ferro con la ruggine....
Ovviamente i produttori lo sanno e sono costretti ad applicare sui loro prodotti delle protezioni chimiche per evitare che si rovinino.
cromatura: la più diffusa. In sostanza il bilanciere viene ricoperto elettroliticamente di uno strato di cromo che si lega a livello molecolare profondo con gli strati più superficiali del materiale ferroso. Il cromo è molto meno influenzato dalle ossidazioni quindi funge da protezione, ma proprio perché è un trattamento superficiale abrasioni continue e sfregamenti possono consumarlo. Infatti può capitare che la cromatura piano piano si eroda (specie dove si cariano i dischi, per attrito metallico) e lasci intravedere il substrato di ancoraggio di color rosso rame.
brunitura: se fatta bene è molto resistente, è in sostanza una "ruggine" naturale dell'acciaio sviluppata tramite un bagno di acidi appositi. Questa ruggine è di colore nero che può tendere al bluastro ed è chimicamente quasi inattiva a contatto con l'aria.
zincatura:a dire il vero non è quasi mai usata, se non artigianalmente. Di zincature ne esistono diverse tipologie, la più indicata è la zincature elettrolitica. Dal costo molto contenuto rispetto agli altri trattamenti, dona un aspetto metallico tendente all'azzurrino e consiste nel deposito di strati micrometrici di zinco tramite un bagno elettrolitico in sali dello stesso metallo. La zincatura anche se graffiata resiste alla ruggine in quanto graffiandola dai solchi si genera un ossido specifico che continua nella sua protezione antiruggine. L'unico svantaggio è che con il sudore delle mani diventa opaca e grigiastra.
Ma ci sono molti altri tipi di bilancieri, vediamone qualcuno:
fatbar (barra spessa)
un bilanciere con la parte impugnabile molto più spessa del normale, dai 40 fino anche ai 60mm. E' uno strumento creato appositamente per mettere in crisi la presa, esercitandola oltre il normale allo scopo di rafforzarla.
swiss bar (barra svizzera o bilanciere neutro)
è un bilanciere a più impugnature che si può afferrare con le mani in posizione "neutra", la cosidetta presa a martello. Buono per varianti di curl e rematori.
EZ bar (bilanciere EZ o bilanciere angolato)
un bilanciere piegato in più punti; lo scopo è simile a quello della barra swiss, ossia poterlo afferrare con una presa non consueta. Per la sua conformazione si può prendere in mano con una presa intermedia tra la prona e la neutra oppure anche tra la supina e la neutra. Si usa per complementari come curl e french press.
Quadra bar
Bilanciere speciale costruito per poter eseguire il cosidetto "squatlift". In pratica l'utente ci si reca all'interno e afferrandolo può sollevarlo senza dover spostare la traiettoria verticale dello stesso (come invece accade col bilanciere classico).
Si infatti avevo visto, ma potrebbero ballare molto?
Li prendevo perchè avevano una grande convenienza, mentre da altre parti c'è da svenarsi oppure mi consigli di stare sui 25mm e c'è qualche offerta così conveniente che tu sappia?
Era per quello, una convenienza troppo importante che ti danno con quel kit, adesso provo così e vedrò se è molto fastidioso. Ne vale già la pena con i 2 manubri e tutta la ghisa....
Il diametro 28 su 25 balla si, però ti basterà usare bloccadisci ad anelli
They ask "do you lift?" thinking you'd say "yeah, i bench xx Kg. When you answer with "somehow" they respond "You're lucky, you don't do a shit and you're like this"
Sono proprio del Deca e per giunta da 25 mm, perfetti per i bila della lucertola, curioso...
Intanto provo così che per il bilanciere da 175 e i 2 manubri va bene, con i bilancieri della lucertola provo la ghisa da 28 con quelle viti. Vedo come mi trovo e nel caso aggiungerò ghisa dalle mie parti. Lunedì prossimo arriva il tutto.
Ciao, su lacertosus e il tutto mi è costato poco sotto i 1K.
In attesa dell'arrivo del rack, con il resto che oltre a montarlo ho iniziato ad allenarmi, ma trovo un pò di difficoltà (più psicologica suppongo) a fare il Pullover per il petto con i manubri componibili. Ho il terrore che si sfili un peso e mi finisca in faccia poco male per l'aspetto, ma sarebbe seccante per il dolore.
Potrei mettere i due dischi solo da un lato e fare l'esercizio con la normale presa?
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