ma esiste la possibilità di indurre la lipolisi con gli elettrostimolatori o al massimo si può lavorare sulla ritenzione idrica?
su un sito di medicina estetica ho letto questo. se avete voglia ditemi i vostri commenti.
L'elettrolipolisi è una metodica messa a punto nel 1981.
Consiste nell'utilizzo di un erogatore di corrente alternata bipolare (inversione ogni 1,28 sec.) a bassa frequenza (emissioni di 22-30 impulsi rettangolari brevi bip./sec.) e di piccola intensità (regolabile fino a 5 mA).A tale erogatore sono collegati da due a quattro coppie di aghi-elettrodi di lunghezza variabile da 7,5 cm a 20 cm e di calibro di 0,1 cm.
La disposizione di tali aghi nell'area da trattare può realizzarsi in diverse modalità come quelle che prevedono una disposizione longitudinale o a raggiera. Gli aghi vanno sempre disposti a coppie e ad una distanza di 3-4 cm.
Dalla emissione di tale corrente si attiverebbero diversi meccanismi quali quello lipoclasico per distruzione degli adipociti prossimi all'ago, quello joule (con la produzione di calore si verifica una iperemia vasodilatativa, un aumento della cinetica macromolecolare, una denaturazione macromolecolare), quello di stimolazione muscolare con relativo dispendio energetico.
Principalmente, comunque, sembrerebbe che lo stimolo elettrico, mimando uno stimolo fisiologico, comporti la depolarizzazione della membrana cellulare delle terminazioni nervose e la conseguente liberazione di catecolamine.
Tali ormoni con la mediazione di recettori specifici (beta) della membrana cellulare adipocitaria avvierebbero il processo idrolitico.
E' ormai ampiamente documentato che la corrente elettrica induce l'idrolisi dei trigliceridi intradipocitari. Interessanti ricerche hanno messo in rilievo dopo stimolazione elettrica a livello del tessuto adiposo sottocutaneo tutta una serie di eventi che farebbero pensare ad un meccanismo idrolitico (nelle 24 ore successive al trattamento elettrolipolitico sono stati dimostrati infatti un aumento del cAMP a livello tissutale, un incremento dei livelli sierici dei NEFA, del glicerolo,...).
Il cAMP attiverebbe la proteina chinasi che con le sue subunità catalitiche attiverebbe la lipasi intradipocitaria. Quest'ultimo enzima attivato promuoverebbe l'idrolisi dei trigliceridi intradipocitari in acidi grassi e glicerolo. Per essere demolito l'acido grasso deve spostarsi dal citoplasma nei mitocondri. A livello della membrana mitocondriale esterna avviene l'esterificazione enzimatica dell'acido grasso con il CoA-SH del pool citosolico.
L'ingresso degli acil-CoA nei mitocondri e` stimolato dalla carnitina (unico carrier utilizzabile dagli acidi grassi a catena lunga per poter attraversare la membrana mitocondriale interna ed essere demoliti a livello intramitocondriale dove si verificano la beta-ossidazione e il ciclo di Krebs). Idrolizzare i trigliceridi intradipocitari è sicuramente un momento importante ma integrando la metodica elettrolipolitica con la somministrazione mesoterapica di carnitina non potremo se non ottimizzare l'effetto lipolitico.
Infatti si avrebbe sia l'idrolisi dei trigliceridi intradipocitari che la deviazione degli acidi grassi verso la via catabolica.
su un sito di medicina estetica ho letto questo. se avete voglia ditemi i vostri commenti.
L'elettrolipolisi è una metodica messa a punto nel 1981.
Consiste nell'utilizzo di un erogatore di corrente alternata bipolare (inversione ogni 1,28 sec.) a bassa frequenza (emissioni di 22-30 impulsi rettangolari brevi bip./sec.) e di piccola intensità (regolabile fino a 5 mA).A tale erogatore sono collegati da due a quattro coppie di aghi-elettrodi di lunghezza variabile da 7,5 cm a 20 cm e di calibro di 0,1 cm.
La disposizione di tali aghi nell'area da trattare può realizzarsi in diverse modalità come quelle che prevedono una disposizione longitudinale o a raggiera. Gli aghi vanno sempre disposti a coppie e ad una distanza di 3-4 cm.
Dalla emissione di tale corrente si attiverebbero diversi meccanismi quali quello lipoclasico per distruzione degli adipociti prossimi all'ago, quello joule (con la produzione di calore si verifica una iperemia vasodilatativa, un aumento della cinetica macromolecolare, una denaturazione macromolecolare), quello di stimolazione muscolare con relativo dispendio energetico.
Principalmente, comunque, sembrerebbe che lo stimolo elettrico, mimando uno stimolo fisiologico, comporti la depolarizzazione della membrana cellulare delle terminazioni nervose e la conseguente liberazione di catecolamine.
Tali ormoni con la mediazione di recettori specifici (beta) della membrana cellulare adipocitaria avvierebbero il processo idrolitico.
E' ormai ampiamente documentato che la corrente elettrica induce l'idrolisi dei trigliceridi intradipocitari. Interessanti ricerche hanno messo in rilievo dopo stimolazione elettrica a livello del tessuto adiposo sottocutaneo tutta una serie di eventi che farebbero pensare ad un meccanismo idrolitico (nelle 24 ore successive al trattamento elettrolipolitico sono stati dimostrati infatti un aumento del cAMP a livello tissutale, un incremento dei livelli sierici dei NEFA, del glicerolo,...).
Il cAMP attiverebbe la proteina chinasi che con le sue subunità catalitiche attiverebbe la lipasi intradipocitaria. Quest'ultimo enzima attivato promuoverebbe l'idrolisi dei trigliceridi intradipocitari in acidi grassi e glicerolo. Per essere demolito l'acido grasso deve spostarsi dal citoplasma nei mitocondri. A livello della membrana mitocondriale esterna avviene l'esterificazione enzimatica dell'acido grasso con il CoA-SH del pool citosolico.
L'ingresso degli acil-CoA nei mitocondri e` stimolato dalla carnitina (unico carrier utilizzabile dagli acidi grassi a catena lunga per poter attraversare la membrana mitocondriale interna ed essere demoliti a livello intramitocondriale dove si verificano la beta-ossidazione e il ciclo di Krebs). Idrolizzare i trigliceridi intradipocitari è sicuramente un momento importante ma integrando la metodica elettrolipolitica con la somministrazione mesoterapica di carnitina non potremo se non ottimizzare l'effetto lipolitico.
Infatti si avrebbe sia l'idrolisi dei trigliceridi intradipocitari che la deviazione degli acidi grassi verso la via catabolica.
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